Auto Elettrica: opinioni, confronti e novità del settore green

@gigalfa i giornalisti dovrebbero riportare notizie ma se non vanno verso la corrente del giornale vengono fulminati.
a prescindere....
 
Mi permetto alcune precisazioni:
è vero che importiamo una quota di energia elettrica, ma non lo facciamo perché quella quota non siamo in grado di produrla, ma perché importarla dalla Francia (e non solo, anche Svizzera, Slovenia ed altri) ci costa molto meno che produrla, o perlomeno costa meno alle compagnie energetiche. Come paese abbiamo una potenza installata che è almeno il doppio rispetto al picco richiesto, si possono trovare i dati aggiornati nei report di Terna, ma tanto per dare alcuni numeri a fronte di picchi di potenza richiesta attorno ai 50-60 GW, abbiamo potenza installata di oltre 120 GW. Naturalmente il margine netto si riduce perché va sempre tenuto conto che possono esserci impianti in manutenzione, guasti ecc.
I black out che localmente si verificano non sono dovuti ad insufficienza di energia, ma a carenze della rete di dispacciamento, che quella si avrebbe bisogno di un bel "restyling", e che sarebbe enormemente stressata (soprattutto nella gestione delle oscillazioni di potenza) da una elettrificazione di massa del parco auto.
concordo, infatti si è preferito il metano per produrla a basso costo.
 
Pensa quando è cxxxxxne il tizio del cnr, il quale ha dichiarato il nucleare "uno sbaglio" ed è "morto" non esiste investire in tale tecnologia. Faccio notare al "tizioCnr" che l'Italia non è indipendente, ma compra energia dall'estero, di cui Francia (nucleare). Riporto uno stralcio statistico 2022 fonte TERNA

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Ottima raccolta di informazioni

E pensare che questo tizio lavora al cnr …. 🤣🤣Pensate un po’ …Poi parliamo di “Made in italy “ … eccellenza del prodotto italiano …etc etc . Ma laviamo prima i panni sporchi in casa prima di fare figuracce …..
 
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è vero che importiamo una quota di energia elettrica, ma non lo facciamo perché quella quota non siamo in grado di produrla, ma perché importarla dalla Francia (e non solo, anche Svizzera, Slovenia ed altri) ci costa molto meno che produrla,
E direi che siamo dei geni …..
In pratica … io mi produco dei pomodori nel mio orto ma mi accorgo che il mio costo per crescerli e innaffiarli etc etc è più alto che andarli a comprare al mercato ….e io che faccio ?
Tengo in piedi nel mio paese un circo pazzesco per il mio orto ma poi spendo anche per comprarli al mercato
Geniale direi !
 
E direi che siamo dei geni …..
In pratica … io mi produco dei pomodori nel mio orto ma mi accorgo che il mio costo per crescerli e innaffiarli etc etc è più alto che andarli a comprare al mercato ….e io che faccio ?
Tengo in piedi nel mio paese un circo pazzesco per il mio orto ma poi spendo anche per comprarli al mercato
Geniale direi !
Il discorso non è così banale, di pomodori possiamo anche farne a meno per un po', di energia elettrica no. Mantenere in piedi il "circo pazzesco" (stoccaggi gas + centrali di produzione + rete di distribuzione) serve per avere la garanzia di non rimanere al buio se per qualsiasi motivo si interrompesse la possibilità di interscambi con altri stati.
Il mercato dell'energia elettrica, in quanto tale segue le leggi di domanda ed offerta, in questo caso, specie nelle ore notturne, la Francia svende la propria energia in eccesso, perchè le centrali nucleari non possono essere rimodulate facilmente per adattarsi ai bassi carichi notturni e continuano a produrre a livelli superiori ai consumi, da li la necessità francese di svendere l'energia.
Questa necessità fa comodo a noi che utilizziamo quell'energia sia per tenere basse le costose centrali a metano, sia per pompare acqua nei bacini da utilizzare poi durante il giorno, quando la richiesta di energia è maggiore.
Onestamente è una sinergia in cui non vedo niente di male, l'importante è avere un sisitema nazionale in grado di essere autonomo in qualsiasi momento.
In ogni caso per tornare al tema auto, il vero problema dell'elettrificazione di massa del parco auto non sarebbe tanto di quantità di energia da produrre, ma del suo trasporto capillare, in particolare se sono richieste elevate potenze in maniera fortemente discontinua. Realizzare reti adatte a questo, ha costi molto elevati, ed è uno dei motivi principali per cui la diffusione di colonnine latita, e si muove spesso solo se incentivata con soldi pubblici, altrimenti nessuno le farebbe o sarebbero poi costretti a vendere l'elettricità a tariffe insostenibili per i clienti.
Aggiungo che molti di questi costi sono già distribuiti in bolletta nei vari oneri di sistema che finanziano la "stabilità" della rete, oneri che non faranno altro che aumentare...
La mia perplessità è quindi: visto che tutto questo è messo in piedi per la cosiddetta lotta al cambiamento climatico, considerato che è assai probabile che il parco auto europeo (che è comunuqe il più pulito in circolazione) incida poco o nulla sul bilancio dei gas serra globale, ha senso spendere valanghe di miliardi per elettrificarlo? Secondo me no.
 
Il discorso non è così banale, di pomodori possiamo anche farne a meno per un po', di energia elettrica no. Mantenere in piedi il "circo pazzesco" (stoccaggi gas + centrali di produzione + rete di distribuzione) serve per avere la garanzia di non rimanere al buio se per qualsiasi motivo si interrompesse la possibilità di interscambi con altri stati.
E non conviene darsi invece una sveglia e produrre energia noi in modo economico attivando quanto prima il ritorno al nucleare ?
La mia perplessità è quindi: visto che tutto questo è messo in piedi per la cosiddetta lotta al cambiamento climatico, considerato che è assai probabile che il parco auto europeo (che è comunuqe il più pulito in circolazione) incida poco o nulla sul bilancio dei gas serra globale, ha senso spendere valanghe di miliardi per elettrificarlo? Secondo me no.
Assolutamente d accordo , quando in vaste aree del pianeta ( India Africa medio oriente Sud America ) se ne fregano altamente e inquinano a livello automobilistico a tutto spiano … ma li non si tocca l argomento … non sarebbe politically correct
 
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E non conviene darsi invece una sveglia e produrre energia noi in modo economico attivando quanto prima il ritorno al nucleare ?

Assolutamente d accordo , quando in vaste aree del pianeta ( India Africa medio oriente Sud America ) se ne fregano altamente e inquinano a tutto spiano … ma li non si tocca l argomento … non sarebbe politically correct
Il tema nucleare è molto delicato, chi lo ha ora ne trae benefici perchè lo ha sviluppato nel tempo gestendo tutto un discorso complesso di ammortamento costi, impianti, ecc. Partire ex novo non è la stessa cosa, sicuramente è stato un errore abbandonarlo sull'onda emotiva di quanto accaduto nel 1986.
Non ho le competenze per valutare se un ritorno al nucleare possa effettivamente portare ad una riduzione delle bollette, dubito sia possibile nel breve termine...In ogni caso credo che sia una tecnologia da non scartare a priorio, anzi...e mi auguro che chi dovrà fare le valutazioni del caso lo farà senza pregiudizi sterili e tenendo conto degli sviluppi che questa tecnologia potrà avere in futuro, considerando anche che in Italia abbiamo aziende e personale di estrema competenza in materia, apprezzato in tutto il mondo.
 
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Ma scusate dal video postato qualche giorno fa il tizio del CNR dice che non abbiamo problemi di rete e trasporto fa anche l'esempio di 1 milione di auto elettriche da ricaricare e non ci sono problemi o quasi e noi siamo qui a parlare che l'Italia non è in grado di far fronte all'elettrico? Ma scherziamo noi 8-9-forse 20° potenza mondiale abbiamo problemi ma quando mai.

Il tipo non può di sicuro andare in giro a dire pubblicamente (sui social o altro) che abbiamo una rete che fa schifo. Ma la realtà è quella...ho contatti con E-Distribuzione e te lo posso confermare
 
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Il tipo non può di sicuro andare in giro a dire pubblicamente (sui social o altro) che abbiamo una rete che fa schifo. Ma la realtà è quella...ho contatti con E-Distribuzione e te lo posso confermare
Lasciando stare il famoso tipo del CNR (che per fortuna ha anche molti bravi ricercatori meno appariscenti), la rete elettrica italiana ha sicuramente bisogno di un profondo restyling, non tanto per incurie o vetustà (certo ci sono aree dove c'è anche quell'aspetto), ma perchè è stata concepita in un periodo storico in cui la prduzione di energia elettrica e la distribuzione erano concettualmente molto diverse: avevamo pochi ma grossi impianti di produzione, da cui si diramavano le reti di trasporto verso utilizzatori, che erano solo utilizzatori.
Ora non è più così, con la diffusione delle rinnovabili i centri di produzione si sono moltiplicati e sono più piccoli, e gli utilizzatori possono anche essere produttori (pensiamo solo agli impianti fotovoltaici ad esempio), con il risultato che una stessa rete non è più a "senso unico", ma si trova a dover gestire flussi di consumo in certe ore, e flussi di produzione in altre...Questo complica tutto il sistema che ovviamente deve essere aggiornato di conseguenza. Le auto elettriche, sono indubbiamente un ulteriore grande elemento di complicazione che richiede adeguate e costose infrastrutture.
 
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