Cosa ci aspettiamo dal marchio Alfa? Per tutti noi" è l'auto" ( "Das auto" faccio memoria dello scritto della WW che appariva a fine spot televisivo, questo prima del dieselgate). "Das auto", la macchina! Spetta alle Alfa tale certezza, o spetterebbe, perché nei sui 110 anni è stata vittima di gestioni altalenanti, le è mancata la continuità, da cui, visto dal cliente, marchio affidabile. Ora, farsi convincente sul mercato, (non solo nella qualità che il costruttore pretende venga riconosciuta) ritrovare spazio dove non ti vogliono, mi rendo conto, non sia cosa facile e non ha tempi brevi, il tempo che occorre per dimostrare "continuità" in progressione, va usato negli investimenti su ciò che è + accattivante per i meno attenti, perché loro (i superficiali/incompetenti) devono diventare i nuovi acquirenti. Che ne sanno, i più, della bellezza del gruppo sospensioni o dell'albero trasmissione, in fibra di carbonio, ecc. ecc. nella Giulia c'è dell'INVIDIABILE per la concorrenza, ma i tanti clienti passano su questo e vengono abbagliati dal doppio schermo vocale e grande, via via quanto è offribile da aggiungere al cruscotto. Mio pensiero è che ad ogni Alfa, intendo dalla top alla meno performante, non manchino tutte possibili combinazioni di "gadget" , senza limiti se non dettati da impossibilità oggettive. Vogliono lo schermo a 10' con la voce suadente, accontentiamoli, noi scegliamo un'Alfa per altre ragioni. Ai non alfisti, la restante fetta di mercato del quale ne è la maggior parte, porgiamo un prodotto si Alfa Romeo, ma anche pieno di ciò che vanno cercando, a TUTTE le vetture. E il mercato ci viene in contro + di adesso.