Saltellamento avantreno da fermo - Spiegazione post #226

negli ambienti ex FIAT ci sono due tipi di persone, quelle che amavano Marchionne e quelle che dicevano peste e corna al riguardo.

Dopo la sua scomparsa, nel tempo, ci sono stati importanti flussi di dimissioni o cambio azienda, io stesso ho visto arrivare da me frotte di gente proveniente da tante aziende che orbitano nel sistema fiat/fca/stellantis. Una ondata di cambi così forte c'è poi stata con Stellantis, ma diversa, più legata al "tira aria davvero brutta meglio che vado via prima che mi spediscano".

Il piano legato ad Alfa Giulia/Stelvio era ambizioso e prevedeva sinergie fondamentali e scambi con Maserati, che però si sono via via affievoliti, anche a causa degli insuccessi di Maserati negli ultimi anni. All’interno dell'R&D FCA, quasi tutti odiano Giulia e Stelvio, perché hanno richiesto un'enorme quantità di risorse (che sono circolate ciclicamente tra le varie aziende). Il costo del progetto è stato altissimo, e fortunatamente sono riusciti a distribuirlo anche su Maserati, riducendo così un po' l’impatto su Alfa. Altrimenti, altro che "numeri belli"! Peccato che anche Maserati non se la passi bene, e forse un po' è colpa anche della piattaforma Giorgio...

Credo che la cosa peggiore sia stata la mancanza di un follow-up efficace del progetto Giulia/Stelvio dopo la scomparsa di Marchionne. Sono venuti meno piani importanti di noleggio e flotte aziendali, e sono mancate strategie per la riqualificazione della rete commerciale e di assistenza.

Mi ricordo che, dopo il lancio di Giulia, quando ero in trasferta a Shanghai, ogni giorno guardavo progredire i lavori per l’apertura del concessionario Alfa Romeo. Due anni dopo, in quella zona centrale e di lusso, non c'era più nulla di quel concessionario, già altra insegna, altro logo, altro tipo di negozio al suo posto...

Abbiamo sempre guardato ai numeri italiani. In certe occasioni ci siamo resi conto che mensilmente, con 40 Audi A4 berlina, era possibile accostare 400 immatricolazioni di Giulia (e ci innervosivamo perché mancava la station, mentre Audi faceva 500 A4 station e VW anche 700 Passat station...). Ma il resto del mondo, che voleva seguire le orme di Marchionne, è rimasto isolato e privo di accesso a quel magnifico esemplare di auto che alcuni di noi (me compreso) hanno avuto la fortuna di poter comprare e oggi, un'azienda "multinazionale" non può reggersi solo col mercato italiano che un po' per malapolitica un po' per altre vicissitudini è diventato sempre meno importante su scala globale...

senza nulla togliere a Marchionne, poi, ci sarebbe da discutere su tutti gli effetti che ha una figura così forte e di spicco sul resto del management, spesso quando se ne va un forte e capace accentratore chi rimane non vale molto perché suo malgrado è rimasto in ombra, non dico che sia successo questo ma se ignorantemente guardo i fatti senza sapere non mi verrebbe da escluderlo...
 
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negli ambienti ex FIAT ci sono due tipi di persone, quelle che amavano Marchionne e quelle che dicevano peste e corna al riguardo.

Dopo la sua scomparsa, nel tempo, ci sono stati importanti flussi di dimissioni o cambio azienda, io stesso ho visto arrivare da me frotte di gente proveniente da tante aziende che orbitano nel sistema fiat/fca/stellantis. Una ondata di cambi così forte c'è poi stata con Stellantis, ma diversa, più legata al "tira aria davvero brutta meglio che vado via prima che mi spediscano".

Il piano legato ad Alfa Giulia/Stelvio era ambizioso e prevedeva sinergie fondamentali e scambi con Maserati, che però si sono via via affievoliti, anche a causa degli insuccessi di Maserati negli ultimi anni. All’interno dell'R&D FCA, quasi tutti odiano Giulia e Stelvio, perché hanno richiesto un'enorme quantità di risorse (che sono circolate ciclicamente tra le varie aziende). Il costo del progetto è stato altissimo, e fortunatamente sono riusciti a distribuirlo anche su Maserati, riducendo così un po' l’impatto su Alfa. Altrimenti, altro che "numeri belli"! Peccato che anche Maserati non se la passi bene, e forse un po' è colpa anche della piattaforma Giorgio...

Credo che la cosa peggiore sia stata la mancanza di un follow-up efficace del progetto Giulia/Stelvio dopo la scomparsa di Marchionne. Sono venuti meno piani importanti di noleggio e flotte aziendali, e sono mancate strategie per la riqualificazione della rete commerciale e di assistenza.

Mi ricordo che, dopo il lancio di Giulia, quando ero in trasferta a Shanghai, ogni giorno guardavo progredire i lavori per l’apertura del concessionario Alfa Romeo. Due anni dopo, in quella zona centrale e di lusso, non c'era più nulla di quel concessionario, già altra insegna, altro logo, altro tipo di negozio al suo posto...

Abbiamo sempre guardato ai numeri italiani. In certe occasioni ci siamo resi conto che mensilmente, con 40 Audi A4 berlina, era possibile accostare 400 immatricolazioni di Giulia (e ci innervosivamo perché mancava la station, mentre Audi faceva 500 A4 station e VW anche 700 Passat station...). Ma il resto del mondo, che voleva seguire le orme di Marchionne, è rimasto isolato e privo di accesso a quel magnifico esemplare di auto che alcuni di noi (me compreso) hanno avuto la fortuna di poter comprare e oggi, un'azienda "multinazionale" non può reggersi solo col mercato italiano che un po' per malapolitica un po' per altre vicissitudini è diventato sempre meno importante su scala globale...

senza nulla togliere a Marchionne, poi, ci sarebbe da discutere su tutti gli effetti che ha una figura così forte e di spicco sul resto del management, spesso quando se ne va un forte e capace accentratore chi rimane non vale molto perché suo malgrado è rimasto in ombra, non dico che sia successo questo ma se ignorantemente guardo i fatti senza sapere non mi verrebbe da escluderlo...
un analisi sicuramente interessante che rispetto anche senza condividerla. Diciamo che condivido in pieno la scelta di Marchionne di non rovinare il capolavoro Giulia con una variante sw per il semplice motivo che la moda delle sw (si tratta solo di quello) è stata soppiantata dalla moda dei Suv e questo è facilmente rilevabile dai dati di vendita di questa tipologia di auto, quindi un investimento in tal senso non sarebbe stati intelligente.
Dopodichè Giulia e Stelvio avevano il compito di rilanciare l'immagine del Marchio non solo a livello nazionale, fino a quando c'è stato Marchionne le vendite sono state consistenti fin da subito e in costante crescita con risultati mai visti in tutta la storia dell'Alfa in America.. quindi il progetto era valido, purtroppo la prematura dipartita di Marchionne ha interrotto quello che sarebbe stato un grosso rilancio sia per Alfa che per tutto il gruppo.
Quello invece su cui condivido è la parte finale, anche se poi nella realtà gli eredi adatti c'erano ma la proprietà aveva altri interessi e quindi hanno scelto chi si piegava agli stessi.
 
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un analisi sicuramente interessante che rispetto anche senza condividerla. Diciamo che condivido in pieno la scelta di Marchionne di non rovinare il capolavoro Giulia con una variante sw per il semplice motivo che la moda delle sw (si tratta solo di quello) è stata soppiantata dalla moda dei Suv e questo è facilmente rilevabile dai dati di vendita di questa tipologia di auto, quindi un investimento in tal senso non sarebbe stati intelligente.
Dopodichè Giulia e Stelvio avevano il compito di rilanciare l'immagine del Marchio non solo a livello nazionale, fino a quando c'è stato Marchionne le vendite sono state consistenti fin da subito e in costante crescita con risultati mai visti in tutta la storia dell'Alfa in America.. quindi il progetto era valido, purtroppo la prematura dipartita di Marchionne ha interrotto quello che sarebbe stato un grosso rilancio sia per Alfa che per tutto il gruppo.
Quello invece su cui condivido è la parte finale, anche se poi nella realtà gli eredi adatti c'erano ma la proprietà aveva altri interessi e quindi hanno scelto chi si piegava agli stessi.
Su questo tema si è scritto molto e rispetto tutte le opinioni, non esistendo una verità oggettiva. La mia opinione è che la piattaforma Giorgio sia nata non elettrificata perché Marchionne non credeva nell’auto elettrica e perché la tradizione e immagine Alfa è più “lontana” dal concetto elettrico. Secondo me invece l’assenza di non 1 ma ben 2 varianti SW ha ridotto fortemente il potenziale di Giulia: una versione “stradale” ed una versione con assetto un po’ rialzato in stile Volvo cross-country. Io penso ( opinione personale) che queste due versioni avrebbero venduto bene ed avvicinato Giulia ad un pubblico più giovane, ad una clientela benestante che però cerca anche spazio e praticità, senza rinunciare alla guida emozionante di Giulia. Sempre restando sul “prodotto“ Giulia, secondo me la gamma andava gestita in un altro modo, lasciando più possibilità di scelte per gli appassionati della guida sportiva, ad esempio: dare la possibilità di scegliere tra un assetto più basso ( come la prima versione ) ed uno di 2-3 cm più alto ( come è sostanzialmente Giulia oggi ); oppure la possibilità di scegliere il Q2 su tutte le versioni e non obbligare a scegliere il Q4 nelle motorizzazioni più alte ( 210 TD e 280 benzina ). Ed infine, gestire meglio l’evoluzione del prodotto : troppo tardi un infotainment decente, troppo tardi i fari led. Vero che io ho amato la mia Giulia 2016 ( con le sue “mancanze” ) come nessuna altra auto, ma io non faccio testo. Non entro nel merito di altre ragioni commerciali o di marketing che possono aver ridotto il successo commerciale di Giulia, ma una berlina media, solo a 3 volumi, ha per forza un mercato ristretto ed Alfa, in molti paesi, è un marchio quasi sconosciuto salvo ai ( pochi ) appassionati. Giulia è una auto bellissima per chi la capisce (adesso ho una seconda Giulia 2024, ma in parte rimpiango la vecchia per il suo sterzo inimitabile che si è perso per strada), ma senza SW e senza la possibilità di “accontentare“ gli appassionati di versioni più sportive, di più non poteva fare.
P.S. : ho cambiato la vecchia Giulia con la nuova perché non volevo una auto elettrica: la nuova è molto bella ma hanno davvero sbagliato a modificare lo sterzo!
 
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Su questo tema si è scritto molto e rispetto tutte le opinioni, non esistendo una verità oggettiva. La mia opinione è che la piattaforma Giorgio sia nata non elettrificata perché Marchionne non credeva nell’auto elettrica e perché la tradizione e immagine Alfa è più “lontana” dal concetto elettrico. Secondo me invece l’assenza di non 1 ma ben 2 varianti SW ha ridotto fortemente il potenziale di Giulia: una versione “stradale” ed una versione con assetto un po’ rialzato in stile Volvo cross-country. Io penso ( opinione personale) che queste due versioni avrebbero venduto bene ed avvicinato Giulia ad un pubblico più giovane, ad una clientela benestante che però cerca anche spazio e praticità, senza rinunciare alla guida emozionante di Giulia. Sempre restando sul “prodotto“ Giulia, secondo me la gamma andava gestita in un altro modo, lasciando più possibilità di scelte per gli appassionati della guida sportiva, ad esempio: dare la possibilità di scegliere tra un assetto più basso ( come la prima versione ) ed uno di 2-3 cm più alto ( come è sostanzialmente Giulia oggi ); oppure la possibilità di scegliere il Q2 su tutte le versioni e non obbligare a scegliere il Q4 nelle motorizzazioni più alte ( 210 TD e 280 benzina ). Ed infine, gestire meglio l’evoluzione del prodotto : troppo tardi un infotainment decente, troppo tardi i fari led. Vero che io ho amato la mia Giulia 2016 ( con le sue “mancanze” ) come nessuna altra auto, ma io non faccio testo. Non entro nel merito di altre ragioni commerciali o di marketing che possono aver ridotto il successo commerciale di Giulia, ma una berlina media, solo a 3 volumi, ha per forza un mercato ristretto ed Alfa, in molti paesi, è un marchio quasi sconosciuto salvo ai ( pochi ) appassionati. Giulia è una auto bellissima per chi la capisce (adesso ho una seconda Giulia 2024, ma in parte rimpiango la vecchia per il suo sterzo inimitabile che si è perso per strada), ma senza SW e senza la possibilità di “accontentare“ gli appassionati di versioni più sportive, di più non poteva fare.
P.S. : ho cambiato la vecchia Giulia con la nuova perché non volevo una auto elettrica: la nuova è molto bella ma hanno davvero sbagliato a modificare lo sterzo!
apprezzo e condivido la tua analisi quasi totalmente, non sono d'accordo sulle varianti sw in quanto quel mercato era in fase calante ma posso ben comprendere chi ritiene che una sw poteva essere qualcosa di positivo. Prima della bellissima Giulia avevo una 159 sw, quindi la mia considerazione non si basa su un avversione alle sw ma semplicemente su un analisi oggettiva della tipologia di riferimento e sull'andamento di quel mercato.
Su Giulia ritengo che siano stati commessi due errori, il primo è non dare la possibilità di scelta della tipologia di cambio imponendo a tutti l'automatico, personalmente comprai la diesel 180 cv perchè era proposta con il manuale ma all'epoca avrei acquistato volentieri il benzina, la seconda è la non possibilità di disinserire i controlli... la maggior parte degli acquirenti di un Alfa ha una "vena sportiva" e questa limitazione a mio parere è un errore... dopodichè Giulia è talmente perfetta che i controlli sono superflui sempre.
Capisco la tua scelta e condivido che le modifiche siano state un errore, personalmente non volendo rinunciare e non avendo alcun interesse all'elettrico ho semplicemente deciso di affiancare alla Giulia un bellissimo Stelvio, certo l'automatico non mi soddisfa totalmente, ma non avevo alternative!
 
apprezzo e condivido la tua analisi quasi totalmente, non sono d'accordo sulle varianti sw in quanto quel mercato era in fase calante ma posso ben comprendere chi ritiene che una sw poteva essere qualcosa di positivo. Prima della bellissima Giulia avevo una 159 sw, quindi la mia considerazione non si basa su un avversione alle sw ma semplicemente su un analisi oggettiva della tipologia di riferimento e sull'andamento di quel mercato.
Su Giulia ritengo che siano stati commessi due errori, il primo è non dare la possibilità di scelta della tipologia di cambio imponendo a tutti l'automatico, personalmente comprai la diesel 180 cv perchè era proposta con il manuale ma all'epoca avrei acquistato volentieri il benzina, la seconda è la non possibilità di disinserire i controlli... la maggior parte degli acquirenti di un Alfa ha una "vena sportiva" e questa limitazione a mio parere è un errore... dopodichè Giulia è talmente perfetta che i controlli sono superflui sempre.
Capisco la tua scelta e condivido che le modifiche siano state un errore, personalmente non volendo rinunciare e non avendo alcun interesse all'elettrico ho semplicemente deciso di affiancare alla Giulia un bellissimo Stelvio, certo l'automatico non mi soddisfa totalmente, ma non avevo alternative!
Sono d’accordo, anche questi limiti alla possibilità di scelta hanno ridotto “l’appeal” di Giulia presso gli appassionati di guida sportiva. Anche se sono molto soddisfatto dell’automatico posso capire l’opinione contraria. Comunque vedo che anche tu non scherzi: Giulia + Stelvio, non è da tutti!
Prima di comprare la nuova Giulia il concessionario mi ha lasciato una Stelvio 210 per qualche giorno ( sai, moglie e figlia che criticano : Giulia è scomoda… c’è poco spazio…) ma ho capito che la guida alta e la maggiore massa non fanno per me. La nuova Veloce 210 è molto bella ma con la AWD penso di non farci nulla ( però significa almeno 70-80 kg) e soprattutto rimpiango lo sterzo della Giulia 2016 che era incredibilmente perfetto ( e il saltino non era affatto un problema!). Chi ha gestito il progetto e il prodotto negli anni non è un genio!
E ti racconto l’ultima; le Veloce escono tutte con cerchi da 19” e pneumatici differenziati 225-255; io volevo comprare un kit di cerchi differenziati ma da 18”, come avevo nella prima Giulia per le gomme invernali. ( avevo già sia pneumatici sia catene che avrei potuto riutilizzare ). Seguo la procedura presso Stellantis, pago i 25€ canonici e attendo la risposta che è stata bellissima: “ non si può perché non è previsto a libretto…” senza una motivazione tecnica, senza un motivo tecnico ! Alla fine ho comprato 4 cerchi da 18” per gomme da 225; quelli si, sono a libretto, quelli posteriori da 18” x 255 no, ma se da 19” si… !
Un altro piccolo esempio di come NON gestire un prodotto che va venduto agli appassionati!
 
" Non si puo' perche' abbiamo speso dei soldi per i fari a led, ed omologare anche i 18 differenziati era una spesa in piu' per l'azienda"
 
Se non hai una strategia difficile dire che è sbagliata
 
Sono d’accordo, anche questi limiti alla possibilità di scelta hanno ridotto “l’appeal” di Giulia presso gli appassionati di guida sportiva. Anche se sono molto soddisfatto dell’automatico posso capire l’opinione contraria. Comunque vedo che anche tu non scherzi: Giulia + Stelvio, non è da tutti!
Prima di comprare la nuova Giulia il concessionario mi ha lasciato una Stelvio 210 per qualche giorno ( sai, moglie e figlia che criticano : Giulia è scomoda… c’è poco spazio…) ma ho capito che la guida alta e la maggiore massa non fanno per me. La nuova Veloce 210 è molto bella ma con la AWD penso di non farci nulla ( però significa almeno 70-80 kg) e soprattutto rimpiango lo sterzo della Giulia 2016 che era incredibilmente perfetto ( e il saltino non era affatto un problema!). Chi ha gestito il progetto e il prodotto negli anni non è un genio!
E ti racconto l’ultima; le Veloce escono tutte con cerchi da 19” e pneumatici differenziati 225-255; io volevo comprare un kit di cerchi differenziati ma da 18”, come avevo nella prima Giulia per le gomme invernali. ( avevo già sia pneumatici sia catene che avrei potuto riutilizzare ). Seguo la procedura presso Stellantis, pago i 25€ canonici e attendo la risposta che è stata bellissima: “ non si può perché non è previsto a libretto…” senza una motivazione tecnica, senza un motivo tecnico ! Alla fine ho comprato 4 cerchi da 18” per gomme da 225; quelli si, sono a libretto, quelli posteriori da 18” x 255 no, ma se da 19” si… !
Un altro piccolo esempio di come NON gestire un prodotto che va venduto agli appassionati!
Sicuramente quella risposta denota semplicemente un incapacità di gestire il Marchio. Purtroppo dopo il periodo Marchionne siamo tornati al periodo Fiat e con la fusione abbiamo ulteriormente peggiorato.
Il saltino è un piccolo prezzo da pagare per avere un auto da corsa da potersi utilizzare tutti i giorni, un prezzo che si paga volentieri!
Per quanto riguarda Stelvio effettivamente ho valutato il tutto e ho deciso di prenderlo, non rinuncio alla mia bellissima Giulia perché mi piace come quando l’ho ritirata il primo giorno e ormai avendo 300.000 km devo mettere in conto che prima o poi dovrò rifarla e dato che non posso rimanere fermo a fine ottobre ho comprato un bellissimo Stelvio, per adesso ho fatto solo 20.000 Km ma ne sono soddisfatto, sicuramente non è il piacere totale della Giulia però è divertente e indubbiamente comodo… dopodiché dato che quello che si prospetta nel futuro non mi attira direi che ho serenamente finito di comprare auto… mi godo queste e quando sarà il momento di rifarne una avrò sempre l’altra pronta.
 
negli ambienti ex FIAT ci sono due tipi di persone, quelle che amavano Marchionne e quelle che dicevano peste e corna al riguardo.

Dopo la sua scomparsa, nel tempo, ci sono stati importanti flussi di dimissioni o cambio azienda, io stesso ho visto arrivare da me frotte di gente proveniente da tante aziende che orbitano nel sistema fiat/fca/stellantis. Una ondata di cambi così forte c'è poi stata con Stellantis, ma diversa, più legata al "tira aria davvero brutta meglio che vado via prima che mi spediscano".

Il piano legato ad Alfa Giulia/Stelvio era ambizioso e prevedeva sinergie fondamentali e scambi con Maserati, che però si sono via via affievoliti, anche a causa degli insuccessi di Maserati negli ultimi anni. All’interno dell'R&D FCA, quasi tutti odiano Giulia e Stelvio, perché hanno richiesto un'enorme quantità di risorse (che sono circolate ciclicamente tra le varie aziende). Il costo del progetto è stato altissimo, e fortunatamente sono riusciti a distribuirlo anche su Maserati, riducendo così un po' l’impatto su Alfa. Altrimenti, altro che "numeri belli"! Peccato che anche Maserati non se la passi bene, e forse un po' è colpa anche della piattaforma Giorgio...

Credo che la cosa peggiore sia stata la mancanza di un follow-up efficace del progetto Giulia/Stelvio dopo la scomparsa di Marchionne. Sono venuti meno piani importanti di noleggio e flotte aziendali, e sono mancate strategie per la riqualificazione della rete commerciale e di assistenza.

Mi ricordo che, dopo il lancio di Giulia, quando ero in trasferta a Shanghai, ogni giorno guardavo progredire i lavori per l’apertura del concessionario Alfa Romeo. Due anni dopo, in quella zona centrale e di lusso, non c'era più nulla di quel concessionario, già altra insegna, altro logo, altro tipo di negozio al suo posto...

Abbiamo sempre guardato ai numeri italiani. In certe occasioni ci siamo resi conto che mensilmente, con 40 Audi A4 berlina, era possibile accostare 400 immatricolazioni di Giulia (e ci innervosivamo perché mancava la station, mentre Audi faceva 500 A4 station e VW anche 700 Passat station...). Ma il resto del mondo, che voleva seguire le orme di Marchionne, è rimasto isolato e privo di accesso a quel magnifico esemplare di auto che alcuni di noi (me compreso) hanno avuto la fortuna di poter comprare e oggi, un'azienda "multinazionale" non può reggersi solo col mercato italiano che un po' per malapolitica un po' per altre vicissitudini è diventato sempre meno importante su scala globale...

senza nulla togliere a Marchionne, poi, ci sarebbe da discutere su tutti gli effetti che ha una figura così forte e di spicco sul resto del management, spesso quando se ne va un forte e capace accentratore chi rimane non vale molto perché suo malgrado è rimasto in ombra, non dico che sia successo questo ma se ignorantemente guardo i fatti senza sapere non mi verrebbe da escluderlo...
Non è una questione di costi ma una questione di etica.
Si tratta semplicemente dell'assoluto decadimento industriale, sociale, culturale e soprattutto Spirituale che si sta attuando da una quindicina d'anni a questa parte. Il fallimento totale era già annunciato e pianificato a tavolino. C'è solamente la volontà di annientare completamente sul nascere qualsiasi talento automobilistico. Se ci fosse stata la reale volontà di far risorgere un emblema automobilistico come Alfa, sarebbe bastato un dispiegamento di forze a 360 gradi, il primo fra tutti il bombardamento mediatico senza sosta. Pubblicità, documentari, approfondimenti, video extra, dimostrazioni reali e chi più ne ha più ne metta, solo in questo modo avrebbero sbaragliato il mercato e tutta la concorrenza.

Vuoi vendere? Ma devi recuperare decenni di vergogna automobilistica? Allora devi dimostrare di aver fatto il meglio in assoluto, spendendo qualsiasi cosa. O Vittoria, o morte.

 
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