Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio - 2.9 v6 510cv - MT6 - Rosso Alfa - 2016 - mi

Grazie, bellissimo!
:eek::)
 
Scusa MPP se mi intrufolo anch' io...ma grazie!!! Sembrano quadri di Andy Warhol!!
 
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Oggi giornata magica!
Dopo una dormita di dodici ore filate (troppo stress da ospedale) mi sono svegliato carico, con la voglia di cazzeggiare.
Premessa: amo le gomme invernali, ti lasciano sgommare, derapare e guidare in D come fossi in race.
Quindi sono sceso nel box, ho lucidato gli scarichi, pulito i vetri, insomma ho prolungato al massimo l'attesa del piacere.
Poi sono partito.
Ronfava come non mai, mi ha accolto con un abbraccio che sapeva di pelle e tabacco.
Faceva fatica a entrare in temperatura, a raggiungere la metà della scala dell'olio. Fino a che è arrivata un BMW.
Guidavo piano, paesini, ciclisti, galline suicide.
Ma finalmente è arrivato il segnale bianco e nero, un bel rettilineo.
Ero così gasato da dimenticarmi di cambiare fino a che me l'ha ricordato il limitatore. Un attimo e la BMW era solo un puntino laggiù.
Ho rallentato. Campi, nebbiolina, aironi, due gocce di pioggia a scappare via sul parabrezza trattato, buche, dossi e poi l'asfalto nero, pulito, nuovo.
Una Ford mi sfanala. La lascio passare. Ma poi ci ripenso.
Forse si domandano ancora cosa fosse il rumore accompagnato dal baleno rosso che li ha fatti traballare.
Arriva l'argine e la curva per San Matteo.
Parcheggio e un gruppo di ragazzi si avvicina a far foto. Schivo come una verginella pudica e ho troppo appetito.
Il ristorante è semplice ma fa-vo-lo-so.
Spalla cotta e giardiniera, bigoli al lambrusco mantovano e salsiccia, tortelli di zucca rossi e caffè.
Esco sazio e sereno e decido di girovagare ancora un po'.
Viadana, il ponte. Da una Focus, davanti a me un ragazzo fa segno di esagerare.
Aspetto l'argine che conosco da una vita e sparo a tavoletta andando via in derapata in curva. Non c'è la moglie, posso.
Inchiodo e scendo a sinistra, dove abitavo una volta...
Passo ronfando a 3500 giri tra le case per gratificarmi col rimbombo e mi fermo al piccolo cimitero a salutare i miei zii e mia nonna.
Riparto verso casa e, sulla Cispadana, guido piano, assorto nella musica e con la consapevolezza che esiste molto di più di quanto immaginiamo. Ma non ci è dato sapere, forse per non rovinarci la sorpresa...forse...
Un fagiano maschio, giovane, sbaglia i tempi e si suicida sul parabrezza. Vita e morte...
La filosofia spicciola viene interrotta da una Passat bianca che cerca di sorpassarmi. Una bella ragazza bionda.
Mi accodo e comincio a giocare fino a che, stufo di andare piano, la lascio al palo.
Mi segue quasi fino a casa, facevamo la stessa strada. Le sorrido quando svolto e lei passa. Mi ricambia.
Amo questa macchina, riesce a darti anche serenità...
:)
 
Tra galline e fagiano quanta fauna ti sei portato a casa?? Con la Q sei sempre a caccia... E non solo di selvaggina!!:D:D:D
 
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Ah dottore grazie questo tuo romanzo a puntate mi fa iniziare con un sorriso la settimana, se poi penso alla cucina mantovana tra una sgommata con la Q e l'altra... [emoji41]
Oggi giornata magica!
Dopo una dormita di dodici ore filate (troppo stress da ospedale) mi sono svegliato carico, con la voglia di cazzeggiare.
Premessa: amo le gomme invernali, ti lasciano sgommare, derapare e guidare in D come fossi in race.
Quindi sono sceso nel box, ho lucidato gli scarichi, pulito i vetri, insomma ho prolungato al massimo l'attesa del piacere.
Poi sono partito.
Ronfava come non mai, mi ha accolto con un abbraccio che sapeva di pelle e tabacco.
Faceva fatica a entrare in temperatura, a raggiungere la metà della scala dell'olio. Fino a che è arrivata un BMW.
Guidavo piano, paesini, ciclisti, galline suicide.
Ma finalmente è arrivato il segnale bianco e nero, un bel rettilineo.
Ero così gasato da dimenticarmi di cambiare fino a che me l'ha ricordato il limitatore. Un attimo e la BMW era solo un puntino laggiù.
Ho rallentato. Campi, nebbiolina, aironi, due gocce di pioggia a scappare via sul parabrezza trattato, buche, dossi e poi l'asfalto nero, pulito, nuovo.
Una Ford mi sfanala. La lascio passare. Ma poi ci ripenso.
Forse si domandano ancora cosa fosse il rumore accompagnato dal baleno rosso che li ha fatti traballare.
Arriva l'argine e la curva per San Matteo.
Parcheggio e un gruppo di ragazzi si avvicina a far foto. Schivo come una verginella pudica e ho troppo appetito.
Il ristorante è semplice ma fa-vo-lo-so.
Spalla cotta e giardiniera, bigoli al lambrusco mantovano e salsiccia, tortelli di zucca rossi e caffè.
Esco sazio e sereno e decido di girovagare ancora un po'.
Viadana, il ponte. Da una Focus, davanti a me un ragazzo fa segno di esagerare.
Aspetto l'argine che conosco da una vita e sparo a tavoletta andando via in derapata in curva. Non c'è la moglie, posso.
Inchiodo e scendo a sinistra, dove abitavo una volta...
Passo ronfando a 3500 giri tra le case per gratificarmi col rimbombo e mi fermo al piccolo cimitero a salutare i miei zii e mia nonna.
Riparto verso casa e, sulla Cispadana, guido piano, assorto nella musica e con la consapevolezza che esiste molto di più di quanto immaginiamo. Ma non ci è dato sapere, forse per non rovinarci la sorpresa...forse...
Un fagiano maschio, giovane, sbaglia i tempi e si suicida sul parabrezza. Vita e morte...
La filosofia spicciola viene interrotta da una Passat bianca che cerca di sorpassarmi. Una bella ragazza bionda.
Mi accodo e comincio a giocare fino a che, stufo di andare piano, la lascio al palo.
Mi segue quasi fino a casa, facevamo la stessa strada. Le sorrido quando svolto e lei passa. Mi ricambia.
Amo questa macchina, riesce a darti anche serenità...
:)
 
MPP: Dottor Jekyll e Mr. Hyde...[emoji16][emoji16]
 
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