Raccontero' un fatto privato che confino qui nel garage, sperando di provocare riflessioni non dogmatiche.
Un giorno di tanti anni fa (1978 - Carlos Reutemann...) ebbi la fortuna esistenziale di essere invitato in forma assolutamente privata in quel di Maranello & Fiorano per una visita globale, un pranzo nella casetta rossa e qualche giro di pista con la 400 A.
8 persone in tutto. Omaggistica consueta: pista Policar, il Flobert e Il Tomo in tela Rossa (ed. limitata).
Sto parlando di Lui, L'Ingegnere, il Drake, Saturno o come amava sentirsi chiamare, semplicemente Ferrari. (ma mica tanto semplicemente...). L'Uomo era un'enciclopedia vivente, "on line" si direbbe ora. Ho condiviso qualche ricordo di mio nonno, ingegnere in Alfa, dedicatosi ai motori a stella per aerei (cfr Museo di Arese).
Tralascio i dettagli per dire che al cospetto del Signor Ferrari tutti si sono sentiti infinitamente piccoli, modesti e scarsamente loquaci. era meglio lasciar parlare.....
"La Ferrari è la macchina migliore del mondo? No. non lo sarà mai, nemmeno la prossima che costruiremo. Ma intanto la facciamo!"
Adesso i soloni chiamano tutto questo Heritage! ma l'Heritage si costruisce giorno dopo giorno, e il Protagonista non ne è nemmeno consapevole, intento com'è nello sviluppo sua progetttualità. quindi non ne puo' assaporare il compimento. anche perchè non gli interessa.
Cio' che è stato determinante è l'impegno ossessionante e contagioso, tra Modena e Maranello. Tutti i giorni per 90 anni. unica nota ripetitiva.
Senza stravolgere ma perseverando. Ha seppellito tutti.
Ecco, Alfa Romeo ha bisogno, piu' di chiunque altro al mondo, di una conduzione ispirata, appassionata, intelligente e lungimirante. Il materiale di partenza non manca soprattuto là dove altrove difetta. questo il messaggio in pillole che ho ricevuto e che qui condenso.
Il genere umano po' disporre di risorse cosi' profilate? ci spero, ma non credo.
saluti