ciomauro
Alfista Megalomane
- 8 Aprile 2018
- 10,039
- 1
- 11,350
- 174
- Regione
- Emilia-Romagna
- Alfa
- Giulia
- Motore
- 2.0 turbo 200 CV Q2
Bah.. se ragioniamo così tutto è un'inezia.
Ti do ragione sul discorso sull'altezza da terra, e ti do ragione sul fatto che la gomma sgonfia o consumata possa influire più dello scarto che c'è tra un cerchione da 18 e quello da 19. Ad esempio, come avevo anche detto poi nel post a cui sopra rimando, le Continental di serie sui cerchi da 16 spanciano parecchio e il diametro (e quindi a maggior ragione il raggio della parte che tocca terra) effettivamente da me misurato è nettamente inferiore al valore teorico calcolato (e parlo di ruote nuove, all'epoca con 2-3 mila km, e ben gonfiate). I valori teorici naturalmente non tengono conto che la ruota quando montata deve anche sopportare il peso di diversi quintali, poi alcune gomme hanno fianchi più morbidi di altre (anche confrontanto due runflat). Resta il fatto che, teoricamente, se prendo i due estremi, l'auto coi 16 è più bassa di stavolta 5,1 millimetri, cioè mezzo centimetro, che non è poco, aggiungici altri 5 millimetri di ruota consumata, altri 5 di ruota sgonfia, ed ecco che spanci dove prima passavi giusto giusto (si fa per dire, non è questo il caso)...
Ma mi permetto di far notare che questo è un altro discorso da quello che facevo io e di cui si parla qui. Il discorso che si fa in questo thread non è l'altezza da terra, ma la precisione del contakm in funzione delle varie ruote che la macchina può montare.
Per prima cosa, io non escluderei che la taratura della centralina tenga conto di quale cerchi sono montati nel calcolo della velocità (la 150CV ha i cerchi da 16, la 180/190 ha i cerchi da 17, la 210 invece... etc.). Tanto è tutta elettronica, come il contagiri. E secondo me è possibile una taratura di base per la centralina con le auto di serie e, sempre in teoria, compensarla al cambio cerchi come optional.
Ma ovviamente, se tu cambi i cerchi dal gommista sotto casa è chiaro che la macchina di suo non può compensare.
Ora, facciamo un caso meno limite di quello sopra. Mettiamo che vado dal gommista e decido di passare dai miei 16 standard (225/55) ai cerchi più comuni da 18 (225/40), in questo caso ad ogni giro di ruota guadagno solo 2,29 cm (207,68 - 205,39), invece dei 3,2 del caso estremo precedente. Sempre valori teorici, ma comunque le mie ruote si sgonfiano e si consumano sia coi 16 che coi 19, giusto?
Se questo è il caso, direi molto concreto, visto mi riguarda personalmente, quando percorro i soliti 100km con i 16" - 225/55 ci metto 48688 giri, mentre con i 18" ne bastano 48151, cioè 537 giri in meno, che sono una differenza di 1,23 km. In un'ora andando a 100km non è molto. Però adesso, invece dei 100km coi 16, ne avrò percorsi 101,23, uno scarto dell'1,23% che è anche minimo ma che però non sarà riportato dal tachimetro e che si aggiungerà all'eventuale altro scarto che il contakm aveva in partenza.
Se il contakm per esempio fosse stato starato di partenza dell'1,5% in alto (cioè non facevo 100km/h, ma 101,5), allora lo scarto aumenta pericolosamente al 2,73%: non faccio 100 come da tachimetro, ma i 102,73. Aggiungete che le ruote a volte sono sgonfie, a volte troppo gonfie, che il battistrada si consuma etc. etc. e allora ci possono essere altri minimi scarti che però tutti sommati...
Certo, se invece il contakm era in partenza starato in alto, cambiando i cerchi si sarebbe raggiunta quasi la perfezione.
Ma la perfezione è sempre fugace, per cui meglio aprire il navigatore sul cellulare, che almeno ti dice sempre la velocità reale alla quale vai (precisione del satellite permettendo)
Veramente non ho detto che tutto è un'inezia: ho detto che la differenza di 1,14 mm sul diametro di uno pneumatico sono un'inezia e non vedo come la si possa pensare diversamente dato che basta cambiare modello di pneumatico o anche solo lotto di produzione dello stesso pneumatico per avere differenze maggiori.
Le altre differenze le ho invece qualificate come irrilevanti, ma come dicevo il concetto di rilevanza è soggettivo.
Sul fatto che il contachilometri sia starato in alto, per quanto teoricamente possibile direi che sarebbe un caso più unico che raro, Infatti nelle prove di Quattroruote non ho mai letto di un contachilometri che misurasse una velocità inferiore a quella effettiva. Quattroruote (quando lo leggevo anni fa) considerava uno scarto tipico dei contachilometri pari a +5% (in pratica andando ad una velocità effettiva di 100km/h il tachimetro segnerebbe 105 km/h). Mi pare di rilevare che oggi i tachimetri sono più precisi: direi intorno ad un +3%. Il fatto che la velocità mostrata dal tachimetro sia sempre superiore a quella reale deriva da un obbligo di legge. Infatti secondo le norme comunitarie la velocità indicata non deve mai essere inferiore alla velocità effettiva, ma non deve essere superiore al 110% + 4 km/h. Per esempio, se la velocità effettiva è 100 km/h, la velocità indicata non deve superare i 114 km/h (credo che non ci sia nessun tachimetro così ottimista nell'indicazione della velocità). E' anche vero che dalle varie prove fatte il tachimetro della Giulia è risultato particolarmente preciso, tant'è che risulta particolarmente pericoloso quel giochino che ogni tanto si faceva per essere al limite dell'autovelox e cioè, considerando che l'autovelox permette il superamento del 5% della velocità (con un minimo di 5 km/h) e che il tachimetro dell'auto segna circa il 5% di meno, a velocità autostradali si stava a circa 10 km/h di tachimetro in più rispetto al limite.
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