A me sembra un mondo a misura di Germania:
-come ha scritto qualcuno, quando le case francesi e italiane potevano abbassare il valore dei grammi al km di CO2 e rispettare valori più stringenti, le case tedesche non ci sarebbero mai arrivate a causa della produzione delle auto più grandi e remunerative: il risultato fu che la norma venne bocciata
-alle aziende tedesche di componentistica elettronica e gestione motore ha fatto molto comodo spingere negli anni passati sulle normative Euro X considerando tutti gli adeguamenti che hanno richiesto; ”ironia della sorte” l’azienda a truffare platealmente il sistema è stata proprio quella a partecipazione di un lander tedesco.
-con la moda dei grossi SUV le case tedesche si sono arricchicchite in modo impressionante e sono quelle che ne hanno tratto più vantaggio, ancora oggi tra i mezzi elettrificati vengono proposti come ecologici mezzi da 2 tonnellate come E-Tron, EQC, iX: per essere davvero ecocompatibili, i SUV dovrebbero essere cancellati dalla faccia della terra, dovrebbero al massimo esistere i normali fuoristrada per chi ne ha una reale necessità. Se esistono esigenze di spazio e di guida dall’alto, basta ricordare che esistono i Monovolume che di volumetria ne hanno il doppio di molti SUV ma con consumi inferiori data la migliore aerodinamica ed il peso inferiore, senza contare che 4 cerchi di un grosso SUV da soli impattano per 100kg di massa in rotazione, un toccasana per lo spreco di energia. Ovviamente allo stato che si è scoperto più ecologista d’Europa non viene neppure in mente di mettere un freno a questa categoria, ne risentirebbero per prime tutte le loro case (il Cayenne ha praticamente salvato Porsche). Niente in contrario se continuano a venderli, anzi, ma non tiriamo fuori la storiella dell’ecologia con mezzi che vanno platealmente contro la fisica del risparmio di energia.
Se l’Europa volesse fare davvero qualcosa a favore dell’ecologia dovrebbe approvare leggi contro l’obsolescenza programmata, obbligare alla progettazione di oggetti di qualsiasi tipo aggiornabili e riparabili, tanto più ora che le produzioni solo in larga parte fuori del territorio Europeo.
Come si fa a parlare di ecologia nel settore automotive quando verranno prodotti mezzi molto più vicini alla logica dell’obsolescenza programmata rispetto ad ora???
Si parla che in qualche modo il litio verrà riciclato: bene! Cosa ne facciamo invece di quelle tonnellate di schede elettroniche che comporranno gli inverter? Essendo un prodotto complesso non basta fonderlo come ferro e ghisa, questa è la fine attuale:
L’Africa resta ancora il secchio di una dubbia raccolta differenziata elettronica del mondo, con Ghana e Nigeria a guidare la triste classifica dei paesi importatori. In questa discarica di Accra finirà probabilmente il cellulare con cui leggerete questo articolo.
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Come si fa ad ignorare che aumenteranno i trasporti di grosse e inquinanti navi mercantili da una parte all’altra del globo di ulteriori materie prime, semilavorati o prodotti finiti? Basti pensare che se a paritá di auto vi è un incremento di peso anche di “soli” 100kg, moltiplicando questo valore con il numero di auto prodotte si può immaginare quanto materiale andrà estratto e trasportato in più rispetto a prima.
E perché dobbiamo per forza ignorare le conseguenze qui in Italia? Un individuo mi ha scritto che da qui al 2035 c’è tempo a sufficienza perché gli Italiani possano adattarsi al nuovo sistema, ma il problema è che il mondo sta già cambiando adesso!
Dopo l’annuncio di questa mattina, i lavoratori sono in presidio permanente davanti allo stabilimento di Villa Carcina. L’azienda: riorganizzazione necessaria per l’assetto produttivo
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Che fine farà la Motor Valley?