I carburanti aumentano... e con loro i vari calcoloni statistici per dimostrare che la situazione non è quella che sembra, ad esempio l'Unione Petrolifera (quindi appena... appena... di parte) precisa: "''E' vero che oggi in termini nominali i prezzi dei carburanti sono tornati sui livelli del 2008 anche se i prezzi del greggio e dei prodotti raffinati risultano inferiori, ma solo per il deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro che nel 2008 era intorno a 1,59 rispetto agli 1,39 odierni (-12,6%)''. E' quanto precisa l'Unione Petrolifera in un comunicato. ''Tale debolezza dell'euro - prosegue l'UP - pesa sui prezzi odierni per 6,7 centesimi euro/litro in piu' rispetto ai picchi di luglio 2008 e pertanto il confronto con allora non puo' prescindere da questa considerazione''
"Il record storico dei carburanti e' ancora lontano se si attualizzano i prezzi al valore reale e non si considera semplicemente il prezzo nominale, anche confrontando il picco del 2008. Gli 1,562 euro al litro consigliati oggi dall'Agip, infatti, superano solo a livello nominale il picco del 2008 di 1,560 euro al litro perche' quest'ultima cifra, per effetto dell'inflazione, e' superiore a 1,6 euro se attualizzata ad oggi. Il record storico e' ancora piu' lontano. In base ai dati disponibili dall'industria del settore, attualizzati ai coefficienti Istat, il prezzo record della benzina toccato nel 1977 era di oltre 1,8 euro al litro. Superiore ai livelli di oggi anche quello del 1981, di oltre 1,7 euro al litro, e quello del 1984, di circa 1,65 euro al litro".
Per il Casper (Comitato contro le speculazioni e per il risparmio composto da Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori) i prezzi record della benzina, infatti, unitamente all'impennata dell'inflazione, determineranno una maggiore spesa a famiglia per complessivi 1205 euro su base annua: 915 euro solo per gli effetti inflattivi, 300 euro addebitabili al caro-benzina.
Per questo Casper chiede al Governo di considerare prioritaria la lotta all'inflazione e di intervenire immediatamente per frenare sul nascere qualunque tentativo di rialzo ingiustificato dei prezzi e salvaguardare i bilanci delle famiglie.
In particolare e' indispensabile bloccare le tariffe energetiche per tutto il 2011, disporre un taglio delle accise sulla benzina non inferiore a 5 centesimi di euro al litro, e introdurre un meccanismo di sterilizzazione degli aumenti dei prezzi dei carburanti.
Parere personale... è da 40 anni che c'è speculazione e da altrettanti non succede nulla di positivo per il consumatore anche perchè, nell'immediato, gli stati hanno solo vantaggi da questa cosa, forse e dico forse... qualcosa potrà cambiare se l'inflazione tornerà ad essere un problema e la fragile ripresa economica subirà un significativo rallentamento visto che si stima, per ogni aumento permanente di 10 dollari a barile, una contrazione di un quarto di punto del PIL mondiale nell’anno successivo allo shock.
Probabilmente, as usual, la soluzione obbligata sarà cercare di far quadrare i conti in famiglia e capire a cosa rinunciare per far venire fuori questi 1200€ di spese extra.
Piccola curiosità sempre da aggiungere al capitolo "rapina"... il DieselTECH in Svizzera ha lo stesso prezzo del Diesel normale mentre come è noto, in Italia, viene fatto pagare ben 7 cent. in più... inutile dire che, perlomeno dal mio punto di vista, i signori dell'Eni se lo possono anche bere come aperitivo!