Vi riporto un'analisi sulla crisi Stellantis fatta da un professionista del Marketing.
Ambasciator non porta pena.
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Perché Stellantis sta crollando?
Premesso che nessuno ha la “bacchetta magica” ed è sempre complicato dall’esterno analizzare nel dettaglio tutto, ho individuato A LIVELLO TECNICO , almeno 8 motivi chiari per cui il gruppo è in crisi.
E no, non credo sia un problema ciclico. È un problema molto più ampio…. di posizionamento, strategia e percezione.
1. Il brand “Stellantis” sta divorando gli altri.
Si parla più della holding che dei singoli marchi. Ma Stellantis non è un brand per il consumatore. È un’infrastruttura. E quando la corporate si mangia i marchi, questi perdono identità. Oggi il cliente non sa più cosa sia una Fiat una Opel una Jeep.
Effetto “ombrello rovesciato”
2. Non sono posizionati su niente.
Non percepiti come premium, né low cost. Non sono tech, né affidabili. Non sono leader in nulla. E nel marketing, se non sei qualcosa di preciso, sei niente.
3. Nessuna leadership sull’elettrico.
Non hanno un solo brand nativo che domini la categoria. Solo modelli “convertiti”, senza anima né riconoscibilità. Mentre Tesla, BYD e Hyundai avanzano, loro arrancano.
4. I marchi si cannibalizzano.
Stesse piattaforme, stesse motorizzazioni, stesse linee. Cambia il badge, non la sostanza. E il cliente se ne accorge.
5. 14 brand, zero fuoriclasse.
Troppi marchi, nessuno trainante. Alcuni sono zombie industriali. Il risultato? Nessuna chiarezza, messaggi confusi, risorse disperse.
6. Centralizzazione = mediocrità.
Sembrano aver “eliminato” la competizione interna. I marchi non innovano più eseguono. Così si uccide la spinta creativa.
Anche i dipendenti credo non abbiamo più nessuna “bandiera” da difendere.
7. Nessun eroe.
Ferrari è fuori. Alfa è nostalgia. Jeep è neutra. Nessun brand accende il desiderio. E se nessuno fa il tifo per te, non sei un brand: sei un’azienda senz’anima.
8. E ora, il disastro si vede nei numeri.
– Perdita netta 2,3 miliardi (H1 2025)
– Ricavi -13%
– Nord America -25%
– Dazi USA: già persi 300 milioni
– Azione: -39% da inizio anno
Hanno creato un gigante razionale, ma irrilevante.
E il posizionamento non è un’opzione: è sopravvivenza.
Chi non occupa una posizione chiara nella mente del mercato, viene dimenticato.
E quando ti dimenticano, smettono di comprare.