Purtroppo in questi anni ho percepito una diffusa sfiducia nell'affidabilità dei mezzi Alfa Romeo.
Da possessore di Alfa Romeo Giulia 2.2 180 cv, posso dire che in molti hanno apprezzato l'auto, soprattutto nel 2017, appena l'ho comprata, quando ancora se ne vedevano in giro veramente poche. Tuttavia, insieme all'apprezzamento per l'auto, per le prestazioni e per la sua bellezza, le persone spesso esternavano i loro dubbi sull'affidabilità. Del tipo "bella davvero la sua auto, ma come va ? Le dà problemi ?" . E il tale, mentre da un lato l'ammirava, dall'altro controllava se le portiere erano allineate.
Un altro, un rappresentante, trovato al momento del cambio gomme estive-invernali, mi disse: "Stavolta l'Alfa ha creato davvero un bel prodotto, MA io una volta sono rimasto fregato da un'Alfa Romeo 156 Seles-speed, che mi si è piantata in mezzo alla strada. Tutti mi suonavano e io non riuscivo neppure a spostarla, non andava né avanti, né indietro. Da allora ho detto: mai più Alfa". La titolare dell'officina intervenne dicendo "sì, è davvero una bella macchina, MA io non prendo più auto italiane perché le straniere sono più affidabili".
Altri ancora dicono "veramente bella la Giulia, ma a parità di prezzo preferisco le tedesche perché sono più affidabili".
Potete credermi o no, io riferisco quello che mi hanno detto. Dispiace anche a me, da possessore di Giulia preferirei che l'Alfa avesse maggiore prestigio, ma tant'è. Se si guasta una tedesca, la gente dice "può capitare, nessuna è infallibile". Come si guasta un'Alfa, la gente dice "le auto italiane sono meno affidabili, alle tedesche non succede, o se proprio succede, succede di meno".
Sono convinto che questo (e non altri) sia il vero motivo delle poche vendite. Le vendite non sono limitate, di per sé, dal prezzo eccessivo. I soldi per comprare le tedesche la gente li trova. Il limite di fondo è quello di aver previsto un prezzo pari, se non addirittura superiore, alle tedesche, con l'asserito motivo che mettere un prezzo inferiore avrebbe voluto dire confessare l'inferiorità del prodotto. In realtà, vista la fama di affidabilità delle tedesche, la gente, a parità di prezzo, le preferisce. La Fiat risente meno del calo delle vendite, perché le Fiat costano un po' meno delle Alfa. Le Alfa sono costose e la gente, per quelle cifre, preferisce spendere per auto che abbiano la fama di affidabilità e che facciano status symbol. Può non piacere, ma credo che questo sia il problema di fondo: quello di recuperare una fama di buona affidabilità. Se si mette la testa sotto la sabbia e si nega che il problema principale sia questo, è inutile allargare il ventaglio delle offerte.
La Giulia e lo Stelvio sono buoni prodotti, ma non vendono abbastanza. Rimane inoltre il fatto, credo obiettivo, che, vendendo un numero di mezzi più limitato rispetto alla concorrenza, Alfa Romeo impiega più tempo della concorrenza ad individuare i vizi ed i difetti dei primi modelli e ad apportare i necessari correttivi. Tant'è che anche la mia, comprata nel 2017, mi ha dato qualche problema, soprattutto un relè che interrompeva l'alimentazione, ma anche qualche cigolio e tintinnio.
Tuttavia, nel complesso rimango soddisfatto del mezzo, quindi non sono qui per parlare male dell'Alfa. E pur tuttavia, la salvezza del Marchio è nel ricreare la fama di affidabilità, altrimenti sarà la fine.