C’era una volta Mariuga, una volpe furba e presuntuosa che, un bel giorno, parlava di Alfa. Ad un certo punto, spinta dalla fama, gironzolando qua e là, ne trovò una dal nome altisonante
“Ecco”, disse la volpe, “finalmente qualcosa di buono da guidare”
Tentò allora di saltare spingendo sulle zampe con quanta forza aveva in corpo… ma nulla, non riusciva a raggiungere l’Alfa.
Nel frattempo arrivò Claudio, un simpatico lombrico che, in meno di un minuto, aveva ripercorso tutto la storia ed era riuscito persino ad immaginarsela nel suo box “Che bontà quest’Alfa matura”.
Appena visto tutto ciò, Mariuga andò su tutte le furie e riprese a saltare ma, dopo alcuni balzi, non potendo neppure toccare un sogno, pensò: “Calma”, io sono così furba, molto più in gamba di quel semplice lombrico. Non posso arrendermi! Piuttosto devo escogitare qualcosa per screditare quell’Alfa”.
Il lombrico nemmeno si era accorto della presenza della volpe che si agitava sotto di lui, in fondo lui aveva già assaporato il piacere della novità.
Dopo tanto pensare, però, Mariuga non era riuscita a escogitare niente, se non continuare a screditare a più non posso, sempre senza sfornare un concetto concreto sulla nuova Alfa.
Così, dopo qualche altro tentativo di salto, lasciò perdere tutto.
Mentre si allontanava triste, diceva fra sé e sé: “Pazienza, si vede che non era ancora matura, non mi va di spendere troppe energie per un frutto ancora acerbo.