Le rinnovabili sono discontinue e quindi non andrebbero neppure calcolate perchè ora ci sono e tra un attimo sono dimezzate. Se la nostra rete nazionale è decrepita e sottodimensionata, inutile dare la colpa agli utilizzatori, qualsiasi essi siano, perchè se io pago un contratto domestico da 4,5 kW, esigo 4,5 kW. Esempio: se ho 10.000 abitanti che hanno potenza impegnata da 3 kW ciascuno, è necessario che la rete riesca a fornire il totale MASSIMO per questi cittadini. E' vero, esiste il fattore di contemporaneità, che dice che "difficilmente" tutti i 10.000 cittadini utilizzeranno nello stesso arco di tempo tale quantità di energia. Ma sotto questo punto è anche peggio, perchè se la rete distributiva italiana "crolla" già ad un 70/80% di richiesta perchè accendiamo clima, phon, forno, auto plug in, ecc....Ma da utente mi sento preso in giro. E' un pò come facevano le compagnie aeree che vendevano 400 biglietti per una tratta con un volo che ne portava 200. Non ci siamo. E le associazioni consumatori? Mute, inesistenti. E poi, non lasciamoci contar balle: molti anni fa, uno dei black out più importanti in Italia avvenne in periodo autunnale, condizionatori zero, auto elettriche zero. Nucleare, unica scelta, la più economica, la più sicura. Non crediate che le centrali a carbone facciano meno morti del nucleare.