Tasse auto in aumento! :-(

Che poi, a proposito di questa favola del non pagamento del bollo sulle nuove auto Euro 4, la cosa e' vera solo se si rottama contemporaneamente una vecchia auto Euro 0 od euro 1. Altrimenti non si risparmia un bel niente, si paga solo. :Indiavolato:
 
I soldi di questi mancati incentivi andranno a finanziare
il trasporto pubblico. E per i Suv si profila una tassa sull'ingombro
Finanziaria shock
Addio esenzioni del bollo



Dopo tante indiscrezione, ora diventa ufficiale: sono fuori dalla finanziaria le esenzioni dal pagamento del bollo previsti per l'acquisto di auto euro 4 e moto euro 3. Insomma tanti annunci e tante polemiche per nulla.

Probabilmente, l'incidente alla metropolitana di Roma di oggi ha accelerato la decisione. Una decisione sofferta perché fra l'altro molte case automobilistiche, confidando sul fatto che il provvedimento era contenuto nel decreto collegato alla finanziaria, avevano forzato i tempi della pubblicità degli 'scontì annunciando grandi sconti.

La notizia è arrivata dal capogruppo dei Verdi alla camera, Angelo Bonelli al termine di una riunione di maggioranza a Montecitorio. "I 160 milioni del fondo andranno al trasporto pubblico", ha chiarito Bonelli riprendendo la proposta avanzata in mattinata dal ministro Pecoraro Scanio che voleva togliere la detassazione per le auto Euro 4 e investire le risorse del taglio del bollo per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico

"Abbiamo chiesto un fondo rotativo per la mobilità sostenibile da inserire nella Finanziaria - aveva detto Pecoraro Scanio parlando a un convegno sulla difesa del suolo - e di togliere la detassazione prevista per gli Euro 4 per investire soldi del taglio del pagamento del bollo nel trasporto pubblico e nella mobilità sostenibile e permettere agli Enti Locali di incentivare il servizio". Per le città, secondo Pecoraro, "sarebbe meglio prevedere un trasporto eco-sostenibile e incentivare le auto elettriche". Detto fatto.

Il provvedimento di esenzione dal bollo, insomma, varato lo scorso 3 ottobre nel decreto, adesso è carta straccia.

L'unica possibilità di salvezza ora è attaccata al fatto che il parlamento potrebbe adottare una norma ad hoc per conservare gli effetti del decreto almeno nella parte che riguarda gli acquisti delle auto dalla data del decreto al momento della conversione. Ma è tutto da vedere. E non è un caso che molti politici avevano giudicato la campagna sull'esenzione del pagamento del bollo per i nuovi modelli euro 4 come "molto azzardata": tanto che il presidente della commissione ambiente del senato Tommaso Sodano ironicamente si chiedeva: "ma i costruttori di auto hanno la palla di vetro e riescono ad anticipare il voto del parlamento sul provvedimento?".

Ma torniamo alla notizia del giorno. "Si è trovata un'intesa unanime - spiega il presidente dei deputati dell'Ulivo Dario Franceschini - sul fatto che sia opportuno trasferire le risorse che erano destinate all'esenzione del bollo per motorini e nuove automobili 'euro 4' sul trasporto pubblico locale. E' una scelta politica di rilievo, non c'è un gran bisogno nelle nostre strade di vedere più motorini e più automobili e invece, soprattutto anche alla luce di una giornata come questa, c'è bisogno di investire nel trasporto pubblico e nella sua sicurezza. Il solo costo per il minor introito del bollo sulle automobili era di 169 milioni di euro, sono cifre consistenti che andranno a disposizione degli investimenti nel trasporto pubblico locale".

Ora si profila il ricorso alla fiducia alla Camera sul decreto legge fiscale collegato alla Finanziaria. Gli emendamenti sono tanti e il tempo è poco. Secondo fonti della maggioranza, quindi, per il Governo il ricorso alla fiducia sembra un passaggio obbligato. Infatti, dopo le valutazioni sull'ammissibilità, sono oltre mille gli emendamenti ancora in commissione.

A questi vanno aggiunti gli eventuali subemendamenti dell'opposizione a quelli presentati oggi dal governo su tassa di successione e bollo auto, contro il quale i capigruppo della maggioranza hanno prodotto un nuovo emendamento per abolire le facilitazioni e destinarle a un fondo per il trasporto pubblico.

Ma, se possibile, non è ancora tutto. Le brutte notizie per il mondo dell'auto non finiscono qui: secondo Pecoraro Scanio sulla telenovela Suv ci saranno novità: "Si può pensare - ha detto il ministro - a una normativa sull'ingombro..."



(17 ottobre 2006)
 
Finanziaria
PER L'AUTO ANCORA NOVITÀ

Potrebbero volatilizzarsi, per mancanza di copertura, gli incentivi all'acquisto di un'automobile meno inquinante in cambio di una vecchia Euro 0 o Euro 1. Lo prevede un emendamento al decreto legge fiscale collegato alla Finanziaria approvato ieri sera dalla maggioranza.

Fino a quando il decreto non sarà modificato restano comunque valide le norme entrate in vigore il 3 ottobre scorso: chi compra un'Euro 4 nuova con emissioni inferiori a 140 g/km rottamando contemporaneamente una vettura non catalizzata o Euro 1 è esentato dal pagamento del bollo per due anni, che diventano tre nel caso in cui l'auto acquistata abbia una cilindrata inferiore a 1.3 litri.

E se il decreto non venisse convertito in legge entro il 2 dicembre? Perderebbe efficacia fin dall'inizio, cioè sarebbe come se non fosse mai esistito. In altre parole chi, attrattato dall'incentivo, avesse rottamato la vecchia auto per acquistarne una nuova, non avrebbe più diritto all'esenzione e, pertanto, dovrebbe pagare il bollo.

A meno che il Governo non intervenga con una legge ad hoc per fare salvi i "diritti" nel frattempo acquisiti. Insomma, il solito pasticcio all'italiana…
 
oppure il PAI, partito anti ignoranza, che è la stessa cosa fra l'altro.
Ho letto un articolo a favore dei suv che diceva che non è vero che inquinano tanto perchè sono EURO 4!!!!! Cioè siccome è euro quattro una macchina non inquina!!!!
Mica che siccome pesano 2200 kg e sono almeno dei tremila gasolio o benzina inquinano come dieci macchine normali? No, assolutamente.
Quindi abbasso l'ignoranza
 
secondo alcuni si, o almeno per coloro che giustificano i suv è così
 
Nuova discussione con un tipo.
Io gli dico che i suv inquinano, ingombrano, in generale creano disagi agli abitanti, quindi è giusto che secondo me paghino più tasse; lui dice, abbastanza risentito, pur non avendo un suv, che se uno ha i soldi e gli piace quel tipo di macchina non è giusto che paghi di più. Aggiunge che non è vero che inquinano, perchè se uso un suv un'ora al giorno inquina di più un'utilitaria usata tutto il giorno.
Fate un po' voi, io non so più che dire...
 
Pubblicità - Continua a leggere sotto
Auto e fisco
ECCO COSA CAMBIA


Scompariranno, come annunciato: gli incentivi per la rottamazione delle vetture più vecchie e degli autocarri e quello per l’acquisto di veicoli immatricolati a metano. Confermati, invece, l’incentivo per Gpl e metano per il triennio 2007-2009 e, seppure con limitazioni, la diversa tassazione degli autocarri. Queste le novità di maggiore rilievo contenute nel collegato alla finanziaria approvato ieri dall’assemblea della Camera, e che ora passa all’esame del Senato. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia rispetto al decreto attualmente in vigore.



Niente incentivo alla rottamazione delle autovetture

Come preannunciato nei giorni scorsi, è scomparso l’incentivo alla rottamazione di autovetture non catalizzate o Euro 1. Il decreto-legge varato dal Governo ed entrato in vigore il 3 ottobre scorso prevedeva l’esenzione dal pagamento del bollo per due anni per chi avesse acquistato una vettura Euro 4 con emissioni di anidride carbonica inferiori a 140 g/km. Esenzione che sarebbe salita a tre anni, nel caso di acquisto di vetture di cilindrata inferiore a 1.3 litri.

Ricordiamo che il decreto che contiene gli incentivi resta comunque in vigore fino all’approvazione della legge di conversione, che deve avvenire entro il 2 dicembre. Nel testo approvato dalla Camera, però, non c’è alcun riferimento al trattamento da riservare a chi, fino alla data di entrata in vigore della legge, avrà rottamato la propria auto per acquistare una Euro 4 a basse emissioni. Il ministero dell’Economia, ripetutamente sollecitato da "Quattroruote", non ha ancora chiarito cosa accadrà a questi automobilisti. L’ex ministro Giulio Tremonti ha affermato ieri alla Camera: “Nel decreto-legge c'è l'esenzione; nella conversione del decreto-legge non c'è più tale esenzione e non c'è neanche la salvezza dei rapporti esauriti. Questo non è corretto in un paese civile. Cosa fa chi ha comprato l'auto in questo periodo?” Ce lo chiediamo anche noi. Il governo è libero di cambiare idea sugli incentivi ma, visto che ha ritenuto intervenire d’urgenza sulla materia con un decreto-legge, è pregato di chiarire esplicitamente che chi ha rottamato la propria auto per acquistarne una nuova a basse emissioni, si vedrà confermata l’esenzione del bollo.



Niente incentivo alla rottamazione degli autocarri

Il decreto prevedeva un contributo di 1000 euro per acquistare un autocarro Euro 4 di portata inferiore a 3,5 tonnellate a chi avesse rottamato un autocarro Euro 0 o 1. A patto che il veicolo rottamato fosse autocarro sin dalla prima immatricolazione. Il contributo, nel testo approvato dalla Camera, non è più previsto.



Niente incentivi al metano
Il decreto prevedeva un contributo di 1500 euro, che saliva a 2000 nel caso in cui il veicolo acquistato avesse emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km, per l'acquisto di autovetture "omologate dal costruttore per la circolazione anche mediante l'alimentazione del motore con gas metano". Anche in questo caso il contributo è saltato.

Incentivi alla trasformazione a Gpl e metano
Confermati, invece, gli incentivi all’acquisto e alla trasformazione a Gpl e metano. Per il triennio 2007-2009, il Governo mette a disposizione 100 milioni di euro l'anno per l'acquisto e la trasformazione di auto a Gpl e metano. La trasformazione, che prevede un incentivo di 650 euro sotto forma di sconto da parte delle officine che aderiscono all’iniziativa, riguarda le auto con meno di tre anni di vita. L’incentivo all’acquisto, anch’esso sotto forma di sconto da parte delle concessionarie, sale invece a 1500 euro.



Esenzione bollo auto Gpl e metano

Confermata la possibilità, per le regioni, di esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale (per le cinque annualità successive) i veicoli nuovi con doppia alimentazione a Gpl/benzina e metano/benzina, bi-fuel, appartenenti alla categoria M1 e N1, immatricolati dopo la data di entrata in vigore del decreto, oppure di esentare, (sempre per le cinque annualità successive) i veicoli immatricolati prima della data di entrata in vigore del decreto, a patto che siano Euro 2, che siano trasformati a Gpl e metano, mono-fuel e bi-fuel, e che siano collaudati successivamente all’entrata in vigore del decreto.



Autocarri tassati come autovetture
Confermata, con una formulazione diversa, la misura tesa a disincentivare la trasformazione di autovetture in autocarro: la tassazione degli "autoveicoli di peso complessivo a pieno carico inferiore a 12 tonnellate”, “immatricolati o reimmatricolati come N1”, con “quattro o più posti e una portata inferiore a 700 chilogrammi” sarà effettuata "in base alla potenza effettiva dei motori".



Confermata la riduzione dell’accisa sul Gpl

La Camera ha confermato la riduzione di circa il 20% dell’aliquota di accisa che grava sul Gpl. Ciò equivale a una riduzione di circa 3,8 centesimi di euro al litro del prezzo alla pompa.



Confermato l’aumento dell’accisa sul gasolio

Confermato il ritocco dell'accisa sul gasolio, che passa da 413 a 416 euro ogni mille litri di prodotto. Ciò significa un leggero incremento del prezzo alla pompa (circa 0,4 eurocent/litro).



Giro di vite sull'evasione dell'Iva
Il Governo ha confermato le nuove norme che disciplinano l'immatricolazione di veicoli di importazione parallela provenienti dall'estero. In particolare, per quanto riguarda gli acquisti intracomunitari, ogni vettura, nuova o usata, dovrà essere immatricolata allegando una copia del modello F24 con il numero del telaio e l'ammontare dell'Iva assolta. Non solo: l'immatricolazione è subordinata alla presentazione della certificazione doganale attestante l'assolvimento dell'Iva.