ARESE: Chiude lo stabilimento?

Io credo che più che strategico, sia dannoso per il marchio Alfa tagliare le radici della provenienza..... Sono fabbriche che hanno fatto la soria!!!:mad:
 
Tralasciando i significati storici di Arese, leggevo sull'ultimo 4Ruote che le vendite in Italia del gruppo Fiat/Chrysler rappresentano solo il 15% del totale, con questi numeri effettivamente non è strano che alcuni stabilimenti non siano considerati strategici visto che comunque è assai diffus nel mondo dell'auto la logica del "si produce dove si vende".
 
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Tralasciando i significati storici di Arese, leggevo sull'ultimo 4Ruote che le vendite in Italia del gruppo Fiat/Chrysler rappresentano solo il 15% del totale, con questi numeri effettivamente non è strano che alcuni stabilimenti non siano considerati strategici visto che comunque è assai diffus nel mondo dell'auto la logica del "si produce dove si vende".

non credo che la 500 faccia faville in Polonia..... diciamo che si produce dove costa meno.
 
non credo che la 500 faccia faville in Polonia..... diciamo che si produce dove costa meno.

La 500 "segue" la Panda, se bastasse la logica del costo si farebbero (probabilmente meglio che a Pomigliano) le Alfa, siamo OT però...
 
ho sentito oggi che il cenrto stile e quel che rimane di arese resta dov'è ....almeno x altri tre mesi...speriamo di piu'....una piccola buona notizia!!!!
 
MILANO - Il Lingotto ha deciso di sospendere per tre mesi il trasferimento a Mirafiori dei 232 lavoratori del Centro stile e progettazione dell'Alfa Romeo di Arese- L'azienda, secondo fonti sindacali, conferma il trasferimento dopo la chiusura della vertenza in Assolombarda, ma con una sospensione per tredici settimane. Il trasferimento, in programma per il 4 gennaio, dovrebbe quindi iniziare il 15 aprile.

Le date sono quelle indicate nella lettera inviata dall'azienda ai sindacati, in cui si spiega che la decisione è legata a una richiesta di cassa integrazione per i lavoratori interessati. I sindacati considerano il rinvio del trasferimento "una prima vittoria" nella mobilitazione per mantenere ad Arese la parte industriale e dunque Fiat. Per questo annunciano al loro "massiccia presenza" a Roma in occasione dell'incontro del 21 dicembre, a Palazzo Chigi, tra azienda, governo e parti sociali.

Un'altra protesta che va avanti è quella di Termini Imerese. Fim, Fiom e Uilm hanno fissato per il 14 dicembre la manifestazione nell'intero comprensorio, che raggruppa una ventina di Comuni, contro la decisione della Fiat di non produrre più auto nella fabbrica siciliana, a partire dal 2012. Oggi anche il parroco di Termini Imerese, don Francesco Anfuso, si è incatenato ai cancelli del duomo per solidarietà con gli operai dell'indotto che da ieri hanno avviato questa forma di protesta. La loro intenzione è di portare la protesta fino al 21 dicembre e al summit romano.

A Termini, intanto, rientreranno dal primo febbraio alle dirette dipendenze della Fiat i 151 operai della Kuehne Nagel, azienda che si occupa della logistica nello stabilimento siciliano e che era stata terziarizzata
 
Ultima modifica da un moderatore:
Questo messaggio l'ho postato già nella sezione Alfa Romeo del forum di Quattroruote, lo posto qui perchè è un appello rivolto a tutti noi (voi) Alfisti, stanchi della dirigenza Fiat e stanchi di aver perduto nelle Alfa di oggi tutte le tracce delle Alfa di ieri.

"Penso che il Gruppo Fiat pubblichi i bilanci, come fanno tutte le SpA quotate, proprio in rispetto dei piccoli risparmiatori, quindi ottenere gli ultimi 5 o 10 bilanci è abbastanza facile:

ci vuole, però, qualche cervellone laureato in economia per estrarre dai bilanci il valore di mercato del solo marchio Alfa Romeo e tutti gli annessi e connessi necessari a produrre (stabilimenti, attrezzature, ecc.);

una volta che sappiamo di che cifra si parla, potremo organizzare una specie di "campagna promozionale" all'interno dei club e dei forum;

in seguito, se il riscontro generico sarà stato positivo, si potrebbe pensare, con l'aiuto di un notaio o comunque gente seria esperta e professionista che funga anche da cassiere, di far sottoscrivere a tutti i soci aderenti e futuri azionisti della neonata Alfa Romeo, un contratto con contestuale versamento della propria quota e con una clausola di restituzione della quota nel caso in cui entro un tot di tempo l'operazione non vada a buon fine;

con questo capitale in cassa si può passare a contattare i vertici Fiat e, sempre seguiti da un notaio o roba simile, intavolare una trattativa e fare la nosrta offerta.

Ipotizziamo con molto ottimismo di aver messo in piedi tutto questo macchinario burocratico e finanziario e di avere comprato l'Alfa Romeo: come la gestiamo? Nel frattempo che i contratti si chiudono e che le "chiavi di Arese e Pomigliano" passino nelle nostre mani, passano mesi;

in questi mesi dobbiamo selezionare tra i nostri soci azionisti coloro che abbiano le competenze necessarie a far funzionare la società: Ingegneri e meccanici per la progettazione; economi per la gestione, esperti di comunicazione per il marketing, ecc. ecc. in modo tale da avere un organico pronto a operativo per il giorno della consegna delle chiavi.

Chi comanda? il CDA sarà composto dai soci aventi titoli adeguati e/o significativa esperienza e durerà in carica un anno, pari ad un esercizio, in modo che tutti i soci con le caratteristiche necessarie possano a turno guidare il Gruppo.

Come mettiamo d'accordo migliaia se non milioni di teste, di pensieri e di idee? Semplice, attraverso i club, i quali eleggeranno un portavoce con carica annuale; i portavoce di ogni club, se ancora risultassero numerosi, a loro volta si riuniranno pe releggere dei "portavoce superiori" fino a raggiungere un massimo di una 50ina di persone, che è facile gestire e mettersi d'accordo; questo Pool non avrà alcun potere se non quello di verificare i requisiti dei soci candidati a ricoprire i diversi ruoli presenti nella società e sorteggeranno chi saranno i primi a ricoprire i ruoli, che poi tanto ogni anno si cambia.

E' facile pensare che attraverso internet e le videoconferenze è possibile lavorare in team e comunicare anche con i soci giapponesi, americani, suafricani, ecc.

Ecco come voglio salvare l'Alfa Romeo."

Ho visto con gioia che questo è un club molto grande con soci molto affiatati e molto appassionati del Marchio, ma anche, in generale, dell' Auto. Questo club ha altresì tante costole regionali e credo pure internazionali, con questo voglio dire che il contenuto del mio appello, che è facile travisare come delirio o ammasso di stupidaggini, è invece l'unico modo, e noi POSSIAMO, per SALVARE L'ALFA ROMEO
 
abbastanza utopistico.... poi così tutto in forma anonima su internet.... senza nulla infrastrutture, personale e conoscenze! non scherziamo, su.... per te si può cedere un azienda a una società senza neanche un presidente e un ossatura valida? senza garanzie per il futuro? non giochiamo a fare gli imprenditori per favore, se era così facile a quest'ora al posto di fare il dipendente avevo la mia fabbrichetta di automobili.....



ma di tutti i capannoni/uffici di arese, dopo che spostano anche gli ultimi dipendenti cosa ne resta? all'abbandono? nuova casa per gli zingari?
 
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