- 21 Dicembre 2016
- 78
- 96
- 19
- Regione
- Campania
- Alfa
- Giulia
- Motore
- turbo benzina
- Altre Auto
- Ford Fiesta, Toyota Yaris
Scusate... ho scritto una castroneria geografica... "Termoli Imerese"
Sempre continuando l'analisi del passato è interessante ricordare la reazione dei sindacati all'annuncio (nel 2011/2012) del superamento del piano industriale denominato "fabbrica Italia". Parlarono di ipocrisia e tradimento. In realtà a vedere come vanno gli affari
(FCA: motori e cambi aumenta la produzione)
si comprendere che il piano era superato nella tempistica e nelle specifiche soluzioni ma non negli obiettivi finali. Quell'immediato "attacco alla diligenza" dei sindacati (che pure ritengo importantissimi per la tutela dei lavoratori) oggi appare ottuso e precipitoso e induce qualche riflessione...
Per quanto riguarda la Lancia, in molte discussioni ritrovo l'appello al rilancio del marchio. Può darsi che alla fine di questa fase, con i conti ben a posto, si possa decidere di rivitalizzarlo, ma facciamo un'analisi obiettiva. E faccio riferimento a me stesso per avere un punto di partenza. Ho 52 anni, sono un professionista ed ho la capacità economica per comprare un'auto intorno ai 50.000 euro. Ho memoria del prestigio dell'AR. Ecco che non appena me l'hanno restituita ho aspettato ben poco per tornare a comprarla. Ciò accade perché ai tempi della "vecchia" AR io ero un ragazzino brufoloso/adolescente/neopatentato e dentro l'adulto che compra la Giulia c'è in realtà sempre quell'adolescente (alla faccia dell'acquisto razionale e ponderato). Ma io non ho memoria del fascino del marchio Lancia! Quando ero ragazzino era già "fiattume"! Chi ricorda la vera Lancia oggi o è morto oppure è troppo anziano per avere un peso significativo sulla formazione della domanda e dell'offerta. Quindi un eventuale rilancio della Lancia creerà molti più problemi del rilancio della AR. Rilancio o Reinvenzione?
Sempre continuando l'analisi del passato è interessante ricordare la reazione dei sindacati all'annuncio (nel 2011/2012) del superamento del piano industriale denominato "fabbrica Italia". Parlarono di ipocrisia e tradimento. In realtà a vedere come vanno gli affari
(FCA: motori e cambi aumenta la produzione)
si comprendere che il piano era superato nella tempistica e nelle specifiche soluzioni ma non negli obiettivi finali. Quell'immediato "attacco alla diligenza" dei sindacati (che pure ritengo importantissimi per la tutela dei lavoratori) oggi appare ottuso e precipitoso e induce qualche riflessione...
Per quanto riguarda la Lancia, in molte discussioni ritrovo l'appello al rilancio del marchio. Può darsi che alla fine di questa fase, con i conti ben a posto, si possa decidere di rivitalizzarlo, ma facciamo un'analisi obiettiva. E faccio riferimento a me stesso per avere un punto di partenza. Ho 52 anni, sono un professionista ed ho la capacità economica per comprare un'auto intorno ai 50.000 euro. Ho memoria del prestigio dell'AR. Ecco che non appena me l'hanno restituita ho aspettato ben poco per tornare a comprarla. Ciò accade perché ai tempi della "vecchia" AR io ero un ragazzino brufoloso/adolescente/neopatentato e dentro l'adulto che compra la Giulia c'è in realtà sempre quell'adolescente (alla faccia dell'acquisto razionale e ponderato). Ma io non ho memoria del fascino del marchio Lancia! Quando ero ragazzino era già "fiattume"! Chi ricorda la vera Lancia oggi o è morto oppure è troppo anziano per avere un peso significativo sulla formazione della domanda e dell'offerta. Quindi un eventuale rilancio della Lancia creerà molti più problemi del rilancio della AR. Rilancio o Reinvenzione?
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