La carica elettrica è la differenza di potenziale elettrico tra le due armature di un condensatore, l'energia accumulata dipende dalla dimensione e forma delle armature, dall'elettrolita (se presente) e dallo spessore del dielettrico interposto ed è espressa in farad e suoi sottomultipli.Per discutere cosa sia un supercondensatore bisogna capire cos'è... in rete ho trovato una definizione del coso che mi sembra abbastanza esplicativa: "è un particolare condensatore che ha la caratteristica di accumulare una quantità di carica elettrica eccezionalmente grande rispetto ai condensatori tradizionali"
A differenza di un accumulatore, si parla di carica elettrica non di energia accumulabile.
Il concetto è errato... 20Ah è riferito alla capacità della batteria di accumulare energia non l'inclinazione ad erogarla.
In altri termini se hai bisogno di un avviamento più pronto devi aumentare gli amperé di spunto.
Una batteria è identificata da tre entità, la tensione nominale (V), la capacità (Ah) e la corrente di spunto (A), un condensatore, sulla targa, ha solamente la tensione di lavoro (o la massima) e la capacità (F), non esiste un dato di quanto può "ammucchiare"
Di avviatori portatili ne ho aperti diversi, di solito contengono una batteria al piombo di capacità anche ridotta 10-20 Ah 12V.
Non ne ho mai visti con dei supercondensatori.
Nel supercondensatore una caratteristica saliente è proprio il dielettrico che consente una differenza massima di potenziale tra le armature di solo 2,7 volt , quindi un dielettrico finissimo ma che consente parimenti di realizzare armature enormi per unità di volume.
Altro punto saliente sono le armature che sono realizzate non con una lamina piana di materiale conduttore, bensì con uno strato di grafene microporoso che svolge funzione di enorme interfaccia di contatto con l'elettrolita distribuito nella sua trama microporosa. Il risultato sono armature di dimensioni equivalenti enormi per unità di volume. Proprio la caratteristica del grafene microporoso consente valori molto bassi di esr.
Si realizzano blocchi composti da sei condensatori in serie , in questo modo si ottiene un condensatore complessivo di capacità 1/6 di quella di ciascuna singola unità, per raggiungere i 15v utilizzabili in automotive
E' chiaro che l'idea di inserire una batteria piccola, magari con una buona corrente di spunto, in parallelo nel vano motore era una proposta per incrementare la corrente di spunto senza incrementare ulteriormente la sezione del cavo positivo che attraversa tutta la vettura. Non è piaciuta.
Quello che ho citato è un avviatore particolare, che pochi si possono permettere, che contiene una batteria ed un supercondensatore in parallelo e costa troppo per avere una diffusione nel quotidiano, vero vantaggio del sistema ibrido sarebbe il peso relativamente ridotto per un oggetto destinato ad avviare anche grandi motori. Pensa che secondo il costruttore andrebbe ricaricato solo dopo otto avviamenti di grandi motori diesel.
Nelle caratteristiche che ho inserito in un precedente sono indicate le caratteristiche di un supercondensatore da 100F, tra le quali la corrente di spunto istantanea e la ESR DC del condensatore.
In definitiva un supercondensatore è un oggetto particolare non adatto ad essere maneggiato con scioltezza.
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