Auto Elettrica: opinioni, confronti e novità del settore green

Il problema che sia i cavi e sia le centraline non sono aggiornate/adeguate hai consumi e non reggono determinati consumi, scatta il termico e prima che si raffredda passa diverso tempo.

Tutti noi abbiamo contrati da 3/4Kw e superiori ma se dovessimo consumare tutti il massimo ci sarebbero blackout che durano anche giorni, la rete nazionale copre al massimo il 60% della potenza utile..
Esatto
 
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Tanto e gia tt deciso quando mettertanno la benzina a 2/3 euro al litro e in più faranno i blocchi alle termiche e ibrido nelle citta e periferia come oggi con le euro 3/4 .. la gente e obbligati a prendere elettrico altrimenti possono andare tranquillamente a piedi ma dubito fortemente cje lo fanno visto cje ce piu di qualcuno cje prende auot per fare 500 mertri 1 km per andare al lavoro!!
Assolutamente d accordo . È ovvio che il problena dei blocchi in città è un argomento più sensibile verso chi abita vicino alle metropoli , probabilmente chi vive più in provincia e avrà meno necessità di andare per lavoro nelle grandi città sarà meno soggetto ai blocchi che verranno .
Sicuro la benzina a 3 euro anche secondo me , sopratutto se in Europa vedranno dal 2026 ( quando si farà il punto su obiettivo 2035) che non sfonderanno .

Ovvio a meno che un altr anno alle elezioni del parlamento europeo non ci sia un ribaltone pazzesco ( non ci credo )
 
Ma questo non è di sicuro per l'incremento delle auto elettriche.
Semmai per condizionatori e cose simili.
D'altronde gli uffici, nonostante lo smart working, stanno accesi lo stesso per quelli che ci stanno dentro, mentre nelle case degli smartworker, un condizionatore in più rispetto a prima ci vuole.
Io sono tra gli smartworker e a casa il condizionatore lo tengo acceso molto di più rispetto a prima della pandemia/avvento dello smart working perchè non posso mica passare 8 ore con caldo pazzesco...
Solo che a me costa quasi nulla perchè ho il fotovoltaico, ma il 95% degli altri smartworker no....
Certamente: l'aumento del CONSUMO di energia elettrica deriva dal tipo di tecnologia che utilizziamo.

Condizionatori, computers, elevatori, trasporti (tram e metro ad esempio), industria e già negli anni scorsi, a volte eravamo al limite della capacità dei nostri sistemi di produzione/distribuzione, con blackout occasionali o programmati - specie in estate - anche senza le auto elettriche.

Ora le auto si attaccano ad impianti da moltissimi KW di potenza creando picchi di consumo e sovraccarico di distribuzione sulla rete.

Quindi la sommatoria di produzione insufficiente di energia, solo parzialmente mitigata in alcune ore del giorno dalla produzione fotovoltaica, ed aumento incontrollato del consumo porta inevitabilmente al blackout.

Non per niente la Svizzera aveva imposto limitazioni proprio alle elettriche per proteggere tutte le altre attività.

Dovremmo ridimensionare sia la rete di distribuzione sia la produzione di energia ma non è certamente un processo rapido e "green" come si dice.

Se avessimo la fusione fredda sarebbe un discorso diverso, ma ammesso che sia vero che gli ultimi esperimenti hanno dato esito positivo ci vorranno almeno trent'anni per averla a disposizione tra industrializzazione degli impianti, realizzazione, collaudo ed entrata in servizio.

Quindi l'elettrico, come unica scelta forzata qui e adesso, è evidentemente la via sbagliata ...
 
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Certamente: l'aumento del CONSUMO di energia elettrica deriva dal tipo di tecnologia che utilizziamo.

Condizionatori, computers, elevatori, trasporti (tram e metro ad esempio), industria e già negli anni scorsi, a volte eravamo al limite della capacità dei nostri sistemi di produzione/distribuzione, con blackout occasionali o programmati - specie in estate - anche senza le auto elettriche.

Ora le auto si attaccano ad impianti da moltissimi KW di potenza creando picchi di consumo e sovraccarico di distribuzione sulla rete.

Quindi la sommatoria di produzione insufficiente di energia, solo parzialmente mitigata in alcune ore del giorno dalla produzione fotovoltaica, ed aumento incontrollato del consumo porta inevitabilmente al blackout.

Non per niente la Svizzera aveva imposto limitazioni proprio alle elettriche per proteggere tutte le altre attività.

Dovremmo ridimensionare sia la rete di distribuzione sia la produzione di energia ma non è certamente un processo rapido e "green" come si dice.

Se avessimo la fusione fredda sarebbe un discorso diverso, ma ammesso che sia vero che gli ultimi esperimenti hanno dato esito positivo ci vorranno almeno trent'anni per averla a disposizione tra industrializzazione degli impianti, realizzazione, collaudo ed entrata in servizio.

Quindi l'elettrico, come unica scelta forzata qui e adesso, è evidentemente la via sbagliata ...
Le rinnovabili sono discontinue e quindi non andrebbero neppure calcolate perchè ora ci sono e tra un attimo sono dimezzate. Se la nostra rete nazionale è decrepita e sottodimensionata, inutile dare la colpa agli utilizzatori, qualsiasi essi siano, perchè se io pago un contratto domestico da 4,5 kW, esigo 4,5 kW. Esempio: se ho 10.000 abitanti che hanno potenza impegnata da 3 kW ciascuno, è necessario che la rete riesca a fornire il totale MASSIMO per questi cittadini. E' vero, esiste il fattore di contemporaneità, che dice che "difficilmente" tutti i 10.000 cittadini utilizzeranno nello stesso arco di tempo tale quantità di energia. Ma sotto questo punto è anche peggio, perchè se la rete distributiva italiana "crolla" già ad un 70/80% di richiesta perchè accendiamo clima, phon, forno, auto plug in, ecc....Ma da utente mi sento preso in giro. E' un pò come facevano le compagnie aeree che vendevano 400 biglietti per una tratta con un volo che ne portava 200. Non ci siamo. E le associazioni consumatori? Mute, inesistenti. E poi, non lasciamoci contar balle: molti anni fa, uno dei black out più importanti in Italia avvenne in periodo autunnale, condizionatori zero, auto elettriche zero. Nucleare, unica scelta, la più economica, la più sicura. Non crediate che le centrali a carbone facciano meno morti del nucleare.
 
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Le rinnovabili sono discontinue e quindi non andrebbero neppure calcolate perchè ora ci sono e tra un attimo sono dimezzate. Se la nostra rete nazionale è decrepita e sottodimensionata, inutile dare la colpa agli utilizzatori, qualsiasi essi siano, perchè se io pago un contratto domestico da 4,5 kW, esigo 4,5 kW. Esempio: se ho 10.000 abitanti che hanno potenza impegnata da 3 kW ciascuno, è necessario che la rete riesca a fornire il totale MASSIMO per questi cittadini. E' vero, esiste il fattore di contemporaneità, che dice che "difficilmente" tutti i 10.000 cittadini utilizzeranno nello stesso arco di tempo tale quantità di energia. Ma sotto questo punto è anche peggio, perchè se la rete distributiva italiana "crolla" già ad un 70/80% di richiesta perchè accendiamo clima, phon, forno, auto plug in, ecc....Ma da utente mi sento preso in giro. E' un pò come facevano le compagnie aeree che vendevano 400 biglietti per una tratta con un volo che ne portava 200. Non ci siamo. E le associazioni consumatori? Mute, inesistenti. E poi, non lasciamoci contar balle: molti anni fa, uno dei black out più importanti in Italia avvenne in periodo autunnale, condizionatori zero, auto elettriche zero. Nucleare, unica scelta, la più economica, la più sicura. Non crediate che le centrali a carbone facciano meno morti del nucleare.
Assolutamente d'accordo!
 
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Le rinnovabili sono discontinue e quindi non andrebbero neppure calcolate perchè ora ci sono e tra un attimo sono dimezzate. Se la nostra rete nazionale è decrepita e sottodimensionata, inutile dare la colpa agli utilizzatori, qualsiasi essi siano, perchè se io pago un contratto domestico da 4,5 kW, esigo 4,5 kW. Esempio: se ho 10.000 abitanti che hanno potenza impegnata da 3 kW ciascuno, è necessario che la rete riesca a fornire il totale MASSIMO per questi cittadini. E' vero, esiste il fattore di contemporaneità, che dice che "difficilmente" tutti i 10.000 cittadini utilizzeranno nello stesso arco di tempo tale quantità di energia. Ma sotto questo punto è anche peggio, perchè se la rete distributiva italiana "crolla" già ad un 70/80% di richiesta perchè accendiamo clima, phon, forno, auto plug in, ecc....Ma da utente mi sento preso in giro. E' un pò come facevano le compagnie aeree che vendevano 400 biglietti per una tratta con un volo che ne portava 200. Non ci siamo. E le associazioni consumatori? Mute, inesistenti. E poi, non lasciamoci contar balle: molti anni fa, uno dei black out più importanti in Italia avvenne in periodo autunnale, condizionatori zero, auto elettriche zero. Nucleare, unica scelta, la più economica, la più sicura. Non crediate che le centrali a carbone facciano meno morti del nucleare.
Assolutamente d accordo 92 minuti di applausi
 
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Adesso i blocchi traffico per inquinamento, poi con la maggioranza di auto full electric, i blocchi saranno perchè non ci sarà sufficiente energia e tra produzione industriale e le nostre automobiline cosa pensate che sceglieranno?
 
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Le rinnovabili sono discontinue e quindi non andrebbero neppure calcolate perchè ora ci sono e tra un attimo sono dimezzate. Se la nostra rete nazionale è decrepita e sottodimensionata, inutile dare la colpa agli utilizzatori, qualsiasi essi siano, perchè se io pago un contratto domestico da 4,5 kW, esigo 4,5 kW. Esempio: se ho 10.000 abitanti che hanno potenza impegnata da 3 kW ciascuno, è necessario che la rete riesca a fornire il totale MASSIMO per questi cittadini. E' vero, esiste il fattore di contemporaneità, che dice che "difficilmente" tutti i 10.000 cittadini utilizzeranno nello stesso arco di tempo tale quantità di energia. Ma sotto questo punto è anche peggio, perchè se la rete distributiva italiana "crolla" già ad un 70/80% di richiesta perchè accendiamo clima, phon, forno, auto plug in, ecc....Ma da utente mi sento preso in giro. E' un pò come facevano le compagnie aeree che vendevano 400 biglietti per una tratta con un volo che ne portava 200. Non ci siamo. E le associazioni consumatori? Mute, inesistenti. E poi, non lasciamoci contar balle: molti anni fa, uno dei black out più importanti in Italia avvenne in periodo autunnale, condizionatori zero, auto elettriche zero. Nucleare, unica scelta, la più economica, la più sicura. Non crediate che le centrali a carbone facciano meno morti del nucleare.

Per l'esattezza : Black out in Italia del 2003 - Wikipedia

;)

E fu cmq un anno stratosfericamente caldissimo, al punto che in montagna d'estate dove ho casa, anzichè dormire (come normalmente faccio in estate) con il piumone, si dormiva con le sole lenzuola .... e faceva caldo lo stesso
 
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