Diario di viaggio con la mia Alfa

Basta impegnarsi amico mio.
Leggo sempre di sfide a suon di tachimetro a cui a volte stento anche a credere per la poca veridicità che contengono e se invece la sfida è con te stesso? Con ciò che ti circonda? Tu, la tua Alfa e il viaggio.....
Ci vuole poco, basta spostare gli occhi dal tachigrafo e posarli su quello che non tutti hanno la sensibilità di percepire.
Chissà quanto potresti trasmettere con il racconto di uno dei tuoi viaggi verso Roma Barracuda, attraverso la Steppa Calabrese e la terra dei fuochi. Lascia correre e fermati a meditare.....

Questo tipo di viaggi fanno parte di un non recente passato che ancora brucia, quindi al momento i miei viaggi sono solo andare dal punto a al punto b nel minor tempo possibile. Godersi il viaggio richiede tempo ed un determinato stato psicoemotivo che per esigenze di vita attuale non ho. L'ultimo grande viaggio di questo tipo è stato più di due anni fa: io e Mito da Lecce a Padova per la prima e unica volta in vita mia dall'Adriatica: lì addirittura scattai fotografie, passando tra le vigne del Salento e poi tra i suoi ulivi, passando per i tratti collinari del nord del Sud e del centro con la loro terra quasi nera a dimostrare la fertilità del suolo, purtroppo solo a tratti coltivata.
Altri tempi, altre tempistiche, altre priorità. Si spera di tornare a farlo, prima o poi
 
Il Dottore ha saputo racchiudere in un misto tra prosa e poesia tutta l'essenza della Sicilia.. Difficile se non impossibile aggiungere qualcosa...

Manca la parte Nord... Ogni tratto di strada é un susseguirsi di aromi e profumi mediterranei che cambiano man mano che avanza... passando dall'aria fresca, mentolata e quasi alpina dei Nebrodi, a quel profumo inconfondibile di rosmarino, origano e oleandro della costa ...
 
Io, la GT e la riviera ligure di Ponente.
Mi è capitato di andare a Sanremo un paio di volte. Dovevo tornare la domenica, giorno preso volutamente libero per rilassarmi e pensare a me stessa.
Decido quindi di fare tutta strada normale, almeno fino a Genova.
Parto da Sanremo, la città dei fiori e dell'omonimo Festival. Caotica come sempre, ma piena di vita e di movida anche a mezzogiorno.
Si passa poi ad Arma di Taggia e Riva Ligure. Spesso mi son fermata a Riva, a godermi la tranquillità di una panchina vista spiaggia, a carpire tutti i tiepidi raggi solari di un novembre ancora caldo.
Arrivo così a Diano Marina. Un posto che conosco abbastanza, in quanto ho degli amici che ci abitano. Tipica località di mare, un po' desolata d'autunno e inverno, ma ancora c'è movimento.
Arriviamo a Varigotti. fino a Bergeggi è uno spettacolo di strada, un po' curvilinea ma a strapiombo sul mare. Ecco che arriva Savona. Non lo avrei mai detto, ma è una città che prima o poi dovrò visitare. Palazzi antichi sul mare, di fronte mega navi da crociera che rilasciano turisti a terra.
E poi? Dopo qualche divertente curva c'è Arenzano. Questa cittadina mi ricorda sempre che è l'ultimo baluardo tranquillo prima della cosiddetta grande città.
Un percorso di 3 ore e mezza circa, per distendere i nervi.
 
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29-12-2017 - 105 cavalli ed 1 asino nella Motor Valley

Ore 7: la sveglia suona sul comodino mentre il sole si nasconde timido dietro le Alpi!
Il tempo di darsi una sciacquata ed un caffè e si scende nel box per dare il buongiorno all'Alfa! Una lunga giornata ci aspetta: trasferta nella Motor Valley per respirare aria densa di storia e di cavalli!

Ore 7:16: chiavi inserite nel quadro, primo scatto e la strumentazione si illumina di rosso, secondo scatto ed il Twin Spark fa sentire alle auto nei box a fianco che la sua giornata inizia! L'Alfa illumina la strada uscendo dalla rampa ed attendo che il portone si richiuda prima di partire: giusto il tempo per far svegliare un pò la Musona con la differenza di temperatura...dai 6 °C del box ai -2 °C! Mi sento un pò mia madre quando mi svegliava per andare a scuola accendendomi la luce: ci va un attimo ad abituarsi prima di poter aprire gli occhi! Navigatore impostato e si può partire!

I primi km sono i più tranquilli: non si cambia oltre i 3000 giri e si prendono dolcemente le prime curve! L'asfalto scorre sotto gli pneumatici, prima illuminato dalla luce bianca degli anabbaglianti per ritornare scuro dopo il nostro passaggio, la radio in sottofondo ed io che racconto all’Alfa il programma della giornata: Sant’Agata Bolognese e Modena per visitare i Musei Lamborghini e Casa Enzo Ferrari! Le campagne paiono ancora addormentate ma ad Est il cielo inizia ad avere qualche venatura di rosso!
Il piccolo Twin Spark ora è pronto per farsi sentire in statale con il primo sorpasso: una piccola Panda è la sua prima vittima colpevole di andare ad una velocità al di sotto del limite consentito! La lancetta supera i 5000 giri e mi sembra di percepire un sorrisino su quel frontale che la contraddistingue: sempre incazzata!
Dopo una decina di km e rotonde prese come piacciono a lei, si rallenta al casello di Villanova d’Asti: giù il finestrino e si prende il biglietto!
Si alza la barriera e l’Alfa scatta: 1a, 2a, 3a e si arriva a 120 km/h, 4a per raggiungere i 130 ed infine 5a per attivare il cruise control: il viaggio è appena iniziato!
Il sole fa capitolino dalle montagne, illuminando la A21 a tratti…pare un serpente maculato per i saliscendi e le curve tra paesini dell’Astigiano e dell’Alessandrino immersi nel verde!
Il traffico è regolare e l’Alfa procede tranquilla danzando dalla 1a ad alla 2a corsia per lasciarci dietro camion, tir e qualche BMW familiare! Una Giulia ci sorpassa e l’Audi A6 Avant che ci segue parte a tutta per dimostrare quanto valga: una pacca sul volante alla Musona e le ricordo che abbiamo ancora 200km da percorrere quindi lasciamo la Giulia difendersi da sola!
Il tratto “divertente” termina subito dopo Alessandria e salutiamo il Piemonte per la Lombardia: fino a Piacenza non vedremo curve!
La temperatura è di 6°C ed il cielo è di un bel color azzurro senza tracce di nuvole: giornata perfetta!
Qualche rallentamento per sorpassi tra camion ed iniziano ad esserci i primi automobilisti che si attaccano per superare: BMW X5, Range Rover Sport ed una Scenic X-Mod! Come rientra il camion, la Scenic schizza via letteralmente lasciando X5 e Range Rover Sport in 1° corsia: ha avuto una sua piccola rivincita!

Ore 9: Amazon ci dà il benvenuto in Emilia Romagna mentre salutiamo la Lombardia: terra natale dell’Alfa Romeo! Abbiamo superato di poco la metà del viaggio verso Sant’Agata Bolognese ed è tempo di fare riprendere un po’ di fiato ai 105 cavalli: sosta all’Area di Servizio di Trebbia Sud!
Per essere sicuro che nessuno possa lasciare il segno sull’Alfa, la parcheggio in solitaria così posso sorseggiare un caffè con tranquillità! Il sole ormai è alto in cielo e gli Appennini ci osservano da lontano!
Dopo una decina di minuti si riparte perché Sant’Agata Bolognese ci aspetta!
Salutiamo Piacenza dal curvone e proseguiamo per l’A1, l’Autostrada del Sole!
Ogni tanto si vedono sfrecciare Italo e FrecciaRossa: loro non devono preoccuparsi di Tutor od Autovelox!
I km passano veloci ma una nota di tristezza e nostalgia si fa sentire quando vedo sulla segnaletica stradale le indicazioni per Campogalliano: immagino lo stabilimento della Bugatti immerso nel verde con l’anima di una EB110 che vaga facendo riecheggiare il rombo del suo V12!
Racconto all’Alfa di quanto siano simili la sua storia con quella della Bugatti: ora però Alfa risplende di luce propria, il prossimo anno “rientrerà” in F1 e le sue sorelline Giulia e Stelvio stiano facendo perdere la testa a molti!
Proprio una Stelvio Q4 Rossa sbuca dalla corsia di immissione e, dopo neanche 1 minuto, non la vediamo più! La prossima uscita è per Modena ed è tempo di disattivare il cruise control da 130!
Dopo aver inserito il biglietto e pagato per la tratta al casello, si alza la barriera e l’Alfa inizia a respirare aria della Motor Valley: fino a Sant’Agata Bolognese pare spiazzata e timida….forse per il timore di un autovelox! Nelle rotonde però fa capire alla Peugeot 3008 bianca che ci segue della pasta di cui sia fatta, lanciandole qualche frecciatina: ci riprende solo nei rettilinei!
I 20 km tra Modena e Sant’Agata Bolognese sono caratterizzati da un asfalto tendente al rosso che si districa tra i campi verdi: pare sia quasi primavera visti i 12°C!
Il navigatore ci avverte che siamo arrivati a destinazione e seguiamo le indicazioni ma ci facciamo subito riconoscere da un gruppo di turisti entrando quasi nel museo! Tiro giù il finestrino e chiedo indicazioni per il parcheggio: sinistra e poi destra perché non c’è un parcheggio interno!
L’Alfa si merita 1 oretta di riposo mentre io mi rifarò gli occhi con le supercar del Toro!

Ore 10:35: La visita del museo richiede 1 oretta circa e rimango incuriosito in particolar modo dalla Asterion, supercar ibrida a metà tra il passato ed il presente in maniera analoga al minotauro da cui deve il suo nome, figura mitologica metà uomo e metà bestia! La Sesto Elemento è pura ignoranza mentre la Veneno pare un fucile di precisione: progettata per frantumare la concorrenza ed assaporare la vittoria! La Countach e la Diablo invece erano le Lamborghini che immaginavo di poter guidare da bambino: ero convinto che bastasse la patente per guidare qualsiasi auto, scegliendola come facevo con le Majorette dai dispenser!

Ore 11:40: Dopo averle immortalate scattando delle foto, ritorno all’Alfa!
Prima di partire per Modena però scatto anche una foto all’Alfa davanti alla fabbrica Lamborghini: se la merita!
Si ripercorre la statale verso Modena ed alcuni tratti mi ricordano la strada che avevo percorso quando avevo guidato per 20 minuti la 430 Scuderia: si assomigliano molto ma avevo girato a Maranello!

Ore 12: Arrivati a Modena cerco un parcheggio sicuro per l’Alfa in maniera che possa riposare tutto il giorno tranquillamente e lo trovo vicino al Museo Casa Enzo Ferrari! Poco prima di svoltare per il museo, la Maserati mi ricordo che Modena è anche casa sua con una costruzione con torre annessa!
Dopo aver parcheggiato sufficientemente bene la Musona, la chiudo e ci salutiamo con le 4 frecce che lampeggiano!
Il tempo scorre veloce nel Museo Casa Enzo Ferrari nonostante passino oltre 2 ore: ho letto i documenti storici, visto le locandine delle gare, i progetti di Maserati, Alfa Romeo, Isotta Fraschini, i nomi delle carrozzerie modenesi e degli ingegneri! 2 che mi sono rimasti impressi sono Giuseppe Busso e Carlo Chiti!
Anche qui rivedo una che mi faceva battere forte il cuore da bambino: la F40 con il V12 e gli intercooler in bella vista! Ora ho 27 anni ma comunque mi sono risentito bambino quando l’ho rivista: sentire un fuoco ardere dentro, il tempo fermarsi ed entrare in un’altra dimensione! È come la ragazza che reputi irraggiungibile: non riesci a parlarci ma rimani li imbambolato a guardarla e non sai cosa fare! Immagini che voglia uscire dal museo per farsi un bel giro nell’Autodromo di Modena, per risentirsi viva e non essere osservata tutti i giorni come il leone allo zoo! Tutto questo lo riesci a vivere in 60 secondi e capisci che tu sei veramente malato di automobili per pensare che l’F40 possa avere dei desideri e che possa sapere che tu l’abbia salutata, proprio come speri che la ragazza irraggiungibile si avvicini a te ed inizi a parlarti!
Rivedo la 430 Scuderia ma in colorazione rossa e mi esce un “Ho guidato la tua sorella gialla” suscitando stupore in una coppia vicino a me, la Testarossa e la F12 TDF!
Speravo di vedere l’F50 ma nessuna traccia di lei!
La visita prosegue nel Museo dei Motori dove all’ingresso c’è un plastico della 1° Sede della Scuderia Ferrari con tanto di insegna Alfa Romeo! Molto interessante l’evoluzione dei motori nell’arco degli anni e ciò che più mi ha stupito è di quanto siano stati ridotti gli ingombri: il motore della F40 è enorme confrontato a quello della F12!

Ore 14:20: Terminate le visite vado a fare un giro in Modena per ammirare il Sito Unesco ed altri monumenti e punti di interesse. Il cielo è terso e mi godo la giornata camminando…15km!
Modena è veramente una città molto carina, pulita ed organizzata al top per i turisti: indicazioni molto chiare, mappe della città e paline informative presso ogni punto di interesse per valorizzarli al meglio! Ho girato fino alle 16:45 e non mi sono nemmeno ricordato di pranzare da quanto fossi preso dalla voglia di non fermarmi!


Ore 16:45: le gambe iniziano a sentire i km percorsi a piedi durante la giornata e decido di ritornare all’Alfa per farle un’ultima foto davanti all’ingresso del Museo Casa Enzo Ferrari! Imposto il navigatore per il benzinaio conveniente della zona e poi decido di regalare all’Alfa un breve salto all’Autodromo di Modena: quest’anno Davide Cironi ha girato con la 155 DTM e magari nell’aria c’è ancora un po’ di quella giornata! Anche se le foto non sono venute un granché tra luce ed umidità, risalgo in Alfa lo do una pacca sul volante come si fa tra amici per incoraggiarla per il viaggio di ritorno: ci aspettano 3 ore!

SI TORNA A CASA

Durante il viaggio di ritorno penso alla bella giornata trascorsa: stancante ma carica di emozioni! Il sole dorme nuovamente dietro gli Appennini e l’A1 è carica di puntini rossi dei proiettori posteriori delle auto: c’è chi sta tornando a casa dal lavoro, chi viceversa o chi, come me, è di ritorno a casa da una gita o da una vacanza. Una Mercedes classe A grigia opaca continua a divertirsi stuzzicandoci, ci supera per farsi poi riprendere ed alcune volte dobbiamo rallentare perché fa da tappo in 3° corsia! Dopo una 50ina di km, l’Alfa pare spazientirsi ed è ora di disattivare il cruise control per un po’: seminata la 160 con il pacchetto AMG, il viaggio prosegue abbastanza tranquillo immersi nel buio con la luce bianca che illumina l’asfalto e le auto che ci precedono!
L’Alfa danza dalla 2° alla 3° corsia fino all’imbocco della A21 a Piacenza: si rallenta ma in curva pare proprio non essere capace di andare piano stuzzicati da un’altra classe A: questa volta bianca! Lasciamo perdere perché il guidatore pare essere abbastanza irresponsabile superando un camion a 50m dal restringimento della corsia, ricevendo probabilmente così un carico di maledizioni!
Cruise a 130 km/h, lancetta rossa a 4000 giri con il Twin Spark e la radio in sottofondo: ogni tanto un colpetto di acceleratore per i rompiscatole che sfanalano! L’aria di Modena pare le abbia fatto bene!

Ore 19: Attraversiamo così nuovamente Emilia-Romagna e Lombardia prima di arrivare in Piemonte: breve sosta a Tortona per caffè e per far riprendere il fiato all’Alfa! Pare che l’aria da incazzata sia andata un po’ via e che non veda l’ora di raffreddare pneumatici e collettori di scarico nel box!
Da Tortona a Villanova d’Asti teniamo un po’ più alto il ritmo per arrivare un po’ prima a casa e l’Alfa si mangia curve e saliscendi strappandomi un sorriso: è la 147 con il motore meno potente ma pare voglia dimostrare di avere la stoffa del 120 cv!
Si arriva al casello di Villanova d’Asti, il tempo di pagare il pedaggio e poi si riparte nuovamente per percorrere ormai gli ultimi km: quelli che conosciamo meglio!
Qualche sorpasso per far capire che il desiderio di tornare al box è parecchio ed il Twin Spark si fa sentire anche da una Golf GTI che pare non sia in serata di confronti…soprattutto ora che iniziano le serie di rotonde!
I km alle spalle sono ormai 650 e, quando si arriva a casa, una MiTo rossa sta aspettando l’apertura del cancello: ci fiondiamo giù dalla rampa e poi dritti nel box!
Giro la chiave ed il quadro con l’illuminazione rossa si spegne con il Twin Spark che sospira: il meritato riposo è giunto! Il tempo di un ultimo saluto con le 4 frecce che lampeggiano e poi si chiude la serranda augurandole una buona notte!

Sin da bambino ho creduto che ogni auto abbia un’anima, che si possa parlare con loro e che si debba trattarle come persone! La mia Musona non sarà un fulmine in accelerazione, non raggiungerà i 250 km/h, avrà i bracci oscillanti delicati ed ogni tanto si sente qualche scricchiolio ma non la ringrazierò mai abbastanza per tutte le volte che mi strappa un sorriso sul volto, che mi scarrozza a destra ed a sinistra e che mi rende orgoglioso di avere un’Alfa Romeo!

Grazie Musona per la giornata insieme e per tutte quelle che verranno!

Grazie al forum per avermi fatto conoscere "pazzi" e "malati" come me...o che perlomeno riescono a capirmi!

PS: nel caso fossi andato OT o mi fossi dilungato troppo, date un colpo di clacson ;)
 

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29-12-2017 - 105 cavalli ed 1 asino nella Motor Valley

Ore 7: la sveglia suona sul comodino mentre il sole si nasconde timido dietro le Alpi!
Il tempo di darsi una sciacquata ed un caffè e si scende nel box per dare il buongiorno all'Alfa! Una lunga giornata ci aspetta: trasferta nella Motor Valley per respirare aria densa di storia e di cavalli!

Ore 7:16: chiavi inserite nel quadro, primo scatto e la strumentazione si illumina di rosso, secondo scatto ed il Twin Spark fa sentire alle auto nei box a fianco che la sua giornata inizia! L'Alfa illumina la strada uscendo dalla rampa ed attendo che il portone si richiuda prima di partire: giusto il tempo per far svegliare un pò la Musona con la differenza di temperatura...dai 6 °C del box ai -2 °C! Mi sento un pò mia madre quando mi svegliava per andare a scuola accendendomi la luce: ci va un attimo ad abituarsi prima di poter aprire gli occhi! Navigatore impostato e si può partire!

I primi km sono i più tranquilli: non si cambia oltre i 3000 giri e si prendono dolcemente le prime curve! L'asfalto scorre sotto gli pneumatici, prima illuminato dalla luce bianca degli anabbaglianti per ritornare scuro dopo il nostro passaggio, la radio in sottofondo ed io che racconto all’Alfa il programma della giornata: Sant’Agata Bolognese e Modena per visitare i Musei Lamborghini e Casa Enzo Ferrari! Le campagne paiono ancora addormentate ma ad Est il cielo inizia ad avere qualche venatura di rosso!
Il piccolo Twin Spark ora è pronto per farsi sentire in statale con il primo sorpasso: una piccola Panda è la sua prima vittima colpevole di andare ad una velocità al di sotto del limite consentito! La lancetta supera i 5000 giri e mi sembra di percepire un sorrisino su quel frontale che la contraddistingue: sempre incazzata!
Dopo una decina di km e rotonde prese come piacciono a lei, si rallenta al casello di Villanova d’Asti: giù il finestrino e si prende il biglietto!
Si alza la barriera e l’Alfa scatta: 1a, 2a, 3a e si arriva a 120 km/h, 4a per raggiungere i 130 ed infine 5a per attivare il cruise control: il viaggio è appena iniziato!
Il sole fa capitolino dalle montagne, illuminando la A21 a tratti…pare un serpente maculato per i saliscendi e le curve tra paesini dell’Astigiano e dell’Alessandrino immersi nel verde!
Il traffico è regolare e l’Alfa procede tranquilla danzando dalla 1a ad alla 2a corsia per lasciarci dietro camion, tir e qualche BMW familiare! Una Giulia ci sorpassa e l’Audi A6 Avant che ci segue parte a tutta per dimostrare quanto valga: una pacca sul volante alla Musona e le ricordo che abbiamo ancora 200km da percorrere quindi lasciamo la Giulia difendersi da sola!
Il tratto “divertente” termina subito dopo Alessandria e salutiamo il Piemonte per la Lombardia: fino a Piacenza non vedremo curve!
La temperatura è di 6°C ed il cielo è di un bel color azzurro senza tracce di nuvole: giornata perfetta!
Qualche rallentamento per sorpassi tra camion ed iniziano ad esserci i primi automobilisti che si attaccano per superare: BMW X5, Range Rover Sport ed una Scenic X-Mod! Come rientra il camion, la Scenic schizza via letteralmente lasciando X5 e Range Rover Sport in 1° corsia: ha avuto una sua piccola rivincita!

Ore 9: Amazon ci dà il benvenuto in Emilia Romagna mentre salutiamo la Lombardia: terra natale dell’Alfa Romeo! Abbiamo superato di poco la metà del viaggio verso Sant’Agata Bolognese ed è tempo di fare riprendere un po’ di fiato ai 105 cavalli: sosta all’Area di Servizio di Trebbia Sud!
Per essere sicuro che nessuno possa lasciare il segno sull’Alfa, la parcheggio in solitaria così posso sorseggiare un caffè con tranquillità! Il sole ormai è alto in cielo e gli Appennini ci osservano da lontano!
Dopo una decina di minuti si riparte perché Sant’Agata Bolognese ci aspetta!
Salutiamo Piacenza dal curvone e proseguiamo per l’A1, l’Autostrada del Sole!
Ogni tanto si vedono sfrecciare Italo e FrecciaRossa: loro non devono preoccuparsi di Tutor od Autovelox!
I km passano veloci ma una nota di tristezza e nostalgia si fa sentire quando vedo sulla segnaletica stradale le indicazioni per Campogalliano: immagino lo stabilimento della Bugatti immerso nel verde con l’anima di una EB110 che vaga facendo riecheggiare il rombo del suo V12!
Racconto all’Alfa di quanto siano simili la sua storia con quella della Bugatti: ora però Alfa risplende di luce propria, il prossimo anno “rientrerà” in F1 e le sue sorelline Giulia e Stelvio stiano facendo perdere la testa a molti!
Proprio una Stelvio Q4 Rossa sbuca dalla corsia di immissione e, dopo neanche 1 minuto, non la vediamo più! La prossima uscita è per Modena ed è tempo di disattivare il cruise control da 130!
Dopo aver inserito il biglietto e pagato per la tratta al casello, si alza la barriera e l’Alfa inizia a respirare aria della Motor Valley: fino a Sant’Agata Bolognese pare spiazzata e timida….forse per il timore di un autovelox! Nelle rotonde però fa capire alla Peugeot 3008 bianca che ci segue della pasta di cui sia fatta, lanciandole qualche frecciatina: ci riprende solo nei rettilinei!
I 20 km tra Modena e Sant’Agata Bolognese sono caratterizzati da un asfalto tendente al rosso che si districa tra i campi verdi: pare sia quasi primavera visti i 12°C!
Il navigatore ci avverte che siamo arrivati a destinazione e seguiamo le indicazioni ma ci facciamo subito riconoscere da un gruppo di turisti entrando quasi nel museo! Tiro giù il finestrino e chiedo indicazioni per il parcheggio: sinistra e poi destra perché non c’è un parcheggio interno!
L’Alfa si merita 1 oretta di riposo mentre io mi rifarò gli occhi con le supercar del Toro!

Ore 10:35: La visita del museo richiede 1 oretta circa e rimango incuriosito in particolar modo dalla Asterion, supercar ibrida a metà tra il passato ed il presente in maniera analoga al minotauro da cui deve il suo nome, figura mitologica metà uomo e metà bestia! La Sesto Elemento è pura ignoranza mentre la Veneno pare un fucile di precisione: progettata per frantumare la concorrenza ed assaporare la vittoria! La Countach e la Diablo invece erano le Lamborghini che immaginavo di poter guidare da bambino: ero convinto che bastasse la patente per guidare qualsiasi auto, scegliendola come facevo con le Majorette dai dispenser!

Ore 11:40: Dopo averle immortalate scattando delle foto, ritorno all’Alfa!
Prima di partire per Modena però scatto anche una foto all’Alfa davanti alla fabbrica Lamborghini: se la merita!
Si ripercorre la statale verso Modena ed alcuni tratti mi ricordano la strada che avevo percorso quando avevo guidato per 20 minuti la 430 Scuderia: si assomigliano molto ma avevo girato a Maranello!

Ore 12: Arrivati a Modena cerco un parcheggio sicuro per l’Alfa in maniera che possa riposare tutto il giorno tranquillamente e lo trovo vicino al Museo Casa Enzo Ferrari! Poco prima di svoltare per il museo, la Maserati mi ricordo che Modena è anche casa sua con una costruzione con torre annessa!
Dopo aver parcheggiato sufficientemente bene la Musona, la chiudo e ci salutiamo con le 4 frecce che lampeggiano!
Il tempo scorre veloce nel Museo Casa Enzo Ferrari nonostante passino oltre 2 ore: ho letto i documenti storici, visto le locandine delle gare, i progetti di Maserati, Alfa Romeo, Isotta Fraschini, i nomi delle carrozzerie modenesi e degli ingegneri! 2 che mi sono rimasti impressi sono Giuseppe Busso e Carlo Chiti!
Anche qui rivedo una che mi faceva battere forte il cuore da bambino: la F40 con il V12 e gli intercooler in bella vista! Ora ho 27 anni ma comunque mi sono risentito bambino quando l’ho rivista: sentire un fuoco ardere dentro, il tempo fermarsi ed entrare in un’altra dimensione! È come la ragazza che reputi irraggiungibile: non riesci a parlarci ma rimani li imbambolato a guardarla e non sai cosa fare! Immagini che voglia uscire dal museo per farsi un bel giro nell’Autodromo di Modena, per risentirsi viva e non essere osservata tutti i giorni come il leone allo zoo! Tutto questo lo riesci a vivere in 60 secondi e capisci che tu sei veramente malato di automobili per pensare che l’F40 possa avere dei desideri e che possa sapere che tu l’abbia salutata, proprio come speri che la ragazza irraggiungibile si avvicini a te ed inizi a parlarti!
Rivedo la 430 Scuderia ma in colorazione rossa e mi esce un “Ho guidato la tua sorella gialla” suscitando stupore in una coppia vicino a me, la Testarossa e la F12 TDF!
Speravo di vedere l’F50 ma nessuna traccia di lei!
La visita prosegue nel Museo dei Motori dove all’ingresso c’è un plastico della 1° Sede della Scuderia Ferrari con tanto di insegna Alfa Romeo! Molto interessante l’evoluzione dei motori nell’arco degli anni e ciò che più mi ha stupito è di quanto siano stati ridotti gli ingombri: il motore della F40 è enorme confrontato a quello della F12!

Ore 14:20: Terminate le visite vado a fare un giro in Modena per ammirare il Sito Unesco ed altri monumenti e punti di interesse. Il cielo è terso e mi godo la giornata camminando…15km!
Modena è veramente una città molto carina, pulita ed organizzata al top per i turisti: indicazioni molto chiare, mappe della città e paline informative presso ogni punto di interesse per valorizzarli al meglio! Ho girato fino alle 16:45 e non mi sono nemmeno ricordato di pranzare da quanto fossi preso dalla voglia di non fermarmi!


Ore 16:45: le gambe iniziano a sentire i km percorsi a piedi durante la giornata e decido di ritornare all’Alfa per farle un’ultima foto davanti all’ingresso del Museo Casa Enzo Ferrari! Imposto il navigatore per il benzinaio conveniente della zona e poi decido di regalare all’Alfa un breve salto all’Autodromo di Modena: quest’anno Davide Cironi ha girato con la 155 DTM e magari nell’aria c’è ancora un po’ di quella giornata! Anche se le foto non sono venute un granché tra luce ed umidità, risalgo in Alfa lo do una pacca sul volante come si fa tra amici per incoraggiarla per il viaggio di ritorno: ci aspettano 3 ore!

SI TORNA A CASA

Durante il viaggio di ritorno penso alla bella giornata trascorsa: stancante ma carica di emozioni! Il sole dorme nuovamente dietro gli Appennini e l’A1 è carica di puntini rossi dei proiettori posteriori delle auto: c’è chi sta tornando a casa dal lavoro, chi viceversa o chi, come me, è di ritorno a casa da una gita o da una vacanza. Una Mercedes classe A grigia opaca continua a divertirsi stuzzicandoci, ci supera per farsi poi riprendere ed alcune volte dobbiamo rallentare perché fa da tappo in 3° corsia! Dopo una 50ina di km, l’Alfa pare spazientirsi ed è ora di disattivare il cruise control per un po’: seminata la 160 con il pacchetto AMG, il viaggio prosegue abbastanza tranquillo immersi nel buio con la luce bianca che illumina l’asfalto e le auto che ci precedono!
L’Alfa danza dalla 2° alla 3° corsia fino all’imbocco della A21 a Piacenza: si rallenta ma in curva pare proprio non essere capace di andare piano stuzzicati da un’altra classe A: questa volta bianca! Lasciamo perdere perché il guidatore pare essere abbastanza irresponsabile superando un camion a 50m dal restringimento della corsia, ricevendo probabilmente così un carico di maledizioni!
Cruise a 130 km/h, lancetta rossa a 4000 giri con il Twin Spark e la radio in sottofondo: ogni tanto un colpetto di acceleratore per i rompiscatole che sfanalano! L’aria di Modena pare le abbia fatto bene!

Ore 19: Attraversiamo così nuovamente Emilia-Romagna e Lombardia prima di arrivare in Piemonte: breve sosta a Tortona per caffè e per far riprendere il fiato all’Alfa! Pare che l’aria da incazzata sia andata un po’ via e che non veda l’ora di raffreddare pneumatici e collettori di scarico nel box!
Da Tortona a Villanova d’Asti teniamo un po’ più alto il ritmo per arrivare un po’ prima a casa e l’Alfa si mangia curve e saliscendi strappandomi un sorriso: è la 147 con il motore meno potente ma pare voglia dimostrare di avere la stoffa del 120 cv!
Si arriva al casello di Villanova d’Asti, il tempo di pagare il pedaggio e poi si riparte nuovamente per percorrere ormai gli ultimi km: quelli che conosciamo meglio!
Qualche sorpasso per far capire che il desiderio di tornare al box è parecchio ed il Twin Spark si fa sentire anche da una Golf GTI che pare non sia in serata di confronti…soprattutto ora che iniziano le serie di rotonde!
I km alle spalle sono ormai 650 e, quando si arriva a casa, una MiTo rossa sta aspettando l’apertura del cancello: ci fiondiamo giù dalla rampa e poi dritti nel box!
Giro la chiave ed il quadro con l’illuminazione rossa si spegne con il Twin Spark che sospira: il meritato riposo è giunto! Il tempo di un ultimo saluto con le 4 frecce che lampeggiano e poi si chiude la serranda augurandole una buona notte!

Sin da bambino ho creduto che ogni auto abbia un’anima, che si possa parlare con loro e che si debba trattarle come persone! La mia Musona non sarà un fulmine in accelerazione, non raggiungerà i 250 km/h, avrà i bracci oscillanti delicati ed ogni tanto si sente qualche scricchiolio ma non la ringrazierò mai abbastanza per tutte le volte che mi strappa un sorriso sul volto, che mi scarrozza a destra ed a sinistra e che mi rende orgoglioso di avere un’Alfa Romeo!

Grazie Musona per la giornata insieme e per tutte quelle che verranno!

Grazie al forum per avermi fatto conoscere "pazzi" e "malati" come me...o che perlomeno riescono a capirmi!

PS: nel caso fossi andato OT o mi fossi dilungato troppo, date un colpo di clacson ;)
Belle storie.
 
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29-12-2017 - 105 cavalli ed 1 asino nella Motor Valley

Ore 7: la sveglia suona sul comodino mentre il sole si nasconde timido dietro le Alpi!
Il tempo di darsi una sciacquata ed un caffè e si scende nel box per dare il buongiorno all'Alfa! Una lunga giornata ci aspetta: trasferta nella Motor Valley per respirare aria densa di storia e di cavalli!

Ore 7:16: chiavi inserite nel quadro, primo scatto e la strumentazione si illumina di rosso, secondo scatto ed il Twin Spark fa sentire alle auto nei box a fianco che la sua giornata inizia! L'Alfa illumina la strada uscendo dalla rampa ed attendo che il portone si richiuda prima di partire: giusto il tempo per far svegliare un pò la Musona con la differenza di temperatura...dai 6 °C del box ai -2 °C! Mi sento un pò mia madre quando mi svegliava per andare a scuola accendendomi la luce: ci va un attimo ad abituarsi prima di poter aprire gli occhi! Navigatore impostato e si può partire!

I primi km sono i più tranquilli: non si cambia oltre i 3000 giri e si prendono dolcemente le prime curve! L'asfalto scorre sotto gli pneumatici, prima illuminato dalla luce bianca degli anabbaglianti per ritornare scuro dopo il nostro passaggio, la radio in sottofondo ed io che racconto all’Alfa il programma della giornata: Sant’Agata Bolognese e Modena per visitare i Musei Lamborghini e Casa Enzo Ferrari! Le campagne paiono ancora addormentate ma ad Est il cielo inizia ad avere qualche venatura di rosso!
Il piccolo Twin Spark ora è pronto per farsi sentire in statale con il primo sorpasso: una piccola Panda è la sua prima vittima colpevole di andare ad una velocità al di sotto del limite consentito! La lancetta supera i 5000 giri e mi sembra di percepire un sorrisino su quel frontale che la contraddistingue: sempre incazzata!
Dopo una decina di km e rotonde prese come piacciono a lei, si rallenta al casello di Villanova d’Asti: giù il finestrino e si prende il biglietto!
Si alza la barriera e l’Alfa scatta: 1a, 2a, 3a e si arriva a 120 km/h, 4a per raggiungere i 130 ed infine 5a per attivare il cruise control: il viaggio è appena iniziato!
Il sole fa capitolino dalle montagne, illuminando la A21 a tratti…pare un serpente maculato per i saliscendi e le curve tra paesini dell’Astigiano e dell’Alessandrino immersi nel verde!
Il traffico è regolare e l’Alfa procede tranquilla danzando dalla 1a ad alla 2a corsia per lasciarci dietro camion, tir e qualche BMW familiare! Una Giulia ci sorpassa e l’Audi A6 Avant che ci segue parte a tutta per dimostrare quanto valga: una pacca sul volante alla Musona e le ricordo che abbiamo ancora 200km da percorrere quindi lasciamo la Giulia difendersi da sola!
Il tratto “divertente” termina subito dopo Alessandria e salutiamo il Piemonte per la Lombardia: fino a Piacenza non vedremo curve!
La temperatura è di 6°C ed il cielo è di un bel color azzurro senza tracce di nuvole: giornata perfetta!
Qualche rallentamento per sorpassi tra camion ed iniziano ad esserci i primi automobilisti che si attaccano per superare: BMW X5, Range Rover Sport ed una Scenic X-Mod! Come rientra il camion, la Scenic schizza via letteralmente lasciando X5 e Range Rover Sport in 1° corsia: ha avuto una sua piccola rivincita!

Ore 9: Amazon ci dà il benvenuto in Emilia Romagna mentre salutiamo la Lombardia: terra natale dell’Alfa Romeo! Abbiamo superato di poco la metà del viaggio verso Sant’Agata Bolognese ed è tempo di fare riprendere un po’ di fiato ai 105 cavalli: sosta all’Area di Servizio di Trebbia Sud!
Per essere sicuro che nessuno possa lasciare il segno sull’Alfa, la parcheggio in solitaria così posso sorseggiare un caffè con tranquillità! Il sole ormai è alto in cielo e gli Appennini ci osservano da lontano!
Dopo una decina di minuti si riparte perché Sant’Agata Bolognese ci aspetta!
Salutiamo Piacenza dal curvone e proseguiamo per l’A1, l’Autostrada del Sole!
Ogni tanto si vedono sfrecciare Italo e FrecciaRossa: loro non devono preoccuparsi di Tutor od Autovelox!
I km passano veloci ma una nota di tristezza e nostalgia si fa sentire quando vedo sulla segnaletica stradale le indicazioni per Campogalliano: immagino lo stabilimento della Bugatti immerso nel verde con l’anima di una EB110 che vaga facendo riecheggiare il rombo del suo V12!
Racconto all’Alfa di quanto siano simili la sua storia con quella della Bugatti: ora però Alfa risplende di luce propria, il prossimo anno “rientrerà” in F1 e le sue sorelline Giulia e Stelvio stiano facendo perdere la testa a molti!
Proprio una Stelvio Q4 Rossa sbuca dalla corsia di immissione e, dopo neanche 1 minuto, non la vediamo più! La prossima uscita è per Modena ed è tempo di disattivare il cruise control da 130!
Dopo aver inserito il biglietto e pagato per la tratta al casello, si alza la barriera e l’Alfa inizia a respirare aria della Motor Valley: fino a Sant’Agata Bolognese pare spiazzata e timida….forse per il timore di un autovelox! Nelle rotonde però fa capire alla Peugeot 3008 bianca che ci segue della pasta di cui sia fatta, lanciandole qualche frecciatina: ci riprende solo nei rettilinei!
I 20 km tra Modena e Sant’Agata Bolognese sono caratterizzati da un asfalto tendente al rosso che si districa tra i campi verdi: pare sia quasi primavera visti i 12°C!
Il navigatore ci avverte che siamo arrivati a destinazione e seguiamo le indicazioni ma ci facciamo subito riconoscere da un gruppo di turisti entrando quasi nel museo! Tiro giù il finestrino e chiedo indicazioni per il parcheggio: sinistra e poi destra perché non c’è un parcheggio interno!
L’Alfa si merita 1 oretta di riposo mentre io mi rifarò gli occhi con le supercar del Toro!

Ore 10:35: La visita del museo richiede 1 oretta circa e rimango incuriosito in particolar modo dalla Asterion, supercar ibrida a metà tra il passato ed il presente in maniera analoga al minotauro da cui deve il suo nome, figura mitologica metà uomo e metà bestia! La Sesto Elemento è pura ignoranza mentre la Veneno pare un fucile di precisione: progettata per frantumare la concorrenza ed assaporare la vittoria! La Countach e la Diablo invece erano le Lamborghini che immaginavo di poter guidare da bambino: ero convinto che bastasse la patente per guidare qualsiasi auto, scegliendola come facevo con le Majorette dai dispenser!

Ore 11:40: Dopo averle immortalate scattando delle foto, ritorno all’Alfa!
Prima di partire per Modena però scatto anche una foto all’Alfa davanti alla fabbrica Lamborghini: se la merita!
Si ripercorre la statale verso Modena ed alcuni tratti mi ricordano la strada che avevo percorso quando avevo guidato per 20 minuti la 430 Scuderia: si assomigliano molto ma avevo girato a Maranello!

Ore 12: Arrivati a Modena cerco un parcheggio sicuro per l’Alfa in maniera che possa riposare tutto il giorno tranquillamente e lo trovo vicino al Museo Casa Enzo Ferrari! Poco prima di svoltare per il museo, la Maserati mi ricordo che Modena è anche casa sua con una costruzione con torre annessa!
Dopo aver parcheggiato sufficientemente bene la Musona, la chiudo e ci salutiamo con le 4 frecce che lampeggiano!
Il tempo scorre veloce nel Museo Casa Enzo Ferrari nonostante passino oltre 2 ore: ho letto i documenti storici, visto le locandine delle gare, i progetti di Maserati, Alfa Romeo, Isotta Fraschini, i nomi delle carrozzerie modenesi e degli ingegneri! 2 che mi sono rimasti impressi sono Giuseppe Busso e Carlo Chiti!
Anche qui rivedo una che mi faceva battere forte il cuore da bambino: la F40 con il V12 e gli intercooler in bella vista! Ora ho 27 anni ma comunque mi sono risentito bambino quando l’ho rivista: sentire un fuoco ardere dentro, il tempo fermarsi ed entrare in un’altra dimensione! È come la ragazza che reputi irraggiungibile: non riesci a parlarci ma rimani li imbambolato a guardarla e non sai cosa fare! Immagini che voglia uscire dal museo per farsi un bel giro nell’Autodromo di Modena, per risentirsi viva e non essere osservata tutti i giorni come il leone allo zoo! Tutto questo lo riesci a vivere in 60 secondi e capisci che tu sei veramente malato di automobili per pensare che l’F40 possa avere dei desideri e che possa sapere che tu l’abbia salutata, proprio come speri che la ragazza irraggiungibile si avvicini a te ed inizi a parlarti!
Rivedo la 430 Scuderia ma in colorazione rossa e mi esce un “Ho guidato la tua sorella gialla” suscitando stupore in una coppia vicino a me, la Testarossa e la F12 TDF!
Speravo di vedere l’F50 ma nessuna traccia di lei!
La visita prosegue nel Museo dei Motori dove all’ingresso c’è un plastico della 1° Sede della Scuderia Ferrari con tanto di insegna Alfa Romeo! Molto interessante l’evoluzione dei motori nell’arco degli anni e ciò che più mi ha stupito è di quanto siano stati ridotti gli ingombri: il motore della F40 è enorme confrontato a quello della F12!

Ore 14:20: Terminate le visite vado a fare un giro in Modena per ammirare il Sito Unesco ed altri monumenti e punti di interesse. Il cielo è terso e mi godo la giornata camminando…15km!
Modena è veramente una città molto carina, pulita ed organizzata al top per i turisti: indicazioni molto chiare, mappe della città e paline informative presso ogni punto di interesse per valorizzarli al meglio! Ho girato fino alle 16:45 e non mi sono nemmeno ricordato di pranzare da quanto fossi preso dalla voglia di non fermarmi!


Ore 16:45: le gambe iniziano a sentire i km percorsi a piedi durante la giornata e decido di ritornare all’Alfa per farle un’ultima foto davanti all’ingresso del Museo Casa Enzo Ferrari! Imposto il navigatore per il benzinaio conveniente della zona e poi decido di regalare all’Alfa un breve salto all’Autodromo di Modena: quest’anno Davide Cironi ha girato con la 155 DTM e magari nell’aria c’è ancora un po’ di quella giornata! Anche se le foto non sono venute un granché tra luce ed umidità, risalgo in Alfa lo do una pacca sul volante come si fa tra amici per incoraggiarla per il viaggio di ritorno: ci aspettano 3 ore!

SI TORNA A CASA

Durante il viaggio di ritorno penso alla bella giornata trascorsa: stancante ma carica di emozioni! Il sole dorme nuovamente dietro gli Appennini e l’A1 è carica di puntini rossi dei proiettori posteriori delle auto: c’è chi sta tornando a casa dal lavoro, chi viceversa o chi, come me, è di ritorno a casa da una gita o da una vacanza. Una Mercedes classe A grigia opaca continua a divertirsi stuzzicandoci, ci supera per farsi poi riprendere ed alcune volte dobbiamo rallentare perché fa da tappo in 3° corsia! Dopo una 50ina di km, l’Alfa pare spazientirsi ed è ora di disattivare il cruise control per un po’: seminata la 160 con il pacchetto AMG, il viaggio prosegue abbastanza tranquillo immersi nel buio con la luce bianca che illumina l’asfalto e le auto che ci precedono!
L’Alfa danza dalla 2° alla 3° corsia fino all’imbocco della A21 a Piacenza: si rallenta ma in curva pare proprio non essere capace di andare piano stuzzicati da un’altra classe A: questa volta bianca! Lasciamo perdere perché il guidatore pare essere abbastanza irresponsabile superando un camion a 50m dal restringimento della corsia, ricevendo probabilmente così un carico di maledizioni!
Cruise a 130 km/h, lancetta rossa a 4000 giri con il Twin Spark e la radio in sottofondo: ogni tanto un colpetto di acceleratore per i rompiscatole che sfanalano! L’aria di Modena pare le abbia fatto bene!

Ore 19: Attraversiamo così nuovamente Emilia-Romagna e Lombardia prima di arrivare in Piemonte: breve sosta a Tortona per caffè e per far riprendere il fiato all’Alfa! Pare che l’aria da incazzata sia andata un po’ via e che non veda l’ora di raffreddare pneumatici e collettori di scarico nel box!
Da Tortona a Villanova d’Asti teniamo un po’ più alto il ritmo per arrivare un po’ prima a casa e l’Alfa si mangia curve e saliscendi strappandomi un sorriso: è la 147 con il motore meno potente ma pare voglia dimostrare di avere la stoffa del 120 cv!
Si arriva al casello di Villanova d’Asti, il tempo di pagare il pedaggio e poi si riparte nuovamente per percorrere ormai gli ultimi km: quelli che conosciamo meglio!
Qualche sorpasso per far capire che il desiderio di tornare al box è parecchio ed il Twin Spark si fa sentire anche da una Golf GTI che pare non sia in serata di confronti…soprattutto ora che iniziano le serie di rotonde!
I km alle spalle sono ormai 650 e, quando si arriva a casa, una MiTo rossa sta aspettando l’apertura del cancello: ci fiondiamo giù dalla rampa e poi dritti nel box!
Giro la chiave ed il quadro con l’illuminazione rossa si spegne con il Twin Spark che sospira: il meritato riposo è giunto! Il tempo di un ultimo saluto con le 4 frecce che lampeggiano e poi si chiude la serranda augurandole una buona notte!

Sin da bambino ho creduto che ogni auto abbia un’anima, che si possa parlare con loro e che si debba trattarle come persone! La mia Musona non sarà un fulmine in accelerazione, non raggiungerà i 250 km/h, avrà i bracci oscillanti delicati ed ogni tanto si sente qualche scricchiolio ma non la ringrazierò mai abbastanza per tutte le volte che mi strappa un sorriso sul volto, che mi scarrozza a destra ed a sinistra e che mi rende orgoglioso di avere un’Alfa Romeo!

Grazie Musona per la giornata insieme e per tutte quelle che verranno!

Grazie al forum per avermi fatto conoscere "pazzi" e "malati" come me...o che perlomeno riescono a capirmi!

PS: nel caso fossi andato OT o mi fossi dilungato troppo, date un colpo di clacson ;)
Complimenti bel viaggio, raccontato da un vero appassionato. @broken
 
A distanza di anni, ricordo come se fosse ieri quella giornata. Aveva ancora i cerchi da 16" in queste foto :)
Le emozioni che mi dava quel 1.6 dopo i 4000 giri non le ho ancora ritrovate nella Giulietta. Sarà perchè mi ero trovato subito in sintonia e mi fidavo più di lei che di me stesso.
 
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Reactions: None e Cristian. S
A distanza di anni, ricordo come se fosse ieri quella giornata. Aveva ancora i cerchi da 16" in queste foto :)
Le emozioni che mi dava quel 1.6 dopo i 4000 giri non le ho ancora ritrovate nella Giulietta. Sarà perchè mi ero trovato subito in sintonia e mi fidavo più di lei che di me stesso.
La differenza da una motorizzazione aspirata ad'una turbo. Io ho avuto solo auto turbo, 2 turbo diesel anche se una 16 V, 3 turbo benzina anche se una V6 è questa 16 V. Be mi ricordo quando tiravo con la macchina dei miei amici, soprattutto la 205 1.9 GtI ma anche la Clio 1.8 16 V, gli allunghi sembravano non finire mai, il rombo era entusiasmante, invece le auto turbo hanno un rombo diverso, meno emozionante, anche se Tb 16 V qualcosa in più fa.
Ciao
 
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La differenza da una motorizzazione aspirata ad'una turbo. Io ho avuto solo auto turbo, 2 turbo diesel anche se una 16 V, 3 turbo benzina anche se una V6 è questa 16 V. Be mi ricordo quando tiravo con la macchina dei miei amici, soprattutto la 205 1.9 GtI ma anche la Clio 1.8 16 V, gli allunghi sembravano non finire mai, il rombo era entusiasmante, invece le auto turbo hanno un rombo diverso, meno emozionante, anche se Tb 16 V qualcosa in più fa.
Ciao
A livello di prestazioni la Giulietta è di gran lunga superiore alla 147 però probabilmente quello che mi manca maggiormente è quella sensazione di allungo. Il 1.4 TB della Giulietta ha un bel sound però probabilmente serve una turbina con più allungo e qualche cavallo in più...per contrastare tutti questi "tappi" per le normativa E6d-Temp :p