La modifica dello sterzo è stata minima e di fatto si potrebbe anche riportare all'originale l'angolo di incidenza reperendo i ricambi giusti.
Bisogna controllare soprattutto se la vettura rientra tra quelle che hanno la nuova versione del collettore di aspirazione, che all'inizio si deformava; si piuò sapere facendo verificare l'alestimento dal concessionario od entrando nell'elum con il vin vettura.
Le versioni con adblue hanno in più la rogna di dover reintegrare l'adblue quando si consuma.
Gli ammortizzatori attivi le palette ed il differenziale posteriore sono un bel valore aggiunto, ma gli ammortizzatori durano poco, se va bene arrivano a 100000km, la sostituzione degli ammortizzatori attivi costa circa 750 euro ad ammortizzatore.
Le versioni dal 2019 cambiano la cinghia di distribuzione a 120000km e godono di uno prezzo molto agevolato se si sostituisce la cinghia dopo tre anni.
Dalla fine del 2018 tutti i motori sono senza astina, ma un poco di accortezza in officina consente di farne a meno.
Lo sblocco del cambio dall'abitacolo era una grande soluzione abbandonata quasi subito da alfa, si può ovviare con un bullone m6 da avvitare nell'apposita sede del cambio da sotto la vettura. Il problema si pone in caso di traino con batteria scarica od in caso di esigenze d'officina ad esempio per mobilizzare la vettura per posizionarla sul ponte.
Nell'uso quotidiano non credo che un utente sblocchi il cambio automatico con il cavetto o con il bullone.
Ho visto che in officina si dotano di un manico di scopa per spingere dal finestrino aperto il freno per riaccendere la vettura e quindi sbloccare il cambio mettendolo in neutral con motore acceso, alla faccia delle norme di sicurezza. Le prime volte gli porgevo il mio bullone m6 con manettino in plastica nera per poterlo avvitare a mano, poi ho capito che non lo usavano comunque.