GNU/Linux (detto anche il pinguino)

non sono i programmi o i repo a differenziare una distro.. ma bensì che tipo di kernel o che tipo di ricompilazione di esso si ha..
 
Grazie Synaptic, infatti se fate caso quando acquistate un prodotto hardware se c'è l'immagine del pinguino o scritto Unix, c'è riportato anche il kernel dalla versione X in poi, infatti sono kernel predefiniti, che coprono quasi tutti i componenti per farli girare sotto a quella distribuzione.
Cito qualche esempio per rendere chiaro il concetto, in un forum ho riscrontrato un FC11 dove non leggeva un HD esterno usb, ce ne sono che vanno con la versione usb2 quindi dirversi e se non ti compili un immagine frutto del tuo kernel che dorme nella cartella /usr/src/RedHat/kernel non potrai usufruire di quel prodotto oppure Slackware, dove la porta di rete non la connette se non ti compili una immagine per supportarla, oppure Sabayone dove vede molte cose per il multimediale ma anche video, perchè è mirata sulla grafica, ma magari non vede cose che le vede Debian che ritengo un OS "puro" lato server, quindi avrà un kernel compilato mirato in questo verso.
Conclusione si cerca di sodisfare cercando di coprire una fetta di componenti senza ad andare a mettereci le "mani", un'altra cosa che distingue le distribuzioni è come gestiscono i pacchetti, i nuovi non lo notano, ma chi è già da un pò lo vede uno è apt (GUI synaptic) seguito col suo comando apt-get nato nel lontano '92 ancora oggi lo usano parecchie distro sia *.deb che *.rpm, io confermo, perchè la prima cosa quando installo una release di Fedora installo apt e uso quello, perchè un programma stabile come quello ce ne sono "pochi", Yum che è il predefinito, ma lasciamo stare, comunque c'è anche Smart, YaST, Portage, i più famosi, ma possono essercene anche dei altri.
Per gestire intendo che versioni usano, la punta in passato era Mandrake (Mandriva) che usava le ultime versioni dei pacchetti, mentre Debian ha da sempre usato qualche versione passata su ogni pacchetto, ma è stabile come marmo con pochissimi bag, ora è Fedora che sforna release nella media 2/3/4 mesi ora credo che è alla 12, non ci sto dietro neppure io.
Poi oltre alla versione come costruiscono i pacchetti, cioè dal sorgente al pacchetto esiste un procedimento sia per *.rpm che per *.dep o altro e ne rilasciano uno per ogni sorgente nei repo targati *.src.* e servono quando stai installando, ma non risolve una dipendenza e ti dice chi, se tu vai sul repo dei sorgenti "src" e lo compili, crei quei pacchetti che servono, poi o li installi se vanno manualmente o crei un mini repository, in modo che li usa il Packagement Tool nell'installazione risolvendo le dipendenze, questo succede, perchè dovete sapere che è più avanti di versione il sorgente dal pacchetto src, che a sua volta è più avanti del pacchetto pre-compilato pronto per l'installazione, quindi non è detto che a volte sia stato aggiornato in tempo quando installate l'aggiornamento (update).
Per i *.dep io cito un link di Debian Debian Reference (version 1) - Gestione dei pacchetti in Debian
per i *.rpm
Creiamo un RPM.
poi per creare un repository locale simile o debian è sufficente conoscere dpkg-scanpackagesperò è quì
Creare un Repository Debian - Guide@Debianizzati.Org
per quelli formato *.rpm basta createrepo pero è quì
Creazione di un repository di RPM per Fedora 3
e se notate avete creato una cartella con quei famosi file, così ho risposto alla mia domanda.
Una curiosità mi sono convertito a Debian in tutti e due i pc, ne ho trovato uno dove mettrò Gentoo :D
buona serata
:decoccio:
 
Ultima modifica:
APT HOWTO
Introduzione all' Apt System - Guide@Debianizzati.Org
Aptitude - Guide@Debianizzati.Org

Oltre alle distribuzioni con sistema *.dep o *.rpm esistono distribuzioni con un sistema di ports sullo stile BSD, chiamato ABS (Arch Linux Build System).
Creare un pacchetto mettiamo per esempio in Arch Linux con ABS è piuttosto semplice: è sufficiente creare un file (PKGBUILD) che contiene le istruzioni necessarie per scaricare i sorgenti e compilarli con un solo comando, makepkg.
Questo permette a chiunque di pacchettizzare un software non ancora disponibile ufficialmente e di avere così le comodità del package manager e del software "su misura".
I PKGBUILD hanno una struttura pulita e lineare, in linea con la filosofia della distribuzione e ben lontani dalla complessità dei corrispettivi di Gentoo o Debian, ad esempioe ha il vantaggio di non stressare il processore.
In questo senso, è possibile per qualsiasi utente aggiungere al proprio sistema il software che desidera, dato che le uniche conoscenze richieste sono i rudimenti dello shell scripting di Bash.
Un'altro sistema ma che però mi sembra la utilizzi solo Gentoo oltre alle sue costole in parte (Sabayon, Ututu,....), che non si presenta come distribuzione, ma "metadistribuzione" dove oltre ai sorgenti non troverete altro, kernel incluso e si compila partendo addirittura dall'installazione, dove si avvia un cd minimale che ha anche pochi comandi, con quel mini-sistema si deve partizionare gli/il HD, attivare una connessione internet poi viene creato un "ponte", cioè creando un chroot (un'altro root, ma questa volta nel pc dove viene costruito il OS), compilare il kernel, sistemare il boot e poi fare il BOOT, il sistema è minimale allo stato testuale col supporto di una shell, da lì nasce tutto.
Non crediate che siano dei "spiantati", è un modo diverso di vedere un sistema, dove non avendo dei pacchetti precompilati pronti all'installazione in un certo senso si ritorna al '92 a minix, però potendo aggiungere tutto il software che uno vuole di oggi giorno, le dipendenze si gestiscono simultaneamente, perchè quando installa vede cosa già c'è, librerie incluse e ottieni un sistema cucito alla persona coi programmi che lui desidera senza installare una marasma di pacchetti (in sostanza è questo), però dall'altro quando si aggiorna ti tiri una zappa ai piedi perchè non avendo un sistema a pacchetti, ma delle cartelle coi binari dispersi per il sistema comporta un processo lungo e laborioso, infatti una metadistribuzione, quindi se il sistema è installato da un CD 2005.0 e si fa un aggiornamento, il risultato è uguale a quello ottenuto installando da una versione più recente;
Il numero della versione serve quindi solo per creare nuove installazioni aggiornate in partenza :eek:
Comunque è caldamente sconsigliata una distribuzione del genere, perchè richiede una profonda conoscenza-esperienza all'installazione dai sorgenti, che uno appena approdato da Windows è impensabile che abbia tale conoscenza, senza prima aver masticato qualche distro.
:decoccio:
 
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Accennando chroot devo mettere in risalto anche rootkit e quindibisogna descrivere come si presentano le cartelle per capire meglio il sistema.
A root apartiene /, dove sotto si ramifica in altre sottocartelle e sono:
/bin
quì ci sono tuti i comandi digitati dalla shell, infatti è una delle pach sensibili al sistema dove si trovano i file binari
/sbin
quì risiedono tutti i comandi secondari che devi richiamare esplicitamente anche il percorso un esempio /sbin/grub-install oppure /sbin/installkernel
spesso vengono messi quì i comandi strettamente di utilizzo del super user (root) per costruire o sistemare il sistema.
/boot
quì si trovano diversi file testo dove legge Grub o Lilo dove somo montate le partizioni e avvia il kernel compilato.
Spessissimo è una cartella in una partizione di 100 Mb e si deve trovare nei primi settori nell'HD (LBA)
/dev
è una cartella dove si vedono tutte le periferiche anche interne, infatti quando vogliamo montare un HD infatti potrebbe essere /dev/hdb le usb /dev/sda, una scorciatoia può essere da root oppure sudo fdisk -l dalla shell.
/etc
quì troviamo tutte le configurazioni dei vari servizi e programmi,............del sistema
/home
è la cartella dove l'utente deposita i suoi file e riscedono anche le cartelle dei vari programmi che usa, un es. evolution (gestore posta) lo trovate sotto forma nascosta .evolution
/lib
è la cartelle delle librerie condivise e dei moduli del kernel.
/mnt e /media
sono le cartelle dove trovate i cdrom, floppy e i removibili, gli usb.
/opt
in genere il sistema mette quì i programmi "esterni", applicativi agiuntivi.
/proc
ha subito dibattiti e dibattiti, forse si è placata, questa è lo specchio del sistema, infatti contiene le informazione dell'hardware, informazioni generali per il kernel e i processi in esecuzione.
/root
come l'utente ha la /home il super user ha la sua cartella con le stesse funzioni
/tmp
viene usata per le operazioni di deposito temporanea, cioè per esempio se volete vedere un tarball, viene vissualizzato, ma non fa altro che copiarlo nel /tmp, finito il lavoro, viene cancellato.
/usr
contiene dele sottocartelle
/usr/bin
/usr/sbin
sono sottocartelle che tengono eseguibili per uso comune, non critici come la /sbin
/usr/game
per giochi programmi educativi
/usr/include
si trovano file per la programmazione del sistema
/usr/lib
si trovano le librerie di programmazione e gli applicativi (Qt e Gtk)
/usr/local
per programmi locali
/usr/share
contiene dati indimpendenti dal sistema ed è particolarmente articolata
da quì nasce anche il cross-compiling , o meglio compilare un pachetto deb in un sistema rpm o vice versa.
chi utilizza Ubuntu o Debian o comunque un derivato, se installate Yum (gestore rpm)
e con rpmbuild compilate i sorgenti src.rpm state creando un cross-compilg e lo sono ingrado tutte le distribuzioni, se non sono in grado non sono open source
/usr/src
coniene i sorgenti dei programmi
/usr/src/linux oppure /usr/include/linux contiene il kernel allo stato sorgente pronto per darvi un immagine da mettere nel boot.
/var
è la cartella più grande dal lato root e contiene
/var/cache
ospita dati transitori dei programmi
/var/lock
cioè informazioni che dicono quando una risorsa è impegnata
/var/log
generati dal sistema e dagli utenti
/var/run
informazioni sui processi in esecuzione.
quì si trovano anche i servizi, cioè i demoni del sistema in esecuzione per tenere in piedi il OS
/var/spool
inerenti alla stampa, scanner e code di stampa.
/vat/temp
I demoni d'avvio che poi una volta raggiunto il loggin terminano la loro funzione.
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chroot è in sostanza il cambio di root, cioè posso apire un utente entarci e digitare da root:
mount -t proc proc /<percorso>/proc
cp -L /etc/resolv.conf /<percorso>/etc
chroot /<percorso> /bin/bash
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siete nella gabbia ed è nata un'altra radice root, dove si può anche installare un'altro OS!
è utile per mettere un'ulteriore barriera agli hacker, però vi dovete ricordare di metterci quello che serve per un mini-sistema mirato a quello che dovete fare.
normalmente deve essere implementato anche nel kernel.
Si esce digitando exit
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Sul rootkit ho trovato questo link dove spiega di tutto
Rootkit - Wikipedia
la sicurezza non basta mai comunque si basa di un programma che si "sistema" nel nostro pc camuffandosi o si nasconde per cancellare dati oppure inviare dati a un pc chissà dove per ricavare svariate informazioni, potrebbe essere per e-mail scaricando anche un jpg.
:decoccio:
 
ho installato ieri sui miei dedicati in germania la nuova debian lenny 5.0 server edition.. fino a poco fa avevo una etch ma il kernel non mi piaceva per niente.. lato server con la 5.0 si sono risolti numerosi problemi
per esempio IRC PsyBNC con la ETCH chiudeva la connessione per idle dopo 5 minuti, e adesso non la chiude piu quindi tutto liscio come l'olio... e poi ha i nuovi supporti
WEBMIN... che sono molto leggeri ed utili..consiglio di provarlo per fare una gestione via web.
 
Il consiglio è di utilizzare il numero minore possibile di filesystem etx3, vfat,......, il kernel deve essere fatto dall'utente e mirato per quello che realmente serve nel pc, così non si attaccano parassiti ed es. firestarter, clamav, selinux lavorano meglio.
Ho installato anche Ubuntu oltre a Debian lenny e Gentoo per poter rispondere direttamente a qualche domanda a questa distro e derivate di lei, tipo Kubuntu, dove ho notato subito che con il comando sudo o digitando la passord dell'utente si fanno cose dell'aministratore, non mi piace forse perchè sono abituato a distro con una forte distinzione del root dal utente, che ha notevoli vantaggi, poi infatti sono stati agiunti altri utenti (sono di sistema), basta con nautilus andare sulla proprietà del file e vedere il proprietario se ci guardate ce ne sono tanti.
Infatti oltre al chroot anche aggiungere altri proprietari di sistema aiuta in tal senso a mettere delle barriere o rallentare.
Per te Synaptic infatti ti consiglio o Fedora (la devi seguire negli aggiornamenti) o Debian che dal lato server sono robusti visto che hai dei server in rete e di accessi saranno frequenti.
:decoccio:
 
Mi sembrava di aver già risposto a questo topic...replico :)
Uso Linux ormai da parecchio...vorrei fare alcuni appunti a quanto ho letto:
1- Provare una distribuzione...non basta 1 giorno, 1 settimana, ci vuole molto di più. Io sono partito con Gentoo, mi piacque molto e la tenni per quasi 1 anno e mezzo. Ora è lì...stagnante. Mi sono stufato di aspettare ore per compilare un pacchetto. Doverne ricompilare decine tutte le volte, oltre a portare un grave degrado alla CPU (provare per credere).
2- Tra una distro e l'altra quello che differenzia sono le patch del kernel ed i metodi di gestione dei pacchetti e le politiche dei team di sviluppo.
3- La distro migliore? Dipende... Debian con le sue politiche di sviluppo trova amanti e non. Su Server io utilizzo distribuzioni che partono dall'essenziale: aggiungo io, piuttosto che togliere. In generale preferisco distro "genuine", non derivati vari. Debian o Slack su tutte utilizzabili in tutti gli ambiti. CentOS lo reputo un ottimo progetto, che porta avanti la vecchia ideologia del Cappello Rosso (RedHat) in ambito server. Altrimenti le BSD.

Personalmente ritengo che partire dal facile non sempre aiuti per gli amatori, io sono approdato a Linux con un buon bagaglio di conoscenza hardware e gestione software in Win. Una distro minimale ti aiuta a capire ed a chiederti "perché?", cosa fondamentale per seguire il pinguino. Gentoo mi ha insegnato, tantissimo, ma sono arrivato ad un punto in cui l'onere di seguirla era eccessivo in termini di tempo.
Adesso uso Debian testing, ho installato una Slack alternativa alla Debian in tutto e per tutto. Gentoo è dormiente in attesa di esser spianata (non ho mai avuto la voglia di dedicare ore al passaggio di X.org modulare) o, chissà, ripristinata. Il mio Kernel? Assolutamente cucito su misura (questo me l'ha insegnato Gentoo). Amo il minimalismo, i miei file system sono ext3/ext2/raiserfs a seconda di cosa tengo sulla partizione + alcune NTFS residuati di Win (che ancora ho installato ed uso rarissimamente 1 volta ogni 2/3 mesi per aggiornarlo e poco più).
Come Desktop Enviroment ho il mio amato FluxBox e KDE 4 per usi più umani. Gnome, sulla Debian, è presente in alcuni pacchetti fondamentali per gestire delle utility che nel mondo K non hanno degne sostituite.
A Fedora rimprovero il fatto di uscire con una serie di pacchetti pre-installati, oltre a non essere un simpatizzante di RedHat.
Mi sta cortesemente antipatica Mandriva (ex Mandrake, derivata di RedHat).
Installate su vari ruderi ho anche TurboLinux e DSL (Damn Small Linux), SmoothWall/IPCop, FreeBSD, OpenBSD (le ultime sono di test).
 
Dipendesse da me sui servers che gestisco avrei intallato una qualsiasi *BSD,ma anche con Debian mi trovo bene (soprattutto grazie ad APT ) :rolleyes:
 
ho solo un server housing BSD gli altri non ce li posso mettere perche la farm di hosting non me li fornisce e poi perche siamo diversi soci e loro non la sanno usare.. ma come server debian mi va abbastanza bene..
cmq.. io resto del mio parere.. che nel pc di casa... o meglio nel portatile... MAC!! snow-leopard.. io lo uso da un po.. è completissimo.
 
Bene ragazzi e ne aprofitto per farvi gli auguri dato il periodo, su un sistema *BSD non lo commento, non è la discussione per lei a limite aprine una da parlarne.........volentieri.
Io mi sono avvicinato al piguino per cercare l'alternativa a prima DOS 6.22 fino a windows 98 SE, che era il OS installato nell'ufficio e i costi per la gestione e aggiornamenti erano alti e trovai un libro intitolato LINUX. Spiegava come operare con questo sistema dall'installazione fino all'utilizzo del prodotto ed era RedHat 6.1
Quindi vi parlo della pasqua '94 e dall'alternativa si è trasformata in una passione nel tempo, una scapatella a Suse Professional 8.0, ma non felice, perchè non riuscivo a fare quello che desideravo.
Con RedHat mi sono trovato sempre bene fino a Fedora, all'inizio entusiasmo poi lentamente vedevo che non era la stessa cosa fino alla mazzata l'estate scorsa dove i repositories venivano eliminati per la fc 1 fino alla 6, e siccome ho tenuto i pacchetti depositati ci ho fatto un repo locale, come salvagente e nel farttempo mi è venuta un'idea di farmi una distro da 0.
Detto così uno pensa una pazzia e nella ricerca ho trovato anche questo Linux from Scratch - Wikipedia se a qualch'uno interessa, comunque richiede molto tempo poi magari a gestire la compilazione con dei script per facilitare, infatti Gentoo lavora con un sistema simile e in /etc/make.conf ci sono le dritte sul procedere, lo stage* che scarichiamo non è altro che una toolchain pronta all'uso in questo mi trovo in sintonia con questa metadistribuzione.
Io dopo un'esperienza del genere sono arrivato alla conclusione che una distribuzione gnu/linux è come il gioco degli scacchi, dove noi siamo i neri e il pinguino i bianchi, i bianchi partono per primi e si effetua un'apertura (negli scacchi ci sono tante e tante aperture) e i neri devono saper "corrispondere" e infatti i pacchetti open source sono sempre quelli ogni tanto se ne aggiunge qualch'uno, ma sulla gestione sono state applicate tanti esempi di gestione, ci siamo chiesti quante distro ci sono in circolazione?
Dalla nascita fino a oggi si sono passate il testimone della più usata diverse e ora è il momento di Ubuntu, evidentemente la stramaggioranza della gente preferisce un sistema semplice come appunto quello senza preoccuparsi di come si muove "sotto", ma non confondiamo la più usata dalla migliore, ed è una soggezzione, direi magari la più indicata all'uso che vogliamo fare, ci siamo chiesti cosa cerchiamo dal pinguino?
:decoccio:
 
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