La vendita "costretta"

Ma infatti il filtro del minchiaparticolato non serve a una mazza! È solamente una presa per il culo!
 
  • Like
Reactions: Heini24 e VURT
Falso.

Il diesel uccide.
I vostri figli con l'asma cronica, le bronichiti croniche a 5 anni, le malattie auto-immuni stanno così male perché respirano mer**.
La pianura padana specialmente d'inverno è avvolta in polveri sottili soffocanti che ammalano e ammazzano, non volerlo vedere è da folli.
Finalmente sono arrivati i divieti e le costrizioni.

Con buona pace degli anti Greta Th., il mondo naturale è al collasso e la volta che lo sarà del tutto altroché connessione internet per entrare sul forum di Club-Alfa a risponder male a quell'utente cogl**** che ha appena sparato a zero contro il mondo dei motori endotermici!

È un fatto, è realtà.
Negarla uccide.


Il 40% dell'aria infestata in pianura padana proviene dai motori dei veicoli diesel: locomotori, motrici, camion, furgoni ed auto.

Il benzina non emette le quantità di biossido d'azoto, letale, rispetto a qualsiasi diesel, gli Euro6 a stento si avvicinano ai livelli dei benzina Euro5.
Nel 2032 cesserà la produzione di motori a scoppio diesel e benzina per far spazio ad altri carburanti: bio- o sintetici, che emettono meno e meno schifezze nocive.

L'elenco dei danni da biossido d'azoto respirato è infinito ma questi 2 punti basterebbero:
-malattie croniche respiratorie (nei bimbi)
-malattie neurodegenerative (nei vecchi)


Sta ai governi avviare una transizione e predisporre un passaggio abbordabile per tutti, cosa che in Italia è sempre difficile.
Ma sparare a zero sull'Italia perché vai a colpo sicuro tanto è Bananarepublik, bella lei, brutti gli italiani è una mezza cazzata.
Mezza perché per metà ci azzecchi a pensar male qui dentro.
Ma l'altra metà è quella che non ha ancora fatto mandare culo all'aria il paese nr.8 fra le potenze industriali del mondo e me ne fotto se 20 anni fa eravamo il nr.6.
Conta il benessere esistenziale non più tanto il profitto a tutti i costi, ché s'è visto quali risultati degradanti porta.
Manager imbruttiti col SUV (tedesco, manco lo Stelvio) e masse frustrate in un sistema clientelare squallido.

Ergo, concretamente: capire che il diesel è tabù ed iniziare a prepararsi alla sua fine.
Verrà sostituito da nuovi carburanti, bio-diesel o sintetici ancor più performanti ed ovviamente meno inquinanti.

Qualsiasi combustione rilascia CO2 e quella amen, ormai il mondo è perduto, la gente è talmente arrogante che presume che il clima NON si sta riscaldando per colpa delle nostre attività eccessive e crede che vada tutto bene, mentre ogni estate di più i parabrezza delle nostre auto schiacciano sempre MENO insetti, a riprova che un'estinzione gigantesca nel mondo animale (cui apparteniamo nonostante ci definiamo superiori) sia già ampiamente avviata e ogni estate è sempre la più calda dell'anno prima - a riprova che i giornali non riescono a comunicare qualcosa di gigantesco che sta avvenendo.
Ergo: l'apocalisse è prossima, godetevi quel che resta di questa civiltà ma tenete in conto che i diesel con le emissioni di NO2 ammazzano più velocemente della CO2 perché sì, è una polvere altamente nociva nel nostro organismo.



Per tutto il resto aspetto i carburanti nuovi e le celle ad idrogeno speranzoso nonostante le difficoltà tecniche enormi.
Poi, fra 3 giorni esce il Tonale su piattaforma MHEV, vedremo quel che sarà il destino del biscione elettrico per la prima volta, invece che solo infuocato.
ciao, concordo che andarsene dall'Italia sarebbe una cavolata, succede simile se non peggio altrove dove per altro non si può neanche usare il GPL o metano come scappatoia...

però tu hai detto:
Il 40% dell'aria infestata in pianura padana proviene dai motori dei veicoli diesel: locomotori, motrici, camion, furgoni ed auto.
ma porca miseria,
locomotori -> treni?
motrici -> camion? autobus? trattori?
camion, furgoni, auto

ora... senza scomodare improbabili test statistici e complicatissimi studi di settore che mi fanno sempre molto ridere sul web dove ognuno è onnisciente grazie a google, proviamo a fare una cosa che si faceva anche prima di internet:
- immaginiamo di mettere su grafico i dati
locomotori -> % privati, % aziende
motrici-> % privati, % aziende
camion -> % privati, % aziende
furgoni -> % privati, % aziende
auto-> % privati, % aziende
cosa viene fuori? se spacchiamo questo 40%, che contributo arriva dai privati e che contributo arriva dalle aziende?

Ora, visto che in Italia l'economia va come va, ma l'Italia stessa ha diverse aziende impegnate nella produzione di appunto locomotori, motrici, camion, furgoni ed auto; come mai io privato, che ho una influenza su uno dei piccoli subset del 40% "dell'aria infestata" devo fare "la mia parte" (che bello questo modo europeo di girare le cose) e invece i settori industriali, magari anche quelli a finanziamento pubblico, continuano a fare quel cazzo che gli pare?
Come mai gli autobus <euro4 che circolano nella mia città "acquistati col contributo della regione piemonte e delle province di vercelli e biella" continuano a circolare ed inquinare ogni giorno per ore e ore e io invece non posso usare la Vespa Primavera per andare a comprare il parmigiano e il pecorino per un totale di neanche 50km (gli altri km che mancano per arrivare a 5-600km l'anno li faccio a zonzo tra colline e campagne) l'anno?!
Come mai le "littorine a gasolio" che coprono dei segmenti di Torino Milano o Biella Santhià continuano a circolare sui binari dei treni e la mia Citroen del 1996 che ha fatto 23.000km in 12 anni sarà bandita dalla circolazione nelle ore di punta tra qualche anno?
ma perché il camion targato AZ che trovo quasi ogni mattina di questi ultimi 10 anni porta a spasso scintillanti trattori riparati da una florida azienda di manutenzione veicoli agricoli e io non posso farmi un giro con la Vespa in inverno?
caz la mia Vespa degli anni 70 fa quasi 50kmL di miscela e ha 30.000km totali da quando è nata, ipotizziamo anche di bruciarla tutta in un colpo solo col pieno di miscela... ma quanto potrà mai inquinare rispetto a quei 10-20-30km giornalieri che vedo fare al camion targato Az che porta i trattori o al vecchio bus Iveco scolorito che gira ogni 20 minuti semivuoto lungo la tratta urbana 3?

Forse il 40% che dici sarà anche giusto, ma converrai con me che non va bene accorpare dentro una grossa percentuale tanti fattori diversi a controllo diverso... soprattutto non capisco come mai sia possibile che io, il cittadino privato che guadagna X e può spendere in inquinamento un valore inferiore a X devo contribuire cambiando costantemente autovettura e poi:
stato, aziende incaricate dallo stato e aziende private abbiano la libertà di far circolare mezzi vetusti in condizioni pietose... preferisco pagare più tasse per avere un "intorno" migliore piuttosto che fare Biella Santhià con un treno degli anni 70 che va ancora a gasolio ed esser costretto a separarmi dalla citroen zx del 1996 che uso di tanto in tanto per "aiutare il pianeta ad essere più verde"...

Io questa cosa non la capisco, mi fa dannatamente incazzare... non capisco perché le aziende non siano incentivate a lavorare con leasing costanti per i veicoli industriali così da non vedere più camion targati AZ, furgoni Ducato con milioni di km, autobus <euro4 in città o simili...

perché devo io, sempre e solo io, contribuire con i miei beni per i quali potrei anche avere un valore affettivo oltre che materiale, e invece chi "fa business" fa quello stracavolo che vuole? e se ora la risposta che posso aspettarmi è
"guarda che ci sono regole anche per chi fa business" allora perché non ci sono controlli più ferrei per loro visto che del 40% dell'inquinamento atmosferico da motore diesel sono convinto che buona parte del contributo non sia del privato...

e la cosa che più mi fa incavolare, è che spendiamo ore ed ore ed ore sul web a discutere di questo ma poi non c'è mai nessuno che nella vita reale raccolga il consenso e lo rappresenti con gli strumenti giusti che la storia ci ha messo a disposizione..
 
Appunto... solamente tante chiacchiere...
 
  • Like
Reactions: Giacomorm
maggio 2014 ... da allora ho fatto 110.000 kg. Mi daranno 3.000 euro di valutazione per una macchina che per me è NUOVA. Un diesel a 110.000 km è forse a META' della sua vita. Voi che ne capite sicuramente più di me lo sapete già benissimo.

Per quanto riguarda le categorie, l'ordinanza (che poi sono tutte copia e incolla) dice dalle 9 alle 18.30. Io finisco alle 17.00. Cosa faccio ? Mi guardo i pesciolini del lago di garda ? Ma ripeto, lasciamo perdere il caso specifico del sottoscritto, a me rompe tantissimo le scatole il CONCETTO in sé. Il passare dalle zone colorate a causa della pandemia, ai colori del semaforo dell'inquinamento !!
Posso capire le "domeniche ecologiche",il dover "sensibilizzare", ma non possiamo fare una vita LIMITATA prima per la legittima causa sanitaria, ora perché il PM10 ha sforato il livello massimo. E perché sfora ? Per la mia Mito o perché Verona è circondata da autostrade ? Per la mia Mito o per i riscaldamenti domestici del 1930 ? E' colpa della mia Mito se giù piove sempre e in questo cxxxo di pianura padana è tutto immobile come se fossimo dentro una maledizione ???
capisco il tuo sconforto, hai un'auto sempre perfetta che inquina uguale ad una più recente, ma te ne limitano l'uso.
se decidi di sostituirla te la valutano ina minchiata.
purtroppo sono le leggi del mercato
anche io ho sostituito la mia vecchia diesel euro 5 (anno 2011) dandola indietro per la Giulia, e pure io ho recuperato meno di 3000€, ma questo è il mercato
rispondi sinceramente:
- ora come ora compreresti un'auto diesel usata?
- e se si quanto saresti disposto ad investire?
io mi sono risposto:
- un diesel neppure nuovo! ed infatti la Giulia l'ho presa benzina.

comunque non ti crucciare, vedrai che in un modo o in un altro potrai guidare ancora per un bel po' la tua bella.

Mario55

PS: dici di aver fatto 110.000km in quasi 8 anni, una media un po' bassina di km/anno per un diesel
 
interessante
come mai c'è stata la cappa anche lo scorso anno quando la circolazione dei veicoli era limitata causa lockdown?

giusto per curiosità
tolti i motori endotermici l'energia per le auto elettriche verrà da......... ?
-L'ho scritto: 40% del traffico veicolare provoca l'inquinamento pesante che si respira in pianura padana, la 2a o 1a area più inquinata d'Europa, se la gioca con la Ruhr in Germania..
Il 60% dell'inquinamento che in pianura respira la gente, in città specialmente, è dato dai riscaldamenti condominiali d'inverno.
Il marzo 2020 fu senza piogge e soleggiato, ovviamente: lockdown in casa e fuori tempo stupendo. Ristagno degli inquinanti in tutto il catino padano è prassi dopo solo 3 giorni senza venti forti o piogge l'aria d'autunno/inverno col sole basso e con le alte pressioni tende a favorire le inversioni termiche e di conseguenza l'accumularsi di inquinanti nell'aria che non viene ricambiata.

ARPAL, ARPAV, ARPA Piemonte e un'infinità di enti e municipi ammettono l'esistenza del problema, son le leggi della fisica ad esser impietose.
Prendersela con le scie degli aerei a 12mila metri quanto il Ducato del '99 davanti a te è acceso da mezzora e sgasa ad altezza polmoni..beh.. non è molto intelligente.
Il cherosene dei motori R.Royce della stragrande maggioranza degli aeroplani odierni è devastante per la CO2 scaricata direttamente nelle alte quote.

-per l'energia delle auto elettriche chiedo alla Norvegia un attimino.
70% del parco auto nazionale elettrico, alimentazione energetica per il 60% pulita. Son 4 gatti.
Svezia pure.

Non è l'unica soluzione l'elettrico, le celle a idrogeno stanno dando enormi problemi, ma pare che per i motori grandi tipo un palazzo di 7 piani, quei motori che muovono i supermercantili e navi - container che ci portano quel prodotto Amazon assemblato da qualche parte in Cina ordinato ieri su Prime, l'alimentazione ad idrogeno funzioni per grandi motori almeno. Hyundai ha avviato la produzione.

L'alternativa potranno esser i nuovi bio-carburanti o sintetici, stanno circolando diversi cocktail in giro attualmente, la F1 quest'anno proverà una miscela completamente nuova che dovrebbe garantire emissioni ridottissime.
La CO2 non si leva: ovunque c'è combustione, tutto si trasforma in lei.
Ridurla è buona cosa. Piantare alberi anche.

Vedremo quali miscele magiche riusciremo ad inventare, uno dei "carburanti sintetici" sopra citati dovrebbe fra l'altro provenire dal riciclo di materiali plastici, quindi una combo ottima, una fonte potenzialmente inesauribile se pensate quanta immondizia abbiamo spalmato in giro.
Ho letto un recente studio che analizza i picchi di produzione delle lavatrici in Italia riscontrabile dal nr. di modelli buttati a mare nello stretto di Messina, nei suoi fondali c'è la storia del boom economico italiano e degli ultimi anni. I tonni sono spariti. Non vivono più lì.

Io suggerisco sempre i benzina, fra i motori endotermici.
Poi le necessità in questo asprissimo mondo posson costringere al diesel e amen.
Le uniche Alfa diesel che sopporto son le 159 versioni top e le Giulia versioni top.

Sono un eco-estremista dell'ambiente hahaha..
La questione energetica comunque è la fetta principale: il 60% delle emissioni di CO2 e di NO2 e di tutti gli inquinanti proviene dalle altre attività e dagli edifici stessi: partendo dalle fabbriche siderurgiche o metallurgiche, per passare alle raffinerie, fino ad arrivare al condominio del dopoguerra riscaldato a gas.
Nel mezzo poi ci sono posti strani: hangar giganteschi, o lager enormi pieni di vacche, vitelli, scrofe, porci o milioni forse miliardi di polli..
Gli allevamenti intensivi sono 'nammerd* oltreché puzzolente anche estremamente inquinante, dal metano delle scorregge delle mucche, han 7 stomaci, son mammiferi come noi, ma erbivori e quadrupedi.. immaginarsi..

La nostra dieta, la nostra economia e quindi la nostra civiltà ha avviato la sesta grande estinzione di massa della vita sulla Terra, da quando la vita è comparsa. Non esagero io, lo dicono biologi, botanici, medici stessi: i nostri nonni han raggiunto facilmente gli 80 e sono la generazione più longeva di tutte molto probabilmente grazie anche agli stenti della guerra, i loro figli, i "boomers" nati nel boom economico, non hanno davanti la stessa alta aspettativa di vita. I loro figli ancor meno.
Non sono elucubrazioni da svitati iettatori: è l'inizio del collasso dell'ecosistema Terra.
Non siamo indipendenti da come sta l'ambiente naturale. E ce ne stiamo rendendo conto.
In Occidente azzardiamo svolte che rallentano un collasso ormai avviato che attiverà effetti-domino.
"Il clima è sempre cambiato, non romperci i cog******", ceeeeeeeeeerto, il problema è che lo sta facendo troppo in fretta. Troppo veloce!
Il problema che gli scienziati del clima cercano di dire da 40 anni è: il clima non è mai cambiato così velocemente negli ultimi 2 milioni di anni almeno.
Le ultime volte che la temperatura del pianeta (non di casa tua, del Pianeta Terra, 12400km di diametro!) è aumentata di mezzo grado in 30 anni è stato in seguito ad un impatto con un meteorite cui poi sarà seguito un inverno secolare.

Godiamoci tutto, se i padani di questo forum vedono l'orizzonte nitido lunedì, aprite le finestre ed arieggiate pure: è il vento da Nord che scende dalle Alpi sulle pianure, il föhn si chiama: precipita dalle vette. È un vento intenso da Nord che scendendo perpendicolare sulle Alpi le scavalca scivolando verso il Mediterraneo con venti forti e tiepidi: quelli spazzano via ogni inquinante e portan giù aria frizzante.


Se quello che ho detto io è falso, quello che hai detto tu è inutile fino a quando la Cina e l’India continueranno a inquinare il mondo intero e fino a quando produrranno inutili macchinoni elettrici . Per i motori diesel abbiamo il dpf, se è come dici tu, allora a cosa serve il dpf? Se il dpf non dovesse servire a nulla, allora ti ribadisco che siamo in mano a gente incapace che come obiettivo hanno solo il business e non l’ambiente
Il DPF funziona.
La verità è che senza quello sarebbe già stata una strage.
La Cina dal 2005 al 2015 ha avuto livelli di record di mortalità infantile nelle aree metropolitane maggiori.
Dati che da quell'anno magicamente sembrano esser migliorati: o non son corretti, o han migliorato dall'oggi al domani la qualità dell'aria nelle loro megalopoli.
Dubito.
Shenzhen nel 2017 disponeva già di 43mila mezzi pubblici elettrici ed aveva avviato la riconversione di tutto il parco motocicli in elettrici.
Seguirono Shanghai e Pechino pochi anni dopo. Ad ora in quelle metropoli si celebra una ritrovata qualità dell'aria ed addirittura un'aumentata mortalità di vecchietti investiti da motorini elettrici perché non fanno più rumore..

La Cina non è un sistema democratico ed in alcune situazioni di collasso estremo dei suoi ecosistemi, specie nelle metropoli, il governo ha avviato dal 2010 conversioni energetiche e dell'inquinamento da traffico veicolare molto consistenti.
Più dell'India, che presto supererà la Cina per nr. di abitanti, purtroppo con l'enorme differenza che l'India è lentissima ad attuare cambiamenti repentini.
Su Cina & India niente da aggiungere.
L'Europa ha aumentato le sue superfici boschive dal 1930 ad oggi del +35%, pure gli USA paradossalmente.
L'Asia adesso sta mangiando tutto.
I suoi fiumi scaricano in 2 dei 3 maggiori oceani del pianeta quantità immonde di plastica ed inquinanti d'ogni tipo.

Restando sulla questione NO2, biossido d'azoto e CO2, anidride carbonica, i motori che si muovono a diesel, quel maledetto chimico tedesco di un secolo fa, sono davvero pericolosi, un Euro6 oggi con doppi DPF è imparagonabile rispetto ad un Euro4 benzina, ma non è troppo meglio di un Euro5 benzina per valori di emissioni. Specialmente per il primo prodotto di scarto, l'NO2.

Qui è fisica e chimica, spietata.
Poi c'è spazio ai complotti, ai discorsi tipo "i ricchi sempre più ricchi ed i poveri..." ed alle ovvie considerazioni tipo "a pensar male fai peccato, però.." e quindi immaginarsi uno scambio di telefonate fra dei vecchi compagni di goliardia all'accademia ora top manager quaellà nel mondo abbastanza farabutti da accrescere i loro interessi a discapito di tanti e via, o cose così..

DPF ed emissioni di NO2 comunque elevate... mi ricorda in tutto e per tutto il glorioso 2013 col Diesel-Gate in Volkswagen e ovunque.

Chiudo l'off-topic.
 
  • Like
Reactions: mcrs969
ciao, concordo che andarsene dall'Italia sarebbe una cavolata, succede simile se non peggio altrove dove per altro non si può neanche usare il GPL o metano come scappatoia...

però tu hai detto:
Il 40% dell'aria infestata in pianura padana proviene dai motori dei veicoli diesel: locomotori, motrici, camion, furgoni ed auto.
ma porca miseria,
locomotori -> treni?
motrici -> camion? autobus? trattori?
camion, furgoni, auto

ora... senza scomodare improbabili test statistici e complicatissimi studi di settore che mi fanno sempre molto ridere sul web dove ognuno è onnisciente grazie a google, proviamo a fare una cosa che si faceva anche prima di internet:
- immaginiamo di mettere su grafico i dati
locomotori -> % privati, % aziende
motrici-> % privati, % aziende
camion -> % privati, % aziende
furgoni -> % privati, % aziende
auto-> % privati, % aziende
cosa viene fuori? se spacchiamo questo 40%, che contributo arriva dai privati e che contributo arriva dalle aziende?

Ora, visto che in Italia l'economia va come va, ma l'Italia stessa ha diverse aziende impegnate nella produzione di appunto locomotori, motrici, camion, furgoni ed auto; come mai io privato, che ho una influenza su uno dei piccoli subset del 40% "dell'aria infestata" devo fare "la mia parte" (che bello questo modo europeo di girare le cose) e invece i settori industriali, magari anche quelli a finanziamento pubblico, continuano a fare quel cazzo che gli pare?
Come mai gli autobus <euro4 che circolano nella mia città "acquistati col contributo della regione piemonte e delle province di vercelli e biella" continuano a circolare ed inquinare ogni giorno per ore e ore e io invece non posso usare la Vespa Primavera per andare a comprare il parmigiano e il pecorino per un totale di neanche 50km (gli altri km che mancano per arrivare a 5-600km l'anno li faccio a zonzo tra colline e campagne) l'anno?!
Come mai le "littorine a gasolio" che coprono dei segmenti di Torino Milano o Biella Santhià continuano a circolare sui binari dei treni e la mia Citroen del 1996 che ha fatto 23.000km in 12 anni sarà bandita dalla circolazione nelle ore di punta tra qualche anno?
ma perché il camion targato AZ che trovo quasi ogni mattina di questi ultimi 10 anni porta a spasso scintillanti trattori riparati da una florida azienda di manutenzione veicoli agricoli e io non posso farmi un giro con la Vespa in inverno?
caz la mia Vespa degli anni 70 fa quasi 50kmL di miscela e ha 30.000km totali da quando è nata, ipotizziamo anche di bruciarla tutta in un colpo solo col pieno di miscela... ma quanto potrà mai inquinare rispetto a quei 10-20-30km giornalieri che vedo fare al camion targato Az che porta i trattori o al vecchio bus Iveco scolorito che gira ogni 20 minuti semivuoto lungo la tratta urbana 3?

Forse il 40% che dici sarà anche giusto, ma converrai con me che non va bene accorpare dentro una grossa percentuale tanti fattori diversi a controllo diverso... soprattutto non capisco come mai sia possibile che io, il cittadino privato che guadagna X e può spendere in inquinamento un valore inferiore a X devo contribuire cambiando costantemente autovettura e poi:
stato, aziende incaricate dallo stato e aziende private abbiano la libertà di far circolare mezzi vetusti in condizioni pietose... preferisco pagare più tasse per avere un "intorno" migliore piuttosto che fare Biella Santhià con un treno degli anni 70 che va ancora a gasolio ed esser costretto a separarmi dalla citroen zx del 1996 che uso di tanto in tanto per "aiutare il pianeta ad essere più verde"...

Io questa cosa non la capisco, mi fa dannatamente incazzare... non capisco perché le aziende non siano incentivate a lavorare con leasing costanti per i veicoli industriali così da non vedere più camion targati AZ, furgoni Ducato con milioni di km, autobus <euro4 in città o simili...

perché devo io, sempre e solo io, contribuire con i miei beni per i quali potrei anche avere un valore affettivo oltre che materiale, e invece chi "fa business" fa quello stracavolo che vuole? e se ora la risposta che posso aspettarmi è
"guarda che ci sono regole anche per chi fa business" allora perché non ci sono controlli più ferrei per loro visto che del 40% dell'inquinamento atmosferico da motore diesel sono convinto che buona parte del contributo non sia del privato...

e la cosa che più mi fa incavolare, è che spendiamo ore ed ore ed ore sul web a discutere di questo ma poi non c'è mai nessuno che nella vita reale raccolga il consenso e lo rappresenti con gli strumenti giusti che la storia ci ha messo a disposizione..
Questa risposta è lo scambio che mi sarei aspettato.

E purtroppo convengo con te, sì.
È una situazione difficilissima, qui: penso alla Cina..
Penso a come un governo autoritario che amministra 1,5 miliardi di persone abbia potuto risolvere impasse simili.
Qui la mia provincia ha cercato di raccattare quanti più ecoincentivi per acquisto mezzi elettrici o ibridi per p.iva ed aziende, dall'elettricista col van Vw alla ditta di spurgo acque. Qualcosa si inizia a vedere..
Non solo hybrid ed elettrico, alcuni mezzi pesanti vanno benone con l'idrogeno per fortuna.
L'auspicio è che la pandemia, avendo stressato un po' tutti i punti deboli del sistema socioeconomico attuale, faccia da impulso per iniziare a sperimentare sempre più i risultati di certa ricerca scientifica e di laboratorio a soluzioni attuabili in breve per la questione ambientale ed emissioni.

In Brasile il 65% del parco mezzi è mosso ad olio di colza, per la rabbia di Petrobras, e le emissioni son meno pesanti, pure di CO2..certo..resta un puzzo di fritto che dopo 60mila km devi scrostare il motore... hahaha...

Sará lunga...
 
  • Like
Reactions: mcrs969
E tt fatto apposta per fare vendere auto e le auto che vogliono loro… ora la gente ha paura di non poter usare auto e tende a comprare ibrido ecc… poi tra un po’ di anni nemmeno quelle andranno più bene e obbligheranno a passare al elettrico una volta che inizieranno a togliere distribuzione di carburante e blocchi quasi ovunque non rimane molta scelta


E non sai quanto hai ragione :



Radek Jelinek, presidente e amministratore delegato di Mercedes-Benz Italia : "Discutiamo di auto elettriche, ibride, Euro6, ma in Italia il problema è quello dei 20 milioni di macchine stravecchie che circolano sulla strada"

Santo Ficili (Stellantis) : "... servono azioni di agevolazione di smaltimento delle vetture più anziane per poter immettere sul mercato prodotti nuovi ..."

Massimo Nordio, amministratore delegato di Volkswagen Italia : "è fondamentale che tutti gli attori di questa trasformazione in corso nel mondo dell'auto facciano squadra e suonino la stessa sinfonia con la stessa tonalità".

Daniele Maver, presidente e ad di Jaguar Land Rover Italia : "Gli incentivi sono la misura principale per favorire il rinnovo del parco circolante, ma ci sono anche altre soluzioni - sottolinea - ci vorrebbe maggiore rigore nelle revisioni auto, blocchi del traffico decisi a livello nazionale e criteri più restrittivi per le auto storiche"
 
Come mai le "littorine a gasolio" che coprono dei segmenti di Torino Milano o
davvero ci sono anche li? pensavo avessimo qst retaggio del passato solo in calabria
-L'ho scritto: 40% del traffico veicolare provoca l'inquinamento pe
ma io non l'ho letto. e sai perchè? perchè scrivere un post prolisso non significa avere ragione...
hai citato gli enti ambientali.. bene, in una discussione li ho citati anche io... uno studio condotto da loro ha stabilito che col blocco autoveicoli causa lockdown il livello di inquinamento dovuto al pm è diminuito di una percentuale irrisoria, NON del 40% o anche del 30 o 20 considerato che cmq alcuni veicoli circolavano..
a meno di non voler affermare che circolassero solo euro 0-1-2-3 quello studio ha sancito che l'inquinamento non è dovuto alle auto

davvero? no dico davvero porti ad esempio la norvegia? ha la metà della popolazione della lombardia...
 
  • Like
Reactions: CristianZio77
Pubblicità - Continua a leggere sotto
E non sai quanto hai ragione :



Radek Jelinek, presidente e amministratore delegato di Mercedes-Benz Italia : "Discutiamo di auto elettriche, ibride, Euro6, ma in Italia il problema è quello dei 20 milioni di macchine stravecchie che circolano sulla strada"

Santo Ficili (Stellantis) : "... servono azioni di agevolazione di smaltimento delle vetture più anziane per poter immettere sul mercato prodotti nuovi ..."

Massimo Nordio, amministratore delegato di Volkswagen Italia : "è fondamentale che tutti gli attori di questa trasformazione in corso nel mondo dell'auto facciano squadra e suonino la stessa sinfonia con la stessa tonalità".

Daniele Maver, presidente e ad di Jaguar Land Rover Italia : "Gli incentivi sono la misura principale per favorire il rinnovo del parco circolante, ma ci sono anche altre soluzioni - sottolinea - ci vorrebbe maggiore rigore nelle revisioni auto, blocchi del traffico decisi a livello nazionale e criteri più restrittivi per le auto storiche"
Questo più che dimostrare che le case automobilistiche sono sensibili ai problemi ambientali direi che dimostra che come al solito hanno come obiettivo il guadagno. non lo dico in senso negativo: sono imprese e come tali hanno l'obiettivo del profitto e non può essere diversamente. Che tutte la case dicano che i governi debbano dare incentivi per spingere i consumatori a cambiare le auto per acquistarne di nuove non credo che debba stupire o che possa portare qualcuno a pensare che i vertici delle case automobilistiche abbiano come "mission" la salvezza del pianeta. In definitiva citare le dichiarazioni delle case automobilistiche che spingono all'aquisto di nuove autovetture per cercare di dimostrare che la circolazione delle auto datate ha effetti disastrosi sull'ecosistema, anche qualora sia vero, non è il modo migliore per sostenere le proprie tesi