Te l’ho chiesto perché avevo immaginato. Non sei un cliente di Serie B, semplicemente la copertura al di fuori del periodo di garanzia non è più coperta dalla casa madre ma da una società di assicurazione esterna che come tale si comporta.
In Italia tale società copre solamente le vetture immatricolate in Italia e con un completo storico manutentivo. Non solo ma le vetture devono rientrare in un massimo di 5 anni di anzianità ed aver eseguito tutti i tagliandi presso la rete ufficiale (no officine generiche e non solo, ho scoperto mio malgrado che sarebbe opportuno anche che le officine siano Alfa Romeo).
La colpa di tutto questo è del sistema ed anche della concessionaria stessa che potrebbe spendere due parole per spiegare al cliente che fare un intervento in garanzia fuori garanzia è un rischio d'impresa per l'officina che esegue il lavoro in quanto verrà rimborsata (e bada bene, solo per i materiali, non per la manodopera che infatti resta quasi sempre a carico del cliente) solamente a guasto effettivamente appurato, quindi quando il cliente in realtà ha già ritirato l'auto.
Ipotizziamo che si rompa un componente.
- Officina apre il ticket
- Società assicurazioni verifica rispetto dei requisiti ed autorizza o meno l'intervento in garanzia con partecipazione variabile dal 100% al 50% a seconda degli anni - km - tipo di componente etc
- Officina esegue il lavoro ed invia il componente difettoso presso laboratorio
- Laboratorio analizza il componente, se realmente difettoso e non riparabile, eroga rimborso ad officina.
Si tenga presente che lo stesso "problema" vale per quasi tutte le case costruttrici quando ci si trova al di fuori del periodo di garanzia quindi, personalmente, ritengo sia una considerazione da tenere a mente qualora ci si rivolga al mercato parallelo per l'acquisto di una vettura, nuova o usata che sia. Per alcune case addirittura viene negata l'estensione della garanzia nonostante sia a pagamento.