prontuario, semi-serio, sui generi musicali, come come riconoscerli.
Se parla di birra e auto lanciate a tutto gas mentre tu vomiti anche l’anima sui tappetini appena comprati è rock.
Se parla della tua donna che è scappata dopo averti rubato il pick-up con il cane sopra e tu che sei triste perché ti manca (il cane) è country.
Se parla di elfi che cantano una canzone di notte di fronte a una sorgente incantata mentre due vergini danzano sotto le stelle è progressive.
Se parla di te che ti alzi e ti fai una canna, poi vai al lavoro e ti fai una canna, torni a casa e ti fai una canna, inizi a parlare con Dio e ti fai una canna, è reggae.
Se parla di te che sali in auto e corri nel deserto col vento tra i capelli mentre tutto intorno a te si fa magico è west-coast.
Se parla di te che ti arrabbi come una bestia perché non ritrovi la bottiglia del whisky e allora picchi moglie e figli è southern-rock.
Se parla di insegnanti legati alle sedie e torturati sotto gli occhi divertiti della classe, mentre il preside viene denudato e sodomizzato con un manico di scopa, è punk.
Se parla di moto, giubbotti e pelle e inseguimenti notturni con scivolate sull’asfalto, ricoveri in ospedale e arti ingessati è hard-rock.
Se parla, anzi urla, ma non si capisce di cosa perché le frasi sono sconnesse e la pronuncia è incerta è heavy-metal.
Se parla di metro che non passano, distributori di benzina sfasciati, pioggia che ti entra nelle ossa e altri disagi urbani è new-vawe.
Se parla della ragazza che ti piace tanto che si fa s…..e da quel tizio antipatico e pieno di soldi che gira con la Ferrari e tu non capisci cosa ci trovi, è pop.
Se parla di te che soffri mentre la tua famiglia soffre, mentre tutti intorno a te soffrono e non trovate di meglio da fare che andare in chiesa ad attendere la redenzione, è blues.
Se parla della notte fonda, mentre piove e i taxi gialli lasciano scie sull’asfalto tra le insegne luminose dei negozi e le prostitute che scappano quando vedono la polizia, è jazz.
Se parla di loft a Manhattan, salmone selvaggio dell’Alaska a temperatura ambiente, champagne in frigo e colonna sonora avviluppante è new-romantic.
Se parla di risvegli in riva al mare bevendo latte di cocco, con il rumore delle onde come colonna sonora e il sole che sorge e ti ammalia, è indie.
Se parla di te che devi uscire di casa ma non sai come vestirti e nemmeno dove andare e perché dovresti andarci, a fare cosa poi, e intanto si fa sera, è rock-industriale.
Se parla del vuoto della tua esistenza mentre il resto del mondo va di corsa verso il precipizio senza che tu possa fare nulla, è grunge.
Se parla di Dio vestito da motociclista che viene a trovarti di notte, ti riempie di botte e ti lascia a terra pesto e sanguinante, è gothic-metal.
Se parla di quel bel paio di stivali con la zeppa che hai visto in vetrina in quel negozio elegante e quella st…za di tua madre che non ti dà i soldi per comprarli, è glam-rock.
Se parla di esistenzialismo estremo applicato al mondo degli insetti mentre gli incubi notturni ti fanno alzare la notte per svuotare il frigo, è dark.
Se parla di tutto ma non si capisce nulla, però lo dice tanto bene che ti sembra di esserti arricchito ascoltandolo, è Bob Dylan.