Faccio una parentesi di cazzeggio non di tecnica motoristica, ma sul mondo del lavoro;
ci sono sono sfumature importanti su come porsi, in questa domanda iniziale di Matteo
Il suggerimento non è "dire come fare" al meccanico (salvo casi particolari, tipo conoscerlo e portargli un'auto d'epoca che non conosce e allora c'è una collaborazione), è scontato che in generale non è un buon inizio, anche perché di solito è il meccanico a saperne di più, ma di andare da una officina che non sia troppo disordinata o dove non si è già visto lavorare in modo non accurato, per non incappare in qualche facilone visto che questa operazione è si presta a errore
anche se in generale è comune il rischio di errore che si accetta quando vengono eseguono riparazioni, diciamo che per vari motivi capita ad es. più o meno che 9 (?) riparazioni su 10 vengano fatte bene e 1 (?) su 10 no; poi però è una media, ogni officina ha un suo standard
in seconda battuta, a domanda diretta su come poteva fare altrimenti, allora ho scritto e confermo che per me (personalmente tendo a farlo in vari ambiti) si può "chiedere" a un meccanico (o un altro professionista a cui si sta affidando un lavoro), anche uno che non si conosce, fare una domanda, non insegnargli come fare, come avrebbe fatto quel passaggio particolare, come se fosse una curiosità qualsiasi di un appassionato di meccanica, che approfitta per farsi spiegare qualcosa dal professionista, o anche solo farsi rassicurare;
(solo se la risposta fosse un bestialità possiamo provare a fare una seconda domanda che contiene un suggerimento o andare altrove)
la sostanza è la stessa, provare a capire come farà un particolare lavoro (su cui capiamo qualcosa anche noi giusto perchè ci siamo già informati),
quello che è diverso è la forma, non gli manchi di rispetto, specie ancora prima di aver visto come lavora;
consideriamo anche che poi paghiamo noi il lavoro e il tempo anche della domanda, e nostra e l'auto che poi esce dall'officina;
una parte della professionalità è saper parlare con il cliente, evitare equivoci, lasciare il cliente rassicurato, etc, specie con i clienti che si pongono con educazione (e magari interesse) sono quelli che di preferenza il meccanico vorrebbe che tornassero per altri lavori
si può fare con un po' di tatto e curiosità senza offendere nessuno, anzi può diventare occasione di un buon approccio, mostrarsi curiosi e interessati; specie i professionisti bravi ad una domanda dal tono corretto non si mettono sulla difensiva perché sono sicuri della loro esperienza, non hanno niente da dimostrare (o da nascondere nel caso di chi ti fattura solo il lavoro effettivamente svolto), una risposta breve la danno volentieri, breve giusto per non spezzare i ritmi di lavoro che sono serrati; magari apprezzano anche un pò di curiosità, rispetto ad altre tipologie di clienti, ad es. chi a parte informarsi sul preventivo, gli molla l'auto e torna a riprendersela, non capendo di meccanica considera il loro lavoro una cosa scontata e banale, magari una professione di bassa manovalanza, invece che complessa, non chiede dettagli, non mostra interesse di sapere o distinguere se è stato fatto un lavoro completo o a tira via in relazione al costo, in un certo senso è una forma di mancare di rispetto, e poi però magari sbarella come se fosse un esperto se succedono errori
Nella mia esperienza vale per tante professioni,
es. anche i medici, se a un certo livello di esperienza, si lasciano fare "domande" ( cortesi, non arroganti e non a raffica che gli blocchi il lavoro ) per avere spiegazioni e danno una risposta anche breve, in cui fanno la parte del "maestro" che spiega; sono i medici meno capaci e insicuri, che temodo di perdere un'apparenza di professionalità che forse non hanno, o magari ridurre i margini in cui poter fare imperizia e non essere scoperti, allora non ti scuciono informazioni;
idem lo ho visto con consulenti in vari ambiti professionali, quando interagisci con qualcuno che occupa una posizione in cui puo fatturare molto ma più che altro vende fumo, no è sicuro del valore suo operato, a una domanda non scontata, pertinente anche se non fai il suo stesso lavoro, può rispondere scocciato cercando di sembrare offeso
..mio parere personale.. poi ognuno la veda come vuole
ci sono sono sfumature importanti su come porsi, in questa domanda iniziale di Matteo
Il suggerimento non è "dire come fare" al meccanico (salvo casi particolari, tipo conoscerlo e portargli un'auto d'epoca che non conosce e allora c'è una collaborazione), è scontato che in generale non è un buon inizio, anche perché di solito è il meccanico a saperne di più, ma di andare da una officina che non sia troppo disordinata o dove non si è già visto lavorare in modo non accurato, per non incappare in qualche facilone visto che questa operazione è si presta a errore
anche se in generale è comune il rischio di errore che si accetta quando vengono eseguono riparazioni, diciamo che per vari motivi capita ad es. più o meno che 9 (?) riparazioni su 10 vengano fatte bene e 1 (?) su 10 no; poi però è una media, ogni officina ha un suo standard
in seconda battuta, a domanda diretta su come poteva fare altrimenti, allora ho scritto e confermo che per me (personalmente tendo a farlo in vari ambiti) si può "chiedere" a un meccanico (o un altro professionista a cui si sta affidando un lavoro), anche uno che non si conosce, fare una domanda, non insegnargli come fare, come avrebbe fatto quel passaggio particolare, come se fosse una curiosità qualsiasi di un appassionato di meccanica, che approfitta per farsi spiegare qualcosa dal professionista, o anche solo farsi rassicurare;
(solo se la risposta fosse un bestialità possiamo provare a fare una seconda domanda che contiene un suggerimento o andare altrove)
la sostanza è la stessa, provare a capire come farà un particolare lavoro (su cui capiamo qualcosa anche noi giusto perchè ci siamo già informati),
quello che è diverso è la forma, non gli manchi di rispetto, specie ancora prima di aver visto come lavora;
consideriamo anche che poi paghiamo noi il lavoro e il tempo anche della domanda, e nostra e l'auto che poi esce dall'officina;
una parte della professionalità è saper parlare con il cliente, evitare equivoci, lasciare il cliente rassicurato, etc, specie con i clienti che si pongono con educazione (e magari interesse) sono quelli che di preferenza il meccanico vorrebbe che tornassero per altri lavori
si può fare con un po' di tatto e curiosità senza offendere nessuno, anzi può diventare occasione di un buon approccio, mostrarsi curiosi e interessati; specie i professionisti bravi ad una domanda dal tono corretto non si mettono sulla difensiva perché sono sicuri della loro esperienza, non hanno niente da dimostrare (o da nascondere nel caso di chi ti fattura solo il lavoro effettivamente svolto), una risposta breve la danno volentieri, breve giusto per non spezzare i ritmi di lavoro che sono serrati; magari apprezzano anche un pò di curiosità, rispetto ad altre tipologie di clienti, ad es. chi a parte informarsi sul preventivo, gli molla l'auto e torna a riprendersela, non capendo di meccanica considera il loro lavoro una cosa scontata e banale, magari una professione di bassa manovalanza, invece che complessa, non chiede dettagli, non mostra interesse di sapere o distinguere se è stato fatto un lavoro completo o a tira via in relazione al costo, in un certo senso è una forma di mancare di rispetto, e poi però magari sbarella come se fosse un esperto se succedono errori
Nella mia esperienza vale per tante professioni,
es. anche i medici, se a un certo livello di esperienza, si lasciano fare "domande" ( cortesi, non arroganti e non a raffica che gli blocchi il lavoro ) per avere spiegazioni e danno una risposta anche breve, in cui fanno la parte del "maestro" che spiega; sono i medici meno capaci e insicuri, che temodo di perdere un'apparenza di professionalità che forse non hanno, o magari ridurre i margini in cui poter fare imperizia e non essere scoperti, allora non ti scuciono informazioni;
idem lo ho visto con consulenti in vari ambiti professionali, quando interagisci con qualcuno che occupa una posizione in cui puo fatturare molto ma più che altro vende fumo, no è sicuro del valore suo operato, a una domanda non scontata, pertinente anche se non fai il suo stesso lavoro, può rispondere scocciato cercando di sembrare offeso
..mio parere personale.. poi ognuno la veda come vuole
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