La nostra prima Alfa ❤️

Grazie a tutti!
A parte che era uno dei miei sogni possedere un'Alfa Romeo, devo riconfermare che è la 159 un gran bel MEZZO. Avevo guidato a Balocco le pre serie con motore diesel e già in quelle sessioni su circuiti misti dava assaggio della sua magnificenza stradale.
Gli ingegneri diedero il meglio in questo senso e ricordo che ne parlavano con orgoglio, andando anche a deridere la concorrenza. Per la cronaca: quegli stessi professionisti poi andarono a lavorare dalle case concorrenti perché i capoccia Fiat davano poco spazio alle idee, castravano i progetti e avevano il braccino corto col budget.
Tralasciando l'aspetto estetico ineguagliabile, che sfoggia grinta e sportività, ma anche eleganza, l'Alfa 159 ha doti di guida, detto in maniera grezza, che sono tanta tanta tanta, veramente tanta roba.
Il piacere di guida è elevato: la macchina su stringe intorno al guidatore come un guanto facendo percepire tutti gli ingombri e dove sono poggiate le gomme durante l'andatura. Tutto è percepito in maniera precisa e rassicurante. Il retrotreno segue le ruote anteriori come se si fosse sui binari e, anche scomponendola un po', la comunicazione tra i 2 assali è perfetta, ossia sincrona. Venerdì siamo andati in montagna e tra i tornanti è risultata rassicurante e divertente. La stazza e la lunghezza ovviamente, che sono maggiori rispetto alle altre auto che ho, vengono quasi annullate dall'ottimo comportamento, che è aiutato anche da un motore che la fa risultare agile nelle curve strette e nei diversi gradi di salita che si si susseguono normalmente sulle strade di montagna. Non mi dispiace la sua silenziosità di marcia perché risulta discreta. Questo fattore è stato un punto a favore fin dall'inizio della scelta per la mia metà. Un po' di discrezione ci vuole, soprattutto quando si gira con un auto rossa e si vuole chiacchierare anche ad andature un po' sopra il codice.
I consumi sono quello che sono: se in autostrada o su tratti extraurbani sono nella media e prevedibili (10 km/l ma si possono sfiorare anche gli 11), sulle strade di montagne diventa un po' più 'golosa'. Ma è ovvio: il turbo è sempre lì, presente. E la voglia di usarlo, complice la massa, e quindi il 1750 ha più fame.
Ma ne vale la pena, soprattutto quando in discesa si può fare affidamento su un ottimo impianto frenante. Un altro dato riscontrato molto positivo è l'elasticità di marcia, qualità che permette di usare .marce alte con un filo di gas a basse andature.
L'impianto frenante è molto rassicurante e il pedale è modulabile. Gli impuntamenti del cambio non danno fastidio se si è abituati a guidare Opel di certe annate, e la frizione risulta anche leggera rispetto addirittura ad alcune giapponesi dello stesso periodo.
La 159 1750 è un'auto di bisogna avere consapevolezza per i consumi, per i costi di gestione e per quelli della manutenzione. Quest'ultima la farò a Gennaio e quindi saprò di quanto si tratta. Quello che più mi preoccupa è trovare un meccanico preparato a mettere le mani su questo motore poiché purtroppo già trovo difficoltà a trovare professionalità e competenze per le altre auto che abbiamo.
Sono orgoglioso della scelta fatta, e se ero indeciso tra la 159, una Giulietta QV del 2012 e la Golf 8 GTI Ultimate Manual Edition, la scelta migliore l'ho fatta con questa 1750, che abbraccia sia le esigenze di spazio e di viaggio della famiglia che quelle di divertimento di guida primordiale, senza quegli ostici aiuti invadenti che a volte possono fare più danni e possono anche creare stress alla guida in certe situazioni.
Chissà quando il RIAR deciderà di includerla nella lista....
 
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