Pisi meglio segui questa guida: GUIDA AL DETAILNG Preparati perché come diceva Walter Sobchak de Il grande Lebowski "you're entering in a world of pain" [emoji23][emoji23][emoji23][emoji106]
anche io e mio padre non abbiamo mai usato gli autolavaggi automatici ma solo quelli manuali con lanciaNo, non ha mai visto le spazzole.
La porto ai lavaggi con più box “fai da te” e lancia ad acqua. La lavo prima con sapone (menu prelavaggio), poi uso un mio guanto in microfibra sul sapone rimasto e infine un lungo passaggio con la deionizzata. Per asciugarla un giretto...
Sulla deionizzata sono molto schizzinoso: solo pochi lavaggi usano veramente acqua senza calcare e/o schifezze e la cosa fa la differenza tra un’auto da rilavare o una senza macchia...
A Milano ne conosco almeno due ottimi: quello che c’è a Segrate, alle Lavanderie, praticamente sulla rotonda con l’areoplano, vicino al distributore per andare a Milano2 oppure il piccolo lavaggio (due posti) che c’è dopo Noverasco, direzione Milano, dopo il vivaio (Beyfin?).
A Mantova invece è un disastro: acqua di pozzo e aloni/strisce assicurate quasi dappertutto tranne il lavaggio che c’è sulla continuazione del viale che passa davanti al Poma (ospedale) sulla destra, vicino a un gommista: praticamente perfetto!
Ovviamente per un lavaggio di emergenza vanno bene tutti (ma quelli senza spazzole).
Però togliere il calcare, gocce e strisciate, dopo, diventa difficile, anche asciugandola a mano.
PS
Non pensiate che la mia Giulia non sia mai sporca: per andare al lavoro faccio gli ultimi 35 Km su strade provinciali piene di camion. E quando piove o, peggio, dopo che ha piovuto, diventa marrone...
Ma ha un’ottima vernice, da questo punto di vista, elastica e resistente e facile da pulire.
Chi ne risente sono solo le guarnizioni di finestrini e portiere che devo siliconare ogni tanto altrimenti si seccano col sapone e poi scricchiolano coi movimenti torsionali del telaio.
Oggi ho parlato con la persona che mi invierà il kit, mooolto interessante!
Anche io sono d'accordo con lui che gliela porto entro primavera [emoji23][emoji23][emoji23] ha pure offerto di venire lui in Svizzera, ma mi sembra esageratoOggi ho parlato con la persona che mi invierà il kit, mooolto interessante!
Ho proprio idea che, appena troverò il posto per farlo, in primavera, farò fare un trattamento completo interno-esterno alla bimba (due giorni, due giorni e mezzo, anche a domicilio).
Un mio paziente ha un capannone industriale sorvegliato, potrebbe essere un buon posto.
E come giustamente diceva Swordsman: “you’re entering in a world of pain...”
Che dopo averle prese da Te le "tetesche di Cermania" sfogano la loro frustrazione su di me, quando incrociano la Giulia del sottoscritto, che con terzo della potenza che si ritrova rispetto alla tua "bestiolina", deve sudare sette camicie per tenerli a bada.
.Dai, anch’io sono normodotato. È la Q che non lo è!Che dopo averle prese da Te le "tetesche di Cermania" sfogano la loro frustrazione su di me, quando incrociano la Giulia del sottoscritto, che con terzo della potenza che si ritrova rispetto alla tua "bestiolina", deve sudare sette camicie per tenerli a bada.
Molte volte ci riesce, qualche volta no, c'est la vie....
Di certo i limiti "stratosferici" della Giulia superano di molto i miei di pilota "normodotato".
Che viaggi ci fai fare ad ogni tuo racconto. Grazie.[emoji772]Dai, anch’io sono normodotato. È la Q che non lo è!
Ieri sera, ad esempio...
Sera magica, reperibile ma sereno, accompagno la moglie alla stazione e poi decido che è ora che mangi qualcosa. Avevamo avuto la terza visita dell’ASL, andata bene, ma il cibo era passato in secondo piano.
Saluto la sposa e parto.
Avevo prenotato in un piccolo ristorante solo di carne, a Mantova.
Parcheggio davanti all’entrata in una piazzetta: voglio godere delle gioie del palato e della vista. La Giulia è sola nel parcheggio, si mostra di lato dall’entrata vetrata di fronte alla quale siedo, snella sul fianco, bassa di profilo, aggressiva sulle ruote.
Arriva la migliore tomahawk della mia vita che sfrigola lentamente su un blocco di sale rovente, una buona doppio malto, patate al forno.
Ogni boccone si accompagna alla sua vista, pane e companatico.
L’Ospedale non chiama, la moglie è sul treno, i figli sicuri. La bolla del tempo si ferma e mi avvolge...
Sono finalmente felice. Era da tempo che non succedeva...
Un Fernet, il conto e torno a casa.
La strada mi sorprende: non è la solita anche se lo è. Vasco a palla, mani e piedi guidano da soli.
Guido piano, godo ogni curva, ogni fazzoletto di strada.
Mi lampeggiano, mi sorpassano, infrangono doppie linee, regole e convenzioni.
Ma io guardo dall’alto e sorrido.
Pian piano la bolla si assottiglia e scompare. Sono di nuovo solo con me stesso, gioie, manie, frustrazioni, miserie e qualche nobiltà.
E arriva la tedesca...
Una BMW anonima, forse diesel, di sicuro presuntuosa.
Mi passa dopo una marea di sfanalate, in riga continua, in curva, prima di un incrocio, in zona 50, bestemmiando...
Io aspetto...
Aspetto...aspetto...
Arriva il rettilineo familiare, dove non escono neppure i gatti e le nutrie a farsi accoppare spiattellati, dove non girano neppure negri neri, in bicicletta, vestiti di scuro, senza fanali, con gli occhi chiusi e che non sorridono. Sono sicuro.
Accelero a tavoletta.
Accelero??? La bimba prende il volo!
La sensazione è quella dei sogni in cui cadi e ti rivolti dai piedi in su, dall’interno.
Mi manca il fiato e lei continua ad accelerare, le mani devono aggrapparsi al volante per non finirmi in faccia, per un attimo ho persino la sensazione che si sollevi in aria, si abbassa sempre più sul posteriore.
La passo e ho quasi l’impressione di vederla roteare nella scia rossa. Velocità warp!
Rinuncia, abbassa le orecchie e rallenta.
Non la vedrò se non lontana negli specchietti, neppure un minimo tentativo di raggiungermi.
Il cuore rallenta, mi fermo a far benzina e poi a casa.
Che serata!!!
Dedicata a tutte le Giulia.
