Alfa Romeo 4C - 1.750 TBI 240cv - Coupé LE #271 - Rosso Alfa

@tsubus ci dai qualche impressione più dettagliata sulla guida della 4c? È un modello che m'interessa parecchio e in vista del restyling potrei farci un pensiero, come seconda auto

Premessa: la 4C non e' per tutti e spiegare le sensazioni di guida della 4C a parole e' un'impresa difficile, quasi impossibile. L'unica vera maniera per capire le emozioni che si provano e' guidarla. Nonostante cio', ci provo.

La prima cosa che si nota non appena si entra in una 4C e' la posizione di guida. Si e' letteralmente a terra e gia' questo, a me, piace da morire. Ho comprato la 4C mentre ero in convalescenza da un'operazione alla spalla e non ho potuto guidarla per le prime 1-2 settimane. Questo non mi ha impedito di sedermi al volante ogni giorno, cercare di alzare il braccio per capire quanto mi mancava per poterla guidare e, per qualche secondo, accendere il motore per sentire il rumore. Fremevo dalla voglia di portarla in giro, gia' col sorriso sulle labbra al solo pensiero.

Una volta dentro l'auto, subito si capiscono le intenzioni dell'Alfa Romeo: tenere il peso il piu' basso possibile. Ogni cosa superflua e' stata eliminata. Non ci sono le tasche laterali, non c'e' nemmeno il cassettino portaoggetti. La radio e' basilare, anche se sorprendentemente supporta le chiamate e la musica via bluetooth col cellulare. Non c'e' nessun tipo di insonorizazzione, l'unica cosa che divide il guidatore dal pilota e' un piccolo vetro dietro la testa. Il rumore del motore e dello scarico e' assordante, specialmente con lo scarico racing e i finestrini abbassati. Se ti aspetti di avere un'esperienza di guida simile ad altre sportive biposto (escludendo le supercar), non e' l'auto che fa per te. Non ha "comfort". La 4C e' un giocattolo con il solo scopo di farti divertire. E' come un go-kart di lusso con 240 cavalli, e' una vera "mini supercar". Le altre biposto, in confronto, sono una noia mortale.

Quando finalmente metti in moto e parti, la prima cosa che risalta dopo il rumore assordante del motore (pura musica per le mie orecchie), e' l'assenza del servosterzo. Durante le manovre puo' essere pesante, ma e' solo questione di farci l'abitudine ed e' una cosa che viene immediatamente dimenticata una volta che si entra in strada. A questo punto l'assenza del servosterzo diventa una qualita' estremamente positiva, ti permette di sentirti un tutt'uno con l'auto. Ogni cosa che sente la 4C, la senti anche tu attraverso il volante.

Come per te, anche per me la 4C e' una seconda auto, la prima e' una MiTo QV. La tengo gelosamente in un garage chiuso e, ad ogni occasione, la prendo e 90% delle volte giro per ore senza meta. Ho la fortuna di abitare in un luogo con svariate belle strade di montagna piene di curve, piccole gallerie e senza traffico. Le sensazioni di guida, quando si guida sportivamente su strade come queste, sono indescrivibili. E' pura gioia. L'auto e' precisissima, estremamente agile, capisci che ha tutto sotto controllo. Curva dopo curva ti innamori sempre di piu', ogni volta che la guidi quasi ti dimentichi delle emozioni che ti fa provare ogni giorno. Con i finestrini abbassati, ogni galleria e' puro godimento, ti fa venire la pelle d'oca. Passo le ore a guidare e non riesco a smettere di sorridere, a volte addirittura mi metto a ridere ad alta voce. Se qualcuno mi vedesse penserebbe che sono pazzo e probabilmente ha ragione: sono pazzo della 4C. E' importante dire che con la 4C non c'e' nessun bisogno di sforare i limiti o mettere in pericolo la tua vita o quella altrui. La 4C e' divertente a qualsiasi velocita' e si e' sempre in completo controllo. Come sempre, sta al pilota imparare a conoscere l'auto e capire i propri limiti. Se si vuole andare oltre, si puo' andare in pista, dove la 4C si sente a casa. Nota: consiglio di guidare esclusivamente in Dynamic manuale (o Racing, se te la senti di girare con gli aiutini elettronici disabilitati). In N e in A la 4C perde parte del suo spirito. L'accelerazione ne risente, i cambi di marcia diventano piu' lenti, diventa quasi un'altra auto.

Poi c'e' l'altro lato della 4C: e' un'opera d'arte e tutti lo riconoscono, anche senza conoscerla. Guidando in giro quasi chiunque si gira per guardarla (nonostante io viva in una zona dove vedere Ferrari, Lamborghini e McLaren succede ogni giorno). La gente ti sente arrivare molto prima a causa del rumore. Ti verranno fatte foto, video, ci saranno persone che ti salutano, altre che ti chiedono di schiacciare per fare rumore, ma mai passerai inosservato. Non a tutti questo piace, quindi e' giusto farlo notare. Come detto in precedenza, se si vuole un'auto meno appariscente, che passa quasi inosservata, e' meglio interessarsi a un'altra biposto, come per esempio la Porsche. Se invece si vuole un'auto pensata esclusivamente per farti divertire, a discapito di qualche comfort mancante, non c'e' scelta migliore dell'Alfa Romeo 4C.

Il mio consiglio finale e' cio' che ho detto all'inizio: provala e subito capirai se e' fatta per te.
 
Premessa: la 4C non e' per tutti e spiegare le sensazioni di guida della 4C a parole e' un'impresa difficile, quasi impossibile. L'unica vera maniera per capire le emozioni che si provano e' guidarla. Nonostante cio', ci provo.

La prima cosa che si nota non appena si entra in una 4C e' la posizione di guida. Si e' letteralmente a terra e gia' questo, a me, piace da morire. Ho comprato la 4C mentre ero in convalescenza da un'operazione alla spalla e non ho potuto guidarla per le prime 1-2 settimane. Questo non mi ha impedito di sedermi al volante ogni giorno, cercare di alzare il braccio per capire quanto mi mancava per poterla guidare e, per qualche secondo, accendere il motore per sentire il rumore. Fremevo dalla voglia di portarla in giro, gia' col sorriso sulle labbra al solo pensiero.

Una volta dentro l'auto, subito si capiscono le intenzioni dell'Alfa Romeo: tenere il peso il piu' basso possibile. Ogni cosa superflua e' stata eliminata. Non ci sono le tasche laterali, non c'e' nemmeno il cassettino portaoggetti. La radio e' basilare, anche se sorprendentemente supporta le chiamate e la musica via bluetooth col cellulare. Non c'e' nessun tipo di insonorizazzione, l'unica cosa che divide il guidatore dal pilota e' un piccolo vetro dietro la testa. Il rumore del motore e dello scarico e' assordante, specialmente con lo scarico racing e i finestrini abbassati. Se ti aspetti di avere un'esperienza di guida simile ad altre sportive biposto (escludendo le supercar), non e' l'auto che fa per te. Non ha "comfort". La 4C e' un giocattolo con il solo scopo di farti divertire. E' come un go-kart di lusso con 240 cavalli, e' una vera "mini supercar". Le altre biposto, in confronto, sono una noia mortale.

Quando finalmente metti in moto e parti, la prima cosa che risalta dopo il rumore assordante del motore (pura musica per le mie orecchie), e' l'assenza del servosterzo. Durante le manovre puo' essere pesante, ma e' solo questione di farci l'abitudine ed e' una cosa che viene immediatamente dimenticata una volta che si entra in strada. A questo punto l'assenza del servosterzo diventa una qualita' estremamente positiva, ti permette di sentirti un tutt'uno con l'auto. Ogni cosa che sente la 4C, la senti anche tu attraverso il volante.

Come per te, anche per me la 4C e' una seconda auto, la prima e' una MiTo QV. La tengo gelosamente in un garage chiuso e, ad ogni occasione, la prendo e 90% delle volte giro per ore senza meta. Ho la fortuna di abitare in un luogo con svariate belle strade di montagna piene di curve, piccole gallerie e senza traffico. Le sensazioni di guida, quando si guida sportivamente su strade come queste, sono indescrivibili. E' pura gioia. L'auto e' precisissima, estremamente agile, capisci che ha tutto sotto controllo. Curva dopo curva ti innamori sempre di piu', ogni volta che la guidi quasi ti dimentichi delle emozioni che ti fa provare ogni giorno. Con i finestrini abbassati, ogni galleria e' puro godimento, ti fa venire la pelle d'oca. Passo le ore a guidare e non riesco a smettere di sorridere, a volte addirittura mi metto a ridere ad alta voce. Se qualcuno mi vedesse penserebbe che sono pazzo e probabilmente ha ragione: sono pazzo della 4C. E' importante dire che con la 4C non c'e' nessun bisogno di sforare i limiti o mettere in pericolo la tua vita o quella altrui. La 4C e' divertente a qualsiasi velocita' e si e' sempre in completo controllo. Come sempre, sta al pilota imparare a conoscere l'auto e capire i propri limiti. Se si vuole andare oltre, si puo' andare in pista, dove la 4C si sente a casa. Nota: consiglio di guidare esclusivamente in Dynamic manuale (o Racing, se te la senti di girare con gli aiutini elettronici disabilitati). In N e in A la 4C perde parte del suo spirito. L'accelerazione ne risente, i cambi di marcia diventano piu' lenti, diventa quasi un'altra auto.

Poi c'e' l'altro lato della 4C: e' un'opera d'arte e tutti lo riconoscono, anche senza conoscerla. Guidando in giro quasi chiunque si gira per guardarla (nonostante io viva in una zona dove vedere Ferrari, Lamborghini e McLaren succede ogni giorno). La gente ti sente arrivare molto prima a causa del rumore. Ti verranno fatte foto, video, ci saranno persone che ti salutano, altre che ti chiedono di schiacciare per fare rumore, ma mai passerai inosservato. Non a tutti questo piace, quindi e' giusto farlo notare. Come detto in precedenza, se si vuole un'auto meno appariscente, che passa quasi inosservata, e' meglio interessarsi a un'altra biposto, come per esempio la Porsche. Se invece si vuole un'auto pensata esclusivamente per farti divertire, a discapito di qualche comfort mancante, non c'e' scelta migliore dell'Alfa Romeo 4C.

Il mio consiglio finale e' cio' che ho detto all'inizio: provala e subito capirai se e' fatta per te.
lo credo anche io... potresti organizzare dei test drive??? scherzo...
 
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Premessa: la 4C non e' per tutti e spiegare le sensazioni di guida della 4C a parole e' un'impresa difficile, quasi impossibile. L'unica vera maniera per capire le emozioni che si provano e' guidarla. Nonostante cio', ci provo.

La prima cosa che si nota non appena si entra in una 4C e' la posizione di guida. Si e' letteralmente a terra e gia' questo, a me, piace da morire. Ho comprato la 4C mentre ero in convalescenza da un'operazione alla spalla e non ho potuto guidarla per le prime 1-2 settimane. Questo non mi ha impedito di sedermi al volante ogni giorno, cercare di alzare il braccio per capire quanto mi mancava per poterla guidare e, per qualche secondo, accendere il motore per sentire il rumore. Fremevo dalla voglia di portarla in giro, gia' col sorriso sulle labbra al solo pensiero.

Una volta dentro l'auto, subito si capiscono le intenzioni dell'Alfa Romeo: tenere il peso il piu' basso possibile. Ogni cosa superflua e' stata eliminata. Non ci sono le tasche laterali, non c'e' nemmeno il cassettino portaoggetti. La radio e' basilare, anche se sorprendentemente supporta le chiamate e la musica via bluetooth col cellulare. Non c'e' nessun tipo di insonorizazzione, l'unica cosa che divide il guidatore dal pilota e' un piccolo vetro dietro la testa. Il rumore del motore e dello scarico e' assordante, specialmente con lo scarico racing e i finestrini abbassati. Se ti aspetti di avere un'esperienza di guida simile ad altre sportive biposto (escludendo le supercar), non e' l'auto che fa per te. Non ha "comfort". La 4C e' un giocattolo con il solo scopo di farti divertire. E' come un go-kart di lusso con 240 cavalli, e' una vera "mini supercar". Le altre biposto, in confronto, sono una noia mortale.

Quando finalmente metti in moto e parti, la prima cosa che risalta dopo il rumore assordante del motore (pura musica per le mie orecchie), e' l'assenza del servosterzo. Durante le manovre puo' essere pesante, ma e' solo questione di farci l'abitudine ed e' una cosa che viene immediatamente dimenticata una volta che si entra in strada. A questo punto l'assenza del servosterzo diventa una qualita' estremamente positiva, ti permette di sentirti un tutt'uno con l'auto. Ogni cosa che sente la 4C, la senti anche tu attraverso il volante.

Come per te, anche per me la 4C e' una seconda auto, la prima e' una MiTo QV. La tengo gelosamente in un garage chiuso e, ad ogni occasione, la prendo e 90% delle volte giro per ore senza meta. Ho la fortuna di abitare in un luogo con svariate belle strade di montagna piene di curve, piccole gallerie e senza traffico. Le sensazioni di guida, quando si guida sportivamente su strade come queste, sono indescrivibili. E' pura gioia. L'auto e' precisissima, estremamente agile, capisci che ha tutto sotto controllo. Curva dopo curva ti innamori sempre di piu', ogni volta che la guidi quasi ti dimentichi delle emozioni che ti fa provare ogni giorno. Con i finestrini abbassati, ogni galleria e' puro godimento, ti fa venire la pelle d'oca. Passo le ore a guidare e non riesco a smettere di sorridere, a volte addirittura mi metto a ridere ad alta voce. Se qualcuno mi vedesse penserebbe che sono pazzo e probabilmente ha ragione: sono pazzo della 4C. E' importante dire che con la 4C non c'e' nessun bisogno di sforare i limiti o mettere in pericolo la tua vita o quella altrui. La 4C e' divertente a qualsiasi velocita' e si e' sempre in completo controllo. Come sempre, sta al pilota imparare a conoscere l'auto e capire i propri limiti. Se si vuole andare oltre, si puo' andare in pista, dove la 4C si sente a casa. Nota: consiglio di guidare esclusivamente in Dynamic manuale (o Racing, se te la senti di girare con gli aiutini elettronici disabilitati). In N e in A la 4C perde parte del suo spirito. L'accelerazione ne risente, i cambi di marcia diventano piu' lenti, diventa quasi un'altra auto.

Poi c'e' l'altro lato della 4C: e' un'opera d'arte e tutti lo riconoscono, anche senza conoscerla. Guidando in giro quasi chiunque si gira per guardarla (nonostante io viva in una zona dove vedere Ferrari, Lamborghini e McLaren succede ogni giorno). La gente ti sente arrivare molto prima a causa del rumore. Ti verranno fatte foto, video, ci saranno persone che ti salutano, altre che ti chiedono di schiacciare per fare rumore, ma mai passerai inosservato. Non a tutti questo piace, quindi e' giusto farlo notare. Come detto in precedenza, se si vuole un'auto meno appariscente, che passa quasi inosservata, e' meglio interessarsi a un'altra biposto, come per esempio la Porsche. Se invece si vuole un'auto pensata esclusivamente per farti divertire, a discapito di qualche comfort mancante, non c'e' scelta migliore dell'Alfa Romeo 4C.

Il mio consiglio finale e' cio' che ho detto all'inizio: provala e subito capirai se e' fatta per te.

Questa è la risposta che mi aspettavo e la conferma che cercavo. Ho ordinato una Giulia 200cv turbo benzina con pack performance e cerchi da 19 e sarà l'auto per la famiglia. Non cerco comfort, optional ed elettronica, ma piacere di guida vero. Voglio sentire l'auto, senza filtri. Voglio il rombo assordante e il sedere a terra. Ovviamente la proverò, ma è un po' che sono convinto di trovare questo nella 4c.
Grazie mille
 
Premessa: la 4C non e' per tutti e spiegare le sensazioni di guida della 4C a parole e' un'impresa difficile, quasi impossibile. L'unica vera maniera per capire le emozioni che si provano e' guidarla. Nonostante cio', ci provo.

La prima cosa che si nota non appena si entra in una 4C e' la posizione di guida. Si e' letteralmente a terra e gia' questo, a me, piace da morire. Ho comprato la 4C mentre ero in convalescenza da un'operazione alla spalla e non ho potuto guidarla per le prime 1-2 settimane. Questo non mi ha impedito di sedermi al volante ogni giorno, cercare di alzare il braccio per capire quanto mi mancava per poterla guidare e, per qualche secondo, accendere il motore per sentire il rumore. Fremevo dalla voglia di portarla in giro, gia' col sorriso sulle labbra al solo pensiero.

Una volta dentro l'auto, subito si capiscono le intenzioni dell'Alfa Romeo: tenere il peso il piu' basso possibile. Ogni cosa superflua e' stata eliminata. Non ci sono le tasche laterali, non c'e' nemmeno il cassettino portaoggetti. La radio e' basilare, anche se sorprendentemente supporta le chiamate e la musica via bluetooth col cellulare. Non c'e' nessun tipo di insonorizazzione, l'unica cosa che divide il guidatore dal pilota e' un piccolo vetro dietro la testa. Il rumore del motore e dello scarico e' assordante, specialmente con lo scarico racing e i finestrini abbassati. Se ti aspetti di avere un'esperienza di guida simile ad altre sportive biposto (escludendo le supercar), non e' l'auto che fa per te. Non ha "comfort". La 4C e' un giocattolo con il solo scopo di farti divertire. E' come un go-kart di lusso con 240 cavalli, e' una vera "mini supercar". Le altre biposto, in confronto, sono una noia mortale.

Quando finalmente metti in moto e parti, la prima cosa che risalta dopo il rumore assordante del motore (pura musica per le mie orecchie), e' l'assenza del servosterzo. Durante le manovre puo' essere pesante, ma e' solo questione di farci l'abitudine ed e' una cosa che viene immediatamente dimenticata una volta che si entra in strada. A questo punto l'assenza del servosterzo diventa una qualita' estremamente positiva, ti permette di sentirti un tutt'uno con l'auto. Ogni cosa che sente la 4C, la senti anche tu attraverso il volante.

Come per te, anche per me la 4C e' una seconda auto, la prima e' una MiTo QV. La tengo gelosamente in un garage chiuso e, ad ogni occasione, la prendo e 90% delle volte giro per ore senza meta. Ho la fortuna di abitare in un luogo con svariate belle strade di montagna piene di curve, piccole gallerie e senza traffico. Le sensazioni di guida, quando si guida sportivamente su strade come queste, sono indescrivibili. E' pura gioia. L'auto e' precisissima, estremamente agile, capisci che ha tutto sotto controllo. Curva dopo curva ti innamori sempre di piu', ogni volta che la guidi quasi ti dimentichi delle emozioni che ti fa provare ogni giorno. Con i finestrini abbassati, ogni galleria e' puro godimento, ti fa venire la pelle d'oca. Passo le ore a guidare e non riesco a smettere di sorridere, a volte addirittura mi metto a ridere ad alta voce. Se qualcuno mi vedesse penserebbe che sono pazzo e probabilmente ha ragione: sono pazzo della 4C. E' importante dire che con la 4C non c'e' nessun bisogno di sforare i limiti o mettere in pericolo la tua vita o quella altrui. La 4C e' divertente a qualsiasi velocita' e si e' sempre in completo controllo. Come sempre, sta al pilota imparare a conoscere l'auto e capire i propri limiti. Se si vuole andare oltre, si puo' andare in pista, dove la 4C si sente a casa. Nota: consiglio di guidare esclusivamente in Dynamic manuale (o Racing, se te la senti di girare con gli aiutini elettronici disabilitati). In N e in A la 4C perde parte del suo spirito. L'accelerazione ne risente, i cambi di marcia diventano piu' lenti, diventa quasi un'altra auto.

Poi c'e' l'altro lato della 4C: e' un'opera d'arte e tutti lo riconoscono, anche senza conoscerla. Guidando in giro quasi chiunque si gira per guardarla (nonostante io viva in una zona dove vedere Ferrari, Lamborghini e McLaren succede ogni giorno). La gente ti sente arrivare molto prima a causa del rumore. Ti verranno fatte foto, video, ci saranno persone che ti salutano, altre che ti chiedono di schiacciare per fare rumore, ma mai passerai inosservato. Non a tutti questo piace, quindi e' giusto farlo notare. Come detto in precedenza, se si vuole un'auto meno appariscente, che passa quasi inosservata, e' meglio interessarsi a un'altra biposto, come per esempio la Porsche. Se invece si vuole un'auto pensata esclusivamente per farti divertire, a discapito di qualche comfort mancante, non c'e' scelta migliore dell'Alfa Romeo 4C.

Il mio consiglio finale e' cio' che ho detto all'inizio: provala e subito capirai se e' fatta per te.

Wow, complimenti!!! Se il tuo obiettivo era di farci capire come ci si sente alla guida di questa meraviglia, hai centrato l'obiettivo!!
 
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