Saltellamento avantreno da fermo - Spiegazione post #226

San Marchionne non esiste.
I santi non fanno le opere per interesse economico , quindi sicuramente non era un santo! altrettanto sicuramente è l’unico che dopo l’ ignobile regalo dell’Alfa alla Fiat si è impegnato per ridare ad Alfa le caratteristiche specifiche del Marchio e chi è Alfista lo apprezza senza arrivare a venerarlo!
 
Tutti ci provano, nessuno ci é riusciti prima.
Io sono convinto che sia stato tutta fortuna per l’allineamento degli eventi, unito all’ultimo guizzo di legame all’italia del gruppo prima che Elkann trasformasse tutto in una catena di vestiti.
C’era budget dalle vendite abbondanti di Giulietta, c’era il gemellaggio con Maserati, mancava una piattaforma su quelle dimensioni lì.
Col senno di poi è stato un investimento fallimentare, che dopo 3 anni già mostrava i suoi limiti (niente giulia ibride) ed è stato abbandonato.

È solo cvlo se abbiamo questo gioiello.

Poi possiamo discutere sull’essere passati dalla padella alla brace con la strategia Elkann, tanto da provare nostalgia per le follie di Lapo (vedi 500).

Quindi niente, l’unica cosa che riconoscerei a san Marchionne è il miracolo di tenere insieme Maserati-Alfa e un piede Ferrari, intuendo le sinergie dei marchi (che condivido).
 
Tutti ci provano, nessuno ci é riusciti prima.
Io sono convinto che sia stato tutta fortuna per l’allineamento degli eventi, unito all’ultimo guizzo di legame all’italia del gruppo prima che Elkann trasformasse tutto in una catena di vestiti.
C’era budget dalle vendite abbondanti di Giulietta, c’era il gemellaggio con Maserati, mancava una piattaforma su quelle dimensioni lì.
Col senno di poi è stato un investimento fallimentare, che dopo 3 anni già mostrava i suoi limiti (niente giulia ibride) ed è stato abbandonato.

È solo cvlo se abbiamo questo gioiello.

Poi possiamo discutere sull’essere passati dalla padella alla brace con la strategia Elkann, tanto da provare nostalgia per le follie di Lapo (vedi 500).

Quindi niente, l’unica cosa che riconoscerei a san Marchionne è il miracolo di tenere insieme Maserati-Alfa e un piede Ferrari, intuendo le sinergie dei marchi (che condivido).
E' una valutazione interessante che rispetto ma non condivido.
Ritengo che più che fortuna sia sta enorme capacità e giuste valutazioni.
Giulia, come peraltro anche Stelvio, sono state penalizzate dalla purtroppo prematura dipartita di Marchionne più che da un discorso di ibrido, il Grecale ha ampiamente dimostrato che sul pianale Giorgio è possibile anche creare degli ibridi.
Sul discorso che sia stato un investimento fallimentare non sono altrettanto d'accordo, nella realtà Alfa è tornata in utile quando ancora non c'era neanche il Tonale in commercio, quindi l'investimento era tutt'altro che sbagliato ed era finalizzato ad un uso più ampio, un uso che si è arrestato solo per l'incapacità di chi è subentrato a Marchionne..
 
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Tutti ci provano, nessuno ci é riusciti prima.
Io sono convinto che sia stato tutta fortuna per l’allineamento degli eventi, unito all’ultimo guizzo di legame all’italia del gruppo prima che Elkann trasformasse tutto in una catena di vestiti.
C’era budget dalle vendite abbondanti di Giulietta, c’era il gemellaggio con Maserati, mancava una piattaforma su quelle dimensioni lì.
Col senno di poi è stato un investimento fallimentare, che dopo 3 anni già mostrava i suoi limiti (niente giulia ibride) ed è stato abbandonato.

È solo cvlo se abbiamo questo gioiello.

Poi possiamo discutere sull’essere passati dalla padella alla brace con la strategia Elkann, tanto da provare nostalgia per le follie di Lapo (vedi 500).

Quindi niente, l’unica cosa che riconoscerei a san Marchionne è il miracolo di tenere insieme Maserati-Alfa e un piede Ferrari, intuendo le sinergie dei marchi (che condivido).
Mah... Come CONDORALFA75 condivido poco questa analisi. Prima di tutto il "cvlo" c'entra poco con il fatto che siano state prodotte Giulia e Stelvio. Queste auto sono state il primo passo di tutta una strategia industriale ben precisa che Marchionne aveva posto in essere. Di sicuro non sono state un investimento fallimentare, primo, perchè come ha già detto Condor, Alfa era tornata in utile prima dell'uscita di Tonale e secondo (ben più importante) perchè l'obiettivo di Giulia (e poi Stelvio) era quello di far acquisire prestigio al marchio, cosa che è avvenuta, probabilmente ancora di più di quanto era stato previsto, data l'incredibile numerosità di premi che le due autovetture hanno vinto in tutto il mondo. E, se ci si pensa bene, è incredibile che un'autovettura uscita 7 anni fa, ancora oggi, in tutte le prove che si trovano in giro risulta superiore a tutta l'attuale concorrenza. Il fatto che il pianale Giorgio non sia elettrificabile (o elettrificabile solo parzialmente come ha dimostrato Maserati), è la diretta concorrenza di quanto sopra. Se volevi fare un'auto eccelsa dal punto di vista della guidabilità e comportamento stradale il discorso "ibrido" dovevi per forza evitarlo. Oppure partivi con un altro obiettivo, prendendo in considerazione fin dall'inizio la possibilità di elettrificare la piattaforma e fare un'auto più "normale", rinunciando a produrre un'auto che potesse eccellere e stare due spanne sopra la concorrenza. Però non era questa la "mission" che Marchionne aveva in mente per Giulia.
Poi dopo Marchionne è mancala la voglia (o i soldi) per continuare la strategia appena iniziata, ma questo è un altro discorso...
 
Mah... Come CONDORALFA75 condivido poco questa analisi. Prima di tutto il "cvlo" c'entra poco con il fatto che siano state prodotte Giulia e Stelvio. Queste auto sono state il primo passo di tutta una strategia industriale ben precisa che Marchionne aveva posto in essere. Di sicuro non sono state un investimento fallimentare, primo, perchè come ha già detto Condor, Alfa era tornata in utile prima dell'uscita di Tonale e secondo (ben più importante) perchè l'obiettivo di Giulia (e poi Stelvio) era quello di far acquisire prestigio al marchio, cosa che è avvenuta, probabilmente ancora di più di quanto era stato previsto, data l'incredibile numerosità di premi che le due autovetture hanno vinto in tutto il mondo. E, se ci si pensa bene, è incredibile che un'autovettura uscita 7 anni fa, ancora oggi, in tutte le prove che si trovano in giro risulta superiore a tutta l'attuale concorrenza. Il fatto che il pianale Giorgio non sia elettrificabile (o elettrificabile solo parzialmente come ha dimostrato Maserati), è la diretta concorrenza di quanto sopra. Se volevi fare un'auto eccelsa dal punto di vista della guidabilità e comportamento stradale il discorso "ibrido" dovevi per forza evitarlo. Oppure partivi con un altro obiettivo, prendendo in considerazione fin dall'inizio la possibilità di elettrificare la piattaforma e fare un'auto più "normale", rinunciando a produrre un'auto che potesse eccellere e stare due spanne sopra la concorrenza. Però non era questa la "mission" che Marchionne aveva in mente per Giulia.
Poi dopo Marchionne è mancala la voglia (o i soldi) per continuare la strategia appena iniziata, ma questo è un altro discorso...
nel condividere completamente aggiungo solo che il 50% degli acquirenti dei due capolavori di Marchionne provenivano da auto tedesche, ulteriore elemento che dimostra l'ottima operazione posta in essere.
Purtroppo mancato Marchionne l'inadeguata proprietà non ha proseguito sulla strada di sviluppo dell'Alfa e di tutto il gruppo, il loro interesse era ed è semplicemente la cedola annuale, quella cedola che Marchionne passava con il contagocce perchè investiva nell'azienda... il suo obbiettivo era creare il polo del lusso con Ferrari e Maserati, purtroppo è mancato troppo presto.
 
Salve a tutti
anche io ho lamentato questo problema, che nei giorni di freddo era davvero molto forte, tanto che appena partito pensavo che si fosse rotto qualche braccetto.
Ho i pneumatici antiforatura con cerchi da 18", e ho notato che dopo un po' di chilometri con gomme calde, l'effetto diminuisce.
Comunque posso capire la difficoltà delle ruote anteriori di seguire la spinta di quelle posteriori, ma la cosa che mi chiedo è se la BMW avendo la trazione posteriore ha questo problema.
Anche un mio amico mi ha confermato questo saltellamento a ruote tutte sterzate. Chiedo se l'effetto è con le ruote da 18" antiforatura, oppure chi ha le 17" (e quindi con spalle più morbide) nota lo stesso problema.
Grazie
No, non credo. In generale dipende dall'angolo di ackermann e dal caster (angolo di incidenza). Il primo fa si che la ruota interna stringa un angolo maggiore della esterna proprio perchè la ruota interna percorre una minore distanza. E' difficile che su tutta l'apertura sterzo l'angolo sia precisissimo e potrebbe creare degli scatti della ruota interna a bassissima velocità con il massimo angolo di sterzo. Poi il caster che aumenta il camber negativo della esterna e lo rende positivo in quella interna può associarci all'ackermann e spostare la testina di sterzo in maniera non fluida. Quindi la prima cosa che farei è fare un lavaggio a caldo approfondito del fondo scocca e dei tiranti delle sospensioni per levare residui di sale e magari un grafittaggio (non mi linciate, so che imbratta tutto ma protegge e mantiene lubrificate le parti in movimento)
 
nel condividere completamente aggiungo solo che il 50% degli acquirenti dei due capolavori di Marchionne provenivano da auto tedesche, ulteriore elemento che dimostra l'ottima operazione posta in essere.
Purtroppo mancato Marchionne l'inadeguata proprietà non ha proseguito sulla strada di sviluppo dell'Alfa e di tutto il gruppo, il loro interesse era ed è semplicemente la cedola annuale, quella cedola che Marchionne passava con il contagocce perchè investiva nell'azienda... il suo obbiettivo era creare il polo del lusso con Ferrari e Maserati, purtroppo è mancato troppo presto.
Concordo che dopo Marchionne si sia aperto solo l’oblio delle strategie automobilistiche.
Non sono sicuro che il pianale della giulia potesse essere “ibridabile” senza il cambio di proporzioni applicate su Maserati.
Il fallimento stava nel fatto che non aver previsto la possibilità di applicare l’ibrido ha reso obsoleta immediatamente la piattaforma, senza avere chance di rispettare le normative che sarebbero entrate in vigore di lì a poco.

Il “cvlo” sta nel fatto di aver avuto budget (cosa rarissima nella storia alfa) e le sinergie con i reparti giusti.
Ovviamente entrambe le cose sono state “merito” di precedenti azioni, solo in parte di Marchionne
 
In sintesi non sono affatto convinto che se Marchionne fosse rimasto dove era la piattaforma Giorgio avrebbe avuto una storia diversa.
Probabilmente non avrebbe neanche potuto impedire che il piano Elkann fosse portato a compimento (di fatto la strada era già segnata)
 
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Concordo che dopo Marchionne si sia aperto solo l’oblio delle strategie automobilistiche.
Non sono sicuro che il pianale della giulia potesse essere “ibridabile” senza il cambio di proporzioni applicate su Maserati.
Il fallimento stava nel fatto che non aver previsto la possibilità di applicare l’ibrido ha reso obsoleta immediatamente la piattaforma, senza avere chance di rispettare le normative che sarebbero entrate in vigore di lì a poco.

Il “cvlo” sta nel fatto di aver avuto budget (cosa rarissima nella storia alfa) e le sinergie con i reparti giusti.
Ovviamente entrambe le cose sono state “merito” di precedenti azioni, solo in parte di Marchionne
Sinceramente Marchionne aveva idee ben precise sull'elettrico e quando ha deciso di fare l'operazione Alfa Romeo aveva già in mente piani precisi, logicamente questo non avrebbe comportato l'uso in eterno della piattaforma Giorgio ma di contro sarebbe stata utilizzata ancora per parecchio tempo.
Diciamo che solo le precedenti azioni di Marchionne hanno consentito di poter porre in essere tutto questo, diversamente fiat sarebbe saltata già nel 2024.
Per quanto riguarda i piani della proprietà finchè era in vita Marchionne non avrebbero potuto fare un bel nulla, lui comandava e gli altri obbedivano.
 
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Diciamo che solo le precedenti azioni di Marchionne hanno consentito di poter porre in essere tutto questo, diversamente fiat sarebbe saltata già nel 2024.
Vero, quando Marchionne è stato nominato amministratore delegato della Fiat, questa era "più di là che di qua"
 
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