Oggi l'ho portata a togliere il sale.
Lavata, asciugata in tre minuti col vento, ho pensato a come movimentare la giornata.
Bene: da Mantova a Parma per strade secondarie.
Ma...
Ho deciso, freddo si freddo no, di farla in race.
Manettino su, scritta rossa, tutto al massimo.
La prima cosa che non ricordavo è stato il cambiamento del tono degli scarichi. Da un respiro potente si passa a un tono sempre rabbioso, attaccabrighe.
La seconda che sculetta se acceleri troppo presto, soprattutto a due gradi nonostante il sale per terra...Ma si sapeva...
La terza che si, è vero: puoi cambiare senza mollare l'acceleratore!
Ma scende troppo di giri. Oddio, è una frazione di secondo ma, appena fatta la doppietta in salita, tenendo l'acceleratore premuto il motore scende di giri, ti lascia un attimo a secco e subito dopo da un colpettino, in ripresa.
Quindi ho trovato un ottimo compromesso trovando la cambiata più veloce, fluida e appagante che abbia mai provato.
Basta accelerare una frazione di secondo subito dopo la doppietta cambiando anche i tempi della frizione. E' più naturale da fare che spiegarlo....Più fluido di un automatico, più secco nello scaricare la potenza.
E infine gorgoglia e spara, ogni tanto.
Per cui finestrino aperto e denti stretti dal gelo!
E da 45 chilometri sono diventati 130.
Adesso dorme ma oggi è come l'avessi ricomprata!