Launch controll Alfa Giulia

non so raga.... non mi ispira...
 
Comunque, prova e riprova con freno e accelleratore tutto giu e poi molli il freno... ho scoperto che... udite udite...
se il freno non lo premete proprio a completa tavoletta (ci va un po di pratica perchè io col piede sinistro sul freno non ho molta sensibilità...) e accellerate tutto, insomma... la giulia sta quasi ferma (si muove di una o due spanne) e le gomme dietro pattinano e fischiano (e puzzano...)
Provate... ci va un po di pratica, ma funziona, anche con le gomme dietro 255 come le mie
Per la gioia di dischi e pasticche posteriori
 
Comunque, prova e riprova con freno e accelleratore tutto giu e poi molli il freno... ho scoperto che... udite udite...
se il freno non lo premete proprio a completa tavoletta (ci va un po di pratica perchè io col piede sinistro sul freno non ho molta sensibilità...) e accellerate tutto, insomma... la giulia sta quasi ferma (si muove di una o due spanne) e le gomme dietro pattinano e fischiano (e puzzano...)
Provate... ci va un po di pratica, ma funziona, anche con le gomme dietro 255 come le mie
Mah. Se qualcuno ha idea di come funziona un convertitore di coppia, che alla fine è un giunto idraulico, gli passa subito la voglia di fare questi "esperimenti" se ha a cuore la durata del suo cambio automatico.
Se si pensa al motivo per cui bisogna frenare per tenere l'auto ferma al minimo, è che, semplificando il ragionamento, al minimo di giri il convertitore di coppia che agisce da giunto non riesce a trasferire il moto dall'albero motore primario a quello secondario a valle del giunto (che entra nella scatola del cambio vera e propria), causa lo slittamento del fluido idraulico al suo interno, quindi 0 (o quasi) coppia motrice, ovviamente inferiore di quella frenante prodotta dalle ruote bloccate dai freni. E la Giulia sta ferma.
Accelerando la viscosità del fluido inizia a fare il suo lavoro e si inizia a trasferire parte della coppia motrice agli ingranaggi (epicicloidali) del cambio vero e proprio, e quando la coppia motrice supera quella frenante, le ruote iniziano a girare, e se la superficie su cui poggiano non fa tanto attrito, le motrici riescono a slittare, altrimenti no.
In ogni caso, finché la vettura è ferma, tutta la coppia motrice che si genera premendo l' acceleratore insieme al freno ( al minimo sono meno ma a 2000 giri siamo a 450 Nm!) viene supportata dalla catena cinematica a valle del convertitore (ingranaggi, cuscinetti, supporti, albero motore, differenziale, semiassi.....), che supporta lo sforzo meccanico, e trasformata in calore dal fluido idraulico del convertitore di coppia....
Il cambio sarà anche tedesco, ma anche loro hanno dei limiti. Dischi e freni alla fine non costano niente in confronto alla riparazione di un cambio automatico.
Non essendo prevista questa procedura di launch control dalla casa, io mi permetto di sconsigliarla vivamente.
 
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Mi sembra che si stiano dando informazioni superficiali che generano solo "panico".
Un cambio a convertitore di coppia è progettato per dare più coppia un uscita rispetto a quella in ingresso. Questo aumento di coppia avviene grazie allo slittamento attraverso il convertitore. Quindi è fatto esattamente per fare la manovra di cui si parla. Considerate che in passato avevano fatto cambi automatici con solo due marce, che permettevano comunque accelerazioni soddisfacenti in partenza, proprio grazie al convertitore di coppia.
Applicato al launch control, si parla di brake boosting:

Non si rompe nulla, il convertitore di coppia non ha parti soggette a usura. L'unica cosa che accade se si sta troppo tempo fermi con il motore in coppia è che si scalda l'olio e peggiora il funzionamento del cambio, ma solo temporaneamente. Comunque per fare boost bastano 2-3 secondi, non occorre stare fermi un minuto!

Il cambio ZF della Giulia ha la frizione per il bloccaggio del convertitore (che aumenta l'efficienza), però la frizione si chiude dopo che la vettura è partita, quindi non succede nulla di grave.

Sconsiglio invece di provare a fare burnout semplicemente premendo un po' il freno perchè andate a cuocere dischi e pastiglie posteriori. Per fare i burnout occorre il line lock, ovvero una valvola che tiene in pressione sono i freni anteriori.
 
Mi sembra che si stiano dando informazioni superficiali che generano solo "panico".
Un cambio a convertitore di coppia è progettato per dare più coppia un uscita rispetto a quella in ingresso. Questo aumento di coppia avviene grazie allo slittamento attraverso il convertitore. Quindi è fatto esattamente per fare la manovra di cui si parla. Considerate che in passato avevano fatto cambi automatici con solo due marce, che permettevano comunque accelerazioni soddisfacenti in partenza, proprio grazie al convertitore di coppia.
Applicato al launch control, si parla di brake boosting:

Non si rompe nulla, il convertitore di coppia non ha parti soggette a usura. L'unica cosa che accade se si sta troppo tempo fermi con il motore in coppia è che si scalda l'olio e peggiora il funzionamento del cambio, ma solo temporaneamente. Comunque per fare boost bastano 2-3 secondi, non occorre stare fermi un minuto!

Il cambio ZF della Giulia ha la frizione per il bloccaggio del convertitore (che aumenta l'efficienza), però la frizione si chiude dopo che la vettura è partita, quindi non succede nulla di grave.

Sconsiglio invece di provare a fare burnout semplicemente premendo un po' il freno perchè andate a cuocere dischi e pastiglie posteriori. Per fare i burnout occorre il line lock, ovvero una valvola che tiene in pressione sono i freni anteriori.
Grazie della replica, tecnicamente corretta al 100%.
Ho preferito prima tenere un profilo 'prevenzionistico" e semplificare per chi non mastica tanto di meccanica.
Vero il converitore di coppia riesce a convertire bassa coppia ad alta velocità angolare in alta coppia con bassa velocità angolare ed hai ragione che i vecchi cambi automatici avevano 1-2-D, in pratica 3 marce, e una prima "virtuale" la faceva il convertitore per questa sua natura "meccanica".
Io ho provato una sola volta con la mia Giulia 2.2 AT8, sarà perchè col sinistro ho sempre azionato frizioni e non freni, la cosa mi è sembrata poco naturale.
Grazie in ogni caso per i Tuoi chiarimenti, più conoscenza=più consapevolezza.
 
Per la gioia di dischi e pasticche posteriori
più che altro per la gioia della trasmissione, in fondo i freni fanno quello per cui sono fatti ossia frenare, la trasmissione invece non è fatta per queste cose, ok che non c' è la frizione però...
 
più che altro per la gioia della trasmissione, in fondo i freni fanno quello per cui sono fatti ossia frenare, la trasmissione invece non è fatta per queste cose, ok che non c' è la frizione però...
Beh... non è proprio la stessa cosa che frenare la vettura nella normale marcia.
Su youtube è pieno di video di burnout con freni posteriori che prendono fuoco
 
Beh... non è proprio la stessa cosa che frenare la vettura nella normale marcia.
Su youtube è pieno di video di burnout con freni posteriori che prendono fuoco
si ma dopo decine di secondi, non subito
 
IMHO la centralina della Giulia così rischia di andare in protezione. Freno e gas insieme, senza che vi sia un sistema di partenza e con il convertitore di coppia? Secondo me dopo un po' arriva il carro attrezzi..
 
Dedicato a chi vuole provare senza rischiare : piede sul freno , cambio in folle , tirare su il regime del motore poi contemporaneamente lasciare il freno e mettere il cambio in drive . Magari provare con un regime basso . Così si lascia fare la logica del sistema agire autonomamente senza rischiare inutilmente la cinematica
 
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