Controllare problema meccanismo ricircolo aria

  • Autore discussione Autore discussione Domine86
  • Data d'inizio Data d'inizio
Buongiorno a tutti,
mi riassocio al team degli "irriducibili" che vogliono ripararsi il motorino del ricircolo senza spendere cifre irrispettose. Io mi trovo al secondo giro, ovvero ho già cambiato il motorino una volta (nel 2019 acquistai l'originale fatto nella Svizzera cinese) e riuscii a montarlo con enormi difficoltà. Nel 2022 la puleggia bianca ha nuovamente ceduto e recentemente, dopo aver campato anni con una molletta da bucato a tener chiusa la paratia del ricircolo, ho deciso di ridedicarmi al ripristino della funzionalità della mia giulietta. Sono andato da un ricambista fca per vedere se il ricambio avesse in qualche modo recepito il difetto e dunque avesse una struttura diversa, risposta NO, sempre la stessa puleggia bianca fatta in POM che come ormai evidente cede dopo due tre anni. Tralascio tutti i dettagli circa la difficoltà enorme nel rimontare il pezzo (gia asolato e con la vite lontana già inserita) che sono già trattati ampiamente nelle pagine precedenti ma mi soffermo sulla logica di fuzionamento e la sua "elettronica" per capire se esiste un modo per evitare che questa cosa succeda in futuro.
Ho fatto qualche misura sul motorino collegato ad un alimentatore da banco a 13V:
- notoriamente privo di "fine corsa" questo fa fare alla puleggia un quarto di giro (poco meno di 90°)
- assorbe circa 12mA a vuoto durante la rotazione
- simulando un carico non troppo pesante l'assorbimento sale a ca 90mA
- quando la puleggia si ferma per via del blocco meccanico presente sul corpo del motorino, l'assorbimento sale a circa 350mA (4,5W)

Detto ciò ho fatto delle osservazioni collegando il motorino al connettore dell'auto:
- la centralina comanda il motorino tramite due fili invertendone la polarità a seconda che la puleggia (vista dal lato del rotore del motorino) giri in senso orario (ricircolo ON niente aria da fuori) o antiorario (ricircolo OFF prende aria da fuori),
- la centralina ad ogni azionamento (orario o antiorario) comanda la tensione sui fili tenendola per 7 secondi mentre il motorino per fare un quarto di giro impiega solo 2 secondi circa.
Quest'ultimo punto credo sia il motivo per cui nel tempo il perno della puleggia si spezza. In pratica, una volta che la puleggia ha espletato la sua funzione di aprire o chiudere la paratia del ricircolo, una volta arrivata a battuta viene sottoposta a una non salutare "strizzata" di 4.5W (in gergo tecnico momento torcente) della durata di 5 secondi che anche quando la tensione viene tolta la tiene comunque in torsione in quanto il rotore del motorino mantiene la sua posizione di chiusura stretta ( è un pò come stringere una vite con forza ) ..pertanto "chiudi oggi e apri domani" dopo un pò il pezzo cede.
Probabilmente sarebbe bastato che una centralina aggiornata avesse implementato un controllo di assorbimento della corrente che una volta a fine corsa staccava l'alimentazione, in tal modo si sarebbe ridotto lo stress torcente sul perno della puleggia ma ovviamente ciò è contrario alle politiche di "obsolescenza programmata".
Pertanto, a mio parere, sarebbe necessario trovare un sistema che faccia quello che la centralina non fa ovvero staccare la tensione quando l'assorbimento passa dai circa 90mA a 350ma evitando così alla puleggia lo stress eccessivo di 5sec. In alternativa un altro sistema, forse anche più efficace, potrebbe essere quello di limitare la corrente a diciamo un centinaio di mA in modo da ridurre sia lo stress dinamico di battuta sulla puleggia che quello statico (vd. esempio vite stretta) . Una soluzione molto interessante presentata nelle pagine precedenti è quella della resistenza in parallelo che di fatto sottrae corrente e quindi potenza al motore ma non mi convince del tutto in quanto così non si controlla la corrente totale assorbita sulla centralina e vorrei evitare problemi peggiori. Anche la puleggia in alluminio potrebbe essere una soluzione ma temo che il rinforzo su un pezzo possa alla fine solo trasferire il problema ad un altro ovvero alla vite interna del motorino. Sto cercando soluzioni, vi aggiorno quando la trovo, se qualcuno la trova prima si faccia avanti.

ciao
 
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Ciao, ho lo stesso problema di rumore ticchettio sulla Giulietta. Va e viene, mi chiedevo, oltre alle soluzioni proposte, c'è semplicemente un modo per fare smettere quel rumore senza cambiare il pezzo rotto? Grazie
 
Buongiorno a tutti,
mi riassocio al team degli "irriducibili" che vogliono ripararsi il motorino del ricircolo senza spendere cifre irrispettose. Io mi trovo al secondo giro, ovvero ho già cambiato il motorino una volta (nel 2019 acquistai l'originale fatto nella Svizzera cinese) e riuscii a montarlo con enormi difficoltà. Nel 2022 la puleggia bianca ha nuovamente ceduto e recentemente, dopo aver campato anni con una molletta da bucato a tener chiusa la paratia del ricircolo, ho deciso di ridedicarmi al ripristino della funzionalità della mia giulietta. Sono andato da un ricambista fca per vedere se il ricambio avesse in qualche modo recepito il difetto e dunque avesse una struttura diversa, risposta NO, sempre la stessa puleggia bianca fatta in POM che come ormai evidente cede dopo due tre anni. Tralascio tutti i dettagli circa la difficoltà enorme nel rimontare il pezzo (gia asolato e con la vite lontana già inserita) che sono già trattati ampiamente nelle pagine precedenti ma mi soffermo sulla logica di fuzionamento e la sua "elettronica" per capire se esiste un modo per evitare che questa cosa succeda in futuro.
Ho fatto qualche misura sul motorino collegato ad un alimentatore da banco a 13V:
- notoriamente privo di "fine corsa" questo fa fare alla puleggia un quarto di giro (poco meno di 90°)
- assorbe circa 12mA a vuoto durante la rotazione
- simulando un carico non troppo pesante l'assorbimento sale a ca 90mA
- quando la puleggia si ferma per via del blocco meccanico presente sul corpo del motorino, l'assorbimento sale a circa 350mA (4,5W)

Detto ciò ho fatto delle osservazioni collegando il motorino al connettore dell'auto:
- la centralina comanda il motorino tramite due fili invertendone la polarità a seconda che la puleggia (vista dal lato del rotore del motorino) giri in senso orario (ricircolo ON niente aria da fuori) o antiorario (ricircolo OFF prende aria da fuori),
- la centralina ad ogni azionamento (orario o antiorario) comanda la tensione sui fili tenendola per 7 secondi mentre il motorino per fare un quarto di giro impiega solo 2 secondi circa.
Quest'ultimo punto credo sia il motivo per cui nel tempo il perno della puleggia si spezza. In pratica, una volta che la puleggia ha espletato la sua funzione di aprire o chiudere la paratia del ricircolo, una volta arrivata a battuta viene sottoposta a una non salutare "strizzata" di 4.5W (in gergo tecnico momento torcente) della durata di 5 secondi che anche quando la tensione viene tolta la tiene comunque in torsione in quanto il rotore del motorino mantiene la sua posizione di chiusura stretta ( è un pò come stringere una vite con forza ) ..pertanto "chiudi oggi e apri domani" dopo un pò il pezzo cede.
Probabilmente sarebbe bastato che una centralina aggiornata avesse implementato un controllo di assorbimento della corrente che una volta a fine corsa staccava l'alimentazione, in tal modo si sarebbe ridotto lo stress torcente sul perno della puleggia ma ovviamente ciò è contrario alle politiche di "obsolescenza programmata".
Pertanto, a mio parere, sarebbe necessario trovare un sistema che faccia quello che la centralina non fa ovvero staccare la tensione quando l'assorbimento passa dai circa 90mA a 350ma evitando così alla puleggia lo stress eccessivo di 5sec. In alternativa un altro sistema, forse anche più efficace, potrebbe essere quello di limitare la corrente a diciamo un centinaio di mA in modo da ridurre sia lo stress dinamico di battuta sulla puleggia che quello statico (vd. esempio vite stretta) . Una soluzione molto interessante presentata nelle pagine precedenti è quella della resistenza in parallelo che di fatto sottrae corrente e quindi potenza al motore ma non mi convince del tutto in quanto così non si controlla la corrente totale assorbita sulla centralina e vorrei evitare problemi peggiori. Anche la puleggia in alluminio potrebbe essere una soluzione ma temo che il rinforzo su un pezzo possa alla fine solo trasferire il problema ad un altro ovvero alla vite interna del motorino. Sto cercando soluzioni, vi aggiorno quando la trovo, se qualcuno la trova prima si faccia avanti.

ciao

Ciao
Complimenti per tutta la tua esposizione, perfetta fino "all'impuntamento" sulla resistenza.
Scusami se mi permetto, ma è l'unico errore in tutta l'esposizione.
La resistenza in parallelo al motore può portare (in mancanza di intervenire con modifica elettronica sulla centralina di comando e controllo clima) solamente un funzionamento "salutare" e nessuno possibile danno al sistema.
Se la resistenza non è perfettamente calibrata al massimo dell'assorbimento che accetta la centralina prima di spegnere il motore, questo porta a 2 precise conseguenze.
Conseguenza1)
Resistenza di valore ohmico troppo basso, potrebbe capitare (a me non è mai successo nel funzionamento quotidiano) che la portella non si apre o chiude perché, al momento di partire, "vede" gia raggiunto il max assorbimento programmato e stacca subito non ottenendo spostamenti.
Questo lo so perché ho sperimentato con resistenza variabile (reostato) per ottenere il valore più coerente all'uso "sul pezzo".
Conseguenza2)
Si allunga il tempo di durata alla leva ma nel tempo si spezzerà comunque, perché il valore ohmico è stato tenuto troppo alto facendo così fermare il motore quando ha già raggiunto un carico) torsionale notevole.

Questo, a mio parere, è ciò che avviene.

Lo so, viene naturale chiedersi:
Ma se la resistenza è stata "calcolata" dovrebbe funzionare bene per tutti,
Beh, non è così al 100%, basti pensare che i fili che dalla centralina vanno al motore sono molto sottili ed hanno una lunghezza importante
Tra estate ed inverno, il rame lavora con sbalzi di temperature importanti
L'umidità potenzialmente presente in auto può portare nel tempo ossidazione ai cavi variandone il valore resistivo intrinseco complessivo.
Queste diverse condizioni potrebbero portare potenzialmente a lavorare su una incertezza di soglia verificabile solo sperimentalmente.
Spero di essermi riuscito a spiegare in maniera chiara
 
Ultima modifica:
Sono stato in officina che lavora principalmente su alfa romeo per rumore tichettio ricircolo e aria calda/fredda da un lato e dell'altro.
Mi é stato detto che bisogna cambiare tutto il blocco convogliatore per risolvere, nuovo 900 + 400 di manodopera per smontare tutto.
Leggendo qui avevo capito che il problema erano gli attuatori, ma secondo loro invece é da cambiare tutto il blocco.
Che ne pensate? Grazie
 
Sono stato in officina che lavora principalmente su alfa romeo per rumore tichettio ricircolo e aria calda/fredda da un lato e dell'altro.
Mi é stato detto che bisogna cambiare tutto il blocco convogliatore per risolvere, nuovo 900 + 400 di manodopera per smontare tutto.
Leggendo qui avevo capito che il problema erano gli attuatori, ma secondo loro invece é da cambiare tutto il blocco.
Che ne pensate? Grazie
Se un elettrauto riesce a farti il lavoro risparmi un po'...900 euro sono tanti...
 

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