Lombardia Alfisti kartisti - 2018

Ma Cristian chi e'? ........ l'amico di Sabry?
Quanto pesa? ...... GMG ti ha dato 2,8 secondi a giro..... e' tantissimo. :cool:
Si merk ma non hai capito.
Peso 60kg, ok.
Correva normalmente su quella pista in gara anni fa. Another level.
Forse anche tu avresti dovuto forse impegnarti.. chissà. Sei obbligato a venire alla prossima..
 
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Mancava questa, ecco tutte le nostre stupende Alfa!
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L'ammiraglia di @Camionaro è un vero spettacolo, sembra uscita ieri dal concessionario!

Ben 2 quadrifogli, una più bella dell'altra una GT, una Musona e una Panterona
Bello anche sfilare sfoggiando biscioni e quadrifogli per le nebbiose provinciali pavesi, macchine stupende per persone stupende! È stato un onore e un vero piacere conoscervi! [emoji1] [emoji1] [emoji1]
 
Si sì, come da copione, tutti ammucchiati al primo tornate..Cristian, Massimo e GMG son passati prima del caos e ciaone. Ma Christian era un professionista, ci ha doppiato tutti tranne massimo.

Si sì, e siamo andati avanti a chiamarci per Nick anche dopo le presentazioni. [emoji23] [emoji23] [emoji23]

Probabile zio. C'era giusto un attimo di attesa dopo aver schiacciato sul piede destro. Ma in fondo erano molto divertenti, tenevi praticamente sempre giù tutto per mezza pista e loro facevano il loro, poi c'era dello stretto...e via, ignoranza di traverso sempre. Solo un po' lenta la ripresa. Funzionavano anche per arare i campi. Giusto qualche problema di aderenza sull'erba e qualche zolla trascinata in pista.

Christian. Un pro.
Di noi mortali massimo davanti con vittoria e giro veloce.


Detto questo,

Grazie a tutti, è stato un pomeriggio fantastico,i kart sono totalmente una figata, da rifare al più presto, mi son divertito tantissimo!
Ma molto più di questo è stato davvero un piacere conoscervi di persona, siete persone fantastiche e interessantissime tutte quante. È sempre un piacere conoscere persone così! Da rifare anche solo gambe sotto a un tavolo. Io non c'ero a pranzo e devo recuperare.
PS: grazie @GMG del test della tua bimba e grazie @Massimo_co di avermi fatto provare la sensazione di aver sotto il piede destro 510cv. Anche se da fermo, [emoji28], è stato emozionante stuzzicarli e sentirli rispondere.
@MPP aspettiamo la prosa!
E non vedo l'ora di leggerla che è stato un pomeriggio epico.
Grandi sportellate con @broken e @Stryder, e grandi dritti nell'erba per non tamponarsi. Tranne @Sabryina che guidava come un orologio.
È stato davvero un piacere conoscervi, siete delle belle persone!
Sabrina aveva il.....navigatore!
 
Il primo giro è spettacolare: distacchi non ancora abissali, tutti in gruppo, la competitività si taglia col coltello.
Visiere alzate, piede destro a tavoletta, cominciano le danze.
Alla prima curva seria un ballerino fa una piroetta seguito da altri due alla seconda, in perfetta sincronia. Li evito per un pelo ma la storia si ripeterà per i primi giri.
Qualcuno rischia di stamparsi sulle barriere, trattengo il fiato...si riprende, scatta in avanti.
Tutti tesi allo spasimo, le bestie ti schiacciano con la loro forza G. E sono ancora nulla rispetta Kart da competizione.
Nella foschia bagnata le curve ancora tradiscono. Le ruote stridendo asciugano la pista ma l’umidià ti cola in grembo, ti inzuppa cosce, ginocchia e stinchi.
E cominciano i tempi: ad ogni curva devo guardare con la coda dell’occhio se qualcuno sta sfrecciandomi via per evitare la frittata.
Ho tempo pima che gli altri tornino, sono ultimo ma spingo al massimo, come dovessi vincere. Una, due, tre curve prese bene, il motore imballato, ce la faccio! Ma sul tornante quasi mi giro. Il Kart geme, si ribella, lo spingo coi fianchi, sembra ripartire e...zac...un fulmine mi passa. Ma come cavolo fanno! Stringo denti e volante, studio le traiettorie, affronto le curve col casco che sembra voglia andarsene, mi concentro, accelero. Questa volta sono a tavoletta, non mollo!
Arriva il curvone. Riacchiappo il cuore e lo spingo giù dalla gola e tengo schiacciato: il kart saltella, il bordo si avvicina ma reggo, ce la faccio, riguadagno qualcosa sull’ombra indistinta che mi precede, poi la riperdo nella foschia.
Resto ancora solo io, le braccia che piangono, il sedere che spoppa fuori dal sedile, il collo che si flette.
Sento rombi indistinti alle mie spalle, no perdio, non voglio farmi passare ancora!
Ma uno, due, tre figure mi sorpassano.
Mi accodo: in curva tengo il loro ritmo ma in rettilineo non ce n’è per me, ritornano a scomparire nella nebbia.
E ancora via, imparando metro dopo metro, sasso e terra dopo sasso e terra in faccia.
Il contagiri scandisce il tempo ma lo odio: voglio più giri, voglio più tempo per rifarmi! Ma tuti i miei muscoli gridano pietà. Non li ascolto, mi stacco da loro.
E arriva l’ultimo giro, la bandiera a scacchi...
Peccato!
Ma una giornata così con tanti amici non avrà mai una bandiera a scacchi...
 
Il primo giro è spettacolare: distacchi non ancora abissali, tutti in gruppo, la competitività si taglia col coltello.
Visiere alzate, piede destro a tavoletta, cominciano le danze.
Alla prima curva seria un ballerino fa una piroetta seguito da altri due alla seconda, in perfetta sincronia. Li evito per un pelo ma la storia si ripeterà per i primi giri.
Qualcuno rischia di stamparsi sulle barriere, trattengo il fiato...si riprende, scatta in avanti.
Tutti tesi allo spasimo, le bestie ti schiacciano con la loro forza G. E sono ancora nulla rispetta Kart da competizione.
Nella foschia bagnata le curve ancora tradiscono. Le ruote stridendo asciugano la pista ma l’umidià ti cola in grembo, ti inzuppa cosce, ginocchia e stinchi.
E cominciano i tempi: ad ogni curva devo guardare con la coda dell’occhio se qualcuno sta sfrecciandomi via per evitare la frittata.
Ho tempo pima che gli altri tornino, sono ultimo ma spingo al massimo, come dovessi vincere. Una, due, tre curve prese bene, il motore imballato, ce la faccio! Ma sul tornante quasi mi giro. Il Kart geme, si ribella, lo spingo coi fianchi, sembra ripartire e...zac...un fulmine mi passa. Ma come cavolo fanno! Stringo denti e volante, studio le traiettorie, affronto le curve col casco che sembra voglia andarsene, mi concentro, accelero. Questa volta sono a tavoletta, non mollo!
Arriva il curvone. Riacchiappo il cuore e lo spingo giù dalla gola e tengo schiacciato: il kart saltella, il bordo si avvicina ma reggo, ce la faccio, riguadagno qualcosa sull’ombra indistinta che mi precede, poi la riperdo nella foschia.
Resto ancora solo io, le braccia che piangono, il sedere che spoppa fuori dal sedile, il collo che si flette.
Sento rombi indistinti alle mie spalle, no perdio, non voglio farmi passare ancora!
Ma uno, due, tre figure mi sorpassano.
Mi accodo: in curva tengo il loro ritmo ma in rettilineo non ce n’è per me, ritornano a scomparire nella nebbia.
E ancora via, imparando metro dopo metro, sasso e terra dopo sasso e terra in faccia.
Il contagiri scandisce il tempo ma lo odio: voglio più giri, voglio più tempo per rifarmi! Ma tuti i miei muscoli gridano pietà. Non li ascolto, mi stacco da loro.
E arriva l’ultimo giro, la bandiera a scacchi...
Peccato!
Ma una giornata così con tanti amici non avrà mai una bandiera a scacchi...
Sei stato l'Alonso della situazione, il pilota c'era....mancava il mezzo......ah se avessi avuto la Rossa tra le mani.....[emoji1] [emoji1] [emoji1]
 
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