Ad inizio 2002, la nuova 156 JTS Sportwagon , fresca novità dell’Alfa Romeo, fu l’occasione per valutare appieno i benefici promessi dal noleggio a lungo termine, appena lanciato sul mercato da una società amica, da poco costituita. L’accoppiata diede buoni frutti e proseguì per altro tempo ancora.
Con la 156 disegnata da Walter Da Silva, a cui Giorgetto Giugiaro apportò poi modifiche, iniziò la riscossa del marchio, portata avanti con la GT di Bertone , la 159 , la Spyder e la Brera, la nuova Giulietta. Ora si attende la nuova Giulia, così pare si chiamerà, il prossimo 24 Giugno in occasione dell’inaugurazione del nuovo Museo storico Alfa, durante l’Expo di Milano.
Le riviste specializzate commentavano : “La 156 ha una linea particolarmente armoniosa , arrotondata e al tempo stesso aggressiva, abbandonando lo stile a cuneo della 155. Particolare lo spostamento delle maniglie delle portiere posteriori, in posizione nascosta, già sperimentato con la Fiat coupé di Pininfarina. Anche gli interni portano in dote la stessa evoluzione stilistica : le linee morbide dell'intera plancia e i due grandi elementi circolari costituiscono il cruscotto, oltre agli altri tre piccoli sulla consolle centrale, come da tradizione Alfa. Il volante, inedito, incorpora l'airbag e può essere in radica di legno oppure in pelle nera; l’opzione Selespeed , prevede le palette sotto il volante per le variazioni di marcia ”
Nuovissimo il motore : il classico bialbero Alfa, 4 cilindri, 2.0 litri dotato però dell’iniezione diretta , JTS (Jet Thrust Stoichiometric,) novità dall’ardua pronunzia, HP 166 cavalli e 210 Nm di coppia massima, migliorati sensibilmente rispetto al Twin Sparks , come pure i consumi. Cambio a 5 marce con leva al tunnel centrale, trazione anteriore, sospensioni a ruote indipendenti, a quadrilatero alto (derivato dalle corse) all'anteriore e MacPherson al posteriore. La soluzione permette di ridurre il sottosterzo grazie ad una azione autosterzante delle ruote posteriori.
I commenti di Quattroruote : “Come tradizione Alfa, la guidabilità è di prim’ordine, grazie a una elevata resistenza torsionale ed un intelligente schema di sospensioni, come pure è ottima la tenuta di strada in ogni circostanza”. La mia Sportwagon era equipaggiata con interni in pelle grigia, ruote da 16” in lega, colore l’argento metallizzato, altri particolari : Bellissima !!
Cara JTS , dove ci hai portato in quegli anni ? Spesso a Torino , nelle trasferte abitudinarie alla Gesco in corso Trapani , la società di servizi di mamma Fiat , oppure al Terminal 1 della Malpensa, destinazione Stoccarda, poi in auto fino a ULM, per le consulenze alla consorella tedesca. Ma anche a Savona alla Villetta a trovare la mamma , alla clinica Rossello dove era ricoverata, ogni volta possibile. Ricordi l’estate del 2003 ? Il caldo soffocante e le preoccupazioni per la sua salute. Purtroppo, tutto ebbe termine alla fine dell’Estate.
Quell’anno le vacanze all’isola d’Elba, a Lacona, nell’omonimo villaggio turistico, si svolsero in un caldo torrido e asfissiante. Annalisa leader indiscussa, come d’abitudine, organizzava i giochi, le passeggiate, i tornei, sempre indaffarata. Durante la siesta pomeridiana, l’asino della vicina fattoria si lamentava del gran caldo, ragliando di continuo, fino al tramonto. Tanta pena, ma nessun aiuto!! Arrivò infine il 14 Luglio, “la presa della Bastiglia” però non c’entra, si tratta invece della festa dell’Innamorata a Capoliveri , con tanto di sfilata in abiti d’epoca , poi le barche dei pescatori in processione allo scoglio famoso, da dove l’innamorata si getta per l’ amore impossibile.
Cos’altro ? Ah sì, l’ultima visita a Bielmonte sulla Panoramica Zegna, lasciata con tanti rimpianti quell’anno, dopo oltre tre lustri di memorabili soggiorni , ricolmi di Annalisa piccola , le tante sciate invernali al Baby con il maestro Brancaglion, le tante gite a piedi fino al Monte Marca a caccia di mirtilli, al Rifugio Bocchetto Sessera, a gustare la grappa di vipera.
Ah! la nostalgia del tempo, meglio finire qui, ed impedire alle lacrime di sgorgare copiose.Così è la vita!
Con la 156 disegnata da Walter Da Silva, a cui Giorgetto Giugiaro apportò poi modifiche, iniziò la riscossa del marchio, portata avanti con la GT di Bertone , la 159 , la Spyder e la Brera, la nuova Giulietta. Ora si attende la nuova Giulia, così pare si chiamerà, il prossimo 24 Giugno in occasione dell’inaugurazione del nuovo Museo storico Alfa, durante l’Expo di Milano.
Le riviste specializzate commentavano : “La 156 ha una linea particolarmente armoniosa , arrotondata e al tempo stesso aggressiva, abbandonando lo stile a cuneo della 155. Particolare lo spostamento delle maniglie delle portiere posteriori, in posizione nascosta, già sperimentato con la Fiat coupé di Pininfarina. Anche gli interni portano in dote la stessa evoluzione stilistica : le linee morbide dell'intera plancia e i due grandi elementi circolari costituiscono il cruscotto, oltre agli altri tre piccoli sulla consolle centrale, come da tradizione Alfa. Il volante, inedito, incorpora l'airbag e può essere in radica di legno oppure in pelle nera; l’opzione Selespeed , prevede le palette sotto il volante per le variazioni di marcia ”
Nuovissimo il motore : il classico bialbero Alfa, 4 cilindri, 2.0 litri dotato però dell’iniezione diretta , JTS (Jet Thrust Stoichiometric,) novità dall’ardua pronunzia, HP 166 cavalli e 210 Nm di coppia massima, migliorati sensibilmente rispetto al Twin Sparks , come pure i consumi. Cambio a 5 marce con leva al tunnel centrale, trazione anteriore, sospensioni a ruote indipendenti, a quadrilatero alto (derivato dalle corse) all'anteriore e MacPherson al posteriore. La soluzione permette di ridurre il sottosterzo grazie ad una azione autosterzante delle ruote posteriori.
I commenti di Quattroruote : “Come tradizione Alfa, la guidabilità è di prim’ordine, grazie a una elevata resistenza torsionale ed un intelligente schema di sospensioni, come pure è ottima la tenuta di strada in ogni circostanza”. La mia Sportwagon era equipaggiata con interni in pelle grigia, ruote da 16” in lega, colore l’argento metallizzato, altri particolari : Bellissima !!
Cara JTS , dove ci hai portato in quegli anni ? Spesso a Torino , nelle trasferte abitudinarie alla Gesco in corso Trapani , la società di servizi di mamma Fiat , oppure al Terminal 1 della Malpensa, destinazione Stoccarda, poi in auto fino a ULM, per le consulenze alla consorella tedesca. Ma anche a Savona alla Villetta a trovare la mamma , alla clinica Rossello dove era ricoverata, ogni volta possibile. Ricordi l’estate del 2003 ? Il caldo soffocante e le preoccupazioni per la sua salute. Purtroppo, tutto ebbe termine alla fine dell’Estate.
Quell’anno le vacanze all’isola d’Elba, a Lacona, nell’omonimo villaggio turistico, si svolsero in un caldo torrido e asfissiante. Annalisa leader indiscussa, come d’abitudine, organizzava i giochi, le passeggiate, i tornei, sempre indaffarata. Durante la siesta pomeridiana, l’asino della vicina fattoria si lamentava del gran caldo, ragliando di continuo, fino al tramonto. Tanta pena, ma nessun aiuto!! Arrivò infine il 14 Luglio, “la presa della Bastiglia” però non c’entra, si tratta invece della festa dell’Innamorata a Capoliveri , con tanto di sfilata in abiti d’epoca , poi le barche dei pescatori in processione allo scoglio famoso, da dove l’innamorata si getta per l’ amore impossibile.
Cos’altro ? Ah sì, l’ultima visita a Bielmonte sulla Panoramica Zegna, lasciata con tanti rimpianti quell’anno, dopo oltre tre lustri di memorabili soggiorni , ricolmi di Annalisa piccola , le tante sciate invernali al Baby con il maestro Brancaglion, le tante gite a piedi fino al Monte Marca a caccia di mirtilli, al Rifugio Bocchetto Sessera, a gustare la grappa di vipera.
Ah! la nostalgia del tempo, meglio finire qui, ed impedire alle lacrime di sgorgare copiose.Così è la vita!
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