mpattera
Alfista principiante
- 21 Gennaio 2014
- 63
- 12
- 26
- Regione
- Emilia-Romagna
- Alfa
- Giulietta
- Motore
- 1.6 JTDm
Questo non giustifica quel secondo o mezzo secondo in folle durante la scalata: se il rapporto inferiore venisse selezionato sul secondo albero mentre la frizione fosse ancora chiusa sul primo e poi la frizione si spostasse sul secondo il passaggio sarebbe immediato come nel salire.Sensazione giusta !
In un cambio doppia frizione ci sono sempre due marce inserite , quella in uso e quella superiore che è in attesa del cambio marcia . Solo nel caso che sia inserita la marcia più alta in attesa c'è una marcia inferiore . Da ciò si evince che in caso di scalata richiesta dal guidatore ci vuole una frazione di tempo in più per perfezionare il cambio marcia rispetto ad una cambiata in aumento .
Perché si effettuerebbero un sacco di innesti potenzialmente inutili (e quindi stress meccanico). Probabilmente in certe situazioni non si avverte il tempo morto in scalata semplicemente perché decide di non fare la doppietta in modo da velocizzare l'operazione, e in quei casi il lavoro lo fanno i sincronizzatori. Non è una logica sbagliata, come non è sbagliato il fatto di inserire la prima marcia soltanto a vettura quasi ferma (tranne con il selettore in A, cioè quando si richiede la massima motricità).Perché non programmare la centralina del cambio in modo da tenere a disposizione il rapporto superiore quando i giri motore superano un certo valore e la marcia inferiore quando i giri sono al di sotto di questo valore?
Poi in base alla posizione del DNA questo valore di giri motore potrebbe variare
Non male come idea,no?
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