Auto Elettrica: opinioni, confronti e novità del settore green

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Da quello che ho visto e sentito un po’ in giro Italia è abbastanza avanti su tecnologie per la corrente ecc.. unica pecca è il costo elevato del energia elettrica.. apparte a casa che ha costi accessibili colonnine ecc hanno costi esagerati.. comunque per vedere come sarebbe se il 90% delle auto fossero elettriche bisogna andare a farsi un giro in Cina .. la e già così…
 
Da quello che ho visto e sentito un po’ in giro Italia è abbastanza avanti su tecnologie per la corrente ecc.. unica pecca è il costo elevato del energia elettrica.. apparte a casa che ha costi accessibili colonnine ecc hanno costi esagerati.. comunque per vedere come sarebbe se il 90% delle auto fossero elettriche bisogna andare a farsi un giro in Cina .. la e già così…
Non mi risulta che in Cina il 90% del parco circolante sia elettrico.

In Italia basta accendere i climatizzatori e già la rete va in crisi. Già questo è un test
 
In Cina le targhe non le danno alle auto termiche… se vuoi la macchina è la vuoi usare se quasi costretto a prendere quelle.. per le termiche ti devi iscrivere pagando alla lotterie delle targhe ese vinci ti danno la targa per la termica… le elettriche no.. chi ci è andato apposta per vedere …come sono avanti rispetto a noi anche perché voglio vedere miliardi di persone che usano le termiche inquinano ecc praticamente si sarebbero già estinti.. e siccome non sono stupidì.. qualcosa cercano di fare..
 
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Non mi risulta che in Cina il 90% del parco circolante sia elettrico.
Corretto.
Al momento in Cina le auto cosiddette NEV (BEV + PHEV) sono il 5,5% (18m su 330m).
Il fatto è che oggi se vuoi circolare, nei principali 9-10 agglomerati urbani cinesi devi avere una NEV. Altrimenti difficilmente ti danno un permesso.

NB: i primi 10 agglomerati urbani contano quasi 150 milioni di abitanti.
 
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In Italia basta accendere i climatizzatori e già la rete va in crisi. Già questo è un test
E' un problema di assorbimento di picco.
I condizionatori generano picchi di carico concentrati nelle ore più calde (12–18) e la rete italiana è progettata per gestire carichi distribuiti, non picchi simultanei da milioni di utenze.
In molte città (es. Milano, Roma), le cabine secondarie e i trasformatori sono vecchi o non adeguati alla nuova domanda.
Inoltre il caldo estremo dilata i conduttori e aumenta la resistenza elettrica, generando surriscaldamenti e guasti.
Il sovraccarico può causare interruzioni a cascata, specialmente se i sistemi di protezione intervengono per evitare danni maggiori.
Invece, un carico anche maggiore ma distribuito, da meno problemi.
 
Se vuoi approfondire, dovresti fare un giretto a Entracque dove si può andare a visitare la centrale idroelettrica Einaudi (la più grande d'Italia).
Il ripompaggio lo fanno nelle ore notturne quando costa meno. E la centrale viene usata come una sorta di "accumulo tampone" ovvero parte ed interviene quando serve, nel giro di pochi minuti, comandata da remoto da Terna, per mantenere in equilibrio la sua rete nazionale.
Pensa che lavora (da quello che ci hanno detto quando sono andato a visitarla) all'incirca alla metà della sua capacità. Perchè è più conveniente comprare dall'estero in certe quantità, piuttosto che produrre in Italia...
E' una tecnica molto interessante.
Leggevo che l'efficienza di una centrale di pompaggio, dovuta al fatto che l'acqua viene riutilizzata in un ciclo continuo, si aggira intorno al 70%-80%. Ciò significa che per ogni 10 kWh consumati per il pompaggio si generano circa 7-8 kWh durante la fase di produzione. Inoltre, queste centrali possono entrare in funzione in pochi minuti, fornendo energia di riserva in modo estremamente efficace, bilanciando le fluttuazioni nella produzione da fonti intermittenti e migliorando l'affidabilità della rete.
 
Pensa che lavora (da quello che ci hanno detto quando sono andato a visitarla) all'incirca alla metà della sua capacità. Perchè è più conveniente comprare dall'estero in certe quantità, piuttosto che produrre in Italia...
Guarda, sui prezzi dell'energia elettrica non mi è proprio chiaro come funziona.
In teoria il costo dell'energia idroelettrica è nel range 30-60 Euro/MWh, che non è male (a titolo di riferimento in Norvegia è 20-45 Euro/MWh).
Poi, come sempre in Italia, i prezzi lievitano ed in questo caso a circa 100-120 Euro/MWh (il doppio), per ragioni che personalmente capisco poco.
Capisco che l'energia termoelettrica costi molto a causa del gas che strapaghiamo, ma non capisco perché paghiamo care anche le altre fonti...

L'energia nucleare francese la paghiamo sui 42 Euro/MWh, che quindi risulta competitiva contro i 100-120.
Ma dal 2026 si pagherà 70. Il che comunque peserà in quanto importiamo un 16%.

Il risultato è che in Italia, se metti in conto ricarichi contrattuali, tasse, accise, trasporto e oneri, il prezzo medio nel 2024 è risultato 0,327 Euro/kWh - fonte Eurostat e Selectra (da non confondere con il prezzo del servizio a tutele graduali che oggi è su 0,15 - profilo ARERA).

In Norvegia (sempre a titolo di riferimento) è sui 0,19, quando potrebbero stare tranquillamente tra 0,06 e 0,10. Anche li, come abbiamo già scritto, hanno qualche problema nel giustificare i prezzi al consumo.
 
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