DA BIELLA
Un tronco minuto, i rami sottili e le radici che fanno fatica a perforare il terreno. Questa è l’Angelico Biella di oggi. O forse poco più. Paragonata ad una pianta, la squadra fatica a germogliare e avrà bisogno di tempo per riuscire a raggiungere la sua massima espressione. Bruciare il più possibile le tappe sarà la giusta soluzione per arrivare almeno in una condizione accettabile al giorno 8 ottobre, data che sancirà la fine delle partite amichevoli e che metterà l’Angelico di fronte alla Legea Scafati. Per l’appuntamento con i due punti.
Coach Luca Bechi lo sa bene, non c’è nulla da inventare. Per bruciare le tappe l’unica soluzione è il lavoro. Ma di gruppo. Cosa ad oggi difficile da praticare perchè, chi prima chi dopo, i rossoblu sono clienti habitué della sedia del dottore. Colui che preoccupa maggiormente è l’ala Simone Cotani, non tornerà disponibile prima di ottobre.
«I primi tempi saranno difficili - lo dice anche il gm Marco Atripaldi -. Ci vorrà tempo per vedere questa squadra rendere e non sarà per la prima partita di campionato, sebbene tutti si stanno impegnando per arrivare quel giorno nella miglior condizione possibile». Sculacciata. Il quadrangolare di Moncalieri ha evidenziato una squadra non pronta per confrontarsi con i giganti del basket: Benetton e Cska Mosca. «Oggi non siamo competitivi tecnicamente, ma neppure fisicamente. Non sono però queste le partite utili a giudicare una squadra», ammonisce Atripaldi. Sarebbe folle giudicare e bocciare un team, o qualche suo singolo componente, ancor prima del via. Eppure c’è chi già lo ha fatto. «Alcuni tifosi pensano solo a vincere, è normale, ci sono abituato» dice Atripaldi.
Nell’ambiente si respira comunque aria di ottimismo, il talento sgorga dai corpi dei nuovi cestisti. E’ necessario trovare il giusto mix. Una tappa imperdibile per verificare i progressi sarà quella di domani sera. Quando al palasport (ore 20,45), l’Angelico affronterà la Cimberio Novara e non, come in precedenza annunciato, Ferrara: costretta a rinunciare perchè ridotta all’osso causa infortuni. Per l’occasione già venduti 400 biglietti (10 euro intero, 5 per i nati fino al 1991). L’intero ricavato sarà devoluto in favore della Fondazione Forma per l’acquisto di un neuronavigatore. Un’iniziativa davvero lodevole.