Ciao a tutti, mi introduco nel discorso. Ho la fortuna di essere amico d'infanzia con un ingegnere meccanico che ha lavorato anche in società di consulenza e progettazione per FCA con cui faccio lunghe chiaccherate, pur occupandomi io di altro ambito scientifico è con lui che soddisfo la mia logorrea motoristica. L' ing. mi ha spiegato che le sospensioni che sono state pensate per Giulietta dovevano essere un buon compromesso tra costi e prestazioni generali dell'auto, ergo direzionalità e comfort. Per ragioni di costi si decise di abbandonare il quadrilatero alto anteriore e Mc Pherson dietro di 156 in favore di Mc Pherson anteriori e mutilink "evolute" posteriori. Per il posteriore si è optato quindi per uno scema relativamente economico ma buono sulla neutralizzazioni delle accelerazioni verticali (leggi buche), più leggero e che non penalizzasse il volume utile del vano bagagli, non vincolato in larghezza dalla presenza della molla come nello schema Mc Pherson. Questo schema, detto anche finto multilink ha però la caratteristica di sollecitare molto le boccole delle articolazioni, da questo difetto si è ottenuto una peculiarità, ovvero progettando la deformazione delle boccole e degli elementi metallici durante le sollecitazioni laterali dello pneumatico (leggi curve o buche che sollecitano lateralmente lo pneumatico o buche durante una curva) queste deformazioni sono in grado di far modificare l' angolo di deriva dello pneumatico in una sorta di sterzata del retrotreno che simula un passo più corto e quindi un'agilità maggiore. In pratica i tecnici hanno cercato di realizzare un handling da prima della classe pur non potendo più contare su un' architettura raffinata come quella di 156-147. Fine prima parte.