Non sono del tutto d'accordo.
Premesso che non sono un giurisprudente, faccio una considerazione:
farsi scrivere i chilometri all'atto della vendita fissa inequivocabilmente uno dei parametri che rendono il prezzo che tu hai pagato, congruo.
Nel momento in cui accerti in qualche modo che non sia un dato veritiero, puoi rivalerti legalmente verso il venditore, accusando di aver dichiarato un dato falso. E' sua cura accertarsi la veridicità di quanto dichiara nella vendita ed eventualmente sarà lui a doversi rivalere a sua volta - nel caso sia in buona fede e non sia artefice del "taroccamento" - sul proprietario precedente.
Vi è una responsabilità oggettiva del venditore professionale, per cui l'aquirente privato credo venga considerato comunque parte debole e degna di maggior tutela.
Poi è possibile arrivare ad un accordo bonario, piuttosto che finire dal giudice, ma in questi casi chi vince è sempre l'avvocato che assiste, l'unico che ci guadagnerà davvero.
Questo ho capito negli anni, mi perdonino gli avvocati e non mi mandino bestemmioni silenti in caso di castronerie