Vendite Giulia

Sicuramente..... Ma intanto la situazione è questa......

Io mi auguro il meglio per la nostra Nazione.... E lo dico da patriota e possessore di auto e moto ESCLUSIVAMENTE italiane....

Ripeto.... Se vuoi quei "numeri" devi proporre piu motorizzazioni al pubblico..... Ad oggi tra l'altro si tratta di software.... Dunque assai più facile oggi che 30 anni fa'....

Noi aspettiamo
 
Quindi ?

... crollo dovuto allo smaltimento delle vecchie euro 6 che ha impattato e sta ancora impattando a chi più e chi meno.

Aggiungiamoci l'orientamento sempre di più verso i SUV, il disorientamento per quanto riguarda il futuro dei diesel, ed in Italia anche l'ecotassa ....

Ad ogni modo era risaputo che in Europa la competizione con le concorrenti sarebbe stata dura. Negli U.S. le cose credo vadano come ci si aspettava visto la mancanza del brand da anni (circa 10000 Giulia vendute nel 2018).

In Italia Giulia continua a vedere più della concorrenza nel segmento delle berline Premium (NON Station Wagon).

Stelvio lo stesso ... in Italia vende più di tutta la concorrenza.

Quindi mi fanno sorridere gli occhiometri e su quanto visto in fiera a Este, e dunque le conclusioni catastrofiche sulle sorti del brand ... tutti esperti di marketing qui a suggerire come incrementare le vendite.

Se poi vogliamo considerare l'occhiometro, allora ad esempio potrei dire che dalle mie parti di Stelvio ne vedo ma davvero tante, più di qualsiasi altra Alfa Romeo anche del passato considerato da quanto tempo sta in commercio.
Beh, proprio per evitare l’occhiometro, certamente poco significativo statisticamente, ho postato una tabella presa da 4R e una da jato dynamics.
Il problema dello smaltimento delle vecchie Euro 6 non credo lo abbia solo AR, se le altre hanno le SW, di chi è la colpa? Purtroppo, anche Stelvio comincia ad accusare qualche stop. A marzo, per es, in Italia Audi Q3 ha venduto di più. Nel trimestre Gennaio-Marzo, Stelvio è ancora avanti, rispetto a Q3, ma di poco meno di 300 esemplari, nello stesso periodo dell’anno scorso era avanti di 2000.
Tu poi sei libero di interpretare i dati come vuoi.....

http://www.unrae.it/files/07 marzo 2019_UNRAE_Top 10 per segmento_5ca21d293a89c.pdf
 
Beh, proprio per evitare l’occhiometro, certamente poco significativo statisticamente, ho postato una tabella presa da 4R e una da jato dynamics.
Il problema dello smaltimento delle vecchie Euro 6 non credo lo abbia solo AR, se le altre hanno le SW, di chi è la colpa? Purtroppo, anche Stelvio comincia ad accusare qualche stop. A marzo, per es, in Italia Audi Q3 ha venduto di più. Nel trimestre Gennaio-Marzo, Stelvio è ancora avanti, rispetto a Q3, ma di poco meno di 300 esemplari, nello stesso periodo dell’anno scorso era avanti di 2000.
Tu poi sei libero di interpretare i dati come vuoi.....

http://www.unrae.it/files/07 marzo 2019_UNRAE_Top 10 per segmento_5ca21d293a89c.pdf

Intanto la SW non c'è ...

Cosa c'entra la Q3? .. devi considerare la Q5 se vuoi prendere ad esempio il suv di casa audi di pari segmento (non pervenuto nelle top 10)
 
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Intanto la SW non c'è ...

Cosa c'entra la Q3? .. devi considerare la Q5 se vuoi prendere ad esempio il suv di casa audi di pari segmento (non pervenuto nelle top 10)
Se leggi la tabella allegata, UNRAE le mette nelle auto di segmento D.
 
Se leggi la tabella allegata, UNRAE le mette nelle auto di segmento D.

Un chiaro errore. La Q3 è una segmento C.

L’Audi di segmento D, e ad ogni modo, per dimensioni e classe di prezzo che va paragonata con Stelvio è la Q5.

Unrae fa un po’ di confusione nel classificare i SUV.
 
Purtroppo in questi anni ho percepito una diffusa sfiducia nell'affidabilità dei mezzi Alfa Romeo.
Da possessore di Alfa Romeo Giulia 2.2 180 cv, posso dire che in molti hanno apprezzato l'auto, soprattutto nel 2017, appena l'ho comprata, quando ancora se ne vedevano in giro veramente poche. Tuttavia, insieme all'apprezzamento per l'auto, per le prestazioni e per la sua bellezza, le persone spesso esternavano i loro dubbi sull'affidabilità. Del tipo "bella davvero la sua auto, ma come va ? Le dà problemi ?" . E il tale, mentre da un lato l'ammirava, dall'altro controllava se le portiere erano allineate.
Un altro, un rappresentante, trovato al momento del cambio gomme estive-invernali, mi disse: "Stavolta l'Alfa ha creato davvero un bel prodotto, MA io una volta sono rimasto fregato da un'Alfa Romeo 156 Seles-speed, che mi si è piantata in mezzo alla strada. Tutti mi suonavano e io non riuscivo neppure a spostarla, non andava né avanti, né indietro. Da allora ho detto: mai più Alfa". La titolare dell'officina intervenne dicendo "sì, è davvero una bella macchina, MA io non prendo più auto italiane perché le straniere sono più affidabili".
Altri ancora dicono "veramente bella la Giulia, ma a parità di prezzo preferisco le tedesche perché sono più affidabili".
Potete credermi o no, io riferisco quello che mi hanno detto. Dispiace anche a me, da possessore di Giulia preferirei che l'Alfa avesse maggiore prestigio, ma tant'è. Se si guasta una tedesca, la gente dice "può capitare, nessuna è infallibile". Come si guasta un'Alfa, la gente dice "le auto italiane sono meno affidabili, alle tedesche non succede, o se proprio succede, succede di meno".
Sono convinto che questo (e non altri) sia il vero motivo delle poche vendite. Le vendite non sono limitate, di per sé, dal prezzo eccessivo. I soldi per comprare le tedesche la gente li trova. Il limite di fondo è quello di aver previsto un prezzo pari, se non addirittura superiore, alle tedesche, con l'asserito motivo che mettere un prezzo inferiore avrebbe voluto dire confessare l'inferiorità del prodotto. In realtà, vista la fama di affidabilità delle tedesche, la gente, a parità di prezzo, le preferisce. La Fiat risente meno del calo delle vendite, perché le Fiat costano un po' meno delle Alfa. Le Alfa sono costose e la gente, per quelle cifre, preferisce spendere per auto che abbiano la fama di affidabilità e che facciano status symbol. Può non piacere, ma credo che questo sia il problema di fondo: quello di recuperare una fama di buona affidabilità. Se si mette la testa sotto la sabbia e si nega che il problema principale sia questo, è inutile allargare il ventaglio delle offerte.
La Giulia e lo Stelvio sono buoni prodotti, ma non vendono abbastanza. Rimane inoltre il fatto, credo obiettivo, che, vendendo un numero di mezzi più limitato rispetto alla concorrenza, Alfa Romeo impiega più tempo della concorrenza ad individuare i vizi ed i difetti dei primi modelli e ad apportare i necessari correttivi. Tant'è che anche la mia, comprata nel 2017, mi ha dato qualche problema, soprattutto un relè che interrompeva l'alimentazione, ma anche qualche cigolio e tintinnio.
Tuttavia, nel complesso rimango soddisfatto del mezzo, quindi non sono qui per parlare male dell'Alfa. E pur tuttavia, la salvezza del Marchio è nel ricreare la fama di affidabilità, altrimenti sarà la fine.
 
Stai sereno, questo paese è vicino al tracollo.
Tra un po' se non cambia qualcosa (sarà tutto finito).

Ps: speriamo che i figli di chi compra auto straniere trovino lavoro in Germania.

Non farebbe una piega....
 
Purtroppo in questi anni ho percepito una diffusa sfiducia nell'affidabilità dei mezzi Alfa Romeo.
Da possessore di Alfa Romeo Giulia 2.2 180 cv, posso dire che in molti hanno apprezzato l'auto, soprattutto nel 2017, appena l'ho comprata, quando ancora se ne vedevano in giro veramente poche. Tuttavia, insieme all'apprezzamento per l'auto, per le prestazioni e per la sua bellezza, le persone spesso esternavano i loro dubbi sull'affidabilità. Del tipo "bella davvero la sua auto, ma come va ? Le dà problemi ?" . E il tale, mentre da un lato l'ammirava, dall'altro controllava se le portiere erano allineate.
Un altro, un rappresentante, trovato al momento del cambio gomme estive-invernali, mi disse: "Stavolta l'Alfa ha creato davvero un bel prodotto, MA io una volta sono rimasto fregato da un'Alfa Romeo 156 Seles-speed, che mi si è piantata in mezzo alla strada. Tutti mi suonavano e io non riuscivo neppure a spostarla, non andava né avanti, né indietro. Da allora ho detto: mai più Alfa". La titolare dell'officina intervenne dicendo "sì, è davvero una bella macchina, MA io non prendo più auto italiane perché le straniere sono più affidabili".
Altri ancora dicono "veramente bella la Giulia, ma a parità di prezzo preferisco le tedesche perché sono più affidabili".
Potete credermi o no, io riferisco quello che mi hanno detto. Dispiace anche a me, da possessore di Giulia preferirei che l'Alfa avesse maggiore prestigio, ma tant'è. Se si guasta una tedesca, la gente dice "può capitare, nessuna è infallibile". Come si guasta un'Alfa, la gente dice "le auto italiane sono meno affidabili, alle tedesche non succede, o se proprio succede, succede di meno".
Sono convinto che questo (e non altri) sia il vero motivo delle poche vendite. Le vendite non sono limitate, di per sé, dal prezzo eccessivo. I soldi per comprare le tedesche la gente li trova. Il limite di fondo è quello di aver previsto un prezzo pari, se non addirittura superiore, alle tedesche, con l'asserito motivo che mettere un prezzo inferiore avrebbe voluto dire confessare l'inferiorità del prodotto. In realtà, vista la fama di affidabilità delle tedesche, la gente, a parità di prezzo, le preferisce. La Fiat risente meno del calo delle vendite, perché le Fiat costano un po' meno delle Alfa. Le Alfa sono costose e la gente, per quelle cifre, preferisce spendere per auto che abbiano la fama di affidabilità e che facciano status symbol. Può non piacere, ma credo che questo sia il problema di fondo: quello di recuperare una fama di buona affidabilità. Se si mette la testa sotto la sabbia e si nega che il problema principale sia questo, è inutile allargare il ventaglio delle offerte.
La Giulia e lo Stelvio sono buoni prodotti, ma non vendono abbastanza. Rimane inoltre il fatto, credo obiettivo, che, vendendo un numero di mezzi più limitato rispetto alla concorrenza, Alfa Romeo impiega più tempo della concorrenza ad individuare i vizi ed i difetti dei primi modelli e ad apportare i necessari correttivi. Tant'è che anche la mia, comprata nel 2017, mi ha dato qualche problema, soprattutto un relè che interrompeva l'alimentazione, ma anche qualche cigolio e tintinnio.
Tuttavia, nel complesso rimango soddisfatto del mezzo, quindi non sono qui per parlare male dell'Alfa. E pur tuttavia, la salvezza del Marchio è nel ricreare la fama di affidabilità, altrimenti sarà la fine.
Condivido in pieno quanto hai scritto. Quello che fa rabbia è che le auto tedesche, che io non ho mai denigrato, come molti dei loro possessori fanno con le italiane, si guastano allo stesso modo, se non di più. Alfa Romeo non riesce ad entrare nel novero delle auto che fanno status, c’è poco da fare. L’ho scritto tante volte, da settembre 2016, nel parcheggio del mio ospedale, la mia Giulia resta l’unica. La cosa ancora più grave, vista la diffusione di Suv, Suvvettini e Suvvettoni, non c’è neanche uno Stelvio!
 
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Condivido in pieno quanto hai scritto. Quello che fa rabbia è che le auto tedesche, che io non ho mai denigrato, come molti dei loro possessori fanno con le italiane, si guastano allo stesso modo, se non di più. Alfa Romeo non riesce ad entrare nel novero delle auto che fanno status, c’è poco da fare. L’ho scritto tante volte, da settembre 2016, nel parcheggio del mio ospedale, la mia Giulia resta l’unica. La cosa ancora più grave, vista la diffusione di Suv, Suvvettini e Suvvettoni, non c’è neanche uno Stelvio!

Concordo, ora è solo status, punto. Tutto il resto è fuffa. La Giulia è la migliore segmento D sul mercato ma non fa figo e quindi in tanti preferiscono la solita minestra riscaldata oppure ridicoli SUV (vogliamo parlare di quelli Seat o Skoda usciti negli ultimi tempi, o i pachidermici X5 Bmw che sembrano elefanti in una cristalliera?).
 
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