Io penso che chi non ha problemi non scrive, chi li ha scrive e alcune officine cavalcano il tutto per qualche click in più.
Non ho mai visto nessuna 'officina' mettere dei video sul sistema di distribuzione dei V6 24V busso, che di certo è stato tra i più cagionevoli mai realizzati, con errori di dimensionamento della trasmissione palesi (o meglio, con scelte del marketing... il povero ing. Jacoponi la aveva dimensionata per bene la distribuzione).
Oggi non conviene, vista la santificazione del motore di cui sopra, mettercisi contro...
Come non conviene mettersi 'contro' il TBI 1750, ultimo vero motore Alfa (che poi ho capito che l'ultimo vero motore Alfa è quello che hai...) che soffre esattamente delle stesse noie dei 'gommini' ma in questo caso pare sia meglio digerito.
Di certo su alcuni aspetti (il gommino ad esempio) potevano studiare una soluzione più affidabile. Se mai mi capiterà monterò un raccordo in alluminio. Mi sembra che qualcuno lo venda, io per un amico lo ho fatto fare dal tornitore su una 159 2,0 mjet (che per inciso ha la stessa pompa olio, km 290000 in quel caso, auto sempre manutenuta a puntino)
Personalmente noto che il dimensionamento delle parti calde è sempre più leggero, ed è sempre stato così. Con il progredire dei metodi di simulazione prima si sono alleggerite le parti, poi ridotti i test. Molte volte è andata bene, altre volte meno.
Oggi è normale avere unità termiche con 120 cv/litro ma... anche no: è chiaro che dovrebbe tutto durare i fantomatici 250000 km, ma basta qualcosa che va storto e i margini si assottigliano rapidamente. E di certo chi pensa che tratta una unità moderna (di qualsiasi costruttore) come la panda 30 degli anni 80 avrà amare sorprese.
In ultimo, ma da quanto leggo è cosa nota, la rete assistenziale spesso non sa che pesci prendere, e sembra che la stessa si comporti come l'Alfista medio, che male sopporta tutte le innovazioni in quanto 'prima era meglio', e che in fondo di studiare non ne ha molta voglia.
La peste nera chiamata Selespeed era utilizzata dalla M3 SMG sei cilindri (la E46, base cambio Getrag GS5S3). Sempre Marelli era, ma lì incredibilmente funzionava abbastanza bene. Certo, magari in BMW sapevano formare i tecnici e quando c'erano noie sapevano dove mettere le mani.
In Alfa sono naufragati su un connettore sbagliato e un paio di valvole idrauliche posizionate male....
Alla fine, prima era semplicemente diverso .
Non ho mai visto nessuna 'officina' mettere dei video sul sistema di distribuzione dei V6 24V busso, che di certo è stato tra i più cagionevoli mai realizzati, con errori di dimensionamento della trasmissione palesi (o meglio, con scelte del marketing... il povero ing. Jacoponi la aveva dimensionata per bene la distribuzione).
Oggi non conviene, vista la santificazione del motore di cui sopra, mettercisi contro...
Come non conviene mettersi 'contro' il TBI 1750, ultimo vero motore Alfa (che poi ho capito che l'ultimo vero motore Alfa è quello che hai...) che soffre esattamente delle stesse noie dei 'gommini' ma in questo caso pare sia meglio digerito.
Di certo su alcuni aspetti (il gommino ad esempio) potevano studiare una soluzione più affidabile. Se mai mi capiterà monterò un raccordo in alluminio. Mi sembra che qualcuno lo venda, io per un amico lo ho fatto fare dal tornitore su una 159 2,0 mjet (che per inciso ha la stessa pompa olio, km 290000 in quel caso, auto sempre manutenuta a puntino)
Personalmente noto che il dimensionamento delle parti calde è sempre più leggero, ed è sempre stato così. Con il progredire dei metodi di simulazione prima si sono alleggerite le parti, poi ridotti i test. Molte volte è andata bene, altre volte meno.
Oggi è normale avere unità termiche con 120 cv/litro ma... anche no: è chiaro che dovrebbe tutto durare i fantomatici 250000 km, ma basta qualcosa che va storto e i margini si assottigliano rapidamente. E di certo chi pensa che tratta una unità moderna (di qualsiasi costruttore) come la panda 30 degli anni 80 avrà amare sorprese.
In ultimo, ma da quanto leggo è cosa nota, la rete assistenziale spesso non sa che pesci prendere, e sembra che la stessa si comporti come l'Alfista medio, che male sopporta tutte le innovazioni in quanto 'prima era meglio', e che in fondo di studiare non ne ha molta voglia.
La peste nera chiamata Selespeed era utilizzata dalla M3 SMG sei cilindri (la E46, base cambio Getrag GS5S3). Sempre Marelli era, ma lì incredibilmente funzionava abbastanza bene. Certo, magari in BMW sapevano formare i tecnici e quando c'erano noie sapevano dove mettere le mani.
In Alfa sono naufragati su un connettore sbagliato e un paio di valvole idrauliche posizionate male....
Alla fine, prima era semplicemente diverso .