La barra duomi ha la funzione principale di mantenere costante, entro certi limiti essendo comunque un elemento dotato di una certa elasticità, i valori degli angoli caratteristici della geometria delle sospensioni, distribuendo in modo ottimale le sollecitazioni trasmesse dagli ostacoli e sconnessioni stradali al telaio della vettura.
Di solito la barra è fissata sui duomi alle due estremità, costituite da due piattelli o semi-piattelli, attraverso i bulloni di fissaggio del gruppo ammortizzante anteriore. Il suo montaggio non presenta particolari difficoltà.
Alcuni esempi:
Perché montarla ?
Per comprendere al meglio l'utilizzo di una barra duomi, bisogna tenere presente che tutti i componenti meccanici, come anche il telaio, vengono realizzati con delle tolleranze progettuali.
Ebbene, dopo che con una vettura siano state percorse diverse migliaia di chilometri, ci si potrà accorgere del fatto che essa, rispetto ad un'altra vettura apparentemente identica, presenterà una differente distanza tra i duomi o, peggio ancora, presenterà un differente angolo di campanatura (angolo di Camber): Realtà ancora più vera qualora siano stati utilizzati pneumatici di sezione larga e ribassati.
Al contrario, se sulla nostra vettura montiamo una barra duomi, potremo constatare (anche a distanza di anni e nonostante le molte migliaia di chilometri percorsi), che la geometria del trapezio non sarà mutata rispetto all'origine, nonostante l’utilizzo quotidiano.
Ma una barra duomi non serve solo a questo. Infatti, è opportuno ricordare che tutte le sollecitazioni che le sospensioni scaricano dal basso verso l’alto, vengono in parte assorbite dal telaio ed in parte (per la terza legge della dinamica), scaricate di nuovo per terra.
Ciò vuol dire che, nel momento in cui con la vettura si affronti una curva, la forza F1 che si sprigiona dal basso verso l’alto andrà a scaricarsi sul telaio oltre che nella direzione opposta F2 (ovvero la forza di gravità).
Ebbene, con la barra duomi installata, la forza F3 si trasmetterà attraverso la stessa barra andando ad agire direttamente sulla sospensione opposta e incontrando la contro forza F4. Grazie a ciò, la sollecitazione verrà in gran parte dissipata sulla barra stessa e sul duomo opposto a quello sollecitato.
In conclusione potremo dire che grazie alla barra duomi, la sommatoria di tutte le forze contrastanti sarà pari alla forza F1.
In ultima analisi tutto questo agire di forze opposte e contrarie si tradurrà in una maggiore stabilità della vettura.
Ma la barra oltre che a compressione, viene sottoposta anche a torsione.
Quando il telaio tende a torcersi (per lo spostamento del baricentro durante una curva), la barra duomi esercita una azione antirollio poichè oltre ad unire i duomi tende anche a mantenere più costante la simmetria della vettura.
Grazie a tutto questo, essa impedisce al telaio di flettersi, garantendo una traiettoria più precisa e soprattutto inserimenti in curva più “decisi”.
Di solito la barra è fissata sui duomi alle due estremità, costituite da due piattelli o semi-piattelli, attraverso i bulloni di fissaggio del gruppo ammortizzante anteriore. Il suo montaggio non presenta particolari difficoltà.
Alcuni esempi:
Perché montarla ?
Per comprendere al meglio l'utilizzo di una barra duomi, bisogna tenere presente che tutti i componenti meccanici, come anche il telaio, vengono realizzati con delle tolleranze progettuali.
Ebbene, dopo che con una vettura siano state percorse diverse migliaia di chilometri, ci si potrà accorgere del fatto che essa, rispetto ad un'altra vettura apparentemente identica, presenterà una differente distanza tra i duomi o, peggio ancora, presenterà un differente angolo di campanatura (angolo di Camber): Realtà ancora più vera qualora siano stati utilizzati pneumatici di sezione larga e ribassati.
Al contrario, se sulla nostra vettura montiamo una barra duomi, potremo constatare (anche a distanza di anni e nonostante le molte migliaia di chilometri percorsi), che la geometria del trapezio non sarà mutata rispetto all'origine, nonostante l’utilizzo quotidiano.
Ma una barra duomi non serve solo a questo. Infatti, è opportuno ricordare che tutte le sollecitazioni che le sospensioni scaricano dal basso verso l’alto, vengono in parte assorbite dal telaio ed in parte (per la terza legge della dinamica), scaricate di nuovo per terra.
Ciò vuol dire che, nel momento in cui con la vettura si affronti una curva, la forza F1 che si sprigiona dal basso verso l’alto andrà a scaricarsi sul telaio oltre che nella direzione opposta F2 (ovvero la forza di gravità).
Ebbene, con la barra duomi installata, la forza F3 si trasmetterà attraverso la stessa barra andando ad agire direttamente sulla sospensione opposta e incontrando la contro forza F4. Grazie a ciò, la sollecitazione verrà in gran parte dissipata sulla barra stessa e sul duomo opposto a quello sollecitato.
In conclusione potremo dire che grazie alla barra duomi, la sommatoria di tutte le forze contrastanti sarà pari alla forza F1.
In ultima analisi tutto questo agire di forze opposte e contrarie si tradurrà in una maggiore stabilità della vettura.
Ma la barra oltre che a compressione, viene sottoposta anche a torsione.
Quando il telaio tende a torcersi (per lo spostamento del baricentro durante una curva), la barra duomi esercita una azione antirollio poichè oltre ad unire i duomi tende anche a mantenere più costante la simmetria della vettura.
Grazie a tutto questo, essa impedisce al telaio di flettersi, garantendo una traiettoria più precisa e soprattutto inserimenti in curva più “decisi”.
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