Premessa: questa discussione era presente nel forum prima del "botto", sono riuscito a recuperare il post ma andranno reinserite alcune immagini a cui si fa riferimento, che ora risultano mancanti (e che ripristinerò quanto prima)
Nel recente salone di Francoforte è stato presentato il nuovo piano industriale di Alfa (e Jeep) nella relazione per gli investitori.
La parte relativa ad Alfa parte, nell'allegato da pagina, contiene molte informazioni finalizzate al una platea "finance" con alcune divagazioni storiche e di marketing più che altro finalizzate ad un contorno coreografico della presentazione stessa.
Parlando di modelli, ovvero quello che fondamentalmente interessa a noi potenziali clienti, si nota che:
- La Giulia Berlina e SW è prevista ormai per il 2014
-
- La 159 uscirà di scena con il 2012, in pratica per un anno non ci saranno Alfa nel segmento D
- Spunta una quasi ammiraglia di segmento E, con motori V6 e trazione posteriore, anche per questa si parla del 2014 ma, più probabilmente, nel 2015
- 4C e SUV dovrebbero farcela per il 2013 (sperem...)
- La Brera muore senza eredi mentre la nuova Spider arriverà (sempre sperem...) nel 2014
- Restyling per MiTo nel 2013 (+ versione 5 porte) e per Giulietta nel 2014.
In generale il programmi sembrano tutti abbastanza indietro rispetto a quanto sperato, la svolta ci sarà solo nel 2014.
http://www.fiatspa.com/it-IT/investor_relations/investors/presentazioni/FiatDocuments/2011/UBS Auto Show Investor Conference - Frankfurt (Sep 14 2011)_site.pdf
Indubbiamente la mancanza di un modello competitivo nel segmento D, tipicamente il tipo di auto scelto da una certa clientela business costituirà un grosso limite per le vendite, basti pensare che la grandissima parte delle auto di questo segmento sono vendute a "partita IVA" e costituiscono la parte maggiore degli utili delle marche tedesche
Ci sono comunque spunti interessanti che meritano una maggiore attenzione partendo da questo grafico:
Non si può non notare come l'affidabilità e qualità delle Alfa sia molto migliorata portandosi pressochè a livello degli standard medi del mercato di riferimento, logica conseguenza di ciò è il netto miglioramento dell'immagine del marchio "Alfa Romeo" sul mercato:
Questo miglioramento dell'immagine del marchio e dei suoi prodotti non è solo fine a se stesso ma ha anche un risvolto molto importante per la clientela finale, infatti la Giulietta conferma la miglior tenuta del valore residuo rispetto ai principali modelli dello stesso segmento, cosa fino a poco tempo impensabile per un auto priva dei "4 anelli" sul frontale:
Grande merito va anche alla MiTo che che, portando nel segmento B molte dotazioni tecnologiche, ha contrito ad ammodernare e "svecchiare" l'immagine di Alfa, la riduzione dell'età media del cliente è stata la logica conseguenza:
Ma non tutto fila liscio, e non ci sono problemi di sola mancanza di nuovi modelli; in questo la pagina 20 della relazione mette in evidenza alcune criticità importanti:
- Ci sono ancora problemi di immagine del marchio dove viene ammesso che rimane più debole della concorrenza
- E' scarsa la capacità di gestione dei prodotti nel loro ciclo di vita sul mercato (si pensi a GT e 159)
- Lo sviluppo dei prodotti è in ritardo rispetto alle richieste del mercato
- Manca ancora una precisa immagine di marca, fedele alla "mission" ed alla storia del marchio
- Ci sono problemi con le strategie di marketing, che appaiono scarse e poco comunicative
- Nonostante l'ampia base di appassionati, manca un vero coinvolgimento diretto dei clienti e dei clubs
Del production plan ne abbiamo già parlato, lo riporto solo per evitare la necessità di scaricare tutto il file:
da notare il target che si vuole dare alla nuova Spider, che dovrà essere fedele alla tradizione del marchio quindi divertente da guidare e con uno stile personale senza trascurare le prestazioni date sia dalla meccanica che da uno chassis leggero e sportivo
Si punta sempre alle 400.000 auto vendute dal 2014 grazie all'espansione su nuovi mercati per l'integrazione con la rete di vendita e di prodotto con Chrysler anche se, visto il ritardo dei nuovi modelli, la cosa appare quantomeno ottimistica:
Nel recente salone di Francoforte è stato presentato il nuovo piano industriale di Alfa (e Jeep) nella relazione per gli investitori.
La parte relativa ad Alfa parte, nell'allegato da pagina, contiene molte informazioni finalizzate al una platea "finance" con alcune divagazioni storiche e di marketing più che altro finalizzate ad un contorno coreografico della presentazione stessa.
Parlando di modelli, ovvero quello che fondamentalmente interessa a noi potenziali clienti, si nota che:
- La Giulia Berlina e SW è prevista ormai per il 2014
-
- La 159 uscirà di scena con il 2012, in pratica per un anno non ci saranno Alfa nel segmento D
- Spunta una quasi ammiraglia di segmento E, con motori V6 e trazione posteriore, anche per questa si parla del 2014 ma, più probabilmente, nel 2015
- 4C e SUV dovrebbero farcela per il 2013 (sperem...)
- La Brera muore senza eredi mentre la nuova Spider arriverà (sempre sperem...) nel 2014
- Restyling per MiTo nel 2013 (+ versione 5 porte) e per Giulietta nel 2014.
In generale il programmi sembrano tutti abbastanza indietro rispetto a quanto sperato, la svolta ci sarà solo nel 2014.
http://www.fiatspa.com/it-IT/investor_relations/investors/presentazioni/FiatDocuments/2011/UBS Auto Show Investor Conference - Frankfurt (Sep 14 2011)_site.pdf
Indubbiamente la mancanza di un modello competitivo nel segmento D, tipicamente il tipo di auto scelto da una certa clientela business costituirà un grosso limite per le vendite, basti pensare che la grandissima parte delle auto di questo segmento sono vendute a "partita IVA" e costituiscono la parte maggiore degli utili delle marche tedesche
Ci sono comunque spunti interessanti che meritano una maggiore attenzione partendo da questo grafico:
Non si può non notare come l'affidabilità e qualità delle Alfa sia molto migliorata portandosi pressochè a livello degli standard medi del mercato di riferimento, logica conseguenza di ciò è il netto miglioramento dell'immagine del marchio "Alfa Romeo" sul mercato:
Questo miglioramento dell'immagine del marchio e dei suoi prodotti non è solo fine a se stesso ma ha anche un risvolto molto importante per la clientela finale, infatti la Giulietta conferma la miglior tenuta del valore residuo rispetto ai principali modelli dello stesso segmento, cosa fino a poco tempo impensabile per un auto priva dei "4 anelli" sul frontale:
Grande merito va anche alla MiTo che che, portando nel segmento B molte dotazioni tecnologiche, ha contrito ad ammodernare e "svecchiare" l'immagine di Alfa, la riduzione dell'età media del cliente è stata la logica conseguenza:
Ma non tutto fila liscio, e non ci sono problemi di sola mancanza di nuovi modelli; in questo la pagina 20 della relazione mette in evidenza alcune criticità importanti:
- Ci sono ancora problemi di immagine del marchio dove viene ammesso che rimane più debole della concorrenza
- E' scarsa la capacità di gestione dei prodotti nel loro ciclo di vita sul mercato (si pensi a GT e 159)
- Lo sviluppo dei prodotti è in ritardo rispetto alle richieste del mercato
- Manca ancora una precisa immagine di marca, fedele alla "mission" ed alla storia del marchio
- Ci sono problemi con le strategie di marketing, che appaiono scarse e poco comunicative
- Nonostante l'ampia base di appassionati, manca un vero coinvolgimento diretto dei clienti e dei clubs
Del production plan ne abbiamo già parlato, lo riporto solo per evitare la necessità di scaricare tutto il file:
da notare il target che si vuole dare alla nuova Spider, che dovrà essere fedele alla tradizione del marchio quindi divertente da guidare e con uno stile personale senza trascurare le prestazioni date sia dalla meccanica che da uno chassis leggero e sportivo
Si punta sempre alle 400.000 auto vendute dal 2014 grazie all'espansione su nuovi mercati per l'integrazione con la rete di vendita e di prodotto con Chrysler anche se, visto il ritardo dei nuovi modelli, la cosa appare quantomeno ottimistica: