Ciao, bhe dalla prima serie (85) alla restyling (89)
c'è un salto di impegno ma probabilmentea anche di valore:
la prima serie ha meno lamierati trattati (galvanizzata/zincati?), da cui non è
esclusa anche ruggine passante da riparare con pezzette ecarrozziere,
però è più rara e particolare (cruscotto, interni, leveraggi cambio, etc),
poi tra qualche anno entrerà prima nel gruppo di auto con anche
un valore collezionistico, se ti stufi e la vendi tra una decina di anni
potresti recuperare almeno in parte i costi di ripristino;
la seconda serie ha più lamierati zincati, in pratica ha pochi punti
vulnerabili alla ruggine (es. tipico il portellone intorno al lunotto),
capita di trovarne ben conservate, però ce ne sono in giro tante
(al momento è quasi senza valore economico salvo serie speciali)
è meno esclusiva, ed è meno "antica" (gli interni sono già semimoderni),
ci metterà un po' di più a entrare nel gruppo delle auto "d'epoca"..
come curiosità, l'ultima serie è quasi completamente galvanizzata, qui da noi
in italia è quasi impossibile farla arrugginire, ha il servosterzo (idraulico zf),
le punterie idrauliche (con pro e contro, ad esempio possono dare problemi
quando riavvii una 33 rimasta ferma molti anni) e assetti anche ribassati
(fanno scena ma in realtà la rendono più scomoda) però lo stile
è ispirato agli anni 90, per ora non ispira aria "d'epoca"
Per scegliere e ripristinare una 33, l'idea che mi sono fatto
è che converrebbe partire da una con già a posto alcune delle parti
più difficili o costose da ripristinare alla perfezione:
- interni (cielo, sedili, tappezzerie, plastiche) per me sono la parte più critica
- ad essere fortunati sincronizzatori cambio funzionanti (ma si
può sostituire il cambio in blocco per non spendere in riparazione)
- carrozzeria (come dicevi tu che ci sia meno ruggine passante possibile)
La meccanica invece per assurdo si ripara o si sostituisce con poca spesa,
blocco motore e testate comprese, sospensioni, semiassi, etc..
poca spesa intendo paragonata ad un'alfetta/75 o altre auto d'epoca;
chi poi ha uno spazio comodo per lavorare e un po' di attrezzatura
può anche divertirsi a estrarre motore e cambio dall'auto e fare i lavori
da sè tutti in una volta..in rete ci sono numerosi tutorial fatti bene..
Con il boxer spesso conviene questa strategia (estrarre il gruppo motore
e cambio e fare più lavori in una volta), perchè nel cofano si lavora scomodi,
es per rifare una guarnizione testata, è possibile ma complicato;
se non altro le prime serie e restiling con punterie ancora meccaniche
hanno un vantaggio nella manutenzione perchè hanno i castelletti punterie
ispezionabili togliendo un coperchio, senza bisogno di estrarre il motore come
capita se invece c'è un problema con una punteria idraulica degli ultimi modelli;
altra semplificazione non da poco nel ripristino è il monocarburatore,
c'è più spazio nel vano motore e meno problemi a sincronizzare
e tarare i carburatori.
Se hai la possibilità di prenderne e ripristinarne una penso che ti ci divertirai
c'è un salto di impegno ma probabilmentea anche di valore:
la prima serie ha meno lamierati trattati (galvanizzata/zincati?), da cui non è
esclusa anche ruggine passante da riparare con pezzette ecarrozziere,
però è più rara e particolare (cruscotto, interni, leveraggi cambio, etc),
poi tra qualche anno entrerà prima nel gruppo di auto con anche
un valore collezionistico, se ti stufi e la vendi tra una decina di anni
potresti recuperare almeno in parte i costi di ripristino;
la seconda serie ha più lamierati zincati, in pratica ha pochi punti
vulnerabili alla ruggine (es. tipico il portellone intorno al lunotto),
capita di trovarne ben conservate, però ce ne sono in giro tante
(al momento è quasi senza valore economico salvo serie speciali)
è meno esclusiva, ed è meno "antica" (gli interni sono già semimoderni),
ci metterà un po' di più a entrare nel gruppo delle auto "d'epoca"..
come curiosità, l'ultima serie è quasi completamente galvanizzata, qui da noi
in italia è quasi impossibile farla arrugginire, ha il servosterzo (idraulico zf),
le punterie idrauliche (con pro e contro, ad esempio possono dare problemi
quando riavvii una 33 rimasta ferma molti anni) e assetti anche ribassati
(fanno scena ma in realtà la rendono più scomoda) però lo stile
è ispirato agli anni 90, per ora non ispira aria "d'epoca"
Per scegliere e ripristinare una 33, l'idea che mi sono fatto
è che converrebbe partire da una con già a posto alcune delle parti
più difficili o costose da ripristinare alla perfezione:
- interni (cielo, sedili, tappezzerie, plastiche) per me sono la parte più critica
- ad essere fortunati sincronizzatori cambio funzionanti (ma si
può sostituire il cambio in blocco per non spendere in riparazione)
- carrozzeria (come dicevi tu che ci sia meno ruggine passante possibile)
La meccanica invece per assurdo si ripara o si sostituisce con poca spesa,
blocco motore e testate comprese, sospensioni, semiassi, etc..
poca spesa intendo paragonata ad un'alfetta/75 o altre auto d'epoca;
chi poi ha uno spazio comodo per lavorare e un po' di attrezzatura
può anche divertirsi a estrarre motore e cambio dall'auto e fare i lavori
da sè tutti in una volta..in rete ci sono numerosi tutorial fatti bene..
Con il boxer spesso conviene questa strategia (estrarre il gruppo motore
e cambio e fare più lavori in una volta), perchè nel cofano si lavora scomodi,
es per rifare una guarnizione testata, è possibile ma complicato;
se non altro le prime serie e restiling con punterie ancora meccaniche
hanno un vantaggio nella manutenzione perchè hanno i castelletti punterie
ispezionabili togliendo un coperchio, senza bisogno di estrarre il motore come
capita se invece c'è un problema con una punteria idraulica degli ultimi modelli;
altra semplificazione non da poco nel ripristino è il monocarburatore,
c'è più spazio nel vano motore e meno problemi a sincronizzare
e tarare i carburatori.
Se hai la possibilità di prenderne e ripristinarne una penso che ti ci divertirai
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