La transizione energetica, perché e quanto ci costa?

Quanto sarà utile?

  • Stanno facendo un polverone per niente

    Voti: 1 5.6%
  • ancora non conosciamo le soluzioni

    Voti: 0 0.0%
  • non è fattibile perchè nel mondo non tutti remano uguali

    Voti: 7 38.9%
  • è un interesse per pochi

    Voti: 5 27.8%
  • ci stiamo complicando la vita

    Voti: 2 11.1%
  • ci muoveremo tutti in una direzione solo dopo aver toccato con mano gli effetti del riscaldamento

    Voti: 1 5.6%
  • ogni transizione comporta modifiche comportamentali per funzionare

    Voti: 3 16.7%

  • Votatori totali
    18
Cosa ne pensano pensano le varie associazioni?

cosa vuoi che ne pensino???
hai visto forse gretina andare a fare la pazza dai cinesi o dagli indiani (dell'india)? il pianeta per costoro verrà salvato anzi dovrà essere salvato dai 750 mln di europei e i 40 mln di californiani... forse daranno una mano gli altri 200 mln di americani... non certo dai quasi 3 mld di cino-indiani...
 
Ciao, scusate non ho resistito alla curiosità di leggere quaocosa dopo aver visto la news in effetti contraddittoria

Intanto l' India non la considererei, se guardi la mappa sotto ( Il sole 24-ore ha grafici fatti bene, cioè chiari da leggere, un po per tutto) sono e saranno più popolosi della Cina ma non consumano quasi niente; e per quando arriveranno al loro boom industriale, probabilmente (?) lo faranno direttamente con tecnologie ed energie rinnovabili già mature con emissioni più basse di come abbiano fatto noi in passato nel boom dal dopoguerra a seguire;

la Cina è popolosa, è vero fanno 1/3 delle emissioni mondiali di Co2 (anche producendo prodotti per noi, andrebbe fatta un po' di tara, cioè un po' delle loro emissioni sarebbero le nostre diciamo), ma non emette cosi tanto se si guardano i dati pro-capite,

la Cina emette circa 8,7 tonnellate equivalenti di Co2 annue per abitante,
è quasi pari alla Germania ( 8 ) e altri paesi Europei con industrie e/o climi freddi

Paesi più spreconi: Medio oriente, Usa, Canada, Russia, Australia
Paesi medi: Cina e Europa
Paesi basso emettitori: India, Centro e Sud Africa, Africa

emissioni pro-capite.png



Guardando poi i grafici dei vari paesi conl'andamendo nel tempo (che non sto a riportare che già scrivo troppo):

tutti i paesi moderni / alto emettitori stanno lavorando per ridurre le emissioni (e i costi per l'energia) passando più o meno velocemente alle fonti rinnovabili ( la mobilità elettrica è solo una parte di questo processo ),
con l'eccezione chi nel petrolio ci sguazza ed ha altre priorità geopolitiche/confitti rispetto al clima, tipo Russia e parte del medio Oriente;

un paradosso noto e che le aree ricche di petrolio/gas, questa fortuna può non portare in tali aree a regimi di benessere diffuso, stabili o democratici, ma piuttosto casini, guerre, lotte interne o esterne per lo sfruttamento di tali risorse;
uno degli aspetti rilevanti della transizione energetica a fonti di energia rinnovabili diffuse e disponibili in ogni paese, dovrebbe essere un allentamento di queste tensioni

--------------
La Cina ho provato a leggere qualcosa sul loro andamento energetico negli anni per capire la news sulle concessioni per il carbone:

il loro governo ha programmato di raggiungere il picco di emissione e poi iniziare a decrescere entro il 2030, e si stanno impegnando cosi a bestia che potrebbero riuscirci prima, nonostante una pausa di caos economico nel 2021-2022 un po' come successo a tutti i paesi industrializzati; questo il grafico dell'andamento negli anni delle loro emissioni di Co2 equivalenti:


Screenshot(26).png


Ps.: le proporzioni tra le fonti do Co2 variano nei vari paesi, per esempio in USA i trasporti sono la fonte principale di emissioni,
mentre in Europa trasporti e industria se la giocano tra di loro; in Cina a quanto si vede è l'area industrale che fa il grosso

In Cina hanno una espansione rapida delle rinnovanili, cammino parallelo a quanto avviene in Usa, Europa, Canada, Autralia, anzi in Cina procedono molto più rapidi, partivano da una posizione più arretrata (maggior parte di produzione di energia da carbone e la fase di industrializzazione ancora da completare) e chissà se al 2030-2035 potrebbero superarci di slancio (?) in quote percentuali di rinnovabili sull'energia prodotta ( in numeri assoluti non lo scrivo neanche, bissano tutti già ora, e installeranno ancora "migliaia" di GW di rinnovabili)

non è che siano rose e fiori e sia un mio paese preferito, hanno un governo con poche libertà personali e velleità da impero, ma almeno sulla capacità di raggiungere gli obiettivi energetici credo che non gli si può dire molto, stanno installando rinnovabili a ritmo esponenziale, ed efficentando e normando l'industria e l'inquinamento, anche se sono indietro tot anni rispetto alle nostre normative, evolvono rapidamente in uno stato tecnologicamente/industrialmente moderno, c'è il rischio di sbagliarsi a basarsi sui luoghi comuni che avevamo decenni fa

certo nella transizione energetica sono mossi prima da interesse strategico ( si risparmia e si ha più autonomia energetica installando rinnovabili e efficentando, e ne hanno bisogno di liberare risorse anche perché parte della popolazione non ha ancora un tenore di vita "occidentale" ) non prioritariamente da ambientalismo;
ma considerano l'argomento rilevante, hanno interesse anche a ridurre inquinamenti e smog nei centri industriali ed abitati, sul lungo periodo limitare i cambiamenti climatici con relative instabilità mondiali per acqua e risorse agricole

le concessioni sul carbone nella news sembra (?) si riferiscano ad avere disponibili centrali a carbone con più potenza istantanea (e modulabile velocemente) per fare da back-up alle quote crescenti di fonti rinnovabili mentre le quote di energia complessiva che utilizzano è ancora in crescita, rappresenta la sicurezza di non incorrere in black-out di cui hanno sofferto negli anni precedenti per una rete elettrica non ancora adeguata, in pratica le connessioni tra le reti e lo storage, su cui pure stano lavorando, per ora sono indietro rispetto al ritmo della crescita molto rapida delle rinnovabili che stanno avendo, per alcuni anni useranno ancora il fossile come back-up modulabile, se va secondo i piani lo faranno in quote decrescenti ogni anno;
senza entrare in aspetti ancora più tecnici (seguo questi temi con interesse da parecchio, sono vicini ai miei studi), il nucleare checché ne dica il marketing del consorzio, da un annetto ritornato in auge su internet, non è adatto e neppure economicamente conveniente per questa funzione di back-up alle rinnovabili e comunque anche in Cina sembra ne abbiano una quota quasi simbolica (penso voluta anche per esigenze strategiche, di crescita della loro filiera tecnologica e di armamenti nucleari, dichiaratamente vogliono raggiungere Usa e Urss) rispetto all'enorme quantità di energia che generano da carbone e da rinnovabili

In italia siamo più lenti del resto di Europa nel passaggio alle rinnovabili, c'è un "tappo" più o meno voluto a livello di burocrazia anche già per la crescita delle rinnovabili, che si è allentato solo in parte con alcune semplificazioni; rimangono da una parte i conflitti tra diversi enti territoriali, dall'altra per es. la commisione nazionale unica da cui deve passare ad un certo step la verifica dei migliaia di progetti di installazioni proposti annualmente, dopo molte sollecitazioni questa commissione è stata portata dall'attuale governo da 40 a 70 tecnici, cioè ancora niente rispetto alla necessità.. i tempi medi di verifica e approvazione dei progetti da noi sono di molti anni, mentre in europa di circa 9-12 mesi, per avere risposta positiva o negativa ad un pregetto;
c'è abbastanza da pensar male, che si voglia far durare più a lungo la filiera dell'importazione e rivendita di gas, rendita di posizione per alcuni,

ritardi a parte, se ho capito bene faremo comunque un percorso che ha alcune analogie con quello della Cina, però usando il gas invece del carbone (meno polveri):
se rispetto alla crescità della potenza installata delle rinnovabili, lo storage di energia per livellare i picchi di produzione con i momenti di carenza e le connessioni della rete saranno o meno ( si vedrà nei prossimi anni ) in leggero ritardo come disponibilità su larga scala e basso costo, per un po' useremo ancora quote minori di energia fossile (gas) come back-up, banalmente rimane la soluzione più conveniente nel transitorio, non ci serve avere la perfezione subito ( non è possibile ne conveniente), l'importante è che le quote di consumo annuale di fossile (emissione di Co2) e il costo medio dell'energia scendano di anno in anno
 
Ultima modifica:
la Cina emette circa 8,7 tonnellate equivalenti di Co2 annue per abitante,
è quasi pari alla Germania ( 8 ) e altri paesi Europei con industrie e/o climi freddi
quanti abitanti ha la germania? quanti la cina?
il pro-capite non ha senso... devi guardare il dato assoluto..
 
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quanti abitanti ha la germania? quanti la cina?
il pro-capite non ha senso... devi guardare il dato assoluto..
Ciao,
provo a scriverla cosi, a paradosso e anche per riderci sopra:

Popolazione 1: Europa (750 milioni di abitanti)+ USA (330 milioni) + Russia (140 milioni) = 1220 milioni di abitanti,
Popolazione 2: Cinesi = 1420 milioni di abitanti

Popolazione 1 emette molta più Co2 di Popolazione 2

A questo punto un Cinese, che per rilassarsi scrive su un forum auto di Great Wall Motors, in una discussione sulla trasnsizione enegetica potrebbe alterarsi e far notare che siamo noi resto del mondo industrializzato (Europa + Usa + Russia) che stiamo sminchiando il clima con il bilancio alto di Co2 più di loro,
e che a causa nostra il risultato mondiale cambierà poco se loro in Cina si impegneranno o meno :)

Non so se ti ho convinto,
per cui puoi provare a scrivere una lettera agli altri paesi in cui gli dici che non si stanno impegnando abbastanza ed è per colpa loro che in Europa ci dobbiamo sbattere ad ammodernarci

scegli se scrivere al capo del governo di Cina , oppure di USA , o della Russia,
tutti imperi permalosetti, se non sei diplomatico potresti avere ripercussioni, è stato bello conoscerti ziopalm!!! ;)

==========

Fuori di battute, secondo me, non possiamo usare i cinesi come scusa per non impegnarci come Europei sul ridurre gli sprechi e generare meno Co2, perchè i Cinesi stanno già "performando" all'incirca come noi e continuano ad ammodernarsi velocemente,
se non si faranno fregare da tentazioni o necessità politiche interne di fare guerre ai loro vicini, finora sono stati accorti puntando sul commercio, speriamo continuino così

tra l'altro la transizione energetica è un campo in cui diventare più virtuosi significa anche avere mediamente dei risparmi economici (energia a basso costo, competitività, minore impatto ambientale) e vantaggi tecnologici e personalmente sono convinto anche sociali, a me sembrerebbe da masochisti non volerne approfittare e dividersi su questo

eppure c'è un tormentone su media e internet di una parte ad opporsi in modo netto su più temi

la mia idea è che c'è chi ( pochi, molto ricchi e molto scafati del commercio e della vita e con un bel pelo sullo stomaco) ha rendite di posizione dalle vecchie filiere e ha fatto molta campagna di disinformazione e di odio sui medie e su internet, e di azione di lobby sui politici (specie il governo attuale in italia sembra stia tirando il freno a mano, e anche i precedenti non hanno brillato) , per rallentare questi progressi che andranno ad intaccare queste rendite di pochi

poi ci sono molte persone normali, che dalla situazione attuale non hanno vantaggi, anzi hanno più spese da sostenere, che si sono accodate in buona fede a queste campagne denigratorie in cui gli si racconta che il cambiamento peggiorerebbe le loro condizioni di vita o che dei cambiamenti verrebbero "imposti" a tutti e in tempi brevi, con costi esorbitanti

è il potere delle dissuasione, con la tecnica della polarizzazione ed estremizzazione, con incitamento all'odio su un qualche supposto nemico, che funge anche da caprio espiatorio delle nostre sfrustrazioni quotidiane.. dietro c'è solo un po' marketing e trucchetti di psicologia-comunicazione fatti benino dalle agenzie che vendono questi servizi

solo mia opinione personale
 
prod co2 stato 1 : 1000
prod co2 stato 2 : 50

pop stato 1 : 1000, co2 pro capite 1
pop stato 2 : 10. co2 pro capite 5

secondo il tuo ragionamento produce più co2 lo stato 2

no, non mi hai convinto
 
Ciao,
provo a scriverla cosi, a paradosso e anche per riderci sopra:

Popolazione 1: Europa (750 milioni di abitanti)+ USA (330 milioni) + Russia (140 milioni) = 1220 milioni di abitanti,
Popolazione 2: Cinesi = 1420 milioni di abitanti

Popolazione 1 emette molta più Co2 di Popolazione 2

A questo punto un Cinese, che per rilassarsi scrive su un forum auto di Great Wall Motors, in una discussione sulla trasnsizione enegetica potrebbe alterarsi e far notare che siamo noi resto del mondo industrializzato (Europa + Usa + Russia) che stiamo sminchiando il clima con il bilancio alto di Co2 più di loro,
e che a causa nostra il risultato mondiale cambierà poco se loro in Cina si impegneranno o meno :)

Non so se ti ho convinto,
per cui puoi provare a scrivere una lettera agli altri paesi in cui gli dici che non si stanno impegnando abbastanza ed è per colpa loro che in Europa ci dobbiamo sbattere ad ammodernarci

scegli se scrivere al capo del governo di Cina , oppure di USA , o della Russia,
tutti imperi permalosetti, se non sei diplomatico potresti avere ripercussioni, è stato bello conoscerti ziopalm!!! ;)

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Fuori di battute, secondo me, non possiamo usare i cinesi come scusa per non impegnarci come Europei sul ridurre gli sprechi e generare meno Co2, perchè i Cinesi stanno già "performando" all'incirca come noi e continuano ad ammodernarsi velocemente,
se non si faranno fregare da tentazioni o necessità politiche interne di fare guerre ai loro vicini, finora sono stati accorti puntando sul commercio, speriamo continuino così

tra l'altro la transizione energetica è un campo in cui diventare più virtuosi significa anche avere mediamente dei risparmi economici (energia a basso costo, competitività, minore impatto ambientale) e vantaggi tecnologici e personalmente sono convinto anche sociali, a me sembrerebbe da masochisti non volerne approfittare e dividersi su questo

eppure c'è un tormentone su media e internet di una parte ad opporsi in modo netto su più temi

la mia idea è che c'è chi ( pochi, molto ricchi e molto scafati del commercio e della vita e con un bel pelo sullo stomaco) ha rendite di posizione dalle vecchie filiere e ha fatto molta campagna di disinformazione e di odio sui medie e su internet, e di azione di lobby sui politici (specie il governo attuale in italia sembra stia tirando il freno a mano, e anche i precedenti non hanno brillato) , per rallentare questi progressi che andranno ad intaccare queste rendite di pochi

poi ci sono molte persone normali, che dalla situazione attuale non hanno vantaggi, anzi hanno più spese da sostenere, che si sono accodate in buona fede a queste campagne denigratorie in cui gli si racconta che il cambiamento peggiorerebbe le loro condizioni di vita o che dei cambiamenti verrebbero "imposti" a tutti e in tempi brevi, con costi esorbitanti

è il potere delle dissuasione, con la tecnica della polarizzazione ed estremizzazione, con incitamento all'odio su un qualche supposto nemico, che funge anche da caprio espiatorio delle nostre sfrustrazioni quotidiane.. dietro c'è solo un po' marketing e trucchetti di psicologia-comunicazione fatti benino dalle agenzie che vendono questi servizi

solo mia opinione personale
Mah... il dato procapite può essere foriero di considerazioni errate, perchè si potrebbero considerare virtuosi e quindi da imitare le popolazioni che producono poco CO2 solo perchè meno sviluppate industrialmente in proporzione alla popolazione. Con questo ragionamento una tribù dell'Amazzonia sarebbe l'ottimo (ovviamente estremizzo). Io valuterei la produzione di CO2 (ma anche degli altri inquinanti) in funzione dello "strumento" industriale utilizzato. Ad esempio una fabbrica cinese che fa un determinato manufatto inquina meno di una fabbrica europea che fa lo stesso manufatto? E se la risposta è sì, lo fa senza conseguenze? Tanto per fare un esempio: utilizza macchinari che magari inquinano meno, ma poi sono carenti sotto l'aspetto della sicurezza sul lavoro? Io non so dare una risposta, ma mi piacerebbe saperla.
 
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Ciao,
si certo i dati vanno sempre contestualizzati; e non mi metto a fare l'avvocato della Cina

sulla sicurezza e qualita condizioni di lavoro, idem sulle norme ambientali, o le libertà individuali (li c'è un regime), non metterei la mano sul fuoco, cosi a spanne avranno un misto di situazioni di lavoro, da disastrose a ultramoderne

credo che li ancora 20-30 anni fa partivano da situazione generali arretrate rispetto alle nostre, che hanno creato i preconcetti che abbiamo di loro in testa dai documentari che vedevamo in TV o dai trafiletti generici di giornale, ma credo che in Cina non siano rimasti fermi nel frattempo

ad oggi ci sono caratteristiche di un paese moderno ( commercio, informatizzazione, ricerca scientifica e brevetti, politiche di transizione energetica spinte al massimo delle velocità, industria aerospaziale, etc , e purtroppo anche la costruzione di un grosso esercito ammodernato);
i loro governi hanno pianificato su ampia scala e attuato uno sforzo di modernizzazione che gli sta facendo bruciare le tappe che noi abbiamo attraversato in 100 (?) anni.. ora scrivo forse una stupidata, ma per rendere l'idea:

-> paese agricolo
-> manifutturiero
-> paese industrializzato rampante far west senza regole
-> paese con industrie moderne, certificate e efficentate ( per necessità, mica per motivazioni etiche)
-> (forse ? se non succedono grossi sconvolgimenti) transizione energetica e ambientalmente/consumo di risorse sostenibile

PS: per una dozzina di anni per lavoro ho visionato centinaia, forse un migliaio, di nostre ditte piccole e grandi nelle regioni del Nord, anche da noi sino a poco tempo fa si andava da situazioni quasi da terzo mondo / da denuncia, a realtà abbastanza normali, a ditte di alto livello, tipo parchi di alta tecnologia

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Tanto per chiacchera, spunti più pratici,
avevo un professore a scuola che mi insegnava a fare stime anche approssimate;
cioè sono ammessi errori del 30%, la cosa importante è azzeccare l'ordine di grandezza,
per avere un'idea se una cosa fosse rilevante oppure trascurabile

- mettiamo che in Europa siamo a circa 8 tonnellate di C02 annue a persona
( in realtà in italia meno, usiamo meno riscaldamento di pesi più freddi e non abbiamo tanta industria )

- se ho un casa da riscaldare e la isolo esternamente, risparmio 1-2 tonnellate di Co2 l'anno;
se qualcun vuole provare a fare il conto con un esempio tanto meglio;
diciamo che da 8 siamo arrivati a 6,5 tonnellate anno di C02

l'argomento case però è delicato, alcune case si prestano solo in parte, bisognerà aspettare molto che arrivi il momento di ristrutturarle, poi i materiali isolanti meno costosi in commercio pratica sono dei derivati dalle plastiche, con un po di dubbi e probelmi, poi la manodopera in questi anni è diventata costosa per le storture dei bonus, l'investimento è ingente e lungo da recuperare, etc;
ci vorrebbe uno sforzo a rendere disponibili materiali per i cappotti termici ancora più semplici da applicare e in fibre meno plasticose che non costino, vediamo se si inventano qualcosa nei prossimi anni

- se uso molto l'auto, e passo da una termica a una elettrica, risparmio almeno 1 tonnelllata all'anno,
diciamo che siamo arrivati a 5,5 tonnellate annue di Co2

l'auto elettrica risparmia perchè il motore è più efficente, da 2,5 volte su strada libera, sino a 4 volte in città, rispetto a un termico anche moderno; cioè il risparmio c'è anche se la elettricità per caricare la batteria la facessimo solo bruciando gas nelle centrali elettriche; le centrali elettriche a ciclo combinato (doppio ciclo) che abbiamo in italia stanno a 55% di efficenza (mentre gli ultimi impianti anche 60%), che arriva a 80-85% se collegate a teleriscaldamento come a Torino;
partendo da 55% e facendo un po di conti anche con le dispersioni di rete e di ricarica, con lo stesso litro di carburante (o equivalente in gas) bruciato in una centrale, ci possiamo far girare 2 auto elettriche invece di 1 termica

poi in aggiunta c'è anche il fatto che in realtà al momento attuale già 1/3 dell'elettricità la generiamo da fonti rinnovibili invece che da centrale a turbogas, quindi di auto elettriche con quel litro di carburante già ne facciamo girare 3 invece di 1 termica; vantaggio che andrà ad aumentare ancora nei prossimi anni, quando l'elettricità sarà ad es. per il 60-70% generata da fonti rinnovabili (senza bruciare gas/petrolio)

- risparmi analoghi se efficento il settore produttivo, ma questo non è sempre semplice o possibile, ci sono ostacoli tecnici o di grandi capitali da investire per cambiare/innovare processi produttivi;
non saprei quantificare una media, ipotiziamo che le ditte stesse per ridurre i costi riescano ad investire in ammodernamenti e far scendere la media di un altro 0,5 tonnellate medio procapite,
da 8 siamo ora arrivati a 5 tonnellate di Co2 procapite

Per scendere ulteriormente, visto che i consumi non sono realisticamente comprimibili più di tanto, e ognuno di noi desidera uno stile di vita "occidentale" possibile, con tanti viaggi, oggetti, etc, e potrebbe già essere "scocciato" di aver fatto i cambiamenti citati sopra, serve produrre buona parte dell'elettricità da fonti rinnovabile (gli impianti delle rinnovabili hanno bassissima emissione di Co2 calcolata sul loro ciclo di vita, e non ne mettono durante il funzionamento); questo obiettivo di aumentare di molto la produzione da fonti rinnovabili richiede 10-15 anni in Europa (5-6 in più in italia se non si lima la burocrazia attuale), compreso un adeguamento della rete elettrica (più interconnessioni e da un certo punto in avanti anche aggiunta di sistemi di accumulo di energia)

con energia a basso costo e bassa Co2 prodotta, potremmo anche "scialare" un po' sui consumi e stare tutti più rilassati, senza fare rinunce, sia noi che l'industria anzi avvantaggiandosi dei bassi costi, purché i consumi siano in buona parte spostati dal termico all'elettrificato:

- maggior parte (80%?) dei trasporti elettrificati - notare che ho scritto maggior parte
- riscaldamenti edifici e abitazioni fatti a pompe di calore (ad oggi oggetti ancora esotici e molto costosi, vediamo nei prossimi anni)
- alcuni processi industriali elettrificati
- economia circolare (saper estrarre risorse dai rifiuti/scarti del sistema produttivo)

è uno scenario da qui ai prossimi 20 anni, avverrà (se avverrà) per motivi di costi, in modo naturale, con ognuno a farsi i conti in tasca un po' alla volta.. sul risparmio, sulla comodità, sulla maggiore qualità della vita che si può avere

Poi..se mi piace di più per sfizio/gusti/abitudini personali una auto termica anche se l'elettrica complessivamente mi costerà la metà? oppure ho abitudini e zone in cui sarei scomodo a ricaricarla? continuo a girare con la termica ( o persino l'auto storica, speriamo ).. non vedo perche scannarsi

Senza accorgersene, l'avere un parco auto misto tra elettrico e termico sta già avvenendo ora nel segmento auto premium:

una Tesla model Y (suv) o model 3 (berlina) prodotta in Germania già da quest'anno costa meno di una VW TD similare, sia all'aquisto, che ancora di più nel mantenimento, "carburante", manutenzione, valore dell'usato, infatti per le auto premium le vendite europee si stanno aprendo sempre di più mese per mese all'elettrico;
tempo un paio di anni potrebbe avvenire anche sulle utilitarie, se inziano anche li una guerra al ribasso dei prezzi

su un canale youtube intervistavano un tassista con una di questi modelli di auto elettriche premium,
a 300.000 km hanno analizzato in dettaglio con la diagnostica la batteria, aveva perso il 12% (?) di capacità, caricando quasi sempre da colonnine fast, cioè la situazione più stressante in teoria per le batterie; e conta di farci altrettanti altri km prima di cambiarla; questi dati sono poi in linea con il report tecnico pubblicato dal costruttore

altro aspetto che può far gola, l'auto non ha avuto nessun tagliando o guasto, sarà stato anche fortunato, solo un rabbocco del liquido di raffreddamento a 250.000km (il software ha segnalato che era necessario) e un intervento a 290.000km su richiesta del guidatore per cambiare i braccetti delle sospensioni che avevavo preso gioco
 
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