Chi, soprattutto da bambino, non ha ammirato i pompieri?
Le autopompe che corrono a sirene spiegate non possono fare a meno di attirare l’attenzione e da piccolo ognuno di noi sarà rimasto affascinato da quest'immagine.
Al di là delle considerazioni personali, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non manca mai di suscitare curiosità e i suoi veicoli rappresentano un parco interessante, per la varietà dei modelli e delle soluzioni tecniche adottate.
Anche il Corpo dei Vigili del Fuoco (o come usano definirli i bambini "dei pompieri") ha da sempre avuto un legame con l'Alfa Romeo!
- Alfa Romeo 500 (Autopompa-Autocarro) del 1937-1940;
- Alfa Romeo 800 (Autopompa-Autoscala) del 1940-1950;
- Alfa Romeo 6C 2500 del 1939-1952;
- Alfa Romeo AR51 "Matta" dal 1951 al 1953;
- Alfa Romeo ROMEO dal 1955 al 1968;
- Alfa Romeo F12 dal 1968 al 1972;
- Alfa Romeo ROMEO 2 (Ambulanza). Il veicolo risale agli anni immediatamente successivi il "Nuovo Codice della Strada" del 1959 e di conseguenza presenta già il faro blu lampeggiante sul tetto. Nella parte anteriore è ancora installata un'insegna con la croce rossa che contraddistingue i veicoli sanitari, ma si tratta di una placca smaltata e non più della luce, chiamata "occhio di Polifemo", che veniva montata in passato. La sirena, invece, si trova nella parte bassa del muso, accanto alla luce destra.
- Alfa Romeo Giulia TI dal 1963-1972;
- Alfa Romeo 1750 dal 1967 al 1972;
- Alfa Romeo 2000 dal 1967 al 1972;
- Alfa Romeo F20 dal 1970 al 1975;
- Alfa Romeo Alfetta dal 1972 al 1984;
- Alfa Romeo Alfasud 1.2 /1.3 dal 1981 al 1982;
- Alfa Romeo Arna 1.3 SL del 1985;
- Alfa Romeo 6 (unico esemplare) del 1981;
- Alfa Romeo 40AR8 del 1983
- Alfa Romeo 90 dal 1985 al 1990;
- Alfa Romeo 33 dal 1985 al 1991 (alcune versioni Sport Wagon);
- Alfa Romeo 156 dal 2000
- Alfa Romeo 147 dal 2004
- Alfa Romeo 159 dal 2005
Le autopompe che corrono a sirene spiegate non possono fare a meno di attirare l’attenzione e da piccolo ognuno di noi sarà rimasto affascinato da quest'immagine.
Al di là delle considerazioni personali, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non manca mai di suscitare curiosità e i suoi veicoli rappresentano un parco interessante, per la varietà dei modelli e delle soluzioni tecniche adottate.
Anche il Corpo dei Vigili del Fuoco (o come usano definirli i bambini "dei pompieri") ha da sempre avuto un legame con l'Alfa Romeo!
I moderni servizi antincendio – peraltro presenti in varie forme fin dall’antichità - hanno avuto origine dal Corpo dei Sapeurs-pompiers di Parigi creato ai primi dell’800 e formato dai veterani delle campagne napoleoniche. Da questa origine è derivata una certa impostazione militaristica: infatti abbiamo ancora comandanti, ufficiali, caserme e uniformi e il servizio nel Corpo in pace e in guerra è parificato a quello militare (in Francia i comandanti sono tuttora ufficiali del Genio Militare).
Per moltissimi anni in Italia il servizio antincendio rimase di spettanza dei comuni (Corpi pompieristici o Civici Pompieri): di conseguenza nelle città più grandi si poteva contare su risorse umane, fondi adeguati e un vasto parco mezzi, mentre nei centri minori si faceva affidamento su volontari chiamati in caso di necessità e su attrezzature rudimentali, ma nella maggior parte dei casi gli unici mezzi antincendio erano la buona volontà della gente e gli immancabili Carabinieri. Da questo derivava un forte squilibrio territoriale fra le aree più ricche e sviluppate e quelle più povere, dove non si aveva alcuna possibilità di far fronte alle emergenze.
Il mezzo automobilistico fu adottato molto presto: le prime autopompe comparvero subito dopo il 1900, e i pompieri di Torino sperimentarono nel 1905 un veicolo elettrico. I veicoli a motore si dimostrarono particolarmente indicati per i servizi antincendio: certamente i costi di acquisto erano elevatissimi ma rispetto alla trazione ippica si poteva contare su una maggiore velocità di approntamento ed intervento e vi erano forti risparmi di gestione in quanto venivano eliminati i cavalli che, pur restando inattivi per la maggior parte del tempo, dovevano egualmente essere nutriti ed accuditi.
In Italia, con la motorizzazione, annoveriamo tra le fila del Corpo, da sempre impiegato non solo nella prevenzione e repressione degli incendi, vari modelli di Alfa Romeo.Per moltissimi anni in Italia il servizio antincendio rimase di spettanza dei comuni (Corpi pompieristici o Civici Pompieri): di conseguenza nelle città più grandi si poteva contare su risorse umane, fondi adeguati e un vasto parco mezzi, mentre nei centri minori si faceva affidamento su volontari chiamati in caso di necessità e su attrezzature rudimentali, ma nella maggior parte dei casi gli unici mezzi antincendio erano la buona volontà della gente e gli immancabili Carabinieri. Da questo derivava un forte squilibrio territoriale fra le aree più ricche e sviluppate e quelle più povere, dove non si aveva alcuna possibilità di far fronte alle emergenze.
Il mezzo automobilistico fu adottato molto presto: le prime autopompe comparvero subito dopo il 1900, e i pompieri di Torino sperimentarono nel 1905 un veicolo elettrico. I veicoli a motore si dimostrarono particolarmente indicati per i servizi antincendio: certamente i costi di acquisto erano elevatissimi ma rispetto alla trazione ippica si poteva contare su una maggiore velocità di approntamento ed intervento e vi erano forti risparmi di gestione in quanto venivano eliminati i cavalli che, pur restando inattivi per la maggior parte del tempo, dovevano egualmente essere nutriti ed accuditi.
- Alfa Romeo 500 (Autopompa-Autocarro) del 1937-1940;
- Alfa Romeo 800 (Autopompa-Autoscala) del 1940-1950;
- Alfa Romeo 6C 2500 del 1939-1952;
- Alfa Romeo AR51 "Matta" dal 1951 al 1953;
- Alfa Romeo ROMEO dal 1955 al 1968;
- Alfa Romeo F12 dal 1968 al 1972;
- Alfa Romeo ROMEO 2 (Ambulanza). Il veicolo risale agli anni immediatamente successivi il "Nuovo Codice della Strada" del 1959 e di conseguenza presenta già il faro blu lampeggiante sul tetto. Nella parte anteriore è ancora installata un'insegna con la croce rossa che contraddistingue i veicoli sanitari, ma si tratta di una placca smaltata e non più della luce, chiamata "occhio di Polifemo", che veniva montata in passato. La sirena, invece, si trova nella parte bassa del muso, accanto alla luce destra.
- Alfa Romeo Giulia TI dal 1963-1972;
- Alfa Romeo 1750 dal 1967 al 1972;
- Alfa Romeo 2000 dal 1967 al 1972;
- Alfa Romeo F20 dal 1970 al 1975;
- Alfa Romeo Alfetta dal 1972 al 1984;
- Alfa Romeo Alfasud 1.2 /1.3 dal 1981 al 1982;
- Alfa Romeo Arna 1.3 SL del 1985;
- Alfa Romeo 6 (unico esemplare) del 1981;
- Alfa Romeo 40AR8 del 1983
- Alfa Romeo 90 dal 1985 al 1990;
- Alfa Romeo 33 dal 1985 al 1991 (alcune versioni Sport Wagon);
- Alfa Romeo 156 dal 2000
- Alfa Romeo 147 dal 2004
- Alfa Romeo 159 dal 2005
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