E' una cosa che ha del vergognoso non del giusto. È talmente ipocrita e subdola che va a toccare la parte più facile della società: le tasche dei cittadini. Quanto inquina un mercantile? Quanti mezzi pesanti ci sono ancora in circolazione?? Quante industrie e fabbriche con le loro ciminiere??? Quanti inceneritori di monnezza??? Quanti depositi di uranio e plutonio??? Quante terre dei fuochi???? E il problema principale sono i motori vero???
Quanto inquina l'intero processo di sviluppo e produzione di un sistema ibrido? E quanto quello che di un pacco batterie?? Quanto inquinamento genera tutto l'indotto tra produzione, stoccaggio e gente che si deve muovere per produrre questo???
Ma ancora avete il coraggio di trovate discorsi e ragionamenti inutili, volti a giustificare questa vergogna a senso unìco??? con quale coraggio, insistere: sarebbe giusto sì, ma questo, ma quello, ma no, ma sì perché sai...
Ma vi volete svegliare, che vi stanno portando al pascolo proprio dove e come vogliono...
I governanti non sono altro che lo specchio delle masse. Quanti perfetti e inutili buffoni, tra elettori ed eletti.
Ecco la bandiera della "green economy" di draghi e compagni di merende:
guarda che la rivoluzione interessa tutti i settori, mica solo quello dell'auto eh.
Che poi siamo in fase di transizione e alcune aree sono ancora non definite e quasi in contraddizione ci sta, ma oggi stiamo ponendo le basi legislative e tecnologiche per i prossimi decenni.
E l'auto e' uno di questi. Che si stia forzando la mano ora e' palese (anche se l'europa non ha ancora vietato nulla eh, e ha posto limiti sulle emissioni nazionali, non sull'automobile, quindi le politiche sono tutte nazionali), pero' e' anche vero che per anni si e' parlato e parlato e si e' bellamente sforato ogni limite concordato negli accordi (Kyoto e parigi etc etc), e ora ci si ritrova con tempeste tropicali a Milano ogni estate.
Ci sono ancora molte cose da sistemare (come dici, il ciclo di vita della batteria, pannelli solari, ...) e puntare molto sulle tecnologie di riciclo di elettronica e batterie esauste, e fonti rinnovabili. Non siamo alla destinazione, siamo solo alla partenza e alla destinazione si arriva non in 2 anni e non con una strada rettilinea.