Il Caro-benzina Rilancia L’autobus

Deltaoscar

Alfista principiante
14 Gennaio 2008
213
4
19
SA
Regione
Campania
Alfa
159
Motore
1.9 JTDM - 150cv
L’automobile, con il caro-petrolio, sta diventando una questione di status. Il XVI rapporto Aci-Censis presentato a Roma racconta, attraverso l’Italia delle due e quattro ruote, i cambiamenti profondi che stanno attraversando il Paese. E che hanno fatto di macchine e moto una parte del patrimonio “immobile” degli italiani, sempre più acquistate e sempre meno sfruttate.
Tanto che lo studio stima in 3,5 miliardi di euro la spesa per il sottoutilizzo del parco circolante. E in futuro, ipotizzando un costo del carburante pari a 2,5 euro a litro, un lavoratore atipico su tre comincerebbe a usare meno l’auto.
Se consideriamo la possibilità di un forte incremento del costo della benzina vediamo che la macchina rischia di diventare un discriminante sociale.
I lavoratori indipendenti, infatti, si curerebbero poco del maggiore costo: appena il 22% ridurrebbe l’uso della propria auto. Percentuali che salgono se si parla di lavoratori dalla condizione più incerta e dal reddito percepito più basso. Il 36% di pensionati e studenti inizierebbe a servirsi dell’autobus e addirittura il 50% delle casalinghe lascerebbe più spesso a casa la propria vettura.
E non pensiamo che i trasporti pubblici possano rispondere adeguatamente alla maggiore domanda.

I continui rincari di benzina e gasolio incidono sulla mobilità degli italiani, che scelgono sempre più i mezzi pubblici per spostarsi in città.
Le scuole hanno chiuso i battenti, ma gli operatori del trasporto locale segnalano che a giugno non si sono registrati i tradizionali cali estivi nell’utilizzo di autobus e metropolitane.
Che i segnali di riduzione dell’uso dell’auto siano ormai indiscutibili, lo confermano anche le statistiche analizzate in tutte le città italiane, secondo cui l’automobile è sempre meno oggetto di massa: soltanto certe classi possono permettersela, così come è accaduto a un altro genere tipico di consumo di massa, l’istruzione di livello elevato.

Fonte Il Sole 24ore

:mad: E’ una vergogna che le Istituzioni pubbliche che dovrebbero tutelarci e proteggere da questi problemi, non stiano prendendo seri provvedimenti quali la significativa riduzione delle Accise.
Non vogliono capire che noi utilizziamo le autovetture per motivi di lavoro e non per fare le passeggiate del tempo libero.
Purtroppo viviamo in una società dove i problemi non si vogliono affrontare per risolverli ma si procede a scarica barili (i politici colpevolizzano i petrolieri ecc ecc) o a girare intorno ad essi con sterili provvedimenti (es. Robin hood tax), e intanto dagli addetti ai lavori si inizia a pronunciare una brutta parola: STAGFLAZIONE.
Brutta a pronunciare, un orribile neologismo sorto dal combinato disposto di due mali: la Stagnazione e l’Inflazione.
Essa indica la situazione nella quale sono contemporaneamente presenti un aumento dei prezzi (inflazione) e una mancanza di crescita dell’economia (stagnazione).
Poiché l’inflazione deriva dai costi e non dalla domanda, se le autorità monetarie (BCE) aumentano i tassi di interesse finiremo ben presto in questa valle di lacrime.
Come dobbiamo fare???? Come possiamo far capire a quei maledetti politici che stanno nella stanza dei bottoni che la vita quotidiana dei cittadini e diversa da quella che si legge sui giornali e si vede in televisione???????
 
mio malgrado mi tocca dire che son pienamente d'accordo con quel che dici....
però c'è anche da considerare che l'Italia è il paese che usa meno i mezzi pubblici....quindi questa diminuzione di vetture circolanti non è poi un male (anche perchè egoisticamente parlando arrivo prima al lavoro....)...
quel che penso però è questo....
se continuerà questo calo dell'uso dell'auto saranno costretti ad eliminare qualche accisa....perchè entrerà meno redditività dal petrolio....

comunque parentesi....sulla benzina ci sono ancora le accise del terremoto del '70 e di una guerra...(non ricordo quale)
 
per la guerra di Abissinia del 1935..... assurdo!!!
qui l'elenco ancora in lire:
# 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
# 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
# 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
# 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
# 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
# 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
# 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
# 205 lire per la missione in Libano del 1983;
# 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
# 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
 
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per la guerra di Abissinia del 1935..... assurdo!!!
esatto....
grazie vince....
non potevi essere più preciso ed informato....
comunque 1935 è una data impensabile e assurda...
questa è speculazione....però se levano questa accisa ne entrerà sicuramente un'altra....
 
Per informazione sappiate che allo stato (quello che ci impone le accise) non conviene che si venda molto petrolio(economia interna che produce per un prodotto estero), piuttosto conviene che i mezzi pubblici vengano sfruttati e sviluppati.Per sfruttare meglio le risorse e allo stesso tempo essere meno sfruttate le infrastrutture.
La mia è solo una opinione senza vena polemica.
 
ma devi tenere conto di molti altri fattori....primo non si vendono auto se la benzina costa troppo, questo va a influire su tutto il mercato dell'usato e dell'indotto. Insomma ne risente tutta l'economia nazionale. Inoltre se i carburanti costano troppo aumentano i costi di trasporto su strada con conseguenze su tutti i prezzi finiti, ergo aumentano i costi di produzione e l'inflazione. E così via....
 
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La stessa discussione viene affrentata anche nel 159 ownerclub di cui faccio parte e le considerazioni sono le stesse, tra l'altro ricordiamoci che oltre alle accise che gravano c'è anche l'IVA che viene calcolata sul totale tasse incluse un po' come se vi mettessero l'IVA sull 'IRPEF.....
 
non si possono pagare le accise su una guerra di più di 70 anni fà!!!
e sopratutto 205 lire per la guerra in libano!!! Ke speculazione!!!
 
Signori,questo serve solo a delineare che mentalità abbia chi ci guida,secondo il mio punto di vista per loro non farà molta differenza,per un semplice motivo,ci sarà chi non potrà più permettersi l'auto a forza dell'aumento della benzina,che entro fine anno prevede il raggiungimento di 2,00 €/litro,mentre chi per sua fortuna ha un reddito molto buono e sottolineo,molto buono,continuerà a pagare... E' un cerchio chiuso che continua a dismisura.
 
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Niente tagli delle Accise, lo Stato ci rimette!

Comincia male il Ministro Scajola titolare del dicastero dello Sviluppo economico.
Il suo primo intervento sul tema del momento ovvero l'aumento stratosferico del prezzo dei carburanti, infatti, non promette nulla di buono.
Per il Ministro le Accise su benzina e gasolio non saranno tagliate perchè, a suo dire, ciò sarebbe troppo costoso per lo Stato.
Meglio quindi aiutare i settori maggiormente penalizzati, che poi fanno crescere i prezzi finali delle merci, come l'autotrasporto.
Da contestare subito l'affermazione "troppo costoso per lo Stato" dal momento che le accise aumentano percentualmente in rapporto agli aumenti di prezzo del greggio.
Pertanto più quest'ultimo subisce maggiorazioni di prezzo più lo Stato incamera.
Chi ci rimette sono solo i cittadini costretti da questo sistema iniquo che sa tanto di vera e propria usura a subire una simile situazione.
Giusto poi intervenire a favore dei settori penalizzati ma senza trascurare i lavoratori, i pensionati, gli studenti e i cittadini tutti che hanno necessità di muoversi in un Paese come il nostro dove la carenza dei mezzi pubblici è ormai cronica.
Pertanto, l'invito al Ministro Scajola è innanzitutto a tener fede a quanto promesso da Berlusconi nel suo programma elettorale e cioè a non mettere le mani nelle tasche degli italiani per prelievi fiscali.
Cosa questa che invece si verifica, sia pure in maniera indiretta ma ugualmente penalizzante, attraverso il più che significativo incremento delle accise che vanno a colpire con maggiore virulenza la parte più debole della popolazione e incidono in maniera determinante sull'aumento di tutti i prodotti di largo consumo.
Eppure la stessa Unione europea ha invitato i Paesi aderenti a ridurre le accise per impedire un ulteriore aumento dei prezzi.
Comunque, come misura ponte in attesa di una defiscalizzazione più sostanziosa, sarebbe intanto opportuno che il prezzo dei carburanti in Italia fosse almeno uniformato a quello praticato negli altri Paesi di Eurolandia.
Infatti, in base all'ultima rilevazione, nel nostro Paese la benzina costa 6 centesimi euro/litro in più e il gasolio 6,5 centesimi euro/litro in più.
Vi è poi l'aspetto più specificamente sociale che è poi quello di non aggravare ulteriormente i bilanci di quel 90% delle famiglie che non ce la fanno più con le loro misere risorse a superare la metà del mese.
Il costo dei carburanti per tutti costoro appesantisce non poco il bilancio familiare.
E non ci si venga a dire che si può anche andare a piedi. Sarebbe un insulto per i cittadini visto il pessimo ed insufficiente servizio fornito dal trasporto pubblico e, a ben vedere, anche grosso danno per le nostre industrie specialmente per quella automobilistica e il suo indotto.
Ed infine se il Ministro Scajola vuole testardamente seguire sui carburanti la politica del suo predecessore Bersani faccia pure, ma siamo certi che altri, con maggiore senso pratico e con la doverosa sensibilità del caso, interverranno per indicargli la giusta rotta da seguire.

Fonte periodico Confsal

:mad:Ma vi pare giusto?? vi pare onesto che lo Stato "organo che dovrebbe tutelare i cittadini" non fa un passo indietro??? uno solo! non viene mai incontro alla popolazione in difficoltà????
Vuole e pretende solamente dai cittadini!!!!! Dobbiamo cacciare solo soldi ma proprio tanti soldi.......alla faccia di tutto quello che accade:mad: perchè si perdano nei meandri della Pubblica Amministrazione!!!:mad:
Siamo sempre alle solite con i Governi che si succedono, i problemi non vengono mai affrontati in pieno si cerca sempre di trovare situazioni alternative di girarci intorno, nessuno di loro si vuole prendere serie responsabilità!!!:mad:
Ma possiamo sembre soccombere noi???? dobbiamo essere sempre presi in giro????
Se leggete l'intervento nell'altro post da Vinceresti, con questa maledetta Accise finanziamo ancora "sulla carta" spese assurde, ma che in realtà chissà questi soldi dove vanno a finire e nessuno di questi maledetti politici parla chiaro sui giornali o quando va in televisione!!!!:mad:
Che soluzione intravedete???
 
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