Premetto che:
1- Massimo rispetto per l'utente d.alfabrera, che ora probabilmente, non ci legge più, per la sua idea, per la punta di follia (che fa parte degli alfisti tutti), per la sua volontà e la sua pazienza.
2- Massimo rispetto per le sue scelte, dal lato economico. Pensare sia folle o meno spendere quelle cifre non è corretto. Bisogna solo rispettare le scelte altrui.
3- Massimo rispetto per il preparatore, che non conosco, e non mi permetto di valutare in quanto tale.
Dopo aver letto le prime pagine..... ero fortemente dubbioso sulla riuscita dell'opera...
Quando poi ho letto di continui ritardi da parte del preparatore.... i dubbi sono ancor più aumentati.
Dopo aver letto cosa è accaduto........ ho capito che i miei dubbi erano corretti....
Partiamo con l'idea di prendere una brera 3.2, e stravolgerla sotto il profilo motoristico. Uno stravolgimento tale da causare solo tanti punti di domanda. Perchè è chiaro, e normale, che un lavoro di questa portata, porti a dubbi su funzionamento di propulsore e organi ad esso collegati, e sull'affidabilità dell'insieme.
Mi pare di capire che, nel caso in questione, non ci fossero esperienze passate, da parte del preparatore, su un lavoro del genere, fatto su un motore, e su un'elettronica del genere. E questa cosa, a mio avviso, dovrebbe dire già molto alle orecchie del cliente o alle nostre, perchè si sa, la prima volta che si effettua una modifica, nulla è certo e tutto è migliorabile. L'errore sta dietro l'angolo, e ne deve essere consapevole chi accetta di eseguire una preparazione cosiccome chi la desidera sulla propria vettura.
L'errore che pare sia stato commesso (o meglio l'errore che è uscito dall'uso del motore è stato inerente ad una scelta infelice degli organi principali e dei loro materiali/tecnologie costruttive. Purtroppo, non potremo mai sapere se, in un futuro oramai passato, ci sarebbero stati nuovi problemi, su altri componenti, ma probabilmente anche si. Probabilmente si, perchè la grandezza dell'intervento è stata tale, da cancellare completamente ogni tipo di percentuale di affidabilità concreta sulla vettura.
Io credo, parere mio personale, che un'intervento del genere, debba essere farcito di molti elementi a monte...
1- Conoscenze meccaniche / ingegneristiche
2- Conoscenza/studio del progetto originale di motori ed annessi.
3- Studio di diversi step di intervento da considerare
4- Calcoli su materiali, accoppiamenti, funzionamenti dell'insieme propulsore e annessi
5- Propulsore "muletto" con sala prova motori, dove verificare il funzionamento degli step di intervento pianificati in precedenza.
6- Stress test per verificare il livello di affidabilità che l'insieme dimostra nel tempo.
7- Individuare i problemi avuti, e studiare come eliminarli.
8- Ricominciare con le prove a banco per verificare funzionamento ed affidabilità.
Solo dopo aver lavorato così, si può pensare di montare il propulsore in macchina, avendo un po di sicurezze. Non esiste altro modo per avere la minima certezza che possa andare tutto o quasi bene.
Voi mi direte, certo, ovvio, se uno fa quello che fanno in fabbrica, ma come può farlo?! Questo è un problema a parte, risolvibile, inserendo ciò nel budget. ma è fondamentale adottare un procedimento del genere per un intervento mai eseguito prima e di una rilevanza così alta.
Insomma, un livello comune non basta, diciamocela tutta, per far fronte ad un lavoro del genere... Già fanno fatica a mapparti una centralina come si deve, figuriamoci una mostruosità di lavoro del genere!
Ritengo quindi che l'idea sia stata sicuramente bella, fascinosa e magari fattibile. E' stata completamente sbagliata la maniera di porsi di fronte a questa impresa. Non è che facendo 2 calcoli (quali non si sa) e basandosi solo sulla teoria delle cose, sul sapere montare un paio di bulloni e manicotti e sul rifare una centralina, si possa pensare di fare il lavoro come nei pensieri iniziali... Noi apriamo il cofano, vediamo una testata, un paio di accessori, cannette, manicotti, plastica e metallo... Ma dietro a tutto ciò, c'è il lavoro di un team di persone competenti, che studiano, sbagliano, migliorano, quello che vediamo dentro il cofano, fino ad un livello che possa essere accettato per l'uso quotidiano del mezzo.
Eppure anche le auto originali si rompono, hanno alle volte delle criticità, dei difetti congeniti, certo. Perchè la perfezione è difficile da avere e la perfezione non porta certo introiti per i ricambi......... Ma questo fa capire che non si può progettare ne riprogettare un motore con superficialità, e con le soli teorie di funzionamento di un motore a ciclo otto e di quelle di una turbina. Ci sono tanti, troppi aspetti che non devono sfuggire, e che per quanto piccoli, rivestono un ruolo fondamentale, ma non solo per l'affidabilità del sistema ma anche per l'incolumità e la sicurezza di chi guida il veicolo dotato di quel sistema.
Materiali, accoppiamenti, misure, collocazioni, percorsi di fluidi e gas, gestione elettronica: tutto dev'essere studiato approfonditamente, testato, e in simbiosi. Una falla in un'area qualsiasi, e scatta il problema, più o meno importante ma arriva...
E nel caso di cui parliamo, purtroppo, è apparso un problema rilevante, che ha distrutto mezzo motore. Forse, con un modo diverso di porsi dall'inizio, la brera twin turbo sarebbe ancora in giro.... Magari qualche piccola noia ogni tanto, una spia, uno strattone di troppo, una cannetta lacerata.... Cosucce, nulla di grave.
Non si può volare alto, se non si sa volare... Questa volta è andata male all'auto. La prossima? l'auto è guidata da uno di noi... e noi non siamo immortali...
Il panettiere deve fare il pane, l'ingegnere deve fare l'ingegnere, il meccanico deve fare il meccanico... Servono tutti, ma nelle loro aree di competenza. Dai miscugli troppo spinti, non ne esce mai nulla di buono...
Certe idee, splendide, ammirevoli ed intriganti, devono avere adeguato supporto.... Altrimenti, meglio tenerle chiuse nel cassetto.