A me fanno ridere i ragionamenti basati sull'eccessiva enfasi del marchio Alfa Romeo, al di là che ora si legge FIAT....,
Cioè, d'accordo che a fianco a dei modelli supercar che erano quasi a livello di concept car per l'epoca (mi viene in mente la Giulia GTA la Montreal, ecc...), la stragrande maggioranza delle auto prodotte dall'Alfa Romeo (quella vera) erano auto sì sportive, ma alla portata dell'uomo comune... con dei prezzi da uomo comune! Cioè, anche mio nonno aveva negli anni 70 l'Alfa GT 1300, e faceva il muratore...... Quindi chi si immagina che le Alfa fossero state auto di nicchia da 200 e passa cavalli per pochi gentlemen driver con il portafoglio gonfio si sbaglia di grosso! In realtà sfornava auto sportive (con i suoi pro e suoi contro) alla portata di tutti... Mi viene in mente la 75: a fianco al 3000 V6 c'era anche il 1.6 a carburatori... e non mi sembra che quest'ultima abbia sputtanato il marchio..., anzi secondo me sono proprio queste versioni popolari che hanno fatto breccia nelle persone comuni e hanno reso il marchio Alfa Romeo così amato.
E poi la stessa Alfa Romeo (quella vera), accanto alle supercar sopra ricordate, a volte se n'è uscita con cadute di stile agghiaccianti - mi viene in mente il motore a diesel perkins montato sulla Giulia a metà degli anni '70, o il progetto Arna.... e anche questo fa parte della tanto miticizzata '"Alfa quella vera". Vedo che c'è chi si masturba davanti al biscione, e che non tollera prezzi da ceto medio..... ma ragazzi.... mica è la Lamborghini, la Ferrari o l'Aston Martin!! Ricordo a questi pseudo-nostalgiconi che Nuvolari correva con l'Alfa Romeo negli anni 30.
A mio avviso, vade retro le eccessive mitificazioni sul marchio Alfa Romeo (sottolineo la parola eccessiva, cioè tali da giustificare eccessi di aumento di prezzo), ma prendiamo il marchio per come è stato nel suo glorioso passato e per come dovrebbe essere nel presente: auto sportive ma alla portata di tutti. E per essere alla porta di tutti ben vengano le entry level a prezzi umani, che a mio avviso non sminuiscono il marchio, tutt'altro.
Cioè, d'accordo che a fianco a dei modelli supercar che erano quasi a livello di concept car per l'epoca (mi viene in mente la Giulia GTA la Montreal, ecc...), la stragrande maggioranza delle auto prodotte dall'Alfa Romeo (quella vera) erano auto sì sportive, ma alla portata dell'uomo comune... con dei prezzi da uomo comune! Cioè, anche mio nonno aveva negli anni 70 l'Alfa GT 1300, e faceva il muratore...... Quindi chi si immagina che le Alfa fossero state auto di nicchia da 200 e passa cavalli per pochi gentlemen driver con il portafoglio gonfio si sbaglia di grosso! In realtà sfornava auto sportive (con i suoi pro e suoi contro) alla portata di tutti... Mi viene in mente la 75: a fianco al 3000 V6 c'era anche il 1.6 a carburatori... e non mi sembra che quest'ultima abbia sputtanato il marchio..., anzi secondo me sono proprio queste versioni popolari che hanno fatto breccia nelle persone comuni e hanno reso il marchio Alfa Romeo così amato.
E poi la stessa Alfa Romeo (quella vera), accanto alle supercar sopra ricordate, a volte se n'è uscita con cadute di stile agghiaccianti - mi viene in mente il motore a diesel perkins montato sulla Giulia a metà degli anni '70, o il progetto Arna.... e anche questo fa parte della tanto miticizzata '"Alfa quella vera". Vedo che c'è chi si masturba davanti al biscione, e che non tollera prezzi da ceto medio..... ma ragazzi.... mica è la Lamborghini, la Ferrari o l'Aston Martin!! Ricordo a questi pseudo-nostalgiconi che Nuvolari correva con l'Alfa Romeo negli anni 30.
A mio avviso, vade retro le eccessive mitificazioni sul marchio Alfa Romeo (sottolineo la parola eccessiva, cioè tali da giustificare eccessi di aumento di prezzo), ma prendiamo il marchio per come è stato nel suo glorioso passato e per come dovrebbe essere nel presente: auto sportive ma alla portata di tutti. E per essere alla porta di tutti ben vengano le entry level a prezzi umani, che a mio avviso non sminuiscono il marchio, tutt'altro.