Nel primo dopo Guerra l'azzienda fa i conti, la fabbrica ha perso l'unico cliente che ha avuto negli ultimi anni,cioè le Forze Armate, e per restaurarla alle condizioni del 1939 ci vorrebbero 250 milioni di Lire.Ma le lire non ci sono.
Per tappare i buchi dei finestroni sgangherati si comprano i vetri al mercato nero, e così pure la nafta,per non fermare i forni del reparto metallurgia.L'IRI è riuscita a consegnare 80 milioni ,ma non bastano. e allora si ricorre all'ingegno e alle soluzioni di fortuna.Si fabbricano cucine economiche elettriche e a gas , sulla base di studi eseguiti alla macchia,durante l'occupazione Nazzista, da un ingegnere aereonautico.Sono davvero una meraviglia:dotate di regolazione a tempo e di una serie di anticipazioni tecniche che verranno in seguito sviluppate da altri.Se ne fabbricano 500,vendute a mezzo milione di lire l'una.Viene progettata una doppia finestra con intelaiatura di duralluminio,nell'interno della quale si alza e si abbassa, a comando, una persiana scorrevole: presentata alla prima Fiera del dopoguerra a Milano, ha un grande successo.
Spero che il cenno storico sia di vostro gradimento:decoccio: