- 21 Marzo 2006
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- Regione
- Spain
- Alfa
- Stelvio
- Motore
- 3.0L
- Altre Auto
- Bmw F11 530d Msport
Alfa 8C Competizione, anteprima mondiale
Debutta a Parigi la versione definitiva dell’affascinante Alfa 8C Competizione, Gran Turismo esclusiva che sarà prodotta in edizione limitata. Progettata dall’Alfa Romeo, la vettura è direttamente derivata dal concept che destò ammirazione al Salone di Francoforte del 2003 e si è avvalsa nello sviluppo delle migliori competenze tecnico-industriali nell'ambito del Polo Sportivo Alfa-Maserati. In particolare, la cooperazione tra le due Case si è svolta in un'ottica di integrazione tra le funzioni di progettazione di Alfa Romeo e quelle produttive di Maserati.
La 8C Competizione si ispira al passato glorioso del brand proiettando nel futuro i valori di tecnologia ed emozione. L’ispirazione al passato inizia già dal nome evocativo che richiama la grande tradizione sportiva dell’Alfa Romeo. Infatti, la sigla 8C negli anni Trenta e Quaranta ha contraddistinto le vetture, da competizione e stradali, equipaggiate con il potente “otto cilindri” realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano. Invece, il termine “Competizione” vuol essere innanzitutto un omaggio alla “6C 2500 competizione”, coupè sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio-Zanardi nella celebre Mille Miglia.
Dunque, “8C Competizione” non è un nome di fantasia ma un segno distintivo della propria storia sportiva; anzi, di una vera e propria leggenda nata dalle innumerevoli vittorie conquistate sui circuiti di tutto il mondo, sempre attraverso la qualità degli uomini e la loro passione agonistica, la ricerca di motori e tecnologie d’avanguardia, il rinnovato gusto della sfida.
Ed è proprio da questo legame con i valori della storia Alfa Romeo che assume ancora più importanza il termine “Competizione”; proiettato al futuro rappresenta il senso di dinamismo costante che contraddistingue un Marchio alla ricerca dell’eccellenza, dell’incremento della sua competitività e dell’innovazione tecnologica. Ecco allora spiegato il ruolo della nuova vettura, che non è quindi un punto di arrivo semmai un punto di partenza per riaffermare l’unicità dell’Alfa Romeo nel mondo: la capacità di coniugare l’emozione della linea con il piacere di guida.
Stile e aerodinamica: tradizione e innovazione
La linea accattivante, opera del Centro Stile Alfa Romeo, rende unica questa “2 posti secchi” nel panorama delle granturismo. Grazie all’eccellente lavoro dei progettisti, le esigenze aerodinamiche e prestazionali non hanno modificato il concept originale della vettura. Infatti lo stile mantiene l’incredibile pulizia delle forme, non alterate da elementi che ne disturbino l’armonia.
Le soluzioni adottate sull’Alfa 8C per raggiungere i massimi livelli di efficienza aerodinamica non si limitano al disegno delle forme. L’aria avvolge la vettura e segue il suo percorso naturale, non ostacolata da spigoli e irregolarità. Infatti, tutte le superfici e i profili dei montanti e dei vetri, insieme alla forma e alla posizione degli specchietti retrovisori, sono stati ottimizzati sia con calcoli computazionali sia con prove in galleria e dal vero. E’ stata dedicata molta attenzione al fine di creare un effetto “suolo” che ha permesso di ottenere un Cz (coefficiente di deportanza) negativo che, come sulle vetture da competizione, contribuisce ad aumentare la stabilità alle alte velocità.
Le dimensioni compatte sintetizzano l’aggressività di una vettura pensata per garantire la massima efficienza di guida.
Le superfici della vettura sono molto scolpite e abilmente modellate. In dettaglio, grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale “scavato” in corrispondenza al passaruota anteriore verso la fiancata. Le ruote di grandi dimensioni e i possenti “muscoli” dei parafanghi posteriori accentuano la personalità e la forza del modello, senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, quasi a sottolineare la bellezza formale dei singoli elementi degli esterni: il proiettore a “goccia” incastonato come una pietra preziosa nel parafango anteriore, i fanali posteriori a Led sintesi di tecnologia e razionalità, l’essenziale maniglia della porta. Inoltre, nel frontale ritroviamo gli stilemi caratteristici dell’Alfa Romeo, con una nuova interpretazione dei “baffi” e dello scudo.
La linea innovativa anticipa elementi e proporzioni delle future vetture Alfa Romeo, ma si arricchisce di emozioni e suggestioni del passato: la 33 Coupè Stradale, la Giulia TZ e tante altre protagoniste della storia dell’automobile. Infine, per esaltare le forme della 8C Competizione, il Centro Stile Alfa Romeo ha sviluppato dei nuovi colori che, oltre ad abbinarsi alla sinuosità della vettura, esprimono modernità e suggestione tecnologica.
Motore 8 cilindri 4.7: il “belcanto” italiano
Il motore è il “cuore” pulsante di un’Alfa Romeo. In questo caso si tratta di un inedito 8 cilindri a V di 90° e cilindrata di 4691 cm3 che è stato progettato con un obiettivo preciso: garantire prestazioni straordinarie, ma senza rinunciare alla fluidità di marcia e alla fruibilità in ogni situazione, dalla pista alla guida nel traffico cittadino.
Le massime prestazioni del motore si riassumono in una potenza massima di 450 CV a 7000 rpm, una coppia massima di 470 Nm a 4750 rpm ed un regime massimo di 7500 rpm.
L’impostazione della fluidodinamica interna e del sistema di raffreddamento teste cilindri è volta ad ottenere una elevata permeabilità dei condotti, un efficace raffreddamento della carica di aspirazione per massimizzare il rendimento volumetrico e la prestazione del motore.
L’armonizzazione della geometria di aspirazione e scarico unita all’adozione di variatori di fase ad attuazione continua sugli assi a camme di aspirazione, alla ottimizzazione della camera di combustione e alla calibrazione stessa del motore permettono di ottenere già l’80% di coppia a partire da 2000 rpm.
Nelle situazioni di guida sportiva su percorso misto il motopropulsore si fa apprezzare per i tempi di risposta eccezionalmente brevi grazie all’elevata permeabilità dell’aspirazione e alla bassa inerzia del sistema volano-frizione bidisco.
L‘albero motore con i contrappesi a 90°, completamente equilibrato con opportuna selezione di bielle e pistoni, assicura al motore un funzionamento con basse vibrazioni.
Il gruppo basamento-sottobasamento è in alluminio con 5 supporti di banco per assicurare elevata rigidezza alla struttura e basse perdite per attrito, così come le teste cilindri sono in lega di alluminio.
Tutte le canalizzazioni (acqua, olio, aria secondaria) sono realizzate direttamente nelle fusioni del motore realizzando così un sistema con elevata rigidezza, basso ingombro e garanzie di montaggio “sicuro”, ovvero grande affidabilità.
L’integrazione dei sistemi accessori con le fusioni principali del motore e il design ad elevata rigidezza di tutti gli elementi ad ampia parete assicurano una bassa rumorosità irraggiata dal motore ed una elevata affidabilità dei componenti.
Anche il packaging longitudinale del motore è stato oggetto di particolare attenzione come dimostra l’adozione di un comando distribuzione a catena singola che garantisce una eccezionale affidabilità “for life”.
Infine, particolare attenzione è stata applicata alla definizione ed intonazione acustica della aspirazione e dello scarico ricercando una timbrica che esaltasse il carattere e rendesse inconfondibile la vettura. Il risultato è un suono caratteristico e pieno, enfatizzato da un sistema di aspirazione ad elevata permeabilità e da un sistema di scarico con valvole ad attuazione comandata elettronicamente che esalta il sound della vettura nel pieno rispetto dei vincoli omologativi e degli aspetti ambientali.
Trasmissione, cambio robotizzato e differenziale autobloccante
Per la 8C Competizione i tecnici ripropongono uno schema più volte utilizzato dalla Casa: l’architettura transaxle con cambio al retrotreno, già patrimonio di vetture Alfa Romeo. Questo schema permette di ottenere un eccellente comportamento dinamico, offrendo altresì la proverbiale sicurezza attiva dell’Alfa Romeo.
Il gruppo motore – cambio è realizzato secondo l’architettura transaxle che porta ad una distribuzione pesi molto efficace per l’handling della vettura. Grazie alla ridotta dimensione assiale del motore e all’integrazione con gli elementi del telaio fin dalle prime fasi di progettazione, tutto il gruppo motopropulsore è stato alloggiato in posizione particolarmente arretrata, come si conviene ad una impostazione sportiva.
Il cambio a 6 rapporti, con selezione computerizzata delle marce tramite le levette dietro al volante, è stato sviluppato per garantire cambi marcia velocissimi e può essere utilizzato nelle modalità Manuale-Normale; Manuale-Sport; Automatico-Normale; Automatico-Sport; Ice. Infine, il differenziale autobloccante permette di gestire con straordinaria efficacia accelerazioni e stabilità in ogni situazione.
Sospensioni, ruote e impianto frenante
Come da tradizione Alfa Romeo, le soluzioni tecniche derivano direttamente dal mondo delle competizioni. Non fanno eccezione le sospensioni del nuovo modello che prevedono uno schema a quadrilateri con portamozzi e bracci in alluminio forgiato, puntone supplementare per il controllo della convergenza.
Per assicurare una frenata potente ed efficace anche nell’uso più intenso, l’impianto frenante propone dischi forati e ventilati con pinze freno in alluminio. Inoltre, per “incollare” la vettura all’asfalto sono stati scelti pneumatici da 20” appositamente sviluppati per garantire prestazioni eccellenti: 245/35 all’avantreno e 285/35 al retrotreno, montati su cerchi a fori in alluminio fluoformato per assicurare leggerezza e massima efficienza nella ventilazione dei freni.
Infine, per garantire un utilizzo sempre divertente e sicuro in qualunque condizione di guida, la 8C Competizione propone l’ultima edizione del VDC Alfa Romeo, un sistema evoluto di controllo di stabilità e trazione, per garantire al pilota il massimo “feeling” con la vettura.
Struttura rigida e leggera
Una struttura rigida e leggera è la regola per impostare una buona vettura ad alte prestazioni. Ed è anche il principio ispiratore di 8C Competizione. In dettaglio, il telaio compatto è in acciaio per ottenere la massima rigidità torsionale a garanzia di una guida sempre precisa e sicura, mentre la scocca è in fibra di carbonio. Questa scelta è motivata dall’esigenza di ridurre al massimo i pesi ma anche di ottimizzare il baricentro della vettura a tutto vantaggio dell’agilità e della guidabilità nei percorsi più impegnativi.
Interni: personalità e tecnologia
Il tratto caratteristico è determinato dal vasto impiego di materiali compositi per la realizzazione della plancia e dei pannelli interni. Una scelta tecnica ma che rafforza lo spirito della vettura e ne esalta la personalità. Come dimostra anche l'adozione di sedili anatomici, prodotti in fibra di carbonio, che possono essere regolati e personalizzati in base alle caratteristiche fisiche del pilota (una peculiarità finora riservata alle vetture da corsa).
Tutto è stato studiato e realizzato per garantire la massima ergonomia del pilota e di chi vorrà condividerne le emozioni: guida distesa, strumentazione sempre visibile e intuitiva, levette del cambio robotizzato fisse sul piantone e facilmente raggiungibili senza staccare le mani dal volante sportivo.
La cura e il dettaglio delle finiture permetteranno ovviamente la personalizzazione secondo il gusto del cliente, che potrà scegliere tra differenti ambienti interni.
Il piacere assoluto della guida sportiva
La guardi e ti piace: gomme larghe, assetto basso, stile equilibratamente aggressivo. Bella insomma. Senti il motore e ti emoziona: un suono meccanico, pieno, convincente. Allora non resta che sedersi al volante, ingranare la prima e via a provare l’Alfa 8C Competizione. Ma resta un dubbio: come si guiderà una sportiva che sotto al cofano nasconde un 8 cilindri di 4700 cm3 e quando schiacci l’acceleratore scarica a terra 450 CV di potenza e 470 Nm di coppia. L’inattesa risposta è: con grande facilità, in un modo persino più semplice e istintivo di quello cui ci ha abituati la nostra vettura di ogni giorno. A patto di concedersi il tempo e il piacere (perché di questo si tratta) di familiarizzare con comandi più diretti e risposte più immediate scoprendo, poco per volta, l’anima della nuova Alfa 8C Competizione: quella che sul percorso misto o meglio ancora sulla pista, dove la velocità e le accelerazioni trasversali diventano più impegnative, restituisce sensazioni che solo una vera sportiva può dare.
Insomma, l’Alfa 8C Competizione dichiara di “essere Alfa” fino in fondo confermando un controllo e un piacere di guida senza compromessi. Da sempre, infatti, il comfort di marcia e il comportamento dinamico sono caratteristiche peculiari delle automobili Alfa Romeo: nel caso di questa vettura diventano veri e propri punti di forza.
Alfa 8C Competizione: un nome leggendario per una vettura unica
Lo spirito Alfa Romeo, sin dalle origini, si è alimentato di un istinto costante verso la perfezione tecnica, esprimendo prestazioni sempre più elevate. Protagonisti assoluti di questa ricerca sono i motori: cuore pulsante di ogni vettura Alfa Romeo. Scenografie di eccellenza di un progresso tecnico e tecnologico davvero unico sono stati i tracciati di gara di tutto il mondo, in cui la bandiera di Alfa Romeo ha conquistato il posto più alto.
La chiave di volta dell’evoluzione tecnica di Alfa Romeo è il motore a 8 cilindri, elaborato nella prima metà degli anni Venti da un giovane tecnico di nome Vittorio Jano, impegnato nel rinnovamento del motore a 6 cilindri, sia per rispondere alle esigenze degli acquirenti delle vetture
“di serie” sia per contrastare al meglio gli assalti delle case rivali nelle competizioni sportive.
Il primo collaudo di una vettura 8C avviene nel 1923 con la P1, già dotata di compressore e doppia accensione, e successivamente con la P2. L’esordio non può essere migliore: nel 1925 l’Alfa Romeo P2 si aggiudica la vittoria del primo Campionato del Mondo. Gli effetti positivi di queste innovazioni non si limitano ai motori delle vetture di produzione, ma la gloria di questo risultato si inserisce nello stemma “Alfa Romeo – Milano” sotto forma di una corona di alloro che, da quel momento, caratterizza tutte le vetture della casa del Portello.
All’inizio degli anni Trenta, i potenti e affidabili motori ad 8 cilindri – da ora in lega leggera – “suonano” docili sotto il cofano di eleganti cabriolet e coupè (carrozzati, fra gli altri, dai milanesi Zagato e Castagna) e ruggiscono nella polvere di gare come la Mille Miglia e la Targa Florio, che vanno ad arricchire un impressionante palmares di vittorie assolute. Menzione particolare meritano le travolgenti vittorie del 1931, 1932, 1933 e del 1934 a Le Mans dell’Alfa Romeo 8C (chiamata poi “Le Mans” sull’eco di queste grandi vittorie).
Il culmine del livello tecnico raggiunto con gli 8 cilindri è il motore dell’Alfa Romeo Tipo B, chiamata anche “P3” per evidenziare il continuum tecnologico con la P2. Campari, Nuvolari, Caracciola, Borzacchini, Marinoni, Guidotti, Fagioli sono solo alcuni dei campioni che hanno legato i loro successi al motore 8C sui traguardi dei più prestigiosi circuiti del mondo, sia nella versione del 1932 sia in quella del 1934.
La continua evoluzione e la costante ricerca tecnica raggiungono l’apice con l’8C 2900, incontrastata dominatrice delle corse della seconda metà degli anni Trenta, dalla 1OOO Miglia alla 24 Ore di Le Mans, condotta senza pari dal pilota Biondetti su una 8C di rara eleganza carrozzata da Touring appositamente per questa competizione. Eccezionale è la longevità di questo motore: ancora nel 1947 la 8C 2900 B conquista con Biondetti-Romano la 1OOO Miglia, dimostrando ancora una volta e su un percorso eccezionalmente arduo, che i motori Alfa Romeo erano dotati di potenza e affidabilità del tutto straordinarie.
La Seconda Guerra Mondiale interrompe ma solo per poco le vittorie della 158. Nel 1946 nasce la mitica 159 “Alfetta”, un concentrato di alta scuola motoristica. A detta di Juan Manuel Fangio, guidare questo 8 cilindri era come “tenere fra le mani l’archetto di uno Stradivari”. La 158 prima e la 159 poi consegnano al Marchio gli allori dei primi due campionati mondiali della Formula 1 moderna, nel 1950 con Nino Farina e nel 1951 con Fangio.
Dopo le vittorie in Formula 1, l’Alfa Romeo decide di ritirarsi dalle corse per dedicarsi completamente alla forte richiesta della neonata 1900 e, successivamente, della gamma Giulietta. Nel 1967 ritornano i potenti 8 cilindri che equipaggiavano le 33 da competizione e che caratterizzavano le forme affascinanti e grintose della 33 in versione stradale. E anche qui il debutto in gara è entusiasmante, con il gradino alto del podio di Teodoro Zeccoli in occasione della gara in salita di Fleron, in Belgio, sulla 33/2 Sport Prototipo.
Altre 33, nel corso degli anni Settanta, si aggiudicano notevoli successi sulle piste e sui circuiti di tutto il mondo. Tale perfezione di tecnica viene trasferita nelle vetture di serie come la Montreal, auto di grande prestigio ed elevatissime prestazioni, grazie al motore 8 Cilindri derivato proprio dalle 33 da competizione. Nel 1977 il motore 8 cilindri viene montato su una serie limitata di Alfetta GTV, realizzata dall’Autodelta che, in questo modo, continua la tradizione sportiva applicata alla produzione dei motori.
Oggi, il cuore leggendario di quel motore torna a battere nel cofano della nuova Alfa 8C Competizione.
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Debutta a Parigi la versione definitiva dell’affascinante Alfa 8C Competizione, Gran Turismo esclusiva che sarà prodotta in edizione limitata. Progettata dall’Alfa Romeo, la vettura è direttamente derivata dal concept che destò ammirazione al Salone di Francoforte del 2003 e si è avvalsa nello sviluppo delle migliori competenze tecnico-industriali nell'ambito del Polo Sportivo Alfa-Maserati. In particolare, la cooperazione tra le due Case si è svolta in un'ottica di integrazione tra le funzioni di progettazione di Alfa Romeo e quelle produttive di Maserati.
La 8C Competizione si ispira al passato glorioso del brand proiettando nel futuro i valori di tecnologia ed emozione. L’ispirazione al passato inizia già dal nome evocativo che richiama la grande tradizione sportiva dell’Alfa Romeo. Infatti, la sigla 8C negli anni Trenta e Quaranta ha contraddistinto le vetture, da competizione e stradali, equipaggiate con il potente “otto cilindri” realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano. Invece, il termine “Competizione” vuol essere innanzitutto un omaggio alla “6C 2500 competizione”, coupè sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio-Zanardi nella celebre Mille Miglia.
Dunque, “8C Competizione” non è un nome di fantasia ma un segno distintivo della propria storia sportiva; anzi, di una vera e propria leggenda nata dalle innumerevoli vittorie conquistate sui circuiti di tutto il mondo, sempre attraverso la qualità degli uomini e la loro passione agonistica, la ricerca di motori e tecnologie d’avanguardia, il rinnovato gusto della sfida.
Ed è proprio da questo legame con i valori della storia Alfa Romeo che assume ancora più importanza il termine “Competizione”; proiettato al futuro rappresenta il senso di dinamismo costante che contraddistingue un Marchio alla ricerca dell’eccellenza, dell’incremento della sua competitività e dell’innovazione tecnologica. Ecco allora spiegato il ruolo della nuova vettura, che non è quindi un punto di arrivo semmai un punto di partenza per riaffermare l’unicità dell’Alfa Romeo nel mondo: la capacità di coniugare l’emozione della linea con il piacere di guida.
Stile e aerodinamica: tradizione e innovazione
La linea accattivante, opera del Centro Stile Alfa Romeo, rende unica questa “2 posti secchi” nel panorama delle granturismo. Grazie all’eccellente lavoro dei progettisti, le esigenze aerodinamiche e prestazionali non hanno modificato il concept originale della vettura. Infatti lo stile mantiene l’incredibile pulizia delle forme, non alterate da elementi che ne disturbino l’armonia.
Le soluzioni adottate sull’Alfa 8C per raggiungere i massimi livelli di efficienza aerodinamica non si limitano al disegno delle forme. L’aria avvolge la vettura e segue il suo percorso naturale, non ostacolata da spigoli e irregolarità. Infatti, tutte le superfici e i profili dei montanti e dei vetri, insieme alla forma e alla posizione degli specchietti retrovisori, sono stati ottimizzati sia con calcoli computazionali sia con prove in galleria e dal vero. E’ stata dedicata molta attenzione al fine di creare un effetto “suolo” che ha permesso di ottenere un Cz (coefficiente di deportanza) negativo che, come sulle vetture da competizione, contribuisce ad aumentare la stabilità alle alte velocità.
Le dimensioni compatte sintetizzano l’aggressività di una vettura pensata per garantire la massima efficienza di guida.
Le superfici della vettura sono molto scolpite e abilmente modellate. In dettaglio, grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale “scavato” in corrispondenza al passaruota anteriore verso la fiancata. Le ruote di grandi dimensioni e i possenti “muscoli” dei parafanghi posteriori accentuano la personalità e la forza del modello, senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, quasi a sottolineare la bellezza formale dei singoli elementi degli esterni: il proiettore a “goccia” incastonato come una pietra preziosa nel parafango anteriore, i fanali posteriori a Led sintesi di tecnologia e razionalità, l’essenziale maniglia della porta. Inoltre, nel frontale ritroviamo gli stilemi caratteristici dell’Alfa Romeo, con una nuova interpretazione dei “baffi” e dello scudo.
La linea innovativa anticipa elementi e proporzioni delle future vetture Alfa Romeo, ma si arricchisce di emozioni e suggestioni del passato: la 33 Coupè Stradale, la Giulia TZ e tante altre protagoniste della storia dell’automobile. Infine, per esaltare le forme della 8C Competizione, il Centro Stile Alfa Romeo ha sviluppato dei nuovi colori che, oltre ad abbinarsi alla sinuosità della vettura, esprimono modernità e suggestione tecnologica.
Motore 8 cilindri 4.7: il “belcanto” italiano
Il motore è il “cuore” pulsante di un’Alfa Romeo. In questo caso si tratta di un inedito 8 cilindri a V di 90° e cilindrata di 4691 cm3 che è stato progettato con un obiettivo preciso: garantire prestazioni straordinarie, ma senza rinunciare alla fluidità di marcia e alla fruibilità in ogni situazione, dalla pista alla guida nel traffico cittadino.
Le massime prestazioni del motore si riassumono in una potenza massima di 450 CV a 7000 rpm, una coppia massima di 470 Nm a 4750 rpm ed un regime massimo di 7500 rpm.
L’impostazione della fluidodinamica interna e del sistema di raffreddamento teste cilindri è volta ad ottenere una elevata permeabilità dei condotti, un efficace raffreddamento della carica di aspirazione per massimizzare il rendimento volumetrico e la prestazione del motore.
L’armonizzazione della geometria di aspirazione e scarico unita all’adozione di variatori di fase ad attuazione continua sugli assi a camme di aspirazione, alla ottimizzazione della camera di combustione e alla calibrazione stessa del motore permettono di ottenere già l’80% di coppia a partire da 2000 rpm.
Nelle situazioni di guida sportiva su percorso misto il motopropulsore si fa apprezzare per i tempi di risposta eccezionalmente brevi grazie all’elevata permeabilità dell’aspirazione e alla bassa inerzia del sistema volano-frizione bidisco.
L‘albero motore con i contrappesi a 90°, completamente equilibrato con opportuna selezione di bielle e pistoni, assicura al motore un funzionamento con basse vibrazioni.
Il gruppo basamento-sottobasamento è in alluminio con 5 supporti di banco per assicurare elevata rigidezza alla struttura e basse perdite per attrito, così come le teste cilindri sono in lega di alluminio.
Tutte le canalizzazioni (acqua, olio, aria secondaria) sono realizzate direttamente nelle fusioni del motore realizzando così un sistema con elevata rigidezza, basso ingombro e garanzie di montaggio “sicuro”, ovvero grande affidabilità.
L’integrazione dei sistemi accessori con le fusioni principali del motore e il design ad elevata rigidezza di tutti gli elementi ad ampia parete assicurano una bassa rumorosità irraggiata dal motore ed una elevata affidabilità dei componenti.
Anche il packaging longitudinale del motore è stato oggetto di particolare attenzione come dimostra l’adozione di un comando distribuzione a catena singola che garantisce una eccezionale affidabilità “for life”.
Infine, particolare attenzione è stata applicata alla definizione ed intonazione acustica della aspirazione e dello scarico ricercando una timbrica che esaltasse il carattere e rendesse inconfondibile la vettura. Il risultato è un suono caratteristico e pieno, enfatizzato da un sistema di aspirazione ad elevata permeabilità e da un sistema di scarico con valvole ad attuazione comandata elettronicamente che esalta il sound della vettura nel pieno rispetto dei vincoli omologativi e degli aspetti ambientali.
Trasmissione, cambio robotizzato e differenziale autobloccante
Per la 8C Competizione i tecnici ripropongono uno schema più volte utilizzato dalla Casa: l’architettura transaxle con cambio al retrotreno, già patrimonio di vetture Alfa Romeo. Questo schema permette di ottenere un eccellente comportamento dinamico, offrendo altresì la proverbiale sicurezza attiva dell’Alfa Romeo.
Il gruppo motore – cambio è realizzato secondo l’architettura transaxle che porta ad una distribuzione pesi molto efficace per l’handling della vettura. Grazie alla ridotta dimensione assiale del motore e all’integrazione con gli elementi del telaio fin dalle prime fasi di progettazione, tutto il gruppo motopropulsore è stato alloggiato in posizione particolarmente arretrata, come si conviene ad una impostazione sportiva.
Il cambio a 6 rapporti, con selezione computerizzata delle marce tramite le levette dietro al volante, è stato sviluppato per garantire cambi marcia velocissimi e può essere utilizzato nelle modalità Manuale-Normale; Manuale-Sport; Automatico-Normale; Automatico-Sport; Ice. Infine, il differenziale autobloccante permette di gestire con straordinaria efficacia accelerazioni e stabilità in ogni situazione.
Sospensioni, ruote e impianto frenante
Come da tradizione Alfa Romeo, le soluzioni tecniche derivano direttamente dal mondo delle competizioni. Non fanno eccezione le sospensioni del nuovo modello che prevedono uno schema a quadrilateri con portamozzi e bracci in alluminio forgiato, puntone supplementare per il controllo della convergenza.
Per assicurare una frenata potente ed efficace anche nell’uso più intenso, l’impianto frenante propone dischi forati e ventilati con pinze freno in alluminio. Inoltre, per “incollare” la vettura all’asfalto sono stati scelti pneumatici da 20” appositamente sviluppati per garantire prestazioni eccellenti: 245/35 all’avantreno e 285/35 al retrotreno, montati su cerchi a fori in alluminio fluoformato per assicurare leggerezza e massima efficienza nella ventilazione dei freni.
Infine, per garantire un utilizzo sempre divertente e sicuro in qualunque condizione di guida, la 8C Competizione propone l’ultima edizione del VDC Alfa Romeo, un sistema evoluto di controllo di stabilità e trazione, per garantire al pilota il massimo “feeling” con la vettura.
Struttura rigida e leggera
Una struttura rigida e leggera è la regola per impostare una buona vettura ad alte prestazioni. Ed è anche il principio ispiratore di 8C Competizione. In dettaglio, il telaio compatto è in acciaio per ottenere la massima rigidità torsionale a garanzia di una guida sempre precisa e sicura, mentre la scocca è in fibra di carbonio. Questa scelta è motivata dall’esigenza di ridurre al massimo i pesi ma anche di ottimizzare il baricentro della vettura a tutto vantaggio dell’agilità e della guidabilità nei percorsi più impegnativi.
Interni: personalità e tecnologia
Il tratto caratteristico è determinato dal vasto impiego di materiali compositi per la realizzazione della plancia e dei pannelli interni. Una scelta tecnica ma che rafforza lo spirito della vettura e ne esalta la personalità. Come dimostra anche l'adozione di sedili anatomici, prodotti in fibra di carbonio, che possono essere regolati e personalizzati in base alle caratteristiche fisiche del pilota (una peculiarità finora riservata alle vetture da corsa).
Tutto è stato studiato e realizzato per garantire la massima ergonomia del pilota e di chi vorrà condividerne le emozioni: guida distesa, strumentazione sempre visibile e intuitiva, levette del cambio robotizzato fisse sul piantone e facilmente raggiungibili senza staccare le mani dal volante sportivo.
La cura e il dettaglio delle finiture permetteranno ovviamente la personalizzazione secondo il gusto del cliente, che potrà scegliere tra differenti ambienti interni.
Il piacere assoluto della guida sportiva
La guardi e ti piace: gomme larghe, assetto basso, stile equilibratamente aggressivo. Bella insomma. Senti il motore e ti emoziona: un suono meccanico, pieno, convincente. Allora non resta che sedersi al volante, ingranare la prima e via a provare l’Alfa 8C Competizione. Ma resta un dubbio: come si guiderà una sportiva che sotto al cofano nasconde un 8 cilindri di 4700 cm3 e quando schiacci l’acceleratore scarica a terra 450 CV di potenza e 470 Nm di coppia. L’inattesa risposta è: con grande facilità, in un modo persino più semplice e istintivo di quello cui ci ha abituati la nostra vettura di ogni giorno. A patto di concedersi il tempo e il piacere (perché di questo si tratta) di familiarizzare con comandi più diretti e risposte più immediate scoprendo, poco per volta, l’anima della nuova Alfa 8C Competizione: quella che sul percorso misto o meglio ancora sulla pista, dove la velocità e le accelerazioni trasversali diventano più impegnative, restituisce sensazioni che solo una vera sportiva può dare.
Insomma, l’Alfa 8C Competizione dichiara di “essere Alfa” fino in fondo confermando un controllo e un piacere di guida senza compromessi. Da sempre, infatti, il comfort di marcia e il comportamento dinamico sono caratteristiche peculiari delle automobili Alfa Romeo: nel caso di questa vettura diventano veri e propri punti di forza.
Alfa 8C Competizione: un nome leggendario per una vettura unica
Lo spirito Alfa Romeo, sin dalle origini, si è alimentato di un istinto costante verso la perfezione tecnica, esprimendo prestazioni sempre più elevate. Protagonisti assoluti di questa ricerca sono i motori: cuore pulsante di ogni vettura Alfa Romeo. Scenografie di eccellenza di un progresso tecnico e tecnologico davvero unico sono stati i tracciati di gara di tutto il mondo, in cui la bandiera di Alfa Romeo ha conquistato il posto più alto.
La chiave di volta dell’evoluzione tecnica di Alfa Romeo è il motore a 8 cilindri, elaborato nella prima metà degli anni Venti da un giovane tecnico di nome Vittorio Jano, impegnato nel rinnovamento del motore a 6 cilindri, sia per rispondere alle esigenze degli acquirenti delle vetture
“di serie” sia per contrastare al meglio gli assalti delle case rivali nelle competizioni sportive.
Il primo collaudo di una vettura 8C avviene nel 1923 con la P1, già dotata di compressore e doppia accensione, e successivamente con la P2. L’esordio non può essere migliore: nel 1925 l’Alfa Romeo P2 si aggiudica la vittoria del primo Campionato del Mondo. Gli effetti positivi di queste innovazioni non si limitano ai motori delle vetture di produzione, ma la gloria di questo risultato si inserisce nello stemma “Alfa Romeo – Milano” sotto forma di una corona di alloro che, da quel momento, caratterizza tutte le vetture della casa del Portello.
All’inizio degli anni Trenta, i potenti e affidabili motori ad 8 cilindri – da ora in lega leggera – “suonano” docili sotto il cofano di eleganti cabriolet e coupè (carrozzati, fra gli altri, dai milanesi Zagato e Castagna) e ruggiscono nella polvere di gare come la Mille Miglia e la Targa Florio, che vanno ad arricchire un impressionante palmares di vittorie assolute. Menzione particolare meritano le travolgenti vittorie del 1931, 1932, 1933 e del 1934 a Le Mans dell’Alfa Romeo 8C (chiamata poi “Le Mans” sull’eco di queste grandi vittorie).
Il culmine del livello tecnico raggiunto con gli 8 cilindri è il motore dell’Alfa Romeo Tipo B, chiamata anche “P3” per evidenziare il continuum tecnologico con la P2. Campari, Nuvolari, Caracciola, Borzacchini, Marinoni, Guidotti, Fagioli sono solo alcuni dei campioni che hanno legato i loro successi al motore 8C sui traguardi dei più prestigiosi circuiti del mondo, sia nella versione del 1932 sia in quella del 1934.
La continua evoluzione e la costante ricerca tecnica raggiungono l’apice con l’8C 2900, incontrastata dominatrice delle corse della seconda metà degli anni Trenta, dalla 1OOO Miglia alla 24 Ore di Le Mans, condotta senza pari dal pilota Biondetti su una 8C di rara eleganza carrozzata da Touring appositamente per questa competizione. Eccezionale è la longevità di questo motore: ancora nel 1947 la 8C 2900 B conquista con Biondetti-Romano la 1OOO Miglia, dimostrando ancora una volta e su un percorso eccezionalmente arduo, che i motori Alfa Romeo erano dotati di potenza e affidabilità del tutto straordinarie.
La Seconda Guerra Mondiale interrompe ma solo per poco le vittorie della 158. Nel 1946 nasce la mitica 159 “Alfetta”, un concentrato di alta scuola motoristica. A detta di Juan Manuel Fangio, guidare questo 8 cilindri era come “tenere fra le mani l’archetto di uno Stradivari”. La 158 prima e la 159 poi consegnano al Marchio gli allori dei primi due campionati mondiali della Formula 1 moderna, nel 1950 con Nino Farina e nel 1951 con Fangio.
Dopo le vittorie in Formula 1, l’Alfa Romeo decide di ritirarsi dalle corse per dedicarsi completamente alla forte richiesta della neonata 1900 e, successivamente, della gamma Giulietta. Nel 1967 ritornano i potenti 8 cilindri che equipaggiavano le 33 da competizione e che caratterizzavano le forme affascinanti e grintose della 33 in versione stradale. E anche qui il debutto in gara è entusiasmante, con il gradino alto del podio di Teodoro Zeccoli in occasione della gara in salita di Fleron, in Belgio, sulla 33/2 Sport Prototipo.
Altre 33, nel corso degli anni Settanta, si aggiudicano notevoli successi sulle piste e sui circuiti di tutto il mondo. Tale perfezione di tecnica viene trasferita nelle vetture di serie come la Montreal, auto di grande prestigio ed elevatissime prestazioni, grazie al motore 8 Cilindri derivato proprio dalle 33 da competizione. Nel 1977 il motore 8 cilindri viene montato su una serie limitata di Alfetta GTV, realizzata dall’Autodelta che, in questo modo, continua la tradizione sportiva applicata alla produzione dei motori.
Oggi, il cuore leggendario di quel motore torna a battere nel cofano della nuova Alfa 8C Competizione.