Io sono un figlio del sud, mio padre è venuto a Milano a 19 anni, mia madre a 12, subito dopo la guerra.
Erano un po' sullo stesso piano degli extracomunitari di oggi, poi c'è il detto che i terroni non abbiano voglia di lavorare, nella mia famiglia l'esatto opposto (forse sono solo io che non ho voglia di fare un razzo); erano i "terroni" così venivano e vengono ancor oggi definiti. Avevano la loro cultura, i loro costumi e soprattutto le proprie abitudini, venivano da un paesello e ora erano in una grande città certe abitudini non si potevano mantenere e dovevano essere corrette.
Però mio padre mi raccontava che la gente del posto "parlava" con le persone, spiegava loro con le dovute maniere, da buon padre di famiglia, ciò che si poteva e non si poteva fare e le persone sensate e con un minimo di educazione interiore, mettevano in atto questi correttivi e si integravano; oggi purtroppo non c'è più dialogo, nè nei confronti delle persone locali, nè tanto meno nei confronti dei nuovi "terroni". La gente è sempre più isolata nelle grandi città, si parla tanto, si critica, si scrive sui social, ma nessuno che si prenda la briga di instaurare un discorso con la gente e di fornire un minimo di aiuto, fosse solo morale.
Certo ormai siamo spaventati, abbiamo il timore che appena ti azzardi a dire qualcosa a qualcuno ne subirai le consegenze, ma non è vero, non è così con le persone per bene e ce ne sono tante ve lo assicuro, io ci parlo quotidianamente. Poi certo ci sono anche i delinquenti incattiviti, ma li riconosci subito. e non hanno bandiera.
Se continuiamo in questo modo faremo crescere i ghetti, dove non sarà più possibile nessun confronto, si creeranno situazioni di odio e di rivalsa che non potremo più controllare, perchè generano una giustificazione alla propria condizione di ghettizzato che avrà il suo culmine in un'esplosione sociale. Noi siamo sempre 10 anni indietro agli USA, spesso questa condizione è uno svantaggio, ma in certi casi potrebbe aiutarci a capire per non scivolare nell'oblio che vivono loro oggi nell'antagonismo razziale che, invece di migliorare a mio avviso sta peggiorando giorno dopo giorno.
Mi auguro che noi non commeteremo lo stesso errore, parlate gente, parlate con il vostro prossimo.